Utente:MichelaBoromei/Sandbox

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

John J. Bonica (Filicundi,Sicilia, 16 Febbraio 1917Rochester, 15 Agosto 1994) è stato un medico, anestesista e wrestler professionista statunitense conosciuto come il padre fondatore dello studio sulla terapia del dolore[1].

Io ho dichiarato guerra al dolore (Management of Pain, 1954)

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

I primi anni[modifica | modifica wikitesto]

John J. Bonica nacque nel 1917 a Filicudi, una piccola isola al nord della costa siciliana, dove trascorse i suoi primi anni. La sua famiglia visse per molti anni sull’isola e contribuì al suo sviluppo economico. Suo padre, Antonio Bonica, durante il periodo della prima guerra mondiale, fu designato come primo cittadino e poi divenne direttore del servizio postale. La madre invece, Angela Zagame Bonica, fu ostetrica e infermiera dell’isola di soli 2600 abitanti, che affidavano a lei e all’unico medico dell’isola il loro benessere[2].

Il fascino verso la medicina che durò poi tutta la vita ebbe inizio per John Bonica proprio a Filicundi quando, all’età di otto anni, egli assistette all’operazione di un ascesso al seno realizzata dal medico locale con la collaborazione della madre. Egli svenne alla vista dell’incisione, ma questa esperienza lasciò una memoria indelebile in lui[3]. Scoprì poco dopo che sarebbe potuto diventare dottore e portò questa ambizione con lui quando si trasferì negli USA nel 1925, anno in cui il padre, nonostante la confortante vita sull’isola, prese la decisione di trasferirsi in America per permettere al figlio di avere una ben più ricca opportunità di conoscenza e un futuro più stabile. Nel 1928, dopo aver adempito alle pratiche per l’immigrazione, Angela, insieme al figlio John e alle figlie Maria ed Elisabetta, lasciarono Filicundi per trasferirsi a Brooklyn, New York, ed accontentare il marito[4]. Tuttavia, a causa delle attuali restrizioni economiche del tempo, la famiglia non potè trasferire il suo capitale in America. Nonostante ciò e nonostante la crisi economica del 1929, Antonino Bonica fu in grado di far crescere i suoi figli nell’agio, lavorando prima come bracciante e poi, due anni dopo, come supervisore in un’agenzia telefonica degli Stati Uniti[5].

John in breve tempo accolse il modo di vivere americano, infatti, oltre a completare gli studi, divenne attivo nel comitato dei Boy Scout e nel gruppo di atletica sportiva. A causa di una tragedia, nel 1923 suo padre morì inaspettatamente all’età di cinquantacinque anni, lasciando la famiglia con i pochi risparmi accumulati nei quattro anni precedenti a partire dal suo arrivo in America. John, a quell’epoca solo quindicenne, sentì la responsabilità nei confronti della famiglia e perse quasi del tutto la speranza di perseguire gli studi. Tuttavia, grazie al sacrificio e alla dedizione di sua madre, che iniziò immediatamente a lavorare in fabbrica, e attraverso la sua forte motivazione, la sua tenacia e il suo impegno, John fu in grado di proseguire la sua formazione culturale[6].

Tra il 1932 e il 1936, pur frequentando la scuola superiore e, in seguito, i primi due anni presso la Long Island University, John trovò lavoro come venditore di giornali la sera e fu assunto prima come lustrascarpe poi come commesso in una drogheria tutti i fine settimana. Inoltre si distinse in ambito atletico sportivo e divenne estremamente interessato alla pratica del wrestling. Nonostante il suo eccessivo carico di lavoro, continuò ad essere un eccellente studente allo stesso tempo[7].

Nel 1936 incontrò Emma, una giovane donna di origini veneziane, quando lei si presentò ad assistere ad uno dei suoi incontri di wrestling. Successivamente i due scoprirono di avere molti interessi in comune e, affascinato da lei, John decise con determinazione di sposarla. Lì per lì Emma pensò che fosse assurdo, ma dovette ricredersi dopo nemmeno un anno[8].

