810ª Brigata fanteria di marina delle guardie "60º Anniversario dell'URSS"

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810ª Brigata fanteria di marina delle guardie "60º Anniversario dell'URSS"
Stemma della brigata
Descrizione generale
Abbreviazione810 гв. обрмп
Attiva15 dicembre 1967 - oggi
NazioneBandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica (1967 - 1991)
Bandiera della Russia Russia (1991 - oggi)
TipoBrigata
RuoloFanteria di marina
Guarnigione/QGSebastopoli
EquipaggiamentoBMP-2
BMP-3
BTR-80
MascotteGrifone
Battaglie/guerreGennaio nero
Seconda guerra cecena
Annessione della Crimea alla Russia
Guerra civile siriana
Invasione russa dell'Ucraina
Decorazioni Ordine di Žukov
Ordine di Ušakov
Parte di
Fanteria di marina russa
Comandanti
Comandante attualeColonnello Oleg Vlasov
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L'810ª Brigata autonoma fanteria di marina delle guardie "60º Anniversario dell'URSS" (in russo 810-я отдельная гвардейская бригада морской пехоты имени 60-летия образования СССР?, 810-ja otdel'naja gvardejskaja brigada morskoj pechoty imeni 60-letija obrazovanija SSSR, unità militare 13140) è un'unità della Fanteria di marina russa, subordinata alla Flotta del Mar Nero del Distretto militare meridionale e con base a Sebastopoli.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Unione Sovietica[modifica | modifica wikitesto]

L'unità venne inizialmente costituita come 309º Battaglione fanteria di marina il 30 aprile 1966, a partire dal 1º Battaglione del 336º Reggimento fanteria di marina delle guardie della Flotta del Baltico. Il 15 dicembre 1967 (data celebrata come l'anniversario della fondazione) venne espanso, diventando l'810º Reggimento fanteria di marina, assorbendo una compagnia corazzata proveniente dal 61º Reggimento fanteria di marina della Flotta del Nord.[1]

Nel maggio 1969, con l'aggravarsi del conflitto arabo-israeliano, personale del reggimento venne schierato a protezione del canale di Suez. Nel corso degli anni 70 il reggimento partecipò a numerose esercitazioni navali al largo delle coste dell'Egitto e della Siria. Il 20 novembre 1979, così come gli altri reggimenti della Fanteria di marina, il reggimento fu elevato al rango di brigata, ottenendo l'organizzazione attuale. Nel luglio 1981 un battaglione della brigata prese parte all'esercitazione Zapad-81 nel Mar Baltico.[1] Il 30 dicembre 1982 la brigata è stata intitolata al 60º anniversario della fondazione dell'Unione Sovietica. Nel 1990 è stata inviata a Baku insieme ad altre unità sovietiche per reprimere con la forza il movimento indipendentista della RSS Azera, durante gli scontri noti come gennaio nero.[2]

Federazione Russa[modifica | modifica wikitesto]

La brigata è stata ereditata dalla Russia in seguito allo scioglimento dell'Unione Sovietica. Durante il tentativo di colpo di stato dell'agosto 1991 il comando della Flotta del Mar Nero ha sostenuto il Comitato statale per lo stato di emergenza, dispiegando 500 militari della brigata presso l'aeroporto di Sebastopoli per impedire che il presidente Michail Gorbačëv venisse liberato dagli arresti domiciliari nella sua villa presidenziale di Foros.[3] Il 22 febbraio 1992 il personale dell'880º Battaglione della brigata e il suo comandante, il maggiore ucraino Vitalij Rožmanov, hanno giurato fedeltà all'Ucraina, e a partire da questi militari il 1 luglio 1993 è stato costituito il primo nucleo della fanteria di marina ucraina.[4]

Una compagnia da ricognizione della brigata ha preso parte alla seconda guerra cecena a partire dal settembre 1999, durante la quale ha registrato 8 caduti.[1]

Nel 2014 elementi della brigata sono stati impiegati durante l'annessione della Crimea alla Russia, stabilendo posti di blocco presso gli accessi alla penisola a Čonhar e Armjansk.[5] La brigata è intervenuta anche durante la guerra del Donbass, operando in direzione di Mariupol'.[2] Nel 2016 è stata utilizzata per rinforzare il 9º Reggimento fanteria di marina della Milizia Popolare di Doneck.[6]

