Diana e Atteone (arte)

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L'episodio raffigurato in una maiolica italiana del 1525-1530 circa.

Diana e Atteone è un soggetto classico della pittura, della scultura e della musica che godette di una diffusione amplissima tra il sedicesimo e il diciottesimo secolo.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Giovanni Battista Palumba, Diana e Atteone, 1500-1515 circa

Il tema deriva dalla mitologia greca e romana e si rifà ad un episodio delle Metamorfosi di Publio Ovidio Nasone.[1] Secondo il mito, il cacciatore Atteone, nipote di Cadmo, si imbatte inconsapevolmente in Diana (Artemide per i greci), la dea della caccia, nota per la sua castità: quest'ultima si sta facendo un bagno nuda in una sorgente con le sue compagne ninfe. Essendosi rese conto del cacciatore, le ninfe urlano e cercano di coprire la dea adirata che, per impedire che egli vada a raccontare l'accaduto, gli spruzza dell'acqua sulla testa, tramutandolo in un cervo.[2] Non riconoscendolo, i cani da caccia di Atteone comincieranno a inseguirlo ed egli scapperà fino ad una fonte dove si accorgerà della sua metamorfosi. Infine, i suoi segugi lo raggiungeranno e lo sbraneranno.[1]

Raffigurato raramente in epoca classica, con l'epoca rinascimentale, questo episodio ebbe maggiore fortuna, perchè divenne un pretesto per raffigurare dei nudi femminili in un paesaggio naturale ricco di contrasti tonali. Atteone viene per lo più ritratto con due corna da cervo sulla fronte, con la testa mutata o a trasformazione completata. Alcuni autori si concentrarono sul momento della metamorfosi, altri (come Tiziano Vecellio) sulla scena del bagno, mentre pochi raffigurarono il culmine violento della vicenda (come in un quadro tizianesco concluso nel 1575).[3][4] Un celebre esempio sono gli affreschi dipinti dal Parmigianino per la Stufetta di Diana e Atteone della Rocca Sanvitale a Fontanellato. Questo ciclo di affreschi raffigura la trasformazione del cacciatore in cervo e la sua morte cruenta.[4] La storia era popolare nelle maioliche rinascimentali italiane.

In epoca barocca e rococò, il tema dell'assalto dei cani da caccia divenne popolare nella statuaria destinata a parchi e giardini, come il gruppo scultoreo situato nei giardini della reggia di Caserta, in Campania.[2] Con il tempo il tema andò svanendosi lentamente, anche se non del tutto: nel 1946, la pittrice messicana Frida Kahlo trasse ispirazione da questa storia per realizzare un dipinto nel quale un cervo dal volto umano, simile al suo, fugge nella foresta trafitto da alcune frecce.[2]

Pittura[modifica | modifica wikitesto]

Lucas Cranach il Vecchio, Diana e Atteone, 1540 circa
Cavalier d'Arpino, Diana e Atteone, 1603
Giacomo Ceruti, Diana e le ninfe sorprese da Atteone, 1744

Disegno[modifica | modifica wikitesto]

Scultura[modifica | modifica wikitesto]

Fontana di Diana e Atteone, seconda metà del XVIII secolo
  • Francesco Mosca, Rilievo di Diana e Atteone, 1554-1564 circa
  • Pietro Solari, Paolo Persico e Angelo Brunelli,[9] sculture dalla Fontana di Diana e Atteone della Reggia di Caserta, seconda metà del XVIII secolo
  • Libero Andreotti, Diana e Atteone, 1913-1914
  • John Paddison, Diana e Atteone (Diana and Actaeon), 1990-1997[10]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Diana e Atteone, su iconos.it. URL consultato il 28 maggio 2022.
  2. ^ a b c Diana e Atteone, su engramma.it. URL consultato il 28 maggio 2022.
  3. ^ (EN) Alastair Blanshard, Art for trying times: Titian’s The Death of Actaeon and the capriciousness of fate, su The Conversation. URL consultato il 28 maggio 2022.
  4. ^ a b Il mito di Diana e Atteone | barbarainwonderlart, su barbarainwonderlart.com, 23 aprile 2020. URL consultato il 28 maggio 2022.
  5. ^ (EN) Diana's Bath - François Clouet, su Google Arts & Culture. URL consultato il 28 maggio 2022.
  6. ^ FONDAZIONE ZERI | CATALOGO : Caliari Paolo, Diana e le ninfe sorprese da Atteone, su catalogo.fondazionezeri.unibo.it. URL consultato il 28 maggio 2022.
  7. ^ Diana e Atteone | Gallerie dell'Accademia di Venezia, su Diana e Atteone | Gallerie dell'Accademia di Venezia. URL consultato il 28 maggio 2022.
  8. ^ Diana e Atteone - Appiani Andrea (e aiuti), su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 28 maggio 2022.
  9. ^ Fontana di Diana e Atteone - Paolo Persico - Scheda Opera Caserta - Arte.it, su caserta.arte.it. URL consultato il 28 maggio 2022.
  10. ^ (EN) Diana and Actaeon | Art UK, su artuk.org. URL consultato il 28 maggio 2022.

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