Crassula campestris

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Crassula campestris
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Superrosidi
Ordine Saxifragales
Famiglia Crassulaceae
Sottofamiglia Crassuloideae
Genere Crassula
Specie C. campestris
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Sottoregno Tracheobionta
Superdivisione Spermatophyta
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Sottoclasse Rosidae
Ordine Rosales
Famiglia Crassulaceae
Genere Crassula
Specie C. campestris
Nomenclatura binomiale
Crassula campestris
(Eckl. & Zeyh.) Endl., 1843[2]
Sinonimi

Combesia campestris
(Eckl. & Zeyh.) P.V.Heath
Sedum campestre
(Eckl. & Zeyh.) Kuntze
Tetraphyle campestris
Eckl. & Zeyh.
Tillaea campestris
(Eckl. & Zeyh.) Brullo, Giusso e Siracusa

Nomi comuni

Crassula campestre

Crassula campestris ((Eckl. & Zeyh.) Endl., 1843) è una pianta succulenta appartenente alla famiglia delle Crassulaceae, originaria di Sudafrica e Namibia[3].

L'epiteto specifico campestris si rifà alla diffusione della pianta in aree pianeggianti, tra i campi[4][5].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Esemplare di C. campestris in fiore.

C. campestris è una pianta erbacea formata da steli eretti o striscianti che possono raggiungere circa 10 centimetri d'altezza, e che ramificano di rado. Le piante sono unite al terreno attraverso delle fini radici fascicolate.

Le foglie sessili, lunghe tra 4 e 10 millimetri e larghe 1–3 mm, hanno forma da lanceolata a triangolare, pagine inferiore convessa e colore da verde a marroncino. Sono glabre e con margine intero, raramente denticolato alla base, mentre presentano delle estremità subacute.

L'infiorescenza a tirso è composta da un peduncolo eretto, ramificato in numerose dicasia subsessili, che si sviluppa tra aprile e maggio, con i fiori che si possono trovare sia in posizione terminale che ascellare.

I fiori, pentameri e con un corto pedicello, presentano un calice formato da 5 sepali lunghi 1,5 mm e dalla forma da triangolare a lanceolata, con un'estremità acuta e di colore verde. La corolla, a forma di coppa, è composta da 5 petali, lunghi 0,8 mm e anch'essi dalla forma triangolare-lanceolata. Gli stami portano delle antere lunghe 0,1-0,2 mm e di colore giallo.

I frutti sono dei follicoli lunghi circa 1 mm che contengono ciascuno due piccoli semi ellittici e striati, lunghi 0,2-0,3 mm[2][6][7].

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

C. campestris è una specie originaria di Sudafrica e Namibia e, nello specifico, occupa un ampio areale che include la Namibia meridionale, province del Capo Settentrionale, del Capo Occidentale e dello Stato Libero in Sudafrica e probabilmente si può trovare anche in Lesotho. In Namibia è presente in una EOO (Extent Of Occurance) di 625 km2 e suddivisa tra 1-2 sottopopolazioni, per un totale di meno di 5000 esemplari ma comunque, essendo una specie molto comune in Sudafrica, è stata classificata secondo gli standard IUCN come a rischio minimo[1].

Questa specie è diffusa anche in Spagna, con alcune isolate popolazioni sulle costa mediterranea e nelle isole Canarie mentre, più di recente, è stata individuata anche in Italia, in Sicilia[8][9].[10] Le popolazioni mediterranee hanno la peculiarità d'essere molto limitate sia numericamente che nel loro areale, il che fa supporre che si tratti di una pianta introdotta dall'uomo ma di naturalizzazione remota nel tempo, un'archeofita[11] quindi.

In Sudafrica è particolarmente diffusa sui terreni ghiaiosi delle aride praterie del Karoo (sia succulento che nama) ma la si può trovare anche nel fynbos o nella cosiddetta Macchia di Albany[12].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b IUCN Red List of Threatened Species
  2. ^ a b (LA) Wilhelm Gerhard Walpers, Repertorium botanices systematicae (PDF), vol. 2, Lipsia, Sumtibus Friderici Hofmeister, 1843, pp. 253-254, DOI:10.5962/bhl.title.7553.
  3. ^ (EN) Crassula campestris (Eckl. & Zeyh.) Endl., su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 27 dicembre 2020.
  4. ^ (EN) D. Gledhill, The Names of Plants, 4ª ed., Cambridge, Cambridge University Press, 6 marzo 2008, p. 88, ISBN 0-521-86645-6.
  5. ^ (EN) Harold T. Clifford e Peter D. Bostock, Etymological Dictionary of Grasses, 4ª ed., Springer Science & Business Media, 29 giugno 2013, p. 60, ISBN 3-540-38432-4.
  6. ^ (EN) Urs Eggli, Illustrated Handbook of Succulent Plants: Crassulaceae, Springer Science & Business Media, 6 dic 2012, p. 41, DOI:10.1007/978-3-642-55874-0, ISBN 978-3-540-41965-5.
  7. ^ (ES) Specie di Crassula in Spagna (PDF), su floraiberica.es.
  8. ^ Scheda IPFI, Acta Plantarum Crassula_campestris, su actaplantarum.org. URL consultato il 27 dicembre 2020.
  9. ^ Crassula campestris [Erba grassa dei campi] - Flora Italiana, su luirig.altervista.org. URL consultato il 27 dicembre 2020.
  10. ^ Distribuzione e habitat di C. campestris. (PDF), su societabotanicaitaliana.it, p. 2.
  11. ^ Acta Plantarum - Home Page, su actaplantarum.org. URL consultato il 27 dicembre 2020.
  12. ^ Threatened Species Programme | SANBI Red List of South African Plants, su redlist.sanbi.org. URL consultato il 27 dicembre 2020.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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