La carriera sportiva[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1936 John vinse il campionato interscolastico e quello intercollegiale regionale di wrestling, risultati con i quali spinse uno dei principali esponenti del wrestling all’epoca ad invitarlo a diventare un wrestler professionista. Dopo un primo traumatico incontro e sei mesi di intenso allenamento, egli divenne seriamente competitivo. Lottò in tutti i principali centri di wrestling nella parte est e centro ovest degli Stati Uniti e per quattro stagioni consecutive fu considerato, nei principali circhi itineranti americani, il forte uomo-wrestler che riusciva a “stracciare tutti gli avversari”[9]. Nel 1938 vinse il titolo di campione nazionale del wrestling americano e, l’anno successivo, quello canadese. Nel 1941 divenne il campione di pesi mediomassimi del mondo per sette mesi. Questo intenso sforzo finì per provocargli serie lesioni a livello muscolo scheletrico, nonostante il poco tempo a disposizione da dedicare alla guarigione. Negli anni successivi questo mare di lesioni sottocutanee ispirò la sua grande e intima riflessione sul dolore. Bonica sviluppò artrite traumatica dolorosa a molteplici articolazioni e altri problemi che, negli anni, gli hanno richiesto più di diciotto operazioni a partire dal 1980[10]. Ad oggi, quando John Bonica parla di dolore cronico e di terapia del dolore, le sue parole vengono tanto dalla sua saggezza accademica quanto dal cuore[11].

La carriera medica[modifica | modifica wikitesto]

Nonostante egli fosse stato così impegnato nel wrestling, anche al fine di sostenere la famiglia a livello economico, non trascurò mai la sua istruzione accademica. Nel 1938 infatti si immatricolò alla Marquette University School of Medicine dove fu un eccellente studente per quattro anni[12]. Durante la sua formazione medica John divenne intensamente interessato all’anatomia del sistema nervoso tanto che, durante il suo secondo e terzo anno, impartì lezioni di anatomia agli studenti appena immatricolati alla facoltà[13]. Subito dopo la sua laurea nel maggio del 1942, egli sposò Emma Louise Baldetti e, iniziata la guerra, accelerò il suo programma di tirocinio della durata di sei mesi e, in particolar modo, la sua specializzazione in anestesiologia della durata di diciotto mesi presso il Saint Vincent’s Hospital di New York[14].

Nel 1943 un evento influenzò grandemente il giovane medico: durante le doglie della moglie per la nascita della loro prima figlia, Angela Carol, le fu somministrato un cattivo anestetico, ad opera un inesperto medico interno, esso ebbe un effetto collaterale grave dovuto all’ipossia indotta dall’aspirazione di contenuto gastrico. A partire da questo incidente, Bonica ha finanziato una campagna mondiale per migliorare l’analgesia e l’anestesia nell’ambito dell’ostetricia[15]. Alla fine della sua specializzazione nel maggio del 1944 fu assegnato come responsabile del reparto di anestesia e della sala operatoria del Madigan Army Hospital presso Fort Lewis a Washingotn, che a quell’epoca, era il più grande ospedale militare americano (7700 letti)[16]. L’ospedale era uno dei due unici ospedali della costa occidentale e riceveva migliaia di personale militare ferito nella guerra del Pacifico. Egli inoltre si occupò dell’organizzazione e della supervisione della terapia polmonare, della banca del sangue e della gestione dei pazienti con intenso dolore dovuto alle ferite di guerra. A causa della scarsità di medici qualificati e di infermieri specializzati in anestesiologia, durante i primi sei mesi, lui e altri due infermieri anestetici somministrarono a tutti i cinquanta o sessanta pazienti, operati ogni giorno, tiopentale ed etere e li sottoposero ad intubazione tracheale per poi affidarli alle cure del corpo militare medico che aveva ricevuto istruzioni di base nel monitorare i pazienti.

