Coelogyne cristata

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Coelogyne cristata
Classificazione filogenetica
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Monocotiledoni
Ordine Asparagales
Famiglia Orchidaceae
Sottofamiglia Epidendroideae
Tribù Arethuseae
Sottotribù Coelogyninae
Genere Coelogyne
Specie C. cristata
Classificazione classica
Dominio Eukaryota
Regno Plantæ
Divisione Magnoliophyta
Classe Liliopsida
Ordine Orchidales
Famiglia Orchidaceae
Sottofamiglia Epidendroideae
Tribù Arethuseae
Sottotribù Coelogyninae
Genere Coelogyne
Specie C. cristata
Nomenclatura binomiale
Coelogyne cristata
Lindl., 1824
Sinonimi

Cymbidium speciosissimum
D. Don, 1825
Pleione speciosissima
(D. Don) Kuntze, 1891

Coelogyne cristata Lindl., 1824 è una pianta della famiglia delle Orchidacee originaria del Sud-est asiatico.[1]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Piante epifite che fioriscono dall'inverno alla primavera con infiorescenze recanti un massimo di dieci fiori, grandi una decina di centimetri. I fiori sono profumati nella notte, al fine di attrarre diverse specie di falena che ne favoriscono l'impollinazione.[2]

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Pianta originaria delle montagne tropicali, si trova allo stato naturale nelle foreste di alta quota dell'Himalaya, India settentrionale (Assam e Sikkim), Nepal, Bhutan e isola di Giava, da 1500 a 2600 m di altitudine.[3]

Coltivazione[modifica | modifica wikitesto]

Le piante sono meglio coltivate in vaso e richiedono una posizione in ombra, temendo la piena luce del sole e temperature fredde. Nel periodo vegetativo devono essere annaffiate ogni due giorni, riducendo progressivamente nella stagione fredda. Queste piante andrebbero coltivate in terreno di media consistenza e ben drenato, come le cortecce d'abete[2].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Coelogyne cristata, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 9 febbraio 2021.
  2. ^ a b (EN) Coelogyne cristata, in Orchids Wiki. URL consultato il 1º marzo 2014.
  3. ^ (EN) Coelogyne cristata, in Internet Orchid Species Photo Encyclopedia. URL consultato il 1º marzo 2014.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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