Un battaglione dell'unità è stato schierato presso la base aerea di Chmejmim fra il 2015 e il 2016 nell'ambito dell'intervento russo nella guerra civile siriana. Per le sue azioni in Siria la brigata è stata insignita dell'Ordine di Žukov il 3 marzo 2016.[7] Nel 2017 diversi ufficiali della brigata sono stati inviati in Siria come consiglieri militari, fra cui il comandante Dmitrij Uskov e il maggiore Sergej Bordov; quest'ultimo è stato ucciso in azione nell'aprile dello stesso anno.[8] Il 29 gennaio 2018 la brigata è stata promossa a unità delle guardie.[9]

Guerra russo-ucraina[modifica | modifica wikitesto]

La brigata è stata impiegata durante l'invasione russa dell'Ucraina del 2022, avanzando nell'Ucraina meridionale. Inizialmente alcuni militari dell'unità si erano rifiutati di combattere contro l'Ucraina.[10] La brigata ha combattuto presso Volnovacha, dove il vice comandante, colonnello Aleksej Berngard, è stato insignito del titolo di Eroe della Federazione Russa,[11] e soprattutto nel corso della battaglia di Mariupol'. Durante gli scontri in città la brigata avrebbe subito gravi perdite,[12] fra cui il 22 marzo il comandante, colonnello Aleksej Šarov, e cinque giorni dopo il suo sostituto, colonnello Vladimir Kryvolapov.[13][14] Secondo alcune fonti ad aprile sarebbe stata ritirata dalla prima linea, venendo sostituita da due BTG della 40ª e della 336ª Brigata fanteria di marina delle guardie.[15] Altre fonti hanno riferito inoltre che per ripianare le perdite dell'unità sarebbero stati utilizzati marinai della Flotta del Mar Nero, fra i quali anche alcuni sopravvissuti all'affondamento dell'incrociatore Moskva del 14 aprile.[16] Nei mesi successivi sono emerse sempre più perdite annunciate pubblicamente dalle famiglie dei marines russi nel corso dei primi mesi del conflitto.[17] Nonostante queste riconstruzioni, soltanto parzialmente confermate dalle fonti di provenienza russa, la propaganda ha esaltato le operazioni di combattimento della brigata a Mariupol', concentrandosi in particolare sull'azione di comando dell'ufficiale conosciuto con il nome in codice "Struna", ferito in battaglia e protagonista di molti reportage filmati russi dei combattimenti all'interno della città, insieme ai suoi soldati della fanteria di marina.[18][19]

Soldati della fanteria di marina russa in combattimento durante la battaglia di Mariupol'. Il militare sulla sinistra con lo zaino rosso è l'ufficiale con il nome in codice "Struna", protagonista della propaganda russa.

Secondo lo scrittore francese Sylvain Ferreira, autore di un'opera di storia militare dedicata alla battaglia di Mariupol', la brigata di fanteria di marina non sarebbe stata ritirata dai combattimenti a causa delle pesanti perdite, ma sarebbe invece rimasta al centro degli scontri nell'area urbana fino alla fine della battaglia, insieme ai reparti delle milizie del Donbass e alle unità cecene della Rosgvardija.[20]

Dopo la caduta di Mariupol' nel maggio 2022 la brigata è stata trasferita nella regione di Cherson.[21] A settembre, durante la controffensiva nell'Ucraina meridionale, lo stato maggiore ucraino ha dichiarato che la brigata aveva perso l'85% della propria forza dichiarata dall'inizio della guerra.[22] In seguito al successo dell'operazione ucraina e la conseguente liberazione di Cherson, a novembre la brigata si è ritirata sulla sponda sinistra del Dnepr.[23] Il 17 maggio 2023 il posto comando della brigata è stato colpito da un attacco missilistico ucraino che ha ferito il capo di stato maggiore, colonnello Jan Suchanov, il quale è successivamente morto in un ospedale di Mosca.[24]

