'O Zulù

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'O Zulù
'O Zulù nel 2023
NazionalitàBandiera dell'Italia Italia
GenereRaggamuffin hip hop
Hip hop
Periodo di attività musicale1991 – in attività
Album pubblicati1
Live1
Sito ufficiale

'O Zulù, pseudonimo di Luca Persico (Napoli, 15 novembre 1970), è un rapper italiano.

È il frontman del gruppo raggamuffin rap 99 Posse, fondato nel 1991 al Centro Sociale Occupato Autogestito Officina 99 di Napoli. È stato tra i protagonisti della stagione italiana delle posse nei primi anni novanta.[1]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Frequenta la scuola dei fratelli Maristi di Giugliano in Campania. Dopo aver fondato nel 1991 i 99 Posse, collaborato con i Bisca nel supergruppo Bisca99Posse, e fondato con PapaJ e Neil Perch gli Al Mukawama, porta avanti con l'aggiunta di Dj2Fast, Massimo Jovine e Claudio Marino un progetto a metà strada tra i 99 Posse ed Al Mukawama, denominato Zulù in the Al Mukawama experiment number three, sorta di backing band dello stesso Zulù con il quale pubblica nel 2005 il doppio album dal vivo 'O Zulù in the Al Mukawama experiment 3, dove vengono remixati nelle musiche e aggiornati nei testi i successi della 99 Posse. In seguito dà il via alla formazione dei BiscaZulù, che però esaurisce la sua vena dopo poco più di un anno.[2].

Nel 2002 pubblica per la Feltrinelli Cartoline zapatiste, un diario della sua partecipazione alla spedizione itinerante del subcomandante Marcos. Compone le musiche del film Fame chimica, in cui interpreta anche una piccola parte. Da marzo ad agosto 2009 va in tour con Enrico Capuano e la "tammurriata rock", canti di lotta e di protesta, mentre da settembre dello stesso anno è di nuovo in tour con i 99 Posse.

Politica[modifica | modifica wikitesto]

La celebrazione del suo matrimonio si è aperta con una lettera di Mara Cagol, membro delle Brigate Rosse[3]. Nel brano Vulesse dei 99 Posse, si è dichiarato a favore della scarcerazione dei brigatisti rossi detenuti (vulesse essere ’a’ chiave p’arapì tutte ’e ccancelle, ridare progettualità ai pensieri ’e na maniata r’assassini irriducibili e ribelli).[4] Nel 2007 ha composto un inno al presidente venezuelano Hugo Chávez[5].

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Solista[modifica | modifica wikitesto]

  • 2017 - Suono questo e suono quello (EP)
  • 2017 - Quant' ne vuo' (EP)
  • 2019 - Bassi per le masse
  • 2019 - Figurati tu / Gente mia (doppio singolo)
  • 2020 - Ramm' semp' nfaccia (singolo)

Con i 99 Posse[modifica | modifica wikitesto]

Con gli Al Mukawama[modifica | modifica wikitesto]

Con i BiscaZulù[modifica | modifica wikitesto]

Collaborazioni[modifica | modifica wikitesto]

Ha collaborato con numerosi artisti, tra cui:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Gianluca Testani, Enciclopedia Rock Italiano, Arcana Editrice, 2006.
  2. ^ O ZULU’ | Listen and Stream Free Music, Albums, New Releases, Photos, Videos, su Myspace. URL consultato il 13 dicembre 2023.
  3. ^ Ecco le nozze no global si inizia con la lettera della brigatista Cagol, su ilGiornale.it, 31 maggio 2009. URL consultato il 13 dicembre 2023.
  4. ^ https://www.novenove.it/index.php?sz=brano&id=63
  5. ^ I tre terroni, da Maratona a Chavez con Bisca e Zulù, su La Stampa, 2 luglio 2007. URL consultato il 13 dicembre 2023.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN47701917 · ISNI (EN0000 0000 4927 1881 · SBN VIAV105956 · LCCN (ENno2006045646 · GND (DE124720730 · WorldCat Identities (ENlccn-no2006045646