Arcidiocesi di Maronea

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Maronea
Sede arcivescovile titolare
Archidioecesis Maronea
Patriarcato di Costantinopoli
Sede titolare di Maronea
Mappa della diocesi civile di Tracia (V secolo)
Arcivescovo titolaresede vacante
IstituitaXIV secolo
StatoGrecia
Arcidiocesi soppressa di Maronea
Eretta?
Soppressa?
Dati dall'annuario pontificio
Sedi titolari cattoliche

L'arcidiocesi di Maronea (in latino: Archidioecesis Maronea) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Maronea, corrispondente alla città greca di Maronia, è un'antica sede arcivescovile autocefala della provincia romana di Rodope nella diocesi civile di Tracia e nel patriarcato di Costantinopoli.

Sono otto i vescovi documentati di questa sede nel primo millennio cristiano. Alessandro fu tra i firmatari degli atti del concilio di Sardica. Timoteo è menzionato da Palladio di Galazia come sostenitore di san Giovanni Crisostomo. Il vescovo Docimasio è documentato in quattro occasioni: prese parte al concilio di Efeso nel 431, al cosiddetto "brigantaggio" di Efeso del 449, e al concilio di Calcedonia nel 451; e nel 459 sottoscrisse la lettera sinodale di Gennadio I contro i simoniaci[1]. Innocenzo partecipò nel 533 alla disputa tra ortodossi e monofisiti severiani a Costantinopoli. Giovanni intervenne al secondo concilio di Costantinopoli nel 553. L'iscrizione di un monastero di Eno menziona due vescovi di Maronea, Filippo e Innocenzo, vissuti nella prima metà dell'VIII secolo. Infine Niceta assistette al concilio di Costantinopoli dell'879-880 che riabilitò il patriarca Fozio di Costantinopoli.

Dal XIV secolo Maronea è annoverata tra le sedi arcivescovili titolari della Chiesa cattolica; la sede è vacante dal 29 novembre 1984.

Nell'Ottocento si incontrano, negli atti della Santa Sede, due sedi titolari simili, Maronia (Maroniensis) e Maronea (de Maronea), in riferimento alla medesima antica diocesi.

Cronotassi[modifica | modifica wikitesto]

Arcivescovi greci[modifica | modifica wikitesto]

  • Alessandro † (menzionato nel 344)
  • Timoteo † (menzionato nel 405 circa)
  • Docimasio † (prima del 431 - dopo il 459)
  • Innocenzo † (menzionato nel 533)
  • Giovanni † (menzionato nel 553)
  • Filippo † (menzionato nel 713/714)[2]
  • Innocenzo ? † (? - circa 755/756)[3]
  • Niceta † (menzionato nell'879)[4]

Vescovi titolari[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (DEEL) Eduard Schwartz, Publizistische Sammlungen zum acacianischen Schisma, München, 1934, p. 177, nota 1, nº 80 (Δοκιμάσιος Μαρωνείας).
  2. ^ (DE) Philippos, Prosopographie der mittelbyzantinischen Zeit, ed. online, nº 6160.
  3. ^ (DE) Innokentios, Prosopographie der mittelbyzantinischen Zeit, ed. online, nº 2687.
  4. ^ (DE) Niketas, Prosopographie der mittelbyzantinischen Zeit, ed. online, nº 25708.
  5. ^ (PL) Ludwik Łetowski, Katalog biskupów, prałatów i kanoników krakowskich, t. IV, Kraków, 1853, p. 38

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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