Chiesa di Sant'Antonio da Padova (Asiago)

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Chiesa di Sant'Antonio da Padova
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneVeneto
LocalitàSasso (Asiago)
Coordinate45°51′47.48″N 11°36′49.19″E / 45.863189°N 11.613664°E45.863189; 11.613664
Religionecattolica
TitolareSant'Antonio di Padova
Diocesi Padova
Stile architettonicoNeogotico
Inizio costruzioneXVI secolo (primo edificio), 1902 (chiesa attuale)
Completamento1906

La chiesa di Sant'Antonio da Padova è una chiesa cattolica situata a Sasso, frazione di Asiago in provincia di Vicenza. È sede parrocchiale e fa parte della diocesi di Padova.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Interno

Per via della grande distanza (14 Km) dalla chiesa madre di Asiago, verso la fine del Cinquecento a Sasso venne costruita una chiesa, già intitolata a sant'Antonio di Padova. Il 1° settembre 1602 essa ricevette la visita pastorale del vescovo di Padova Marco Corner, che concesse la facoltà di celebrare una messa per amministrare l'Eucaristia a infermi e malati. Una successiva visita di Gregorio Barbarigo nel 1687 documenta la presenza di un curato[1][2].

La chiesa venne riedificata dalla popolazione prima della successiva visita pastorale, effettuata nel 1723 da Gianfrancesco Barbarigo, ed entro la visita di Carlo Rezzonico del 1743 vennero costruiti anche sagrestia e campanile; in tale occasione il vescovo concesse di poter allestire un cimitero[2]. All'inizio dell'Ottocento l'arciprete di Asiago ottenne che la chiesa di Sasso potesse conservare il Santissimo Sacramento ed essere dotata di fonte battesimale[1][2].

L'edificio fu nuovamente ricostruito a inizio Novecento: la prima pietra venne benedetta il 13 giugno 1902, e i lavori terminarono a novembre 1906; la chiesa subì alcuni danni a causa dei bombardamenti della prima guerra mondiale[1][2].

Il 16 aprile 1951, su richiesta dei fedeli, la curazia venne elevata a parrocchia, staccandone il territorio da quelli di Asiago e Lusiana, e la chiesa venne restaurata a seguito di una visita pastorale del 1952 e dotata di un nuovo campanile, benedetto il 13 agosto 1958[1][2].

Dal novembre 2009 la parrocchia fa parte dell'unità pastorale di Gallio, insieme a Stoccareddo e Foza[2].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Affresco in facciata

Esterno[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa, in stile neogotico, sorge al centro del paese di Sasso, orientata verso nordovest. Si presenta con facciata a salienti, suddivisa in sei sezioni da un cornicione e da lesene con pietre a vista. L'unica apertura è il portale d'accesso, sormontato da una lunetta archiacuta contenente un'immagine di Cristo benedicente e, più in alto, da uno stemma episcopale. Ai lati sono presenti due nicchie vuote.

Sulla sinistra, staccato dal corpo della chiesa, si erge il campanile; è una torre a base quadrata, con feritorie e orologio, cella campanaria aperta da grandi monofore archiacute e cuspide piramidale.

Interno[modifica | modifica wikitesto]

Altare maggiore

L'interno è a una sola navata[2], voltata a lunetta, con quattro cappelle laterali poco profonde, due per lato, all'inizio e alla fine dell'aula: quelle più vicine all'ingresso ospitano il confessionale (opera lignea neogotica di Pietro Dalla Vecchia[1]) e il fonte battesimale, le altre ospitano due altari laterali. Sulle pareti sono affisse le stazioni della Via Crucis, in gesso dipinto[1].

L'arco santo archiacuto introduce all presbiterio, rialzato di cinque gradini. L'altare maggiore ospita il tabernacolo, il cui sportello, in lamina di ottone e argento, è stato realizzato da Luciano Bartoli[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g Chiesa di S. Antonio da Padova Sasso, su 7comunionline. URL consultato l'8 aprile 2024.
  2. ^ a b c d e f g La storia di Sasso di Asiago, su la difesa del popolo. URL consultato l'8 aprile 2024.

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