André Schiffrin

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André Schiffrin (Parigi, 14 giugno 1935Parigi, 1º dicembre 2013[1]) è stato un editore, curatore editoriale e saggista francese naturalizzato statunitense.

Di origini francesi, André è figlio di Jacques Schiffrin, fondatore della Bibliothèque de la Pléiade

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Vive negli Stati Uniti dall'età di cinque anni, quando la sua famiglia, di origini ebraiche, si trasferì nel 1940 a New York, per sfuggire alle persecuzioni antisemite nella Francia del regime di Vichy[2].

Impegno politico[modifica | modifica wikitesto]

Da posizioni socialiste anticomuniste, si è opposto all'invasione Sovietica dell'Ungheria e alla guerra nel Vietnam.

Negli anni sessanta è stato tra i fondatori di quella che sarebbe diventata l'organizzazione Students for a Democratic Society[3].

Attività editoriale[modifica | modifica wikitesto]

Per trent'anni è stato a capo di un'importante casa editrice statunitense, la Pantheon Books, con cui ha pubblicato, tra gli altri, Michel Foucault, Jean-Paul Sartre, Noam Chomsky, Roy Medvedev. Schiffrin lasciò la casa editrice alla fine degli anni ottanta, in disaccordo con l'orientamento impresso alla linea editoriale, in direzione del massimo profitto[2].

Dal 1991 ha diretto The New Press, una casa editrice indipendente che ha pubblicato, in particolare, autori come Noam Chomsky e Eric Hobsbawm.

Fervente difensore della piccola editoria, sensibile alle minacce che si profilano sul mondo editoriale, Schiffrin, nelle sue opere, denuncia i fenomeni della globalizzazione che toccano il mondo dell'editoria e dei mass media.

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2002 gli è stato conferito il Premio Grinzane Cavour per l'editoria.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

In italiano
  • Il denaro e le parole, Voland, 2010
  • Libri in fuga. Un itinerario politico fra Parigi e New York, Voland, 2009
    • (tit.orig.A Political Education: Coming of Age in Paris and New York, 2007)
  • Il controllo della parola, Bollati Boringhieri, 2006 - introduzione di Stefano Salis; traduzione dal francese di Nanni Negro
  • Editoria senza editori, Bollati Boringhieri, 2000 - presentazione di Alfredo Salsano; traduzione dal francese di Alfredo Salsano
In inglese e francese

Note[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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