Cristián Caro Cordero

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Cristián Caro Cordero
arcivescovo della Chiesa cattolica
La primacía de Cristo en todo
 
TitoloPuerto Montt
Incarichi attualiArcivescovo emerito di Puerto Montt
Incarichi ricoperti
 
Nato16 febbraio 1943 (81 anni) a Santiago del Cile
Ordinato presbitero23 dicembre 1973 dal cardinale Raúl Silva Henríquez, S.D.B.
Nominato vescovo12 marzo 1991 da papa Giovanni Paolo II
Consacrato vescovo14 aprile 1991 dall'arcivescovo Carlos Oviedo Cavada, O. de M. (poi cardinale)
Elevato arcivescovo27 febbraio 2001 da papa Giovanni Paolo II
 

Cristián Caro Cordero (Santiago del Cile, 16 febbraio 1943) è un arcivescovo cattolico cileno, dall'11 giugno 2018 arcivescovo emerito di Puerto Montt.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Monsignor Cristián Caro Cordero è nato a Santiago del Cile il 16 febbraio 1943 ed è il secondo di quattro figli.

Formazione e ministero sacerdotale[modifica | modifica wikitesto]

Ha compiuti gli studi primari e secondari nel Liceo tedesco di Santiago del Cile, un istituto appartenente alla Società del Verbo Divino.

Dopo tre anni di studi nella facoltà di medicina della Pontificia università cattolica del Cile, è entrato nel Pontificio Seminario Maggiore dell'arcidiocesi di Santiago del Cile. Ha compiuto gli studi teologici presso la facoltà di teologia della Pontificia università cattolica del Cile ove nel 1973 ha conseguito la licenza in sacra teologia con una tesi sul De rudibus catechizandis di Sant'Agostino d'Ippona.[1]

Il 23 dicembre 1973 è stato ordinato presbitero per l'arcidiocesi di Santiago del Cile. In seguito è stato docente di teologia nella Pontificia università cattolica del Cile e nel Pontificio Seminario Maggiore di Santiago del Cile. Nel 1976 è stato nominato delegato episcopale per la pastorale universitaria e nel 1980 vice-rettore del seminario maggiore. Nel 1987 il cardinale Carlos Oviedo Cavada lo ha nominato vicario episcopale della zona pastorale orientale dell'arcidiocesi.[1]

Ministero episcopale[modifica | modifica wikitesto]

Il 12 marzo 1991 papa Giovanni Paolo II lo ha nominato vescovo ausiliare di Santiago del Cile e titolare di Arcavica. Ha ricevuto l'ordinazione episcopale nella cattedrale di San Giacomo a Santiago del Cile dall'arcivescovo metropolita di Santiago del Cile Carlos Oviedo Cavada, coconsacranti il vescovo di Talca Carlos González Cruchaga e quello di Iquique Enrique Troncoso Troncoso.[1]

Nel novembre del 1991 è stato eletto segretario generale della Conferenza episcopale del Cile e ha dovuto dividere il suo tempo tra l'arcidiocesi e la Conferenza episcopale. In seno alla stessa è stato inoltre presidente dell'area degli evangelizzatori, membro della commissione pastorale per due mandati e membro della commissione dottrinale.

Il 27 febbraio 2001 papa Giovanni Paolo II lo ha nominato arcivescovo metropolita di Puerto Montt. Ha indetto e celebrato il III sinodo arcidiocesano dal 2012 al 2016. Ha promosso diverse attività collegate al congresso eucaristico nazionale. Ha dedicato grandi energie alla formazione dei candidati al diaconato permanente, dei ministri straordinari della Comunione e degli agenti pastorali laici nei settori della catechesi, della pastorale sanitaria, della famiglia e di altri ambiti. Ha accolto le sfide per rinnovare la pastorale vocazionale giovanile e la pastorale presbiterale. Il lavoro educativo è stata una priorità e ha promosso l'erezione di nuove parrocchie e il restauro delle infrastrutture esistenti.

Nel novembre del 2008 e nel febbraio del 2017 ha compiuto la visita ad limina.

Nel maggio del 2018, come tutti i vescovi del paese, si è recato in Vaticano per discutere con papa Francesco dello scandalo degli abusi sessuali che ha colpito la Chiesa cattolica in Cile. Nel corso dell'incontro tutti i vescovi del paese hanno presentato le dimissioni per iscritto.[2]

L'11 giugno 2018 papa Francesco ha accettato la sua rinuncia al governo pastorale dell'arcidiocesi per raggiunti limiti di età.[3][4][5] Tuttavia, c'è chi afferma che le sue dimissioni sarebbero dovute alla mancanza di diligenza nell'investigare le denunce contro i sacerdoti della sua arcidiocesi accusati di abuso sessuale.[6]

Genealogia episcopale[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Monseñor Cristián Caro Cordero, in Iglesia.cl. URL consultato il 5 luglio de 2018 (archiviato dall'url originale il 5 luglio 2018).
  2. ^ The Associated Press, Los obispos chilenos presentan su renuncia por casos de abuso sexual, in nytimes.com, 18 maggio 2018. URL consultato il 28 giugno 2018.
  3. ^ Salvatore Cernuzio, Abusi in Cile, il Papa accetta le dimissioni di Barros e altri due vescovi, in Vatican Insider, Città del Vaticano, 11 giugno 2018. URL consultato il 9 ottobre 2018.
  4. ^ Nunciatura Apostólica – Prensa CECh, El Papa aceptó renuncias de obispos Juan Barros, Cristián Caro y Gonzalo Duarte, in Iglesia.cl, 11 giugno 2018. URL consultato il 5 luglio 2018 (archiviato dall'url originale il 5 luglio 2018).
  5. ^ Nunciatura Apostólica – Prensa CECh, Declaración de Monseñor Cristián Caro, in Iglesia.cl, 11 giugno 2018. URL consultato il 5 luglio 2018.
  6. ^ Juan Rafael Maldonado, Ciper Chile: La trastienda de las “renuncias” de los obispos Cristián Caro y Gonzalo Duarte, in radiosago.cl, 17 giugno 2018. URL consultato il 5 luglio 2018.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo titolare di Arcavica Successore
Liudas Povilonis, M.I.C. 12 marzo 1991 - 27 febbraio 2001 Joaquín María López de Andújar y Cánovas del Castillo
Predecessore Arcivescovo metropolita di Puerto Montt Successore
Savino Bernardo Maria Cazzaro Bertollo, O.S.M. 27 febbraio 2001 - 11 giugno 2018 Luis Fernando Ramos Pérez