PewDiePie: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Riga 47: Riga 47:


== Immagine pubblica e influenza ==
== Immagine pubblica e influenza ==
La pubblica immagine di PewDiePie è caratterizzata sia da opinioni positive sia negative. ''[[Forbes]]'' ha descritto il videogiocatore come "una figura controversa sia per quanto riguarda l'ambito dei videogiochi sia per quanto riguarda le comunità di Internet in generale, con le solite, sprezzanti reazioni al suo lavoro consistenti in 'urla mentre gioca ai videogiochi', sebbene in qualche modo riesca ad attirare milioni di iscritti che gli fruttano milioni di dollari." ''Forbes'' ha anche aggiunto che PewDiePie "non sarebbe giunto dov'è ora se non fosse veramente bravo in ciò che fa".
L'immagine pubblica di PewDiePie è caratterizzata sia da opinioni positive sia negative. ''[[Forbes]]'' ha descritto il videogiocatore come "una figura controversa sia per quanto riguarda l'ambito dei videogiochi sia per quanto riguarda le comunità di Internet in generale, con le solite, sprezzanti reazioni al suo lavoro consistenti in 'urla mentre gioca ai videogiochi', sebbene in qualche modo riesca ad attirare milioni di iscritti che gli fruttano milioni di dollari."<ref name="Tassi2015">{{cita web|url=http://www.forbes.com/sites/insertcoin/2015/07/08/youtubes-pewdiepie-made-7-4m-last-year-raised-1m-for-charity/|titolo=YouTube's 'PewDiePie' Made $7.4M Last Year, Raised $1M for Charity|autore=Paul Tassi|editore=''Forbes''|data=8 luglio 2015|accesso=16 luglio 2015|lingua=en}}</ref> ''Forbes'' ha anche aggiunto che PewDiePie "non sarebbe giunto dov'è ora se non fosse veramente bravo in ciò che fa"<ref name="Tassi2015" />.


PewDiePie si riferisce spesso ai suoi fan con l'espressione "Bro Army", una comunità ideata da lui formata dai singoli 'bros'. Ai Social Star Awards, egli salutò i suoi fan personalmente, nonostante la sicurezza gli sconsigliò di farlo. Inoltre, all'inizio della sua carriera su YouTube, Felix era anche solito fare [[Cultura dello stupro|scherzi sugli stupri]]. La critica a riguardo suscitò varie polemiche, e PewDiePie il 25 ottobre 2012 scrisse un messaggio su Tumblr in cui affermò: "Volevo solo mettere in chiaro che non farò più scherzi sugli stupri, in quanto, come ho affermato in precedenza, non ho alcuna intenzione di offendere nessuno, e mi scuso in caso l'avessi mai fatto." Dinanzi a ciò, ''[[The Globe and Mail]]'' commentò che "''a differenza'' di molti altri giovani videogiocatori, [PewDiePie] ha ascoltato ciò che i fan e la critica ha sottolineato della loro natura nociva, e così ha preso la decisione di non fare più scherzi [di questo tipo]."
PewDiePie si riferisce spesso ai suoi fan con l'espressione "Bro Army", una comunità ideata da lui formata dai singoli 'bros'<ref>{{cita news|url=http://www.straitstimes.com/the-big-story/social-media-awards/story/many-fans-gather-social-star-awards-youtube-stars-not-music-|titolo=Many fans gather at Social Star Awards for YouTube stars, not music superstars|autore=Jan Lee|pubblicazione=The Straits Times|data=23 maggio 2013|accesso=29 maggio 2013|urlarchivio=http://web.archive.org/web/20130524000526/http://www.straitstimes.com/the-big-story/social-media-awards/story/many-fans-gather-social-star-awards-youtube-stars-not-music-|dataarchivio=24 maggio 2013|lingua=en}}</ref>. Ai Social Star Awards, egli salutò i suoi fan personalmente, nonostante la sicurezza gli sconsigliò di farlo<ref name="Wadeson2013">{{cita web|url=http://www.polygon.com/features/2013/9/6/4641320/pewdiepie-youtube-commentary|titolo=Gamertube: PewDiePie and the YouTube Commentary Revolution|autore=Danny Wadeson|editore=''Polygon''|data=6 settembre 2013|accesso=22 giugno 2015|lingua=en}}</ref><ref>{{cita news|url=http://stcommunities.straitstimes.com/music/2013/05/27/stars-get-social-red-carpet|titolo=Stars get social on the red carpet|autore=Yip Wai Yee|pubblicazione=The Straits Times|data=27 maggio 2013|accesso=29 maggio 2013|lingua=en}}</ref>. Inoltre, all'inizio della sua carriera su YouTube, Felix era anche solito fare [[Cultura dello stupro|scherzi sugli stupri]]. La critica a riguardo suscitò varie polemiche, e PewDiePie il 25 ottobre 2012 scrisse un messaggio su Tumblr in cui affermò: "Volevo solo mettere in chiaro che non farò più scherzi sugli stupri, in quanto, come ho affermato in precedenza, non ho alcuna intenzione di offendere nessuno, e mi scuso in caso l'avessi mai fatto."<ref name="BoyAndAkb" /><ref>{{cita web|url=http://pewdie.tumblr.com/post/34309686617/no-more-rape-jokes|titolo=No more rape jokes.|autore=Felix Kjellberg|editore=Tumblr|data=25 ottobre 2012|accesso=7 luglio 2014|lingua=en}}</ref> Dinanzi a ciò, ''[[The Globe and Mail]]'' commentò che "''a differenza'' di molti altri giovani videogiocatori, [PewDiePie] ha ascoltato ciò che i fan e la critica ha sottolineato della loro natura nociva, e così ha preso la decisione di non fare più scherzi [di questo tipo]"<ref name="globeandmail" />.


