Béchara Boutros Raï
Béchara Boutros Raï, O.M.M. cardinale di Santa Romana Chiesa | |
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Il cardinale Béchara Boutros Raï il 28 maggio 2013 | |
Communio et caritas | |
Titolo | Antiochia dei Maroniti[1] |
Incarichi attuali |
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Incarichi ricoperti |
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Nato | 25 febbraio 1940 ad Himlaya |
Ordinato presbitero | 3 settembre 1967 |
Nominato vescovo | 2 maggio 1986 dal Sinodo della Chiesa Maronita |
Consacrato vescovo | 12 luglio 1986 dal patriarca Nasrallah Boutros Sfeir (poi cardinale) |
Elevato patriarca | 15 marzo 2011 dal Sinodo della Chiesa Maronita (confermato il 24 marzo 2011 da papa Benedetto XVI) |
Creato cardinale | 24 novembre 2012 da papa Benedetto XVI |
Béchara Boutros Pierre Raï (in arabo بشارة بطرس الراعي?, Bishāra Buṭrus al-Rāʿī; Himlaya, 25 febbraio 1940) è un cardinale e patriarca cattolico libanese.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Dopo l'ordinazione presbiterale del 3 settembre 1967, papa Giovanni Paolo II lo ha nominato vescovo titolare di Cesarea di Filippo e ausiliare del patriarcato di Antiochia dei Maroniti il 2 maggio 1986.
Ha ricevuto la consacrazione episcopale il successivo 12 luglio dalle mani del patriarca Nasrallah Pierre Sfeir, allora patriarca di Antiochia dei Maroniti.
Giovanni Paolo II lo ha nominato vescovo di Jbeil dei Maroniti il 9 giugno 1990.
Dopo le dimissioni dalla carica di patriarca di Antiochia dei Maroniti del cardinale Nasrallah Pierre Sfeir, accettate da papa Benedetto XVI il 26 febbraio 2011, il sinodo della chiesa maronita lo ha eletto nuovo patriarca il 15 marzo successivo.
Nel contempo assume la presidenza del medesimo Sinodo. Diviene così il 77º Patriarca della Chiesa cattolica maronita[2].
Dopo l'elezione ha tradotto il secondo nome di battesimo, Boutros, in Pierre: è il nome tradizionale di tutti i patriarchi di Antiochia dei Maroniti.[senza fonte]
Il 24 marzo, nove giorni dopo l'elezione a patriarca, Benedetto XVI gli ha concesso la necessaria "comunione ecclesiale".
Nel corso del 2011 ha assunto anche la presidenza della Conferenza episcopale libanese e del Consiglio dei patriarchi cattolici orientali.
Papa Benedetto XVI lo ha innalzato alla dignità cardinalizia nel concistoro del 24 novembre 2012.
Il 15 febbraio 2017 papa Francesco gli ha concesso il titolo di avvocato rotale.[3]
Il 25 febbraio 2020, al compimento degli ottant'anni, esce dal novero dei cardinali elettori.
Il 5 agosto 2020, in seguito alle esplosioni del 4 agosto che hanno devastato Beirut, ha scritto una lettera rivolta a tutte le nazioni perché aiutassero la città e il Libano a riprendersi dalla catastrofe.[4][5]
Genealogia episcopale e successione apostolica
[modifica | modifica wikitesto]La genealogia episcopale è:
- Patriarca Youhanna Boutros Bawwab el-Safrawi
- Patriarca Jirjis Rizqallah
- Patriarca Stefano Douayhy
- Patriarca Yaaqoub Boutros Awwad
- Patriarca Semaan Boutros Awwad
- Patriarca Youssef Boutros Estephan
- Patriarca Youhanna Boutros Helou
- Patriarca Youssef Boutros Hobaish
- Patriarca Boulos Boutros Massaad
- Patriarca Elias Boutros Hoayek
- Patriarca Antoun Boutros Arida
- Cardinale Paul Pierre Méouchi
- Cardinale Nasrallah Pierre Sfeir
- Cardinale Béchara Boutros Raï, O.M.M.
