Mesotelioma: differenze tra le versioni

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Altri studi mostrano anche un ruolo del virus [[SV40]] che sembra possedere due antigeni implicati nella tumorigenesi: un antigene nucleare (''small t antigen'') in grado di favorire la progressione del ciclo cellulare stimolando alcune [[chinasi]] e un antigene più grande; (il ''large t antigen'') in grado di favorire la creazione di mutazioni e l'espressione del fattore di crescita [[IGF1]]. Inoltre entrambe queste proteine sembrano capaci di reprimere diversi geni [[oncosoppressore|oncosoppressori]].
Altri studi mostrano anche un ruolo del virus [[SV40]] che sembra possedere due antigeni implicati nella tumorigenesi: un antigene nucleare (''small t antigen'') in grado di favorire la progressione del ciclo cellulare stimolando alcune [[chinasi]] e un antigene più grande; (il ''large t antigen'') in grado di favorire la creazione di mutazioni e l'espressione del fattore di crescita [[IGF1]]. Inoltre entrambe queste proteine sembrano capaci di reprimere diversi geni [[oncosoppressore|oncosoppressori]].

Studi recenti attribuiscono al gene CDKN2A (Cyclin Dependent Kinase Inhibitor 2A, un gene che nell'uomo si trova nel [[cromosoma 9]]), un ruolo importante nella patogenesi del mesotelioma pleurico maligno<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Federica|cognome=Pezzuto|nome2=Francesca|cognome2=Lunardi|nome3=Luca|cognome3=Vedovelli|data=2021|titolo=P14/ARF-Positive Malignant Pleural Mesothelioma: A Phenotype With Distinct Immune Microenvironment|rivista=Frontiers in Oncology|volume=11|pp=653497|accesso=2021-05-31|doi=10.3389/fonc.2021.653497|url=https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33828993}}</ref>.


== Anatomia patologica ==
== Anatomia patologica ==

Versione delle 17:52, 31 mag 2021

Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.
Mesotelioma
TC di mesotelioma pleurico (vasta massa che schiaccia il polmone destro)
Tipomaligno
Fattori di rischioesposizione ad amianto
Età media alla diagnosi40-60 anni
Classificazione e risorse esterne
ICD-9-CM(EN) 163
Membrane sierose: mesentelioma pleurico diffuso

Il mesotelioma è una neoplasia che origina dal mesotelio, lo strato di cellule che riveste le cavità sierose del corpo: pleura, peritoneo, pericardio, cavità vaginale dei testicoli. La quasi totalità dei casi attualmente rilevati del tumore si riferisce a mesotelioma pleurico, ed è correlata all'esposizione alle fibre aerodisperse dell'amianto (asbesto), con una latenza temporale particolarmente elevata - quindici-quarantacinque anni - e un decorso di uno-due anni.

Il mesotelioma pleurico è particolarmente diffuso nella zona di Casale Monferrato[1], in provincia di Alessandria, dove, dal 1907 al 1987[2], ha avuto sede uno dei principali stabilimenti Eternit in Italia.

Presso l'ospedale di Alessandria si trova il biorepository "Banca biologica del mesotelioma maligno" contenente trent'anni di campioni di materiale biologico[3] e che a inizio 2021 è entrata nel Nodo Nazionale dell’Infrastruttura di Ricerca Europea delle Biobanche e delle Risorse BioMolecolari (BBMRI-ERIC).

Epidemiologia e fattori di rischio

L'esposizione può essere lavorativa, per gli operatori impegnati nella produzione e nell'utilizzo industriale di amianto e derivati, o paraoccupazionale, per l'uso dei relativi manufatti. L'esposizione può essere anche non professionale, cioè correlata all'uso dei manufatti per scopi non lavorativi e naturale, nei rari casi di esposizione in locazioni geologiche a polveri di origine naturale, non di cava. L'incidenza di questa neoplasia appare in crescita in tutto il mondo con circa 2,2 casi per milione di abitanti.

