Calitea (motonave)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Calitea
Descrizione generale
Tipomotonave mista
ArmatoreLloyd Triestino (1933 - 1937)
Adriatica di Navigazione (1937 - 1941)
Porto di registrazioneTrieste
CostruttoriCantieri Riuniti dell'Adriatico
CantiereCantiere navale di Monfalcone
Impostazione15 novembre 1932
Varo24 giugno 1933
Completamento12 ottobre 1933
Destino finaleaffondata dal sommergibile britannico HMS Talisman nel dicembre 1941
Caratteristiche generali
Stazza lorda4 013 tsl
Portata lorda2 134 tpl
Lunghezza101,83 m
Larghezza15,18 m
Pescaggio5,66 m
Propulsionedue motori Diesel Fiat Grandi Motori, 5 520 cavalli
Velocità16 nodi (29,63 km/h)
Passeggeri157
Valenti, pp. 255-268
voci di navi passeggeri presenti su Wikipedia

La Calitea era una motonave passeggeri costruita nel 1933 a Monfalcone per il Lloyd Triestino. Passata all'Adriatica di Navigazione nel 1937, durante la seconda guerra mondiale fu requisita come trasporto truppe e fu affondata nel dicembre 1941 dal sommergibile HMS Talisman[1].

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

La Calitea era una motonave mista, dotata cioè sia di sistemazioni per i passeggeri che di stive per il carico. Lo scafo era suddiviso longitudinalmente da sei paratie stagne, mentre i ponti continui da prua a poppa erano due (ponte principale e ponte di coperta); le sovrastrutture si sviluppavano su due ulteriori ponti a lunghezza parziale[2]. Sul ponte più alto erano posti la timoneria, gli alloggi degli ufficiali di coperta e, nella parte poppiera, una veranda riservata ai passeggeri di prima classe; sul sottostante ponte di passeggiata si trovavano invece gli altri locali comuni riservati ai passeggeri di prima classe, comprendenti una sala da pranzo con 80 posti e una veranda con bar[2]. Il ponte di coperta era occupato da cabine di prima classe e dagli spazi comuni riservati ai passeggeri di seconda classe; la sala da pranzo riservata ai passeggeri di terza classe si trovava invece in una tuga separata posizionata a poppa[2]. Il ponte principale era dedicato agli alloggi per l'equipaggio e a cabine di prima e terza classe, queste ultime concentrate nella porzione poppiera dello scafo; le cabine di seconda classe si trovavano, infine, nel ponte inferiore, interrotto a centro nave dai locali apparato motore[2]. La nave disponeva in tutto di 81 posti letto in cabine di prima classe, 34 in seconda e 42 in terza[2].

Le stive per il carico erano quattro, servite da bighi e verricelli elettrici, e avevano un volume complessivo di 2 675 m³. La Calitea era spinta da due eliche mosse da due motori Diesel Fiat Grandi Motori 7 cilindri, che sviluppavano una potenza complessiva di 5 520 cavalli; poteva raggiungere una velocità di esercizio di 16 nodi[2].

Servizio[modifica | modifica wikitesto]

La Calitea fu ordinata ai Cantieri Riuniti dell'Adriatico dal Lloyd Triestino, che intendeva destinarla alla linea per Rodi e Alessandria d'Egitto servita dalla controllata Puglia di Navigazione[2]. Sebbene questa ultima società fosse confluita, con la riorganizzazione delle linee sovvenzionate del 1932, nella neocostituita Adriatica di Navigazione, la linea a cui la Calitea sarebbe stata destinata rimase di competenza del Lloyd Triestino, che mantenne quindi l'ordine della nave[2].

La Calitea fu impostata sugli scali di Monfalcone il 15 novembre 1932, venendo varata il 24 giugno dell'anno successivo e completata il 12 ottobre[2]. Entrò in servizio alla fine del mese sulla linea Trieste - Venezia - Brindisi - Il Pireo - Rodi - Alessandria d'Egitto[2]. Con la riorganizzazione delle linee sovvenzionate del 1936, la linea, nel frattempo prolungata con scali a Fiume e Zara, e la Calitea furono assegnate all'Adriatica di Navigazione, passaggio ufficializzato il 1° gennaio 1937[2].

Il 9 giugno 1940, alla vigilia dell'entrata dell'Italia nella seconda guerra mondiale, la Calitea fu intercettata da alcune unità britanniche e scortata a Malta, da dove poté ripartire quattro giorni più tardi[2]. Requisita il 25 giugno dalla Regia Marina, fu destinata a trasporti per il Nordafrica, effettuando cinque viaggi da Napoli per Tripoli, Bengasi e Tobruk[2][1]. In seguito all'occupazione della Grecia, dal giugno al novembre 1941 fu impiegata nei rifornimenti per le isole egee sotto controllo italiano, effettuando nove viaggi tra Brindisi e Rodi[2][1]. Il 7 dicembre 1941 la Calitea partì da Brindisi con un convoglio per il trasporto di truppe diretto ad Argostoli, Navarino e Bengasi; costretta ad una sosta di alcuni giorni nel primo scalo da un'avaria tecnica, ripartì l'11 dicembre, ma a 90 miglia da Capo Matapan fu colpita da due siluri lanciati dal sommergibile britannico HMS Talisman[2][1][3]. La Calitea affondò in appena tre minuti; nel naufragio perirorono 155 persone tra membri dell'equipaggio e soldati[2][1][3].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e Ogliari Vol. V, p. 1632
  2. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p Valenti, pp. 255-268.
  3. ^ a b Pagano, p. 93.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Paolo Valenti, Le più belle navi per l'Oriente, San Dorligo della Valle, Luglio Editore, 2014, ISBN 978-88-6803-054-4.
  • Francesco Ogliari, Trasporti marittimi di linea, volume quinto - Dallo smoking alla divisa - la Marina mercantile italiana dal 1932 al 1945, Milano, Cavallotti Editori, 1984.
  • Pasquale Trizio, Adriatica Venezia (1932-2004), Bari, Gelsorosso, 2008, ISBN 978-88-89735-28-2.
  • Gian Paolo Pagano, Navi mercantili perdute, 3ª ed., Roma, Ufficio Storico della Marina Militare, 1997, SBN IT\ICCU\TSA\0862236.