Dopo essere stata reintegrata con personale mobilitato, nel giugno 2023 è stata trasferita nella regione di Zaporižžja per contrastare la controffensiva estiva ucraina, venendo schierata nell'area di Vasylivka per rinforzare la guarnigione russa che si opponeva all'avanzata della 128ª Brigata d'assalto da montagna.[25][26] A partire da luglio è stata invece impiegata nel settore di Robotyne, difendendo il villaggio dagli attacchi della 47ª e della 118ª Brigata meccanizzata.[27] In questi scontri il 12 luglio ha perso la vita il comandante del battaglione da ricognizione della brigata, maggiore Vladimir Čepa.[28] Ad agosto una compagnia, dopo aver subito gravi perdite ed essere stata costretta a ripiegare, è stata raggiunta dal comandante del battaglione e dal commissario politico della brigata, i quali hanno aggredito fisicamente i soldati feriti e minacciato di inviare i sopravvissuti ai battaglioni penali "Storm-Z".[29] Nella seconda metà del mese, dopo la conquista di Robotyne da parte degli ucraini, le unità russe fra cui l'810ª Brigata sono state ritirate nelle fortificazioni a sud del villaggio.[30] In seguito questa si è scontrata con la 65ª Brigata meccanizzata ucraina in direzione di Kopani, venendo respinta.[31] Dopo aver subito pesanti perdite nel corso della prima metà di settembre è stata ritirata a Tokmak, venendo sostituita da reparti del VDV.[32][33] In concomitanza con questi combattimenti la brigata è stata insignita dell'Ordine di Ušakov.[34] Secondo Kyrylo Budanov e l'Institute for the Study of War entro la fine di settembre la brigata era stata sostanzialmente distrutta, ed è stata quindi ricostituita per la terza volta.[35]

A partire da ottobre l'unità, ora di stanza nella regione di Cherson, si è scontrata con il 137º Battaglione della 35ª Brigata fanteria di marina ucraina che sbarcando nel villaggio di Krynky ha conquistato una testa di ponte sulla sponda meridionale del Dnepr.[36] Nel corso dei due mesi successivi la brigata ha subito gravi perdite nel tentativo di riconquistare le posizioni nemiche.[37] Il 23 dicembre ha ammesso apertamente di aver impiegato armi chimiche contro le forze ucraine a Krynky, violando quindi la Convenzione sulle armi chimiche.[38] All'inizio del 2024 la brigata ha ricevuto i vecchi carri armati T-55 in sostituzione dei più moderni T-80BV persi nei mesi precedenti.[39]

Struttura[modifica | modifica wikitesto]

  • Comando di brigata[40]
  • 382º Battaglione fanteria di marina
  • 557º Battaglione fanteria di marina
  • 542º Battaglione d'assalto aereo
  • 546º Battaglione artiglieria semovente (2S9 Nona-S)
  • 547º Battaglione artiglieria missilistica contraerei
  • 538º Battaglione logistico
  • Battaglione ricognizione
  • Compagnia genio
  • Compagnia comunicazioni
  • Compagnia manutenzione
  • Compagnia cecchini
  • Compagnia medica

Comandanti[modifica | modifica wikitesto]

