4-ammino-N,N-dimetilanilina

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4-ammino-N,N-dimetilanilina
Nome IUPAC
4-ammino-N,N-dimetilanilina
Abbreviazioni
4-ADMA
DMPD
Nomi alternativi
N,N-dimetil-p-fenilendiammina
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC8H12N2
Numero CAS99-98-9
Numero EINECS202-807-5
PubChem7472
SMILES
CN(C)C1=CC=C(C=C1)N
Proprietà chimico-fisiche
Temperatura di fusione38 °C (311 K)
Temperatura di ebollizione262 °C (535 K)
Indicazioni di sicurezza
Simboli di rischio chimico
tossicità acuta
pericolo
Frasi H301 - 311 - 331
Consigli P261 - 280 - 301+310 - 311 [1]

Il composto chimico 4-ammino-N,N-dimetilanilina (comunemente abbreviata con la sigla 4-ADMA, dal nome inglese 4-amino-N,N-dimethylaniline), chiamata anche dimetil-p-fenilenediamina o dimetilfenilendiamina, è una diammina aromatica.

La 4-ADMA è instabile e si degrada rapidamente soprattutto in presenza di luce anche con deboli agenti ossidanti come l'ossigeno dell'aria. Per questo motivo viene sintetizzata e conservata generalmente come sale: dicloridrato, solfato o ossalato.

Proprietà[modifica | modifica wikitesto]

La dimetil-p-fenilendiamina dà vita, come altri derivati della p-fenilendiamina, ad un semichinone radicale cationico colorato e stabile, per perdita di un elettrone (rosso Wurster[2]). Attraverso la perdita successiva di un elettrone ed un protone si forma un catione chinondiimina.[3].

zentriert

La base libera è molto reattiva verso l'ossidazione da parte dell'ossigeno dell'aria, formando grandi aggregati sopramolecolari di colore marrone scuro-nero. I sali sono meno sensibili all'ossidazione.

Usi[modifica | modifica wikitesto]

La dimetilfenilendiamina trova impiego come indicatore nelle reazioni di ossidoriduzione, nelle reazioni di saggi di riconoscimento, così come da prodotto intermedio per pigmenti.

Fotografia[modifica | modifica wikitesto]

Questo composto come tutti i similari appartenenti più genericamente alle p-amminodialchilaniline, sono importanti intermedi e reattivi dell'industria dei coloranti e della fotografia. Buona parte dello sviluppo del processo fotografico si fonda sulle reazioni di accoppiamento ossidativo del 4-ADMA e derivati, responsabili della formazione dei colori fotografici come magenta, giallo e blu. I colori, nei processi fotografici quali Kodachrome, Ektachrome, Agfacolor, Ansco Color, ..., si formano dalla condensazione ossidativa di composti contenenti gruppi metilenici e metinici (accoppiatori) con agenti sviluppanti fotografici quali ad esempio le p-amminodialchilaniline.

sale di argento esposto alla luce + agente sviluppante → sviluppatore ossidato + accoppiatore → colore

Biochimica[modifica | modifica wikitesto]

Il 4-ADMA e alcuni suoi derivati possono essere impiegati nella determinazione dell'attività di alcuni enzimi [4] e per l'analisi dello zolfo nelle proteine[5] e come reagenti nelle metodologie per la determinazione dell'attività antiossidante negli estratti dei campioni biologici.

Metodo DMPD: la 4-ammino-N,N-dimetilanilina (DMPD dall'inglese dimethyl-para-phenylenediamine) non mostra possedere alcun picco di assorbimento nel campo del visibile mentre assume una intensa colorazione rossa in ambiente acido ed in presenza di un opportuno agente ossidante. Il catione radicalico DMPD°+ è fortemente colorato in rosso carminio, con un caratteristico picco di assorbimento massimo al valore di 505 nm ed un corrispondente coefficiente di estinzione molare di 8,53 in tampone acetato a pH 5,25.

La variazione del rapporto quantitativo delle specie chimiche presenti all'equilibrio DMPD+/DMPD°+ può essere utilizzato per valutare l'attività antiossidante. La presenza di antiossidanti modifica il rapporto a favore della specie incolore (DMPD+) per la loro capacità di funzionare da molecole «trapping» degli elettroni liberati dal catione radicalico DMPD°+ che si trasforma nella specie cationica DMPD+. In tal caso l'equilibrio della reazione catione/catione radicalico si sposta ad arricchire l'equilibrio nella forma cationica «decolorata» proporzionalmente all'attività antiossidante del campione testato:

DMPD°+ + antiossidante → DMPD+ + antiossidante

Analitica[modifica | modifica wikitesto]

Nell'analisi e determinazione dei perossidi[6] e del cloro nelle acque sia allo stato libero che allo stato gassoso.

Industriali[modifica | modifica wikitesto]

Intermedio di sintesi per la produzione di coloranti. Inibitore di corrosione nell'industria dei polimeri.[7]

Sintesi[modifica | modifica wikitesto]

Il composto fu sintetizzato per la prima volta da Erdmann nel 1894 attraverso la riduzione della 4-nitroso-N,N-dimetianilina (4-NDMA) a temperatura ambiente in acido cloridrico in presenza di metalli riducenti quali zinco, ferro o stagno.

Può essere prodotta mediante la riduzione catalitica della p-nitrodimetilanilina.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Sigma Aldrich; rev. del 24.07.2012
  2. ^ Dal nome del chimico tedesco Casimir Wurster (7 agosto 1854 - 29 novembre 1913).
  3. ^ U. Nickel: Reaktionen mit Wursterschen Kationen, in: Chemie in unserer Zeit '1978', 12, 89–98; DOI10.1002/ciuz.19780120305.
  4. ^ Acta Chem. Scand. 27 (1978) 121
  5. ^ Methods Enzymol. 53 (1978) 275
  6. ^ Anal. Chem. 33 (1961) 696
  7. ^ J. Am. Chem. Soc. 87 (1965) 710

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Journal of American Chemical Society, Vol.73 (1951) pp.3100 e seguenti, articolo del centro ricerche della Kodak dove si tratta della sintesi, costituzione chimica, proprietà fotografiche nonché allergenicità delle p-ammino-N-dialchilaniline.

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