Essendo fortemente correlata all'uso industriale dell'amianto, vietato in Italia dal 1992[4] ed in fase di eliminazione in alcuni paesi, ed essendo la patologia ad alta latenza temporale (il periodo di incubazione è di circa trent'anni), si prevede un livello costante di incidentalità della malattia in Italia fino al 2022 (cioè circa 30 anni dopo il 1992), ed una successiva decrescita dal momento dell'eliminazione dei fattori di rischio, cioè della bonifica dei siti inquinati.[5]

Patogenesi

Si è scoperto che in realtà l'amianto di per sé non è un agente mutageno, ma è in grado di favorire l'auto-fosforilazione dell'EGFR attivando la via proliferativa RAS-MAP chinasi. Poi le forme cristalline contenenti anche ferro (crocidolite) sono in grado di catalizzare la sintesi di specie reattive dell'ossigeno che sono cancerogene.

Altri studi mostrano anche un ruolo del virus SV40 che sembra possedere due antigeni implicati nella tumorigenesi: un antigene nucleare (small t antigen) in grado di favorire la progressione del ciclo cellulare stimolando alcune chinasi e un antigene più grande; (il large t antigen) in grado di favorire la creazione di mutazioni e l'espressione del fattore di crescita IGF1. Inoltre entrambe queste proteine sembrano capaci di reprimere diversi geni oncosoppressori.

Studi recenti attribuiscono al gene CDKN2A (Cyclin Dependent Kinase Inhibitor 2A, un gene che nell'uomo si trova nel cromosoma 9), un ruolo importante nella patogenesi del mesotelioma pleurico maligno[6].

Anatomia patologica

Il mesotelioma si presenta macroscopicamente come un ispessimento della pleura, generalmente diffuso, più raramente nodulare. La sua crescita può portare a obliterazione dello spazio pleurico e conseguente blocco polmonare; nel caso richiede un intervento demolitivo. Si presenta in tre forme istologiche:

  • epitelioide,
  • sarcomatoide
  • bifasica

Clinica

I principali sintomi spesso sono sovrapponibili ad altre malattie e possono ritardare la diagnosi e consistono in: tosse, dolore toracico o alla schiena, febbre e dispnea ingravescenti (più raramente anoressia, in caso di mesotelioma peritoneale anche dolore addominale). La sintomatologia sistemica può comprendere: astenia e malessere generale. Il segno rilevabile più di frequente è il versamento pleurico; in casi più limitati possono anche esserci febbre e calo ponderale.

Diagnosi

Preparato istologico di mesotelioma.

La diagnosi è istologica/radiologica (mediante TC). Inoltre il mesotelioma è positivo per la calretinina, una proteina legante il calcio, vitamina D-dipendente, correlata alla trasduzione di segnale cellulare calcio dipendente e in microscopia elettronica evidenzia grossi e abbondanti microvilli (al contrario dei carcinomi che ne hanno pochi e piccoli). La PET al momento non è raccomandata nell'eseguire il normale processo stadiativo in quanto meno sensibile della TAC (a parte nei pazienti con tumore potenzialmente resecabile a cui va abbinata); ma sembra essere utile nel follow up dei pazienti in quanto la positività delle lesioni sembra correlata all'efficacia delle terapie effettuate.

Stadiazione

Esistono diverse classificazioni per il mesotelioma elaborate da diversi autori nel tempo:

Butchart (1979)

  1. confinato nella pleura parietale
  2. invade la parete mediastinica, gli organi toracici e/o i linfonodi toracici
  3. invade il diaframma, il pericardio raggiungendo il cuore, la pleura controlaterale, il peritoneo o organi extratoracici
  4. presenza di metastasi a distanza ematogene

Brigham (1993)

  1. confinato nella pleura parietale omolaterale alla zona colpita, al pericardio, al polmone e al diaframma omolaterali
  2. colpiti i linfonodi intratoracici e tumore come stadio 1
  3. coinvolgimento tumorale extratoracico senza metastasi a distanza o linfonodi positivi fuori dal torace
  4. metastasi a distanza presenti

Sugarbaker (1999)