  • Colonnello Ivan Sysoljatin (1966-1971)
  • Colonnello Lev Zajcev (1971-1974)
  • Tenente colonnello Valentin Jakovlev (1974-1978)
  • Colonnello Vladimir Rublëv (1978-1984)
  • Tenente colonnello Anatolij Kovtunenko (1984-1987)
  • Colonnello Anatolij Domnenko (1987-1989)
  • Colonnello Anatolij Kočeškov (1989-1993)
  • Colonnello Aleksandr Smoljak (1993-1998)
  • Colonnello Oleg Rosljakov (1998-2003)
  • Colonnello Dmitrij Kraev (2003-2006)
  • Colonnello Jeduard Živaev (2006-2010)
  • Colonnello Vladimir Beljavskij (2010-2014)
  • Colonnello Oleg Cokov (2014-2015)
  • Colonnello Dmitrij Uskov (2015-2019)
  • Colonnello Sergej Kens (2019-2021)
  • Colonnello Jan Suchanov (2021)
  • Colonnello Aleksej Šarov (2021-2022) [13]
  • Colonnello Vladimir Kryvolapov (2022) [14]
  • Colonnello Aleksej Berngard (2022-2023)
  • Colonnello Oleg Vlasov (2023-in carica)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (RU) История 810-й отдельной гвардейской бригады морской пехоты Черноморского Флота [Storia dell'810ª Brigata Marina delle Guardie Separate della Flotta del Mar Nero], su kchf.ru.
  2. ^ a b (UK) Maxim Mayorov, Безславна, кривава, окупаційна. Історія 810-тої російської бригади морпіхів [Occupazione ingloriosa, sanguinosa. Storia dell'810a Brigata Marina Russa], in Історична Правда, 23 marzo 2022.
  3. ^ (RU) «Ядерная кнопка оказалась в руках группы авантюристов» [“Il pulsante nucleare è finito nelle mani di un gruppo di avventurieri”], in Novaja Gazeta, 18 agosto 2021.
  4. ^ (RU) A. I. Tymošenko, Морская пехота в Баку, Январь – апрель 1990 года [Corpo dei Marines a Baku, Gennaio – aprile 1990] (PDF), Sovetsky Morpekh, 2017, pp. 28-34.
  5. ^ Emmanuel Karagiannis, The Russian Interventions in South Ossetia and Crimea Compared: Military Performance, Legitimacy and Goals, in Contemporary Security Policy, vol. 35, 29 settembre 2014, DOI:10.1080/13523260.2014.963965.
  6. ^ (RU) Морская пехота в ДНР [Corpo dei Marines nella DPR], su bmpd.livejournal.com, 22 febbraio 2016.
  7. ^ (RU) Шойгу за успехи в Сирии наградил орденом бригаду морской пехоты [Shoigu ha assegnato l'ordine ad una brigata marina per i successi in Siria], in Известия, 16 giugno 2016.
  8. ^ (RU) Вдова убитого в Сирии майора Бордова рассказала подробности его гибели [La vedova del maggiore Bordov, ucciso in Siria, ha raccontato i dettagli della sua morte], in RBC, 21 aprile 2017.
  9. ^ (RU) A. I. Timoshenko, Гвардейский рубеж [Linea delle Guardie]], in Morskoy sbornik, n. 7, 2018, pp. 46-47, ISSN 0134-9236 (WC · ACNP).
  10. ^ (RU) Военные в Крыму отказываются участвовать во вторжении РФ в Украину — Центр оборонных стратегий [I militari in Crimea si rifiutano di partecipare all’invasione russa dell’Ucraina – Centro per le strategie di difesa], in The New Voice of Ukraine, 2 marzo 2022.
  11. ^ (RU) Комбриг Бернгард стал Героем России за боевые подвиги на Украине [Il comandante della brigata Bernhard divenne un eroe della Russia per le imprese militari in Ucraina], in RIA Novosti, 5 marzo 2022.
  12. ^ (RU) Aleksina Dorogan, Потери 810-й бригады РФ. Что известно о погибших и воюющих? [Perdite dell'810ª brigata della Federazione Russa. Cosa si sa dei morti e dei combattenti?], in Radio Free Europe, 17 maggio 2022.
  13. ^ a b (RU) На Украине погибли командир бригады морской пехоты ЧФ и двое бойцов [Il comandante della brigata marina della flotta del Mar Nero e due soldati sono morti in Ucraina], in RIA Novosti, 25 marzo 2022.
  14. ^ a b (RU) ВСУ ликвидировали командира российских десантников. Он служил в Крыму [Le forze armate ucraine hanno liquidato il comandante dei paracadutisti russi. Ha prestato servizio in Crimea], in Gazeta.ru, 27 marzo 2022.
  15. ^ (EN) Tom Cooper, Ukraine War, 4–5 April, 2022, su xxtomcooperxx.substack.com, 6 aprile 2022.
  16. ^ (RU) «Наших ребят, судя по всему, забыли» ["I nostri ragazzi, a quanto pare, sono stati dimenticati"], in Meduza, 16 maggio 2022.
  17. ^ (RU) Aleksina Dorogan, Відомо про понад сто загиблих морпіхів 810-ї бригади з Криму. Втрати за 11 місяців війни [Si conoscono più di cento marines morti dell'810ª brigata della Crimea. Perdite per 11 mesi di guerra], in Radio Free Europe, 31 gennaio 2023.
  18. ^ S. Ferreira, La bataille de Marioupol, chapitre 4, bilan et perspectives.
  19. ^ Юта Official, Юта - Струна, su YouTube.
  20. ^ Ferreira, capitolo: Les tchétchénes arrivent en ville
  21. ^ (RU) Военкор Андрей Камыжикин, Позиции морпехов 810-ой бригады Черноморского флота РФ в районе посёлка Безымянное Херсонской области Российской Федерации [Posizioni dei Marines dell'810ª Brigata della Flotta del Mar Nero della Federazione Russa nell'area del villaggio di Bezymyanoye, regione di Kherson della Federazione Russa], su Telegram, 8 ottobre 2022.
  22. ^ (EN) Jan Kallberg, Russia’s Military — Losing the Will to Fight, in Center for European Policy Analysis, 15 settembre 2022.
  23. ^ (EN) CDS Daily brief (04.03.23), su defence.org.ua, 4 marzo 2023.
  24. ^ (EN) Yan Sukhanov, su topcargo200.com.
  25. ^ (EN) Tom Cooper, Ukraine War, 3 July 2023: Game of Chess, su xxtomcooperxx.substack.com, 3 luglio 2023.
  26. ^ (RU) WarDonbass, Артиллеристы 810-го полка морской пехоты Балтийского флота России складывает пункт дислокации противника в районе Каменского. [Gli artiglieri dell'810º reggimento marina della flotta russa del Baltico stanno costruendo un punto di schieramento nemico nell'area di Kamensky.], su Telegram, 12 giugno 2023.
  27. ^ (EN) Tom Cooper, Ukraine War, 30 July 2023: Oldies & Boldies, su xxtomcooperxx.substack.com, 30 luglio 2023.
  28. ^ (EN) Vladimir Chepa, su topcargo200.com.
  29. ^ ChrisO_wiki, 1/ Injuried Russian marines near Tokmak in the occupied part of Ukraine's Zaporizhzhya region were berated and beaten unconscious by their political officer when they asked for medical assistance., su Twitter, 11 agosto 2023.
  30. ^ (EN) Tom Cooper, Ukraine War, 21 August 2023: Hill 166, su xxtomcooperxx.substack.com, 21 agosto 2023.
  31. ^ (EN) Tom Cooper, Ukraine War, 29 August 2023, su xxtomcooperxx.substack.com, 29 agosto 2023.
  32. ^ (EN) Tom Cooper, Ukraine War, 23 September 2023, su xxtomcooperxx.substack.com, 23 settembre 2023.
  33. ^ (EN) Alia Shoaib, Ukraine has 'completely defeated' a Russian naval infantry brigade of the Black Sea Fleet — for a second time, says think tank, in Business Insider, 24 settembre 2023.
  34. ^ (EN) 810th Marine Brigade: First Marine Unit to Receive the Ushakov Order, in BNN, 27 settembre 2023.
  35. ^ (EN) Institute for the Study of War, RUSSIAN OFFENSIVE CAMPAIGN ASSESSMENT, SEPTEMBER 23, 2023, su understandingwar.org, 23 settembre 2023.
  36. ^ (EN) David Axe, Ukrainian Troops Have Established a Bridgehead Across the Dnipro River—But the Russians Still Have Time To Crush It, in Forbes, 29 ottobre 2023.
  37. ^ (EN) David Axe, The Battle For Krynky Is A Nightmare For Both Sides. But It’s Not ‘Suicide’—It’s Attritional Warfare., in Forbes, 21 dicembre 2023.
  38. ^ (EN) Institute for the Study of War, RUSSIAN OFFENSIVE CAMPAIGN ASSESSMENT, DECEMBER 23, 2023, su understandingwar.org, 23 dicembre 2023.
  39. ^ (EN) David Axe, The Ukrainian Marines Hit The Russian Marines So Hard, They Blew The Russians Back To 1980, in Forbes, 31 gennaio 2024.
  40. ^ (RU) История 810 отдельной бригады морской пехоты КЧФ (в/ч 13140) [Storia della 810ª brigata marina separata della KChF (unità militare 13140)], su mptaifun.ru, 24 giugno 2015.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]