Queste esperienza spinse Bonica ad imparare e rifinire le tecniche anestetiche che successivamente furono utilizzate nel 50%-65% dei pazienti[17]. Dopo poco tempo stabilì un periodo di formazione in anestesiologia della durata di tre mesi per i medici e di sei mesi per gli infermieri. Durante i trentatre mesi di servizio, John istruì oltre sessanta medici e circa cento infermieri, alcuni dei quali rimasero a collaborare con lui, mentre la maggior parte fu inviata negli ospedali di prima linea situati nelle zone di trincea[18]. Entro non molto tempo il programma di anestesia chirurgica fu ben delineato e Bonica allora si concentrò nell’impartire lezioni di anestesia locale, che lui riteneva fosse stata troppo trascurata, e nel trattamento di pazienti affetti da dolore cronico. Presto scoprì che c’era pochissima informazione rispetto alla terapia nei pazienti affetti da dolore cronico, prima di tutto perché era stata fatta ben poca ricerca nell’ambito del dolore clinico e la maggior parte della conoscenza era dovuta esclusivamente a qualche libro o rivista scientifica e, inoltre, perché essa era accessibile con grande difficoltà alla maggior parte dei medici. Per di più, egli realizzò che i medici non avessero le conoscenze di base per il trattamento di tali pazienti e che i complessi problemi di natura dolorosa necessitassero sostanzialmente di maggior conoscenza e maggior esperienza di quella che possedeva ciascun individuo[19].

Queste considerazioni lo portarono a iniziare uno studio clinico sistematico sulle sindromi del dolore e sui loro trattamenti e a concepire e mettere insieme l’approccio multidisciplinare sulla gestione del dolore, a questo proposito collaborò con un’infermiera, Dorothy Crowley, e un neurochirurgo, Lowell e. White, nel tentativo di formare una clinica del dolore multidisciplinare presso l’Università di Washington che attrasse l’interesse di molti giovani anestesiologi. Fu il primo vero programma di formazione rispetto alla medicina del dolore e potè dirsi pienamente formato solo nel 1970, nonostante tutti gli incontri preliminari nei quali tutti i medici, che aderirono all’iniziativa, si incontravano per discutere dei problemi di pazienti affetti da dolore cronico ed elaborare la strategia di cura più efficace[20]. Il suo studio fu interessante nell’idea che problemi anche complessi sarebbero potuti essere curati più efficacemente grazie da un team di ricerca multidisciplinario e interdisciplinario, in cui ogni membro avrebbe contribuito con le proprie conoscenze e capacità al fine comune di fare una corretta diagnosi e di sviluppare la miglior strategia terapeutica. Questa esperienza, che durò tutto il periodo della seconda guerra mondiale, lo spinse inoltre ad apprezzare i vantaggi dell’anestesia locale in pazienti ben selezionati e iniziò a sostenerne il suo uso anche nell’ambito della chirurgia e dell’ostetricia, così come nella diagnosi e nel trattamento del dolore associato a malattie non operabili chirurgicamente[21].

Negli anni successivi alla guerra, il dottor Bonica divenne pioniere dell’anestesia clinica nello stato di Washington e nel nord ovest degli Stati Uniti. Lui mise in pratica l’idea di un approccio multisciplinare al dolore attraverso un team di specialisti, continuò a rendere qualificati gli anestesiologi e a fare ricerche sul dolore, sull’anestesia locale e sull’anestesia ostetrica. Tanto che, a partire dal 1959, lui e suoi colleghi svilupparono il migliore e il più attivo programma di tirocinio clinico in anestesiologia nel nord ovest, che ogni anno da quel momento in poi attrasse numerosi aspiranti medici[22].

Nel 1950 John Bonica ebbe accumulato a sufficienza materiale di ricerca clinica e di esperienza da poter iniziare la stesura di un libro di 1500 pagine intitolato “Management of pain”, pubblicato nel 1953, immediatamente tradotto in diverse lingue e considerato la ‘Bibbia’ della diagnosi e della terapia del dolore. Il reparto di anestesiologica del ”Tacoma General Hospital” diretto da J. Bonica (siccome vi era più di un ospedale con questo nome) ottenne fama come eccezionale centro medico per l’insegnamento attraverso la ricerca clinica e così molti pazienti si interessarono all’anestesiologia. Questo reparto fu il primo al mondo a sperimentare l’anestesia totale della durata di 24 ore al sevizio delle pazienti ricoverate nel reparto di ostetricia, con particolare attenzione riguardo all’analgesia epidurale caudale e lombare. Oltretutto, la clinica del dolore fondata dal dottor Bonica divenne un punto di riferimento internazionale per pazienti con dolore intrattabile[23]. Il dottor Bonica,nello stato di Washington e nel nord ovest degli Stati Uniti, era considerato ormai pