Antonio I di Monaco

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Antonio I di Monaco
Antonio I di Monaco ritratto da Hyacinthe Rigaud nel 1706 (Palazzo dei Principi di Monaco)
Principe sovrano di Monaco
Stemma
Stemma
In carica3 gennaio 1701 –
20 gennaio 1731
PredecessoreLuigi I
SuccessoreLuisa Ippolita
TrattamentoSua Altezza Serenissima
Altri titoliDuca di Valentinois
Marchese di Baux
NascitaParigi, 25 gennaio 1661
MorteMonaco, 20 gennaio 1731 (69 anni)
Luogo di sepolturaCattedrale dell'Immacolata Concezione
Casa realeGrimaldi
PadreLuigi I di Monaco
MadreCatherine Charlotte de Gramont
ConsorteMaria di Lorena
FigliCaterina Carlotta
Luisa Ippolita
Elisabetta Carlotta
Margherita Camilla
Maria Devota
Maria Paolina Teresa Devota
Antonio (illegittimo)
Antonietta (illegittima)
Luisa Maria Teresa (illegittima)
ReligioneCattolicesimo

Antonio I di Monaco (Parigi, 25 gennaio 1661Monaco, 20 gennaio 1731) fu Principe di Monaco dal 1701 al 1731 e primo Marchese effettivo di Baux, nonché Duca di Valentinois.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Infanzia[modifica | modifica wikitesto]

Antonio era figlio di Luigi I di Monaco e di Catherine Charlotte de Gramont.

Matrimonio[modifica | modifica wikitesto]

Maria di Lorena ritratta da Pierre Mignard

Antonio sposò, il 13 giugno 1688, Maria (1674-1724), figlia di Luigi di Lorena, Conte d'Armagnac. Al loro matrimonio partecipò come testimone Luigi XIV di Francia in persona.

La coppia ebbe sei figli, ma solo due sopravvissero alla maggiore età. Antonio ebbe ad ogni modo una serie di altri figli illegittimi avuti anche da relazioni con attrici e ballerine.

Carriera militare[modifica | modifica wikitesto]

Durante la guerra della Grande Alleanza combatté nella campagna di Germania del 1688 e con le armate francesi partecipò agli assedi di Mons e Namur. Fu poco dopo la sua ascesa al trono che Antonio I venne coinvolto nella Guerra di successione spagnola che già suo padre aveva tentato di evitare diplomaticamente fallendo nell'intento.

Principe di Monaco[modifica | modifica wikitesto]

Il principe Antonio di Monaco in un francobollo

Il Principato di Monaco stesso venne coinvolto quando il Ducato di Savoia prese parte ad un'alleanza anti-francese nel 1705. Furono quelli tempi critici per Monaco, in quanto il piccolo stato era bloccato in mare dalla British Royal Navy e dai monti dalle truppe sabaude. Il principe Antonio, schierato con la Francia, era intenzionato a prendere il possesso della città di Turbia (già luogo di una grande vittoria all'epoca dell'imperatore Augusto) dal momento che essa era in una posizione strategica e facilmente difendibile da una fortezza di una certa portata. Ad ogni modo il comandante francese sul fronte italiano, il Maresciallo del La Feuillade, duca di Roannais, si rifiutò di inviare dei rinforzi per difendere Turbia e ordinò invece che la fortezza venisse distrutta per danneggiare i nemici. Antonio non tollerava l'arroganza e l'inesperienza del giovane de La Feuillade, favorito al comando da un titolo altisonante e da importanti legami familiari. Ad ogni modo gli ordini del comandante francese vennero eseguiti.

Nel frattempo il principe Antonio lavorava febbrilmente per fortificare Monaco e rafforzare le difese del proprio dominio. Le sue fortificazioni sono ancora oggi visibili nella parte antica della città di Monaco e nel cosiddetto "Fort Antoine".

Antonio era anche interessato alla botanica: nel tempo libero egli coltivava nei propri giardini diverse essenze come aloe, agave e cactus. Questi ultimi venivano piantati in particolare lungo le mura della città per prevenire in qualche modo gli attacchi dei nemici.

Tutte le fortificazioni fatte edificare dal principe Antonio, ad ogni modo, non dovettero rappresentare una facile sacrificio in quanto Luigi I, suo predecessore, aveva fortemente dilapidato il patrimonio statale. Per la sicurezza dello stato, dunque, egli giunse a fondere la propria argenteria ed a rivendere i gioielli di famiglia al fine di ricavarne del denaro da investire per i propri scopi. Altre fortificazioni vennero eseguite sulla scia di bunkers per la protezione della popolazione o cisterne supplementari d'acqua in caso di assedi. I lavori si conclusero nel 1713 con il termine della guerra di successione spagnola.

Nel 1713 ai negoziati per la fine della guerra, era ormai palese che il Principato di Monaco si trovasse in pieno pericolo di venire venduto dalla Francia, che era nel corso dei secoli divenuta sempre più il protettore ufficiale del piccolo stato. Nel corso delle trattative che portarono alla stesura del Trattato di Utrecht, il Duca di Savoia domandò che il Principato di Monaco passasse alla corona sabauda ma Luigi XIV protestò ribadendo che Monaco era uno stato indipendente e non una proprietà della Francia, rafforzando l'indipendenza del piccolo stato. Questa indipendenza costò a Monaco le città di Mentone e Roccabruna che dovettero essere riconosciute al Piemonte come sovranità, fatto che sino al 1860 creerà ambiguità sull'amministrazione.

Ultimi anni e morte[modifica | modifica wikitesto]

Gli ultimi anni della sua vita si concentrarono essenzialmente sul trovare un marito alla figlia Luisa Ippolita, dal momento che egli non aveva avuto alcun erede maschio dal proprio matrimonio con Maria di Lorena. Uno dei suoi figli illegittimi fu Chevalier de Grimaldi, che reggerà di fatto la politica del Principato per i successivi cinquant'anni.

Antonio I morì a Monaco il 20 febbraio 1731.

Discendenza[modifica | modifica wikitesto]

Legittimi[modifica | modifica wikitesto]

I figli nati dal matrimonio furono:

  1. Antonietta (1690-1696)
  2. Caterina Carlotta (7 ottobre 1691-18 giugno 1696)
  3. Elisabetta Carlotta
  4. Luisa Ippolita (1697-1731)
  5. Margherita Camilla (1º maggio 1700-27 aprile 1758)
  6. Maria Paolina Teresa Devota

Illegittimi[modifica | modifica wikitesto]

Con Elisabetta Durfort (una ballerina), ebbe i seguenti figli:

  1. Antonio Grimaldi (16971784), conosciuto come le Chevalier de Grimaldi

Con Vittoria Vertu (ballerina dell'Opera di Parigi), ebbe i seguenti figli:

  1. Antonietta, mademoiselle de Saint-Rémy

Con una donna sconosciuta, ebbe i seguenti figli:

  1. Luisa Maria Teresa (17051723)

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Onorato II di Monaco Ercole di Monaco  
 
Maria Landi  
Ercole Grimaldi  
Ippolita Trivulzio Carlo Emanuele Teodoro Trivulzio  
 
Caterina Gonzaga  
Luigi I di Monaco  
Luca Spinola Gaspare Spinola  
 
Maria Doria  
Maria Aurelia Spinola  
Pellina Spinola Giovanni Battista Spinola  
 
Maria Spinola  
Antonio I di Monaco  
Antoine II de Gramont Philibert de Gramont  
 
Diane d'Andouins  
Antoine III de Gramont  
Louise de Roquelaure Antoine de Roquelaure  
 
Catherine d'Orensan  
Catherine Charlotte de Gramont  
Hector du Plessis François du Plessis  
 
Léonore de La Porte  
Françoise Marguerite du Plessis  
Marie de Conan Nicolas de Conan  
 
Anne d'O  
 

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Françoise de Bernardy, Princes of Monaco: the remarkable history of the Grimaldi family, ed. Barker, 1961
  • Maurizio Ulino, L'Età barocca dei Grimaldi di Monaco nel loro Marchesato di Campagna, Giannini Editore, Napoli 2008
  • Maurizio Ulino, Dai Grimaldi ai Pironti, in Campagna 500°. Campagna nell'età moderna: chiesa, feudo, rivoluzione, a cura di Guido D'Agostino, Adriana Maggio e Maurizio Ulino, dir. Guido D'Agostino, Ass. Giordano Bruno, Campagna, 2015

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Principe di Monaco Successore
Luigi I 1701-1731 Luisa Ippolita
Predecessore Duca del Valentinois Successore
Luigi I 1701-1731 Giacomo I
Predecessore Marchese di Baux Successore
Onorato II
formalmente
1701-1731 Onorato III
Predecessore Erede al trono di Monaco Successore
Luigi, principe di Monaco Principe ereditario
1662-1701
Luisa Ippolita, principe di Monaco
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