  1. tumore confinato nella pleura parietale completamente resecabile
  2. stessa cosa dello stadio 1 ma con margini di resezione positivi o linfonodi intratoracici coinvolti
  3. estensione locale ogni organi mediastinici o coinvolgimento peritoneale
  4. metastasi a distanza

IMIG (1995, la più accurata secondo i più)

T

1:

  • a: confinato nella pleura parietale senza coinvolgimento di quella viscerale
  • b: foci isolati nella pleura viscerale

2:coinvolta la pleura parietale e presenza di una delle condizioni di cui sotto:

  • coinvolto il diaframma
  • coinvolta la pleura viscerale ed estensione al parenchima polmonare

3:tumore localmente avanzato resecabile: coinvolgimento sempre ipsilaterale più le condizioni sotto:

  • coinvolta la fascia endotoracica
  • tumore completamente resecabile che coinvolge i tessuti molli e la parete toracica
  • non coinvolgimento transmurale del pericardio

4: tumore avanzato non resecabile

N

X: linfonodi metastatici non identificabili

0: assenza di metastasi linfonodali

1: coinvolti i linfonodi ipsilaterali broncopolmonari e dell'ilo polmonare

2: metastasi ai linfonodi sottocarenali o toracici ipsilaterali (inclusi i mammari interni)

3: coinvolgimento linfonodale esteso oltre le predette sedi

M X/0/1: non determinabili/assenti/presenti metastasi a distanza.

Quest'ultimo sistema ha il vantaggio di offrire buone comparazioni ta gli studi e i risultati clinici, ma:

  • fra T2 e T3 la distinzione è minima in termini di sopravvivenza
  • L'N è uguale a quello del carcinoma del polmone; in quanto non si sa come classificare questa forma vista la bassa prevalenza della patologia; quindi tutti i casi con N positivo sono uniti nello stadio 3.

Prognosi

La prognosi è infausta[7].
Caratterizzato da aggressività e resistenza alle comuni terapie, consente una sopravvivenza media di 7,7 mesi (scarto 1-72) dal momento della diagnosi. L'età maggiormente colpita è compresa tra i 40 e i 60 anni con il sesso maschile affetto nel 60% dei casi, principalmente per la maggior esposizione lavorativa della relativa popolazione all'agente cancerogeno.

Terapia

Non esistono linee guida precise per il trattamento del mesotelioma. Comunemente nello stadio 1 e in limitati casi di stadi 2 e 3 è prevista la pleurectomia con decorticazione della stessa oppure la pleuropneumectomia (vengono tolti la pleura e la parte di polmone coinvolti)[8] [9]o, nel caso di localizzazioni peritoneali, la peritonectomia (asportazione del peritoneo colpito). A fine intervento può essere associata la chemioterapia ipertermica intracavitaria (chemioipertermia)[10] [11] [12] , che consiste nel lavaggio continuo del campo operatorio con farmaci chemioterapici ad alte temperature, con lo scopo di "sterilizzare" la zona e ridurre il rischio di recidive. Questo tipo di trattamento ha mostrato un aumento della sopravvivenza e della qualità della vita, e può essere eseguito sia per il cavo pleurico che per quello peritoneale. Negli stadi più avanzati la terapia chirurgica non è indicata, ma utili sono la radioterapia e chemioterapia integrate. Nello stadio 4 è prevista solo la palliazione[13]; tra tali tecniche si ricorda la pleurodesi. Nel far ciò si fanno aderire i 2 foglietti pleurici tramite mezzo chimico, biologico o meccanico al fine di prevenire versamenti e perdite d'aria. I primi due mezzi agiscono provocando liberazione di IL-8 da parte del mesotelio pleurico la quale richiamando granulociti neutrofili per chemotassi fa sì che questi scatenino l'infiammazione e il rilascio di fibrina, da qui il richiamo in sede di fibroblasti e la reazione di fibrosi che salda assieme i due foglietti. Il mezzo usato più frequentemente per indurre questo fenomeno è il talco (talcaggio). Tale procedura è la migliore sia per gli esiti che per il basso costo. Controindicazioni alla procedura sono il paziente terminale, con gravi turbe respiratorie, con aderenze, linfangite carcinomatosa o disturbi coagulativi. L'efficacia poi è maggiore se fatta in fasi precoci in quanto la pleura e il polmone sani rispondono meglio. I trattamenti proponibili contro il dolore consistono in analgesici, nella radioterapia [14] e soprattutto nella chemioterapia palliativa[15]. La combinazione pemetrexed + cisplatino[16] sembra essere la migliore, va però supplementata con vitamina B12 e folati per prevenire la mielodepressione. Tale terapia è controindicata in soggetti con clearance della creatinina minore di 45 ml/min e in ogni caso la pianificazione deve essere fatta da oncologi esperti in questo tumore.