La successione apostolica è:
- Vescovo Hanna G. Alwan, C.M.L. (2011)
- Arcivescovo Camille Zaidan (2011)
- Vescovo Mounir Khairallah (2012)
- Vescovo Michel Aoun (2012)
- Vescovo Elias Khoury Sleman (2012)
- Arcivescovo Moussa El-Hage, O.A.M. (2012)
- Vescovo Georges Chihane (2012)
- Vescovo Paul Rouhana, O.L.M. (2012)
- Vescovo Maroun Ammar (2012)
- Vescovo Joseph Emile Mouawad (2012)
- Vescovo Maroun Nasser Gemayel (2012)
- Vescovo Paul-Marwan Tabet, C.M.L. (2013)
- Vescovo Habib Chamieh, O.M.M. (2013)
- Vescovo Antoine Tarabay, O.L.M. (2013)
- Vescovo Abdallah Elias Zaidan, C.M.L. (2013)
- Vescovo Antoine Chbeir (2015)
- Vescovo Hanna Rahmé, O.L.M. (2015)
- Arcivescovo Paul Abdel Sater (2015)
- Arcivescovo Joseph Tobji (2015)
- Vescovo Joseph Nafaa (2016)
- Vescovo Youhanna Rafic Warcha (2018)
- Vescovo Simon Faddoul (2018)
- Vescovo Antoine Aukar, O.A.M. (2019)
- Vescovo Peter Karam (2019)
- Arcivescovo Charbel Abdallah (2020)
- Arcivescovo Antoine Farès Bounajem (2021)
- Arcivescovo Selim Jean Sfeir (2021)
- Arcivescovo Michel Jalakh, O.A.M (2024)
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze libanesi
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze straniere
[modifica | modifica wikitesto]Galleria d'immagini
[modifica | modifica wikitesto]-
Il patriarca Raï, alla Cattedra di San Pietro, l'11 ottobre 2014.
-
Il patriarca Raï impone le mani a mons. Maurizio Malvestiti durante l'ordinazione episcopale di quest'ultimo, 11 ottobre 2014. Alle spalle del patriarca, i cardinali Sandri e Müller.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Papa Paolo VI, con il motu proprio Ad purpuratorum Patrum Collegium, pubblicato l'11 febbraio 1965, ha stabilito che i patriarchi di rito orientale chiamati a far parte del collegio cardinalizio appartengono all'ordine dei cardinali vescovi e mantengono la loro sede patriarcale, ragion per cui non viene assegnato loro alcun titolo di diocesi suburbicaria né fanno parte del clero di Roma.
- ^ www.tempi.it
- ^ Concessione del titolo di Avvocato rotale, su press.vatican.va. URL consultato il 16 febbraio 2017.
- ^ Libano: esplosioni a Beirut. Card. Rai (patriarca maronita), “città devastata. Stati del mondo, aiutateci”. La proposta di un fondo Onu per gestire gli aiuti, su agensir.it, SIR - Agenzia di informazione. URL consultato il 5 agosto 2020.
- ^ Dario Ornaghi, L'appello del patriarca maronita: «Da solo il Libano non ce la fa, distruzione e desolazione ovunque», su tio.ch. URL consultato il 5 agosto 2020.
- ^ Articolo
- ^ Articolo
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Béchara Boutros Raï
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Béchara Boutros Raï
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) David M. Cheney, Béchara Boutros Raï, in Catholic Hierarchy.
- (EN) Salvador Miranda, RAÏ, O.M.M., Béchara Boutros, su fiu.edu – The Cardinals of the Holy Roman Church, Florida International University. URL consultato il 6 ottobre 2019.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 293372142 · ISNI (EN) 0000 0003 9939 0549 · LCCN (EN) n2016063834 · GND (DE) 1035525925 · BNF (FR) cb166255272 (data) |
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