Rob Walker di ''[[Yahoo!]]'' parlò invece della sua "folle popolarità" raggiunta. Così come altri giornalisti e alcuni videogiocatori casuali, anche Walker mise in dubbio la popolarità dello YouTuber. Il recensore prese nota dell'interazione di PewDiePie con i suoi spettatori, scrivendo: "Sebbene possa essere chiassoso e grezzo, si dimostra sempre genuino. Si riferisce costantemente al suo pubblico come a un gruppo di amici alla sua pari, piuttosto che a fan distanti e di minore importanza. In lui, c'è sicuramente di più che una semplice volontà di mettersi in ridicolo in ciò che fa." Nel 2015 ''The Verge'' scrisse: "Amalo od odialo, il suo successo—come quello di molte altre celebrità di YouTube—non deriva solo dai videogiochi, ma anche dalla sua connessione e dal suo legame diretto con il pubblico. Niente agenti, comunicati stampa o qualsiasi altro intermediario. Ha semplicemente segnato un record." Quando sorse la questione se sentisse di avere qualche responsabilità o meno nei confronti dei suoi spettatori, PewDiePie affermò in un certo senso di sì, in quanto "molte persone mi vedono come un amico con cui si possono rilassare per una quindicina di minuti al giorno", poi aggiungendo: "La solitudine davanti al monitor di un computer ci unisce. Ma non ho mai pensato a un modello di comportamento da seguire; volevo solo invitare gli altri a venire a casa mia." In correlazione a ciò, fu riportato che i suoi spettatori in generale lasciavano commenti positivi su di lui, alcuni dei quali lo ringraziavano per essersi sentiti meglio e più felici grazie ai suoi video. Al contrario, durante un sondaggio informale su Twitter condotto da un reporter di ''Kotaku'', coloro che parteciparono definirono lo YouTuber "noioso", oltre che ad essere un'"enorme perdita di tempo". Anche altri media lo descrissero talvolta come un "fenomeno inspiegabile", e in particolare Andrew Wallenstein di ''[[Variety (rivista)|Variety]]'', dopo il suo avvento a YouTuber con più iscritti sul sito, lo criticò pesantemente, descrivendo i suoi video come "stupidità aggressiva", nonché "chiacchiere da psicopatico".
Rob Walker di ''[[Yahoo!]]'' parlò invece della sua "folle popolarità" raggiunta<ref name="Walker14" />. Così come altri giornalisti e alcuni videogiocatori casuali, anche Walker mise in dubbio la popolarità dello YouTuber<ref name="WallSep2013" /><ref name="Walker14" /><ref name="ReedC14" />. Il recensore prese nota dell'interazione di PewDiePie con i suoi spettatori, scrivendo: "Sebbene possa essere chiassoso e grezzo, si dimostra sempre genuino. Si riferisce costantemente al suo pubblico come a un gruppo di amici alla sua pari, piuttosto che a fan distanti e di minore importanza. In lui, c'è sicuramente di più che una semplice volontà di mettersi in ridicolo in ciò che fa."<ref name="Walker14" /> Nel 2015 ''The Verge'' scrisse: "Amalo od odialo, il suo successo—come quello di molte altre celebrità di YouTube—non deriva solo dai videogiochi, ma anche dalla sua connessione e dal suo legame diretto con il pubblico. Niente agenti, comunicati stampa o qualsiasi altro intermediario. Ha semplicemente segnato un record."<ref>{{cita web|url=http://www.theverge.com/2015/7/7/8909553/pewdiepie-7-4-million-response-felix-kjellberg-youtube|titolo=PewDiePie's response to making $7.4 million is exactly why he's so successful|autore=Ross Miller|editore=The Verge|data=7 luglio 2015|accesso=28 luglio 2015|lingua=en}}</ref> Quando sorse la questione se sentisse di avere qualche responsabilità o meno nei confronti dei suoi spettatori, PewDiePie affermò in un certo senso di sì, in quanto "molte persone mi vedono come un amico con cui si possono rilassare per una quindicina di minuti al giorno", poi aggiungendo: "La solitudine davanti al monitor di un computer ci unisce. Ma non ho mai pensato a un modello di comportamento da seguire; volevo solo invitare gli altri a venire a casa mia."<ref name="IconMaginterview" /> In correlazione a ciò, fu riportato che i suoi spettatori in generale lasciavano commenti positivi su di lui, alcuni dei quali lo ringraziavano per essersi sentiti meglio e più felici grazie ai suoi video<ref name="HernandezDec14" />. Al contrario, durante un sondaggio informale su Twitter condotto da un reporter di ''Kotaku'', coloro che parteciparono definirono lo YouTuber "noioso", oltre che ad essere un'"enorme perdita di tempo"<ref name="HernandezDec14" />. Anche altri media lo descrissero talvolta come un "fenomeno inspiegabile"<ref name="HernandezDec14" />, e in particolare Andrew Wallenstein di ''[[Variety (rivista)|Variety]]'', dopo il suo avvento a YouTuber con più iscritti sul sito, lo criticò pesantemente, descrivendo i suoi video come "stupidità aggressiva", nonché "chiacchiere da psicopatico"<ref name="WallSep2013" />.


Secondo un sondaggio del 2014 commissionato da ''Variety'', PewDiePie, insieme ad altri pochi YouTuber, per gli adolescenti statunitensi tra i 13 e i 18 anni, sarebbe più influente e popolare di celebrità tradizionali come [[Jennifer Lawrence]]. Il suo canale attira fortemente gli spettatori più giovani, che un gruppo di [[Google]] ha denominato 'Generazione C' per la loro abitudine di "creare, curare, connettersi e comunicare". Paul Tassi di ''Forbes'' scrisse: "PewDiePie combina carisma, energia e casualità di ogni genere per creare un personaggio ridicolo, i cui video non hanno alcun senso per gli estranei, ma sono come erba gatta per i suoi fan più giovani." Chris Reed di ''The Wall St. Cheat Sheet'', riferendosi invece alle opinioni contrastanti sullo YouTuber, dichiarò: "I vari pareri su PewDiePie sembrano essere di natura largamente generazionale. Le persone più anziane è meno probabile che si iscrivino a canali di YouTube e che diano peso a personalità del sito in generale. D'altra parte, molti giovani spettatori considerano PewDiePie estremamente divertente e relazionabile."
Secondo un sondaggio del 2014 commissionato da ''Variety'', PewDiePie, insieme ad altri pochi YouTuber, per gli adolescenti statunitensi tra i 13 e i 18 anni, sarebbe più influente e popolare di celebrità tradizionali come [[Jennifer Lawrence]]<ref>{{cita web|url=http://variety.com/2014/digital/news/survey-youtube-stars-more-popular-than-mainstream-celebs-among-u-s-teens-1201275245/|titolo=Survey: YouTube Stars More Popular Than Mainstream Celebs Among U.S. Teens|autore=Susanne Ault|editore=''Variety''|data=5 agosto 2014|accesso=8 febbraio 2015|lingua=en}}</ref>. Il suo canale attira fortemente gli spettatori più giovani, che un gruppo di [[Google]] ha denominato 'Generazione C' per la loro abitudine di "creare, curare, connettersi e comunicare"<ref name="guard" /><ref>{{cita|Hjorth & Richardson 2014|p. 149}}</ref>. Paul Tassi di ''Forbes'' scrisse: "PewDiePie combina carisma, energia e casualità di ogni genere per creare un personaggio ridicolo, i cui video non hanno alcun senso per gli estranei, ma sono come erba gatta per i suoi fan più giovani."<ref name="Tassi2015" /> Chris Reed di ''The Wall St. Cheat Sheet'', riferendosi invece alle opinioni contrastanti sullo YouTuber, dichiarò: "I vari pareri su PewDiePie sembrano essere di natura largamente generazionale. Le persone più anziane è meno probabile che si iscrivino a canali di YouTube e che diano peso a personalità del sito in generale. D'altra parte, molti giovani spettatori considerano PewDiePie estremamente divertente e relazionabile."<ref name="ReedC14" />


