Utente:Zzzoomeeer/Sandbox

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Nel mese di ottobre 2016[1] gli italiani saranno chiamati a decidere se approvare la modifica della Costituzione Italiana per trasformare l'attuale Senato della Repubblica in un Senato delle Regioni, composto da 100 senatori tra Consiglieri regionali e Sindaci di grandi città[2].

La riforma è stata proposta dal Primo Ministro Matteo Renzi e dal Partito Democratico, nonostante fosse stata fortemente criticata da alcuni partiti dell'opposizione[3]. Dal momento che l'approvazione della riforma non ha raggiunto gli oltre due terzi del Parlamento è stato richiesto un Referendum confermativo da oltre un quinto dei Parlamentari[4], ai sensi dell'articolo 138 della Costituzione.

Sarà il terzo eeferendum costituzionale in Italia negli ultimi quindici anni, dopo quelli del 2001 e del 2006

Contesto[modifica | modifica wikitesto]

Quando Matteo Renzi è stato nominato Primo Ministro nel febbraio 2014, si è impegnato ad attuare una serie di riforme costituzionali. La prima fase delle riforme proposte da Renzi, prevede l'abolizione del cosiddetto Bicameralismo perfetto, che dà poteri identici sia alla Camera dei deputati che al Senato della Repubblica.

La riforma farebbe sostanzialmente diminuire sia la composizione che il potere del Senato[2]:

  • non potrà più votare la fiducia al governo;
  • si pronuncerà solo per alcuni tipi di Legge (tra cui leggi ed emendamenti costituzionali, leggi in materia di interessi locali, referendum, tutela delle minoranze linguistiche) ;
  • potrà proporre modifiche alle leggi solo in alcuni casi e la Camera dei Deputati avrà sempre l'ultima parola;
  • sarà composto da 95 membri eletti dai Consigli Regionali (21 sindaci e 74 consiglieri-senatori), più 5 nominati dal Capo dello Stato che resteranno in carica per 7 anni;

Dopo che le proposte di legge hanno superato, come previsto dalla Costituzione, per due volte sia l'approvazione della Camera dei Deputati che del Senato, Renzi ha annunciato che si sarebbe tenuto un Referendum confermativo per l'apporvazione del popolo italiano. Nel mese di gennaio 2016, annunciando possa essere a ottobre una data per il referendum, Matteo Renzi ha dichiarato che se le sue riforme saranno respinte si dimetterà da Primo Ministro e lascerà la politica[5]. Alcuni partiti dell'opposizione, tra cui Movimento 5 Stelle, Lega Nord e Sinistra Italiana, ma anche alcuni quotidiani come Il Fatto Quotidiano e Il manifesto, hanno accusato Renzi di trasformare il referendum in un plebiscito per la sua premiership con tali osservazioni[6].

Il 15 gennaio 2016, il quotidiano La Repubblica ha annunciato che Renzi ha assunto il Consigliere politico americano Jim Messina, che in precedenza aveva gestito le campagne presidenziali di Barack Obama, per preparare la campagna per il "SI"[7].

Posizioni[modifica | modifica wikitesto]

Posizioni dei principali partiti politici[modifica | modifica wikitesto]

Scelta Partito Leader
Si Partito Democratico Matteo Renzi
Nuovo Centrodestra Angelino Alfano
Scelta Civica Enrico Zanetti
Unione di Centro Pier Ferdinando Casini
No Movimento 5 Stelle Beppe Grillo
Forza Italia Silvio Berlusconi
Lega Nord Matteo Salvini
Sinistra Italiana Arturo Scotto
Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale Giorgia Meloni
Possibile Giuseppe Civati

Posizione dei principali quotidiani[modifica | modifica wikitesto]

Quotidiani per il "SI"[modifica | modifica wikitesto]

Quotidiani per il "NO"[modifica | modifica wikitesto]

Quotidiani neutrali[modifica | modifica wikitesto]

Sondaggi[modifica | modifica wikitesto]

Data Agenzia Totale Considerando solo il SI / NO
Si No Nullo Differenza Si No Differenza
20 Aprile 2016 lxé n/a n/a n/a n/a 53.0 47.0 6.0
18 Aprile 2016 Euromedia Research 26.0 28.1 45.9 2.1 48.1 51.9 3.8
12-14 Aprile 2016 Winpoll 29.0 32.0 39.0 3.0 47.5 52.5 5.0
8 Febbraio 2016 Piepoli 42.2 23.8 34.0 21.6 64.0 36.0 28.0
27 Gennaio 2016 Ipsos 21.0 16.0 63.0 5.0 57.0 43.0 14.0
23-24 Gennaio 2016 EMG 34.5 14.8 50.7 19.7 69.9 30.1 39.8
9-10 Gennaio 2016 EMG 36.1 17.9 46.0 18.2 66.8 33.2 33.6
Origine: Governo Italiano, sondaggi politico elettorali

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

Scelta Voti %
SI
0.00%
No
0.00%
Non valide/scheda bianca
0.00%
Totale
0.00%
Votanti
0.00%
Origine:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Articolo L'espresso, su espresso.repubblica.it.
  2. ^ a b Governo Italiano - nuova legge costituzionale, su governo.it.
  3. ^ Al Senato scontro ra maggioranza e opposizione, su rainews.it.
  4. ^ Consegna in cassazione delle 166 firme necessarie, su ilfattoquotidiano.it.
  5. ^ Renzi, se perdò lascerò la politica, su rainews.it.
  6. ^ Riforme, Sinistra italiana: “Renzi vuole trasformare il referendum in un plebiscito su di sé”, su tv.ilfattoquotidiano.it.
  7. ^ Renzi assume Jim Messina per risolvere i problemi del Pd, su ilfoglio.it.
  8. ^ Perché il referendum non è un plebiscito ma nemmeno un appuntamento neutro, su unita.tv.
  9. ^ Referendum, costituzione repubblicana o “principato” renziano?, su ilfattoquotidiano.it.
  10. ^ [www.ilgiornale.it/news/politica/riforme-ddl-approvato-camera-comitato-no-referendum-scalda-i-1212285.html Riforme, ddl approvato alla Camera. Comitato per il No al referendum scalda i motori].
  11. ^ Il Referendum plebiscito, su ilmanifesto.info.
  12. ^ Il sondaggio che manda a casa Renzi. Prepari la valigia: ecco i numeri, su liberoquotidiano.it.

[[Categoria:Elezioni del 2016]] [[Categoria:Referendum in Italia| 2016 10]]