Adriano Bardin

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Adriano Bardin
Bardin al L.R. Vicenza tra gli anni 1960 e 1970
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 183 cm
Peso 78 kg
Calcio
Ruolo Allenatore (ex portiere)
Termine carriera 1983 - giocatore
2009 - allenatore
Carriera
Giovanili
1954-1963Schio
Squadre di club1
1963-1965L.R. Vicenza2 (-4)
1965-1967Del Duca Ascoli53 (-45)
1967-1975L.R. Vicenza152 (-164)
1975-1978Cesena36 (-29)
1978-1980SPAL19 (-19)
1980-1983Padova22 (-?)
Nazionale
19??Bandiera dell'Italia Italia U-232 (-?)
Carriera da allenatore
1984-1986PadovaVice
1986-1988BresciaVice[1]
1989-1990FiorentinaVice
1990-1992FiorentinaPortieri
1992GenoaVice/Portieri
1993-1994CagliariVice/Portieri
1994-1996CagliariPortieri
1996CagliariVice/Portieri
1996-1998CagliariPortieri
1998-2000FiorentinaPortieri
2000-2004Bandiera dell'Italia ItaliaPortieri
2004-2005BenficaPortieri
2005-2006StoccardaPortieri
2008-2009L.R. VicenzaVice
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Adriano Bardin (Schio, 31 gennaio 1944) è un ex allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo portiere.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Sposato, è padre di un figlio[2] e nonno di Bianca che, seguendo la passione di famiglia si dedica anch'ella al calcio, esordendo in Serie A nel corso della stagione Serie A 2017-2018.[3]

Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

È stato un portiere atletico ed essenziale, sempre sicuro e affidabile.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Cresciuto nella squadra della sua città, nel 1963 si trasferì in giovane età al Lanerossi Vicenza, esordendo in biancorosso il 29 gennaio 1964 contro il Mantova, due giorni prima del suo ventesimo compleanno.

Rimase a Vicenza per due stagioni muovendosi quotidianamente da Schio al capoluogo berico con il treno, per approdare nel 1965 al Del Duca Ascoli, la squadra di Ascoli Piceno, militante in Serie C.

Dopo due buoni campionati in terza serie tornò a vestire la maglia biancorossa alternandosi con Franco Luison, questo ultimo ormai a fine carriera. Titolare fisso dal 1970, fu protagonista di molte salvezze che caratterizzarono la storia della società vicentina nella prima metà di quel decennio, fino alla retrocessione in Serie B del 1975.

In quell'anno passò al Cesena dove fece il secondo per altre due stagioni in Serie A, diventando titolare solo alla terza dopo la retrocessione fra i cadetti, partecipando nella stagione 1976-1977 anche all'avventura dei romagnoli in Coppa UEFA.

Nel 1978 passò alla SPAL, e successivamente al Padova, dove chiuse la carriera da giocatore nel 1983.

Tra i professionisti dal 1963 al 1983, come portiere ha totalizzato 266 presenze. In Serie A ha disputato 156 gare con L.R. Vicenza e Cesena, e in Serie B 50 partite con la SPAL.[2]

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Per due volte ha vestito la maglia azzurra della Nazionale Under-23 Semipro.[2]

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1984 ha conseguito il patentino di allenatore di seconda categoria. Diventato preparatore dei portieri, in questa veste è stato scelto da Giovanni Trapattoni nelle sue esperienze al Cagliari, alla Fiorentina, al Benfica e allo Stoccarda.[4] Per il Trap ha svolto il medesimo compito anche in Nazionale, partecipando al campionato del mondo 2002 in Corea del Sud e Giappone, e al campionato d'Europa 2004 in Portogallo. Nella stagione 2008-2009 è stato l'allenatore in seconda del L.R. Vicenza.

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Padova: 1980-1981 (girone A)

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Adriano Bardin, L'ultimo spogliatoio, Verona, Ipertesto, 2013. booktrailer, su adrianobardin.wordpress.com.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Almanacco illustrato del calcio 1988, Modena, Panini, p. 262.
  2. ^ a b c Adriano Bardin, su figc.it. URL consultato l'11 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
  3. ^ Bianca Giulia Bardin nuova giocatrice dell’AGSM Verona, su sportdipiu.net, 9 luglio 2017. URL consultato il 17 febbraio 2018 (archiviato dall'url originale il 17 febbraio 2018).
  4. ^ Marino Smiderle, Parla Bardin, il mago dei portieri: «Ecco perché devo delle scuse a Toldo», su ilgiornaledivicenza.it, 28 novembre 2012. URL consultato il 15 novembre 2015 (archiviato dall'url originale il 17 novembre 2015).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]