Sebbene ''[[Daily Mail]]'' descrisse PewDiePie come "una delle figure più popolari e influenti della generazione di YouTube", il videogiocatore rivelò la sua avversione per il termine "famoso", dichiarando di condurre un tipo di "vita timida ed appartata". Grazie alla sua ascesa, comunque, Felix fu definito "un esempio rilevante di come la [[Generazione Y|società emergente]] offra ampie opportunità, rispetto alle precedenti, agli individui con grandi idee, coraggio e, ovviamente, una buona fetta di fortuna". Inoltre altri articoli segnalarono che il 95% dei videogiocatori guardano anche video online di gaming, fornendo così un'ulteriore spiegazione riguardo al suo aumento di popolarità sul web. Rafforzando il suo impatto sulla cultura online, nel 2015 il ''Time'' incluse PewDiePie nella sua lista delle 30 persone più influenti su Internet. Qualche mese più tardi, lo YouTuber apparì anche sulla copertina del numero "Famechangers" di ''Variety'', in cui la rivista lo classificò al primo posto tra "coloro la cui influenza sta una spanna sopra il resto".
Sebbene ''[[Daily Mail]]'' descrisse PewDiePie come "una delle figure più popolari e influenti della generazione di YouTube", il videogiocatore rivelò la sua avversione per il termine "famoso", dichiarando di condurre un tipo di "vita timida ed appartata"<ref name="BoyAndAkb" />. Grazie alla sua ascesa, comunque, Felix fu definito "un esempio rilevante di come la [[Generazione Y|società emergente]] offra ampie opportunità, rispetto alle precedenti, agli individui con grandi idee, coraggio e, ovviamente, una buona fetta di fortuna"<ref>{{cita|Parment 2014|p. 68}}</ref>. Inoltre altri articoli segnalarono che il 95% dei videogiocatori guardano anche video online di gaming, fornendo così un'ulteriore spiegazione riguardo al suo aumento di popolarità sul web<ref name="Gutelle1371">{{cita web|url=http://www.tubefilter.com/2013/07/01/gaming-google-study-youtube/|titolo=95% Of Gamers Enhance Their Experience With YouTube|autore=Sam Gutelle|editore=''Tubefilter''|data=1º luglio 2013|accesso=2 luglio 2013|lingua=en}}</ref>. Rafforzando il suo impatto sulla cultura online, nel 2015 il ''Time'' incluse PewDiePie nella sua lista delle 30 persone più influenti su Internet<ref name="Begley2015" />. Qualche mese più tardi, lo YouTuber apparì anche sulla copertina del numero "Famechangers" di ''Variety'', in cui la rivista lo classificò al primo posto tra "coloro la cui influenza sta una spanna sopra il resto"<ref>{{cita web|url=http://variety.com/2015/digital/news/pewdiepie-youtube-digital-star-ranking-1201544779/|titolo=Ranking the Top 12 Digital Stars: Variety’s #Famechangers|editore=''Variety''|data=22 luglio 2015|accesso=23 luglio 2015|lingua=en}}</ref>.


== Note ==
== Note ==
{{references}}
{{references}}

== Bibliografia ==
*{{cita libro|titolo=Gaming in Social, Locative and Mobile Media|autore=Larissa Hjorth|autore2=Ingrid Richardson|anno=2014|isbn=1-137-30142-2|editore=Palgrave Macmillan|url=https://books.google.com/books?id=5yHtAwAAQBAJ&pg=PA2&lpg=PA2&dq=Gaming+in+Social,+Locative+and+Mobile+Media&source=bl&ots=4sXJrzkaw6&sig=S6aLO0CXW2iOQb2So8y3HJX_kBM&hl=en&sa=X&ei=hejbVI6zLseWyAT2oYLADA&ved=0CD0Q6AEwBA#v=onepage&q=Gaming%20in%20Social%2C%20Locative%20and%20Mobile%20Media&f=false|cid=Hjorth & Richardson 2014|accesso=11 febbraio 2015}}
*{{cita libro|titolo=Marketing to the 90s Generation: Global Data on Society, Consumption, and Identity|autore=Anders Parment|anno=2014|isbn=9781137444295|editore=Palgrave Macmillan|url=https://books.google.com/books?id=5_u3BgAAQBAJ&printsec=frontcover#v=onepage&q&f=false|cid=Parment 2014|accesso=23 marzo 2015}}


== Collegamenti esterni ==
== Collegamenti esterni ==

Versione delle 16:50, 5 set 2015

Felix Arvid Ulf Kjellberg[1], meglio noto come PewDiePie (Göteborg, 24 ottobre 1989), è un comico svedese che ha ottenuto popolarità attraverso i suoi video su YouTube.

Gli inizi

Felix è nato nel 1989 a Göteborg, in Svezia[2], dove è stato cresciuto dai suoi genitori Johanna e Ulf Kjellberg insieme alla sorella Fanny[3]. Sua madre, un'ex CIO della Kappahl, fu nominata nel 2010 CIO dell'anno in Svezia[3], mentre suo padre, Ulf, è anche lui un CIO di un'azienda[4]. Nel 2008 Felix si diplomò alla Göteborgs Högre Samskola[5] e si iscrisse all'Università di Tecnologia di Chalmers, che poi lasciò per dedicarsi appieno alla sua carriera su YouTube[6][7]. Riguardo a questa decisione, egli affermò più tardi: "Ripensandoci, fu proprio assurdo. Per entrare alla Chalmers in economia industriale servono tutte A, ma per qualche motivo io ero più felice di vendere hot dog e preparare i miei video di gaming"[4].