Vista l'elevata mortalità di questa forma tumorale sono in studio varie tecniche di terapia mirata[17][18][19], tra le quali una promettente con la lurbinectedina, anche sei risultati sono stati ottenuti da una coorte relativamente piccola[20].

Note

  1. ^ Michela Bonafede, Antonella Granieri e Alessandra Binazzi, Psychological Distress after a Diagnosis of Malignant Mesothelioma in a Group of Patients and Caregivers at the National Priority Contaminated Site of Casale Monferrato, in International Journal of Environmental Research and Public Health, vol. 17, n. 12, 17 giugno 2020, DOI:10.3390/ijerph17124353. URL consultato il 31 luglio 2020.
  2. ^ Il Caso “ETERNIT” di Casale Monferrato, su meso.ospedale.al.it. URL consultato il 05/12/2019.
  3. ^ bliccathemes, ALESSANDRIA BIOBANK: NELLA RETE NAZIONALE COME BANCA BIOLOGICA MESOTELIOMA, su Azienda Ospedaliera Nazionale SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo Alessandria, 28 gennaio 2021. URL consultato il 2 febbraio 2021.
  4. ^ Legge n. 257 del 27 marzo 1992, su normattiva.it. URL consultato il 20 settembre 2015.
  5. ^ (EN) Daniela Ferrante, Dario Mirabelli e Stefano Silvestri, Mortality and mesothelioma incidence among chrysotile asbestos miners in Balangero, Italy: A cohort study, in American Journal of Industrial Medicine, vol. 63, n. 2, 2020-02, pp. 135–145, DOI:10.1002/ajim.23071. URL consultato il 15 gennaio 2020.
  6. ^ Federica Pezzuto, Francesca Lunardi e Luca Vedovelli, P14/ARF-Positive Malignant Pleural Mesothelioma: A Phenotype With Distinct Immune Microenvironment, in Frontiers in Oncology, vol. 11, 2021, pp. 653497, DOI:10.3389/fonc.2021.653497. URL consultato il 31 maggio 2021.
  7. ^ (EN) Bille A, Okiror L, Harling L, Pernazza F, Muzio A, Roveta A, Analysis of Survival of Patients With Metastatic Malignant Pleural Mesothelioma, su Tumori, 27 maggio 2020. URL consultato il 3 giugno 2020.
  8. ^ Template:Cita web https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26319490
  9. ^ (EN) Loïc Lang-Lazdunski, Andrea Bille e Rohit Lal, Pleurectomy/Decortication is Superior to Extrapleural Pneumonectomy in the Multimodality Management of Patients with Malignant Pleural Mesothelioma, in Journal of Thoracic Oncology, vol. 7, n. 4, 2012-04, pp. 737–743, DOI:10.1097/JTO.0b013e31824ab6c5. URL consultato il 15 gennaio 2020.
  10. ^ ncbi.nlm.nih.gov, https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23434448.
  11. ^ (EN) Giuseppe Marulli, Cristiano Breda e Paolo Fontana, Pleurectomy–decortication in malignant pleural mesothelioma: are different surgical techniques associated with different outcomes? Results from a multicentre study†, in European Journal of Cardio-Thoracic Surgery, vol. 52, n. 1, 2017-07, pp. 63–69, DOI:10.1093/ejcts/ezx079. URL consultato il 15 gennaio 2020.
  12. ^ (EN) Marcello Carlo Ambrogi, Pietro Bertoglio e Vittorio Aprile, Diaphragm and lung–preserving surgery with hyperthermic chemotherapy for malignant pleural mesothelioma: A 10-year experience, in The Journal of Thoracic and Cardiovascular Surgery, vol. 155, n. 4, 2018-04, pp. 1857–1866.e2, DOI:10.1016/j.jtcvs.2017.10.070. URL consultato il 15 gennaio 2020.
