La casa degli spiriti (film 1993)

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La casa degli spiriti
Jeremy Irons e Meryl Streep in una scena del film
Titolo originaleThe House of the Spirits
Paese di produzionePortogallo, Stati Uniti d'America, Germania, Danimarca
Anno1993
Durata140 min
Rapporto2,35:1
Generestorico, drammatico, sentimentale
RegiaBille August
Soggettodall'omonimo romanzo di Isabel Allende
SceneggiaturaBille August
ProduttoreBernd Eichinger
Produttore esecutivoMark Rosenberg, Paula Weinstein, Dieter Meyer, Edwin Leicht
FotografiaJörgen Persson
MontaggioJanus Billeskov Jansen
Effetti specialiDavid Harris
MusicheHans Zimmer
ScenografiaAnna Asp, Søren Gam
CostumiBarbara Baum
TruccoHorst Stadlinger, Nick Dudman
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

La casa degli spiriti (The House of the Spirits) è un film del 1993 diretto da Bille August, tratto dall'omonimo romanzo di Isabel Allende.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

La narrazione si concentra sulle vicende della famiglia alto borghese cilena dei Trueba, il cui capostipite Esteban è un proprietario terriero che ha costruito la sua fortuna sul proprio duro lavoro e sullo sfruttamento dei mezzadri. La sua storia va dagli anni venti al colpo di Stato del 1973 (con cui sarebbe salito al potere Pinochet) e risulta segnata dalla sua feroce e spietata determinazione sia nella gestione della hacienda sia della sua famiglia e dei suoi quattro amori: la moglie, la sorella, la figlia, la nipote.

Esteban sposa Clara, sorella minore della sua prima fidanzata (avvelenata per errore al posto del padre) e dotata del potere della chiaroveggenza. Il rapporto tra i coniugi è ostacolato dalla gelosia di Esteban nei confronti della sorella Fèrula, che ha un affetto quasi morboso nei confronti della cognata, unica persona dalla quale abbia ricevuto affetto. Quando scopre Blanca, la figlia, ad amoreggiare con il suo compagno di giochi, Pedro Tercero García, figlio dell'amministratore e portatore di idee comuniste, Trueba caccia il giovane. Nonostante la separazione forzata, i due innamorati non si dimenticano.

La loro figlia, Alba, sarà l'unico sprazzo di umanità per il rude nonno, diventato nel frattempo senatore nel partito conservatore per alti meriti. La bambina, dopo la morte di Clara e i rapporti difficili con Blanca, addolcirà l'aspra solitudine del nonno. Il dispotico protagonista in uno dei suoi truci scatti d'ira aveva, infatti, cacciato di casa la sorella, Férula e questa lo aveva maledetto augurandogli di morire solo e abbandonato.

Durante il golpe di Pinochet, Blanca viene arrestata dalla polizia militare per via del suo legame con Pedro. In carcere subisce la vendetta del fratellastro, nato da una contadina violentata da Esteban prima di sposarsi e arruolatosi tra i militari del golpe, che la stupra e la sottopone ad atroci torture. Trueba riesce infine a ottenere la scarcerazione della figlia. Blanca, Alba e il vecchio Trueba tornano a visitare la hacienda in cui hanno vissuto per anni. Qui a Esteban, in punto di morte, appare Clara per portarlo nel mondo degli spiriti. Blanca, in attesa di raggiungere Pedro, fuggito in Canada grazie all'aiuto di Trueba, riflette su quanto accaduto e sulla sua esistenza.

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Critica[modifica | modifica wikitesto]

Il film ottiene critiche sia negative sia positive: molto apprezzate sono le performance degli attori, in particolare quella di Glenn Close, mentre alcuni critici indicano come aspetto negativo una sceneggiatura debole. Il film è comunque un successo di pubblico e ottiene buone votazioni su vari siti di recensioni: 3.5/5 stelle da parte del pubblico su MYmovies,[1] 6.9/10 su IMDb[2] e 72% su Rotten Tomatoes.[3]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ La casa degli spiriti Scheda, su mymovies.it. URL consultato il 24 settembre 2012.
  2. ^ La casa degli spiriti (1993), su imdb.com. URL consultato il 20 aprile 2019.
  3. ^ The House of the Spirits (1993) Tomatometer & Audience, su rottentomatoes.com. URL consultato il 24 settembre 2012.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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