Carriera su YouTube

Formato del canale

I video di PewDiePie rientrano nella categoria dei Let's Play[8], in quanto si basano sui suoi commenti e reazioni ai videogiochi che gioca[9]. Il loro vero scopo è però condividere momenti videoludici su YouTube con i "bros", ossia gli utenti iscritti al suo canale così da lui chiamati[10]. Variety specifica infatti che "PewDiePie si comporta come se stesse passando del tempo insieme a un amico. Inizia ogni suo video introducendosi in maniera scherzosa, acuta, allungando volutamente le vocali del suo soprannome su YouTube; dopodiché, egli si concentra sul video stesso"[8].

Nei primi anni su YouTube, PewDiePie era noto per dedicarsi in particolar modo a videogiochi horror o d'azione[9][11][12], come Amnesia: The Dark Descent e le sue mod[13]. Successivamente, dal 2 settembre 2011, egli iniziò a pubblicare anche vlog ogni settimana[14], mentre dal 2014 si dedicò sempre più attivamente a qualsiasi videogioco lo interessasse, a prescindere che fosse di genere horror o meno[15]. Noto per salutare i suoi bros alla fine di ogni video con un "brofist" (cioè portando il pugno verso la telecamera)[16], Felix è anche un sostenitore di videogiochi indipendenti, che ha mostrato più volte nei suoi gameplay[9].

Natura dei contenuti

Per quanto riguarda i suoi video, PewDiePie ha affermato: "Il mio scopo è intrattenere. Faccio del mio meglio nel tempo che ho a disposizione."[8] La natura dei suoi contenuti è stata spesso descritta come sciocca, energica, detestabile e piena di parolacce[17][18][19][20], ma il più delle volte, nelle stesse occasioni, è stato anche concesso che i suoi video sono veramente genuini e senza filtri[19][20]. Mentre da una parte Sarah Begley del Time ha dichiarato che le sue clip si contraddistinguono per la sua "narrazione carismatica"[21], dall'altra i suoi commenti sono stati descritti da Chris Reed del The Wall St. Cheat Sheet come "discorsi improvvisati, caratterizzati da battute scherzose, parolacce e sfoghi ad alta voce"[20], a cui si vanno ad aggiungere poi – come ha osservato un altro recensore – divertimento ribaldo, urla di spavento, voci buffe, commenti politicamente scorretti e bestemmie senza fine[19], che lo stesso Reed ha notato essere però proprio ciò che i fan trovano di più divertente[20]. Al di là di tutte queste caratteristiche, PewDiePie è stato anche lodato per essersi fatto coinvolgere talvolta dai gameplay al punto tale da causare momenti silenziosi ed emozionanti[19][20]. In particolare, il finale di The Last of Us è stato accreditato per aver lasciato lo YouTuber senza parole[20][22].

Storia

Primi anni (2010–2012)

PewDiePie registrò originariamente un account su YouTube con il nome Pewdie[23]; "pew", spiega il videogiocatore, è il suono onomatopeico dei laser, mentre "die" significa morte[24]. Dopo aver dimenticato la password di questo account, Felix fu costretto a registrare "PewDiePie" in data 29 aprile 2010[16]. Lasciata l'università, i suoi genitori si rifiutarono di sostenerlo, tanto che sua madre affermò: "L'umorismo proprio non lo capisco. Leggo commenti come 'Date un'occhiata a 4:26. Non ho mai riso così tanto in vita mia.' Vado lì e non trovo niente di divertente"[16]. Dovendo fare affidamento solo su se stesso, PewDiePie fece quindi i suoi primi video mentre lavorava come venditore di hot dog. Riguardo a ciò, egli affermò in seguito: "Il fatto che potessi fare video era molto più importante per me che fare un lavoro non proprio prestigioso per un paio di ore al giorno"[25]. Cinque anni più tardi, dopo che numerosi media iniziarono a trattare il suo successo, PewDiePie aggiunse "sapevo che c'erano molte persone famose che facevano altri tipi di video, ma nessuno era noto nell'ambito dei videogiochi; ciò che non sapevo invece era che ci si poteva guadagnare qualcosa. Non è mai stata una carriera per cui avrei potuto lasciare il college. Era semplicemente qualcosa che amavo fare. Ed eccoci qui, cinque anni dopo, quando la cosa ha perso il controllo"[25]. Al dicembre 2011, il canale di PewDiePie raggiunse all'incirca i 60.000 iscritti[16]. Quando questi aumentarono a 700.000, PewDiePie partecipò alla Conferenza Nonick 2012 per parlare del suo canale e della sua crescita[26][27]. L'11 luglio 2012 fu invece la data in cui il canale ottenne il milione di iscritti[2], numero che raddoppiò nel giro di due mesi[9]. Arrivati a ottobre 2012, OpenSlate, seguendo i criteri delle sue classifiche "SlateScore", classificò il canale come il numero uno tra quelli di YouTube[28], mentre a dicembre dello stesso anno PewDiePie firmò un contratto con la Maker Studios[16].

Utente con più iscritti (2013)

Il 18 febbraio 2013 il canale di PewDiePie raggiunse i cinque milioni di iscritti[16], e nel mese di aprile Felix fu menzionato sul New York Times per averne sorpassato i sei[29]. A maggio, in occasione degli Starcount Social Stars Awards tenutisi a Singapore, PewDiePie vinse il premio Swedish Social Star[30]. Competendo con Jenna Marbles, Smosh e Toby Turner[31], lo YouTuber ottenne anche il premio Most Popular Social Show[32], e introdusse i candidati per il premio Most Popular Game durante la trasmissione in diretta dello show[33]. A luglio 2013 PewDiePie superò Jenna Marbles con dieci milioni di iscritti[16], diventando dunque ufficialmente il secondo utente più seguito su YouTube[34].

Dopo che il suo canale sorpassò anche quello del duo Smosh il 15 agosto 2013[35], PewDiePie affermò: "Quando ho creato il mio canale di YouTube nel 2010, non avrei mai immaginato che un giorno sarebbe diventato quello con più iscritti nel mondo, né che io sarei potuto diventare parte di una così grande comunità"[36]. Ben Donovan di Maker Studios in proposito dichiarò che PewDiePie "è un grande esempio di come i creatori di contenuti di YouTube possano unire gente da tutto il mondo attraverso passione e creatività" e che "il suo ampio numero di iscritti dimostra quanto sia forte e fedele il suo legame con i suoi 'bros'"[37]. Il 1º novembre il canale di PewDiePie fu il primo a raggiungere i 15 milioni di iscritti[38], malgrado il fatto che il giorno dopo fu poi superato dall'account Spotlight di YouTube[39]. Nel corso dello stesso mese, PewDiePie affermò di non apprezzare il nuovo sistema dei commenti su YouTube[40], e a dicembre il suo canale risorpassò YouTube Spotlight tornando ad essere il più iscritto sul sito[41][42].