  13. ^ (EN) Metaxas Y, Früh M, Eboulet Ei, Grosso F, Pless M, Zucali Pa, Lurbinectedin as Second- Or Third-Line Palliative Therapy in Malignant Pleural Mesothelioma: An International, Multi-Centre, Single-Arm, Phase II Trial (SAKK 17/16), su Annals of oncology : official journal of the European Society for Medical Oncology, 2020 Apr. URL consultato il 3 giugno 2020.
  14. ^ (EN) E. Parisi, A. Romeo e A. Sarnelli, High dose irradiation after pleurectomy/decortication or biopsy for pleural mesothelioma treatment, in Cancer/Radiothérapie, vol. 21, n. 8, 2017-12, pp. 766–773, DOI:10.1016/j.canrad.2017.05.007. URL consultato il 15 gennaio 2020.
  15. ^ Y. Metaxas, M. Früh e E. I. Eboulet, Lurbinectedin as second- or third-line palliative therapy in malignant pleural mesothelioma: an international, multi-centre, single-arm, phase II trial (SAKK 17/16), in Annals of Oncology: Official Journal of the European Society for Medical Oncology, vol. 31, n. 4, 04 2020, pp. 495–500, DOI:10.1016/j.annonc.2019.12.009. URL consultato il 31 luglio 2020.
  16. ^ (EN) Ceresoli Gl, Aerts Jg, Dziadziuszko R, Ramlau R, Cedres S, van Meerbeeck Jp, Tumour Treating Fields in Combination With Pemetrexed and Cisplatin or Carboplatin as First-Line Treatment for Unresectable Malignant Pleural Mesothelioma (STELLAR): A Multicentre, Single-Arm Phase 2 Trial, su The Lancet. Oncology, 2019 Dec. URL consultato il 3 giugno 2020.
  17. ^ Giorgio V. Scagliotti, Rabab Gaafar e Anna K. Nowak, Nintedanib in combination with pemetrexed and cisplatin for chemotherapy-naive patients with advanced malignant pleural mesothelioma (LUME-Meso): a double-blind, randomised, placebo-controlled phase 3 trial, in The Lancet. Respiratory Medicine, vol. 7, n. 7, 07 2019, pp. 569–580, DOI:10.1016/S2213-2600(19)30139-0. URL consultato il 31 luglio 2020.
  18. ^ Federica Grosso, Annalisa Roveta e Giulia Gallizzi, Management of recurrent pleural mesothelioma: Successful rechallenge with nintedanib in combination with chemotherapy, in Clinical Case Reports, vol. 6, n. 10, 2018-10, pp. 2000–2004, DOI:10.1002/ccr3.1775. URL consultato il 31 luglio 2020.
  19. ^ Giovanni L. Ceresoli, Joachim G. Aerts e Rafal Dziadziuszko, Tumour Treating Fields in combination with pemetrexed and cisplatin or carboplatin as first-line treatment for unresectable malignant pleural mesothelioma (STELLAR): a multicentre, single-arm phase 2 trial, in The Lancet. Oncology, vol. 20, n. 12, 12 2019, pp. 1702–1709, DOI:10.1016/S1470-2045(19)30532-7. URL consultato il 31 luglio 2020.
  20. ^ (EN) Dario P. Anobile, Paolo Bironzo e Francesca Picca, Evaluation of the Preclinical Efficacy of Lurbinectedin in Malignant Pleural Mesothelioma, in Cancers, vol. 13, n. 10, 2021/1, pp. 2332, DOI:10.3390/cancers13102332. URL consultato il 12 maggio 2021.

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