Donald K. Yeomans

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Donald K. Yeomans (Rochester, ...) è un astronomo statunitense, specializzato in meccanica celeste, attualmente in pensione[1].

Yeomans è membro dell'Unione Astronomica Internazionale: partecipa ai lavori della sezione XII, nella commissione 41, e della sezione III, nelle commissioni 15, 20, 22 e nel gruppo di lavoro SBN (il gruppo di lavoro che attribuisce i nomi alle comete e agli asteroidi), fa parte anche del comitato per la mitigazione dei rischi da impatti astronomici[2].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Yeomans è nato a Rochester (New York), è sposato con Laurie e ha due figli. Risiede in California[3][4].

Studi[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1964 ha preso il Bachelor of Arts in matematica presso il Middlebury College a Middlebury (Vermont). Nel 1967 ha preso un Master of Science presso la Università del Maryland. Nel 1970 ha preso un Dottorato di ricerca in astronomia sempre presso l'Università del Maryland[3].

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Dopo gli studi ha lavorato nei primi anni 1970 presso la Computer Sciences Corporation (CSC), oggi DXC Technology[5][6].

Dal 1976 ha cominciato a lavorare presso il Jet Propulsion Laboratory a Pasadena, in California[4] arrivando ad esserne uno dei principali ricercatori, divenendo il supervisore del gruppo di studi di meccanica celeste del sistema solare e dal 1998[7] il responsabile del gruppo dei ricercatori della NASA che si occupa del programma di studio dei NEO (gli asteroidi o comete che si avvicinano alla Terra) e di calcolare le loro effemeridi e i loro futuri passaggi vicino alla Terra[8].

Yeomans ha inoltre partecipato alla preparazione e allo studio dei dati ricevuti di varie missioni spaziali:

Ricerche[modifica | modifica wikitesto]

Il campo principale degli studi di Yeomans è stato lo studio fisico ed il calcolo delle orbite e delle effemeridi degli asteroidi e comete, in particolare di quelli che si avvicinano alla Terra[10].

In tale ambito Yeomans si è occupato di:

I risultati dei suoi lavori e ricerche sono contenuti in oltre 150 articoli scientifici e 3 libri[7].

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

  • nel 1986 gli è stato assegnato l'Alumni Achievement Award[15].
  • nel 1986 gli è stata assegnata la NASA Medal for Exceptional Service[16].
  • nel 2005 gli è stato assegnato il Distinguished Alumnus Award[7][17].
  • nel 2009 gli è stata assegnata la Distinguished Service Medal[18].
  • nel 2013 gli è stata assegnata la Carl Sagan Medal for Public Communication[4].

Gli è stato dedicato un asteroide, 2956 Yeomans[19].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Don Yeomans | Planetary Scientist (Retired), su NASA Solar System Exploration. URL consultato il 30 dicembre 2021 (archiviato dall'url originale il 27 dicembre 2021).
  2. ^ International Astronomical Union | IAU, su iau.org. URL consultato il 30 dicembre 2021.
  3. ^ a b c d e (EN) https://jpl.nasa.gov, JPL, su NASA Jet Propulsion Laboratory (JPL). URL consultato il 30 dicembre 2021.
  4. ^ a b c d (EN) https://jpl.nasa.gov, Asteroid Expert Receives Carl Sagan Medal for Public Communication, su NASA Jet Propulsion Laboratory (JPL). URL consultato il 30 dicembre 2021.
  5. ^ Brian Geoffrey Marsden, Zdenek Sekanina, Donald K. Yeomans, Comets and nongravitational forces. V, Astronomical Journal, vol. 78, pag. 211, marzo 1973
  6. ^ Donald K. Yeomans, The Orbital Motions of Comets Wolf and Barnard 3, Publications of the Astronomical Society of the Pacific, vol. 87, pag. 635, agosto 1975
  7. ^ a b c Donald K. Yeomans Archiviato il 4 agosto 2014 in Internet Archive.
  8. ^ a b Presenter Biographies Donald K. Yeomans (PDF), su targetneo.jhuapl.edu. URL consultato il 4 ottobre 2018 (archiviato dall'url originale il 4 ottobre 2018).
  9. ^ JPL To Assist On Comet Mission Archiviato il 20 febbraio 2017 in Internet Archive.
  10. ^ a b In Depth | Deep Impact (EPOXI), su NASA Solar System Exploration. URL consultato il 30 dicembre 2021.
  11. ^ Deep Impact: Science: Science Team: Donald K. Yeomans, su deepimpact.astro.umd.edu. URL consultato il 30 dicembre 2021.
  12. ^ (EN) NASA Content Administrator, The Comet Cometh: Hartley 2 Visible in Night Sky, su NASA, 3 marzo 2015. URL consultato il 30 dicembre 2021.
  13. ^ a b M. P. C. 11 158 del 18 settembre 1986
  14. ^ Donald K. Yeomans & Tao Kiang, The long-term motion of comet Halley, Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, vol. 197, n. 3, pag. 633–646, 11 marzo 1981
  15. ^ Middlebury Award Winners Archiviato il 7 novembre 2010 in Internet Archive.
  16. ^ Release n. 1117 del 12 dicembre 1986 Archiviato il 17 settembre 2008 in Internet Archive.
  17. ^ UMD Astronomy: Alumnus of the Year Award, su astro.umd.edu. URL consultato il 30 dicembre 2021.
  18. ^ Distinguished Service Medal - 2009 Archiviato il 17 ottobre 2011 in Internet Archive.
  19. ^ M. P. C. 11158 del 18 settembre 1986

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN91740358 · ISNI (EN0000 0000 8277 654X · LCCN (ENn81014927 · J9U (ENHE987007379558105171