Tra il 2012 e il 2013, il canale di PewDiePie fu uno di quelli a crescere più velocemente, in termini di iscritti, su YouTube[43]. In particolare, nel 2013 il canale passò dai 3.5 milioni di iscritti a poco meno di 19[44], guadagnando in media un nuovo iscritto ogni 1.037 secondi[45]. Secondo Billboard, il canale ottenne quindi più iscritti di qualunque altro nel corso dell'anno[46]. Inoltre, nella seconda metà del 2013, le sue visualizzazioni salirono a poco meno di 1.3 miliardi[47].

Crescita continua (2014 in poi)

Nel marzo 2014 PewDiePie aggiornò la sua produzione di video, annunciando che avrebbe diminuito la frequenza dei suoi caricamenti[48]. Ad agosto, Maker Studios pubblicò un'applicazione ufficiale dello YouTuber per iPhone per permettere ai fan di vedere i suoi video su cellulare, creare feed dei video preferiti personalizzati e condividere i video con gli altri[49]. Più tardi, nel corso dello stesse mese, PewDiePie caricò un video dove annunciò che avrebbe disabilitato permanentemente i suoi commenti su YouTube[50]. Riguardo a questa decisione, egli dichiarò: "Guardo i commenti e sono principalmente spam, persone che si fanno pubblicità, persone che tentano di provocare… tutto ciò per me, non ha alcun senso. Non mi interessano, non li voglio vedere."[51] Dopo aver disabilitato i commenti, PewDiePie continuò ad interagire con i suoi 'bros' tramite Twitter e Reddit[52], finché a metà settembre caricò un altro video in cui, fermo nella sua decisione, annunciò la creazione del forum online broarmy.net, dove egli avrebbe potuto rimanere in contatto con i suoi spettatori in luogo della sezione dei commenti su YouTube[53].

A settembre, PewDiePie iniziò a trasmettere in streaming su MLG.tv i video della sua serie BroKen[54], co-ospitata con un altro commentatore di videogiochi sempre di YouTube di nome Kenneth Morrison, meglio noto come CinnamonToastKen[55]. Il 13 ottobre, PewDiePie decise di consentire nuovamente i commenti ai suoi video, sebbene stavolta solo previa approvazione[56][57]. Su Twitter egli precisò infatti: "Li ho riattivati in questa maniera solo per poter reindirizzare le persone sul mio sito"[58][59]; inoltre, in un video successivo, il videogiocatore aggiunse che proprio l'aver disabilitato i commenti l'aveva reso molto più felice[60]. Solo nel giro del 2014, il suo canale accumulò circa 14 milioni di nuovi iscritti e oltre 4.1 miliardi di visualizzazioni; entrambi i dati furono molto più alti di quelli di qualsiasi altro utente[61][62].

Durante luglio 2015, i video di PewDiePie furono attestati ottenere oltre 300 milioni di visualizzazioni per mese[63]. Nello stesso periodo, PewDiePie caricò un video in cui giocava a Five Nights at Freddy's 4, dove reagì in maniera molto meno eccitata del solito[64]. Siccome alcuni fan espressero la loro disapprovazione a riguardo, PewDiePie scrisse su Tumblr: "Valutando saggiamente, è probabile che sia uno dei miei peggiori video di sempre." Egli poi continuò, dicendo: "La ragione principale per cui le persone si sono arrabbiate è che non mi sono spaventato giocandoci. […] Francamente, sono piuttosto orgoglioso di me stesso per non essermi svenduto durante il gioco per accontentare fan e visualizzazioni. *Mi do una pacca sulla spalla*. Non sono sicuro se il PDP del 2012 avrebbe fatto la stessa cosa."[65] In riferimento a ciò, Patricia Hernandez di Kotaku commentò: "Nonostante la reazione, sono piuttosto colpita dalla volontà di PewDiePie di essere onesto in questo caso. Sarebbe facile sfruttare il successo di Five Nights at Freddy's—questo almeno è quello che fa la maggior parte della gente"[64].

Immagine pubblica e influenza

L'immagine pubblica di PewDiePie è caratterizzata sia da opinioni positive sia negative. Forbes ha descritto il videogiocatore come "una figura controversa sia per quanto riguarda l'ambito dei videogiochi sia per quanto riguarda le comunità di Internet in generale, con le solite, sprezzanti reazioni al suo lavoro consistenti in 'urla mentre gioca ai videogiochi', sebbene in qualche modo riesca ad attirare milioni di iscritti che gli fruttano milioni di dollari."[66] Forbes ha anche aggiunto che PewDiePie "non sarebbe giunto dov'è ora se non fosse veramente bravo in ciò che fa"[66].

PewDiePie si riferisce spesso ai suoi fan con l'espressione "Bro Army", una comunità ideata da lui formata dai singoli 'bros'[67]. Ai Social Star Awards, egli salutò i suoi fan personalmente, nonostante la sicurezza gli sconsigliò di farlo[23][68]. Inoltre, all'inizio della sua carriera su YouTube, Felix era anche solito fare scherzi sugli stupri. La critica a riguardo suscitò varie polemiche, e PewDiePie il 25 ottobre 2012 scrisse un messaggio su Tumblr in cui affermò: "Volevo solo mettere in chiaro che non farò più scherzi sugli stupri, in quanto, come ho affermato in precedenza, non ho alcuna intenzione di offendere nessuno, e mi scuso in caso l'avessi mai fatto."[4][69] Dinanzi a ciò, The Globe and Mail commentò che "a differenza di molti altri giovani videogiocatori, [PewDiePie] ha ascoltato ciò che i fan e la critica ha sottolineato della loro natura nociva, e così ha preso la decisione di non fare più scherzi [di questo tipo]"[17].

Rob Walker di Yahoo! parlò invece della sua "folle popolarità" raggiunta[19]. Così come altri giornalisti e alcuni videogiocatori casuali, anche Walker mise in dubbio la popolarità dello YouTuber[18][19][20]. Il recensore prese nota dell'interazione di PewDiePie con i suoi spettatori, scrivendo: "Sebbene possa essere chiassoso e grezzo, si dimostra sempre genuino. Si riferisce costantemente al suo pubblico come a un gruppo di amici alla sua pari, piuttosto che a fan distanti e di minore importanza. In lui, c'è sicuramente di più che una semplice volontà di mettersi in ridicolo in ciò che fa."[19] Nel 2015 The Verge scrisse: "Amalo od odialo, il suo successo—come quello di molte altre celebrità di YouTube—non deriva solo dai videogiochi, ma anche dalla sua connessione e dal suo legame diretto con il pubblico. Niente agenti, comunicati stampa o qualsiasi altro intermediario. Ha semplicemente segnato un record."[70] Quando sorse la questione se sentisse di avere qualche responsabilità o meno nei confronti dei suoi spettatori, PewDiePie affermò in un certo senso di sì, in quanto "molte persone mi vedono come un amico con cui si possono rilassare per una quindicina di minuti al giorno", poi aggiungendo: "La solitudine davanti al monitor di un computer ci unisce. Ma non ho mai pensato a un modello di comportamento da seguire; volevo solo invitare gli altri a venire a casa mia."[5] In correlazione a ciò, fu riportato che i suoi spettatori in generale lasciavano commenti positivi su di lui, alcuni dei quali lo ringraziavano per essersi sentiti meglio e più felici grazie ai suoi video[15]. Al contrario, durante un sondaggio informale su Twitter condotto da un reporter di Kotaku, coloro che parteciparono definirono lo YouTuber "noioso", oltre che ad essere un'"enorme perdita di tempo"[15]. Anche altri media lo descrissero talvolta come un "fenomeno inspiegabile"[15], e in particolare Andrew Wallenstein di Variety, dopo il suo avvento a YouTuber con più iscritti sul sito, lo criticò pesantemente, descrivendo i suoi video come "stupidità aggressiva", nonché "chiacchiere da psicopatico"[18].

Secondo un sondaggio del 2014 commissionato da Variety, PewDiePie, insieme ad altri pochi YouTuber, per gli adolescenti statunitensi tra i 13 e i 18 anni, sarebbe più influente e popolare di celebrità tradizionali come Jennifer Lawrence[71]. Il suo canale attira fortemente gli spettatori più giovani, che un gruppo di Google ha denominato 'Generazione C' per la loro abitudine di "creare, curare, connettersi e comunicare"[10][72]. Paul Tassi di Forbes scrisse: "PewDiePie combina carisma, energia e casualità di ogni genere per creare un personaggio ridicolo, i cui video non hanno alcun senso per gli estranei, ma sono come erba gatta per i suoi fan più giovani."[66] Chris Reed di The Wall St. Cheat Sheet, riferendosi invece alle opinioni contrastanti sullo YouTuber, dichiarò: "I vari pareri su PewDiePie sembrano essere di natura largamente generazionale. Le persone più anziane è meno probabile che si iscrivino a canali di YouTube e che diano peso a personalità del sito in generale. D'altra parte, molti giovani spettatori considerano PewDiePie estremamente divertente e relazionabile."[20]

Sebbene Daily Mail descrisse PewDiePie come "una delle figure più popolari e influenti della generazione di YouTube", il videogiocatore rivelò la sua avversione per il termine "famoso", dichiarando di condurre un tipo di "vita timida ed appartata"[4]. Grazie alla sua ascesa, comunque, Felix fu definito "un esempio rilevante di come la società emergente offra ampie opportunità, rispetto alle precedenti, agli individui con grandi idee, coraggio e, ovviamente, una buona fetta di fortuna"[73]. Inoltre altri articoli segnalarono che il 95% dei videogiocatori guardano anche video online di gaming, fornendo così un'ulteriore spiegazione riguardo al suo aumento di popolarità sul web[74]. Rafforzando il suo impatto sulla cultura online, nel 2015 il Time incluse PewDiePie nella sua lista delle 30 persone più influenti su Internet[21]. Qualche mese più tardi, lo YouTuber apparì anche sulla copertina del numero "Famechangers" di Variety, in cui la rivista lo classificò al primo posto tra "coloro la cui influenza sta una spanna sopra il resto"[75].

Note

  1. ^ (EN) Laura Sydell, Hot On YouTube: Videos About Video Games, And Science, Too, su npr.org, NPR, 30 dicembre 2013. URL consultato il 30 dicembre 2013.
  2. ^ a b (EN) Lars Lindstrom, COLUMN Pewdiepie rules, now one million subscribers, su bloggar.expressen.se, Expressen, 13 luglio 2012. URL consultato l'8 ottobre 2012.
  3. ^ a b (SV) Lina Rosengren, Han hoppade av Chalmers – blev heltidskändis på Youtube, su idg.se, 19 novembre 2012. URL consultato il 21 novembre 2012.
  4. ^ a b c d (EN) Sian Boyle, Ulf Andersson e Jay Akbar, The King of YouTube: How 25-year-old makes £2.6m a year just from playing computer games in Brighton flat he shares with girlfriend (and yes, they did meet over the internet), su dailymail.co.uk, The Daily Mail, 23 gennaio 2015. URL consultato il 18 febbraio 2015.
  5. ^ a b (EN) Maria Lindholm, The most powerful Swede in the world, su iconmagazine.se, Icon Magazine, ottobre 2014. URL consultato il 12 ottobre 2014.
  6. ^ (EN) Felix Arvid Ulf Kjellberg About, su Facebook. URL consultato il 28 maggio 2013.
  7. ^ (EN) Paul Gallagher, Meet Felix Kjellberg – the new 'King of the Web', su independent.co.uk, The Independent, 15 novembre 2013. URL consultato il 23 novembre 2013.
  8. ^ a b c (EN) Reece Ristau, PewDiePie: No. 1 in #Famechangers Digital Star Ranking, su variety.com, Variety, 22 luglio 2015. URL consultato il 23 luglio 2015.
  9. ^ a b c d (EN) Pewdiepie Video Game Youtuber Reaches 2,000,000 Subscribers, su prweb.com, PRWeb, 21 settembre 2012. URL consultato l'11 novembre 2012.
  10. ^ a b (EN) Stuart Dredge, With 50 m weekly views, PewDiePie is world's most popular YouTube channel, The Guardian, 8 luglio 2013. URL consultato il 9 luglio 2013.
  11. ^ (EN) Mike Fahey, He Screams at Gaming’s Most Terrifying Moments So You Can Laugh, su kotaku.com, Kotaku, 27 febbraio 2012. URL consultato l'8 ottobre 2012.
  12. ^ (EN) Lars Lindstrom, CHRONICLE Therefore Pewdiepie Sweden's hottest Internet Star, su bloggar.expressen.se, Expressen, 28 marzo 2012. URL consultato l'8 ottobre 2012.
  13. ^ (EN) Sarah Chayer, Game reviewers play around on YouTube, su Fourth Estate, University of Wisconsin–Green Bay, 27 marzo 2013. URL consultato l'8 aprile 2013.
  14. ^ Filmato audio (EN) PewDiePie, First vlog by PewDiePie – FRIDAY VLOG WITH PEWDIEPIE :D Q&A T-SHIRTS ETC, su YouTube. URL consultato il 29 maggio 2013.
  15. ^ a b c d (EN) Patricia Hernandez, What People Get Wrong About PewDiePie, YouTube's Biggest Star, su kotaku.com, Kotaku, 19 dicembre 2014. URL consultato l'8 febbraio 2015.
  16. ^ a b c d e f g (EN) Wayne Drehs, How PewDiePie gamed the world, su espn.go.com, ESPN, 11 giugno 2015. URL consultato l'11 giugno 2015.
  17. ^ a b (EN) Emma Woolley, PewDiePie: YouTube's biggest star is a profane Swede you've never heard of, su theglobeandmail.com, The Globe and Mail, 25 febbraio 2014. URL consultato il 7 luglio 2014.
  18. ^ a b c (EN) Andrew Wallenstein, If PewDiePie Is YouTube’s Top Talent, We’re All Doomed, su variety.com, Variety, 11 settembre 2013. URL consultato il 14 settembre 2013.
  19. ^ a b c d e f g (EN) Rob Walker, PewDiePie Is the Most Popular YouTube Star in the World. Why?, su yahoo.com, Yahoo!, 3 settembre 2014. URL consultato il 16 febbraio 2015.
  20. ^ a b c d e f g h (EN) Chris Reed, Why PewDiePie is YouTube’s Most Popular Channel, su wallstcheatsheet.com, Wall St. Cheat Sheet, 29 dicembre 2014. URL consultato il 16 febbraio 2015.
  21. ^ a b (EN) Sarah Begley, The 30 Most Influential People on the Internet, su time.com, Time, 5 marzo 2015. URL consultato il 6 aprile 2015.
  22. ^ (EN) Tina Amini, Last Of Us Renders One Of The Loudest YouTube Personalities Speechless, su kotaku.com, Kotaku, 1º luglio 2013. URL consultato l'8 luglio 2013.
  23. ^ a b (EN) Danny Wadeson, Gamertube: PewDiePie and the YouTube Commentary Revolution, su polygon.com, Polygon, 6 settembre 2013. URL consultato il 22 giugno 2015.
  24. ^ Filmato audio (EN) PewDiePie, STORY BEHIND "PEWDIEPIE"! - QnA (Fridays With PewDiePie!), su YouTube, 10 novembre 2012. URL consultato il 17 luglio 2015.
  25. ^ a b (EN) Stuart Dredge, YouTube star PewDiePie responds to 'haters' over $7.4m annual earnings, su theguardian.com, The Guardian, 8 luglio 2015. URL consultato il 16 luglio 2015.
  26. ^ (EN) Nonick Bilbao this week becomes the European capital of Gaming, su eitb.com, EITB, 12 giugno 2012. URL consultato l'8 ottobre 2012.
  27. ^ Filmato audio (EN) eitbcom, PewDiePie: Pewdie. PewDiePie 's speech Nonick 2012 (Felix Kjellberg), su YouTube, 22 giugno 2012. URL consultato l'8 ottobre 2012.
  28. ^ (EN) Sam Gutelle, Check Out This Awesome Infographic of YouTube’s Top 1,000 Channels, su tubefilter.com, Tubefilter, 8 ottobre 2012. URL consultato il 14 ottobre 2012.
  29. ^ (EN) Amy O'Leary, Glued to the Tube, su nytimes.com, The New York Times, 12 aprile 2013. URL consultato il 15 aprile 2013.
  30. ^ (EN) Jan Lee, Aaron Aziz more popular in social media than Fann Wong and Jeanette Aw, su news.asiaone.com, Asia One, 25 maggio 2013. URL consultato il 27 maggio 2013.
  31. ^ (EN) AFP Relax, Social media aggregator to host inaugural awards, in Yahoo! News, 21 maggio 2013. URL consultato il 29 maggio 2013.
  32. ^ (EN) Steve Jones, Social Star Awards recognize Bieber, One Direction, su usatoday.com, USA Today, 23 maggio 2013. URL consultato il 23 maggio 2013.
  33. ^ Filmato audio (EN) Starcount, Social Star Awards Live May 23rd, su YouTube, 23 maggio 2013. URL consultato il 23 maggio 2013.
  34. ^ (EN) Sam Gutelle, Smosh Hits 11 Million YouTube Subscribers, PewDiePie Hot On Its Heels, in Tubefilter, 6 luglio 2013. URL consultato il 10 luglio 2013.
  35. ^ (EN) Joshua Cohen, It’s Official: PewDiePie Becomes The Most Subscribed Channel On YouTube, su tubefilter.com, Tubefilter, 15 agosto 2013. URL consultato il 16 agosto 2013.
  36. ^ (EN) Lucas Shaw, PewDiePie Overtakes Smosh as YouTube’s Top Channel, su thewrap.com, The Wrap, 15 agosto 2013. URL consultato il 23 luglio 2015.
  37. ^ (EN) Todd Spangler, PewDiePie Captures YouTube No. 1 Channel Spot, Topping Justin Bieber and Taylor Swift, su variety.com, Variety, 16 agosto 2013. URL consultato il 22 giugno 2015.
  38. ^ (EN) Joshua Cohen, Top YouTuber PewDiePie Is First Channel To Hit 15 Million Subscribers, su tubefilter.com, Tubefilter, 1º novembre 2013. URL consultato il 23 novembre 2013.
  39. ^ (EN) Joshua Cohen, YouTube Is Now The Most Subscribed Channel On YouTube, su tubefilter.com, Tubefilter, 4 novembre 2013. URL consultato il 23 novembre 2013.
  40. ^ (EN) Grace Dean, YouTube comments change opposed by co-founder, su t3.com, T3, 10 novembre 2013. URL consultato il 23 novembre 2013.
  41. ^ (EN) YouTube Spotlight about, su YouTube. URL consultato il 17 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2013).
  42. ^ (EN) PewDiePie about, su YouTube. URL consultato il 17 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2013).
  43. ^ (EN) Dana Blankenhorn, Winners In The Next Video Game Wave Are Online, Social And Mobile, su seekingalpha.com, Seeking Alpha, 5 ottobre 2012. URL consultato l'8 ottobre 2012.
  44. ^ (EN) Sam Gutelle, 2013 In Review: All Hail King PewDiePie And His Bro Army, su tubefilter.com, Tubefilter, 27 dicembre 2013. URL consultato il 30 dicembre 2013.
  45. ^ (EN) Sam Gutelle, PewDiePie Hits 19 Million Subscribers, And He Is Accelerating, su tubefilter.com, Tubefilter, 31 dicembre 2013. URL consultato il 5 gennaio 2014.
  46. ^ (EN) Aaron Couch, Ylvis' 'The Fox' Is YouTube's Top Trending Video of 2013, su billboard.com, Billboard, 11 dicembre 2013. URL consultato il 27 settembre 2014.
  47. ^ (EN) Stuart Dredge, PewDiePie was the king of YouTube with 1.3bn views in second half of 2013, su theguardian.com, The Guardian, 20 gennaio 2014. URL consultato il 20 gennaio 2014.
  48. ^ (EN) Joshua Cohen, At 24 Million YouTube Subscribers, PewDiePie Decides To Scale Back, su tubefilter.com, Tubefilter, 4 marzo 2014. URL consultato il 6 aprile 2014.
  49. ^ (EN) Stuart Dredge, PewDiePie launches official iPhone app for his YouTube fans, su theguardian.com, The Guardian, 1º agosto 2014. URL consultato il 17 maggio 2015.
  50. ^ (EN) Brittany Levine, Popular YouTube Star PewDiePie Cuts Comments, su mashable.com, Mashable, 2 settembre 2014. URL consultato il 20 settembre 2014.
  51. ^ (EN) Dan Whitehead, PewDiePie no longer allows comments on his videos, su eurogamer.net, Eurogamer, 3 settembre 2014. URL consultato il 20 settembre 2014.
  52. ^ (EN) Keith Stuart, PewDiePie switches off YouTube comments: 'It's mainly spam', su theguardian.com, The Guardian, 3 settembre 2014. URL consultato il 23 luglio 2015.
  53. ^ Filmato audio (EN) PewDiePie, Comment Update!, su YouTube, 20 settembre 2014. URL consultato il 20 settembre 2014.
  54. ^ (EN) Paresh Dave, PewDiePie, YouTube's most popular star, to premiere videos on MLG.tv, su latimes.com, Los Angeles Times, 15 settembre 2014. URL consultato il 21 settembre 2014.
  55. ^ (EN) Marc Graser, PewDiePie Joins MLG, ‘BroKen’ to Stream Exclusively on eSports Network, su variety.com, Variety, 15 settembre 2014. URL consultato il 18 febbraio 2015.
  56. ^ Filmato audio (EN) PewDiePie, THE HOTTEST ALIEN! - Alien Isolation – Gameplay Walkthrough – Part 7, su YouTube, 13 ottobre 2014. URL consultato il 20 ottobre 2014.
  57. ^ (EN) Zoe Henry, How YouTube's Biggest Star Got His Start, su Slate, Moneybox, 17 ottobre 2014. URL consultato il 20 ottobre 2014.
  58. ^ (EN) Jeff Klima, PewDiePie Reintroduces Comments Back On His YouTube Channel … Sorta, su newmediarockstars.com, 13 ottobre 2014. URL consultato il 20 ottobre 2014.
  59. ^ (EN) PewDiePie, I have them set as approved so I can redirect people to comment on my website instead., su Twitter, 13 ottobre 2014. URL consultato il 20 ottobre 2014.
  60. ^ (EN) Ben Kuchera, Turning off comments made YouTube's biggest star happier, su polygon.com, Polygon, 5 novembre 2014. URL consultato il 10 novembre 2014.
  61. ^ (EN) Joshua Cohen, Top 250 Most Subscribed YouTube Channels Worldwide In 2014, su tubefilter.com, Tubefilter, 23 gennaio 2015. URL consultato il 2 febbraio 2015.
  62. ^ (EN) Stuart Dredge, YouTube: PewDiePie, DC Toys Collector and Katy Perry topped 2014 chart, su theguardian.com, The Guardian, 16 gennaio 2015. URL consultato l'8 febbraio 2015.
  63. ^ (EN) Chelsea Stark, PewDiePie's YouTube success put him on the cover of 'Variety', su mashable.com, Mashable, 22 luglio 2015. URL consultato il 23 luglio 2015.
  64. ^ a b (EN) Patricia Hernandez, PewDiePie Rejects The Five Nights at Freddy's Hype, su kotaku.com, Kotaku, 3 agosto 2015. URL consultato il 4 agosto 2015.
  65. ^ (EN) PewDiePie, My Worst Video Ever., su Tumblr, 25 luglio 2015. URL consultato il 4 agosto 2015.
  66. ^ a b c (EN) Paul Tassi, YouTube's 'PewDiePie' Made $7.4M Last Year, Raised $1M for Charity, su forbes.com, Forbes, 8 luglio 2015. URL consultato il 16 luglio 2015.
  67. ^ (EN) Jan Lee, Many fans gather at Social Star Awards for YouTube stars, not music superstars, in The Straits Times, 23 maggio 2013. URL consultato il 29 maggio 2013 (archiviato dall'url originale il 24 maggio 2013).
  68. ^ (EN) Yip Wai Yee, Stars get social on the red carpet, in The Straits Times, 27 maggio 2013. URL consultato il 29 maggio 2013.
  69. ^ (EN) Felix Kjellberg, No more rape jokes., su pewdie.tumblr.com, Tumblr, 25 ottobre 2012. URL consultato il 7 luglio 2014.
  70. ^ (EN) Ross Miller, PewDiePie's response to making $7.4 million is exactly why he's so successful, su theverge.com, The Verge, 7 luglio 2015. URL consultato il 28 luglio 2015.
  71. ^ (EN) Susanne Ault, Survey: YouTube Stars More Popular Than Mainstream Celebs Among U.S. Teens, su variety.com, Variety, 5 agosto 2014. URL consultato l'8 febbraio 2015.
  72. ^ Hjorth & Richardson 2014, p. 149
  73. ^ Parment 2014, p. 68
  74. ^ (EN) Sam Gutelle, 95% Of Gamers Enhance Their Experience With YouTube, su tubefilter.com, Tubefilter, 1º luglio 2013. URL consultato il 2 luglio 2013.
  75. ^ (EN) Ranking the Top 12 Digital Stars: Variety’s #Famechangers, su variety.com, Variety, 22 luglio 2015. URL consultato il 23 luglio 2015.

Bibliografia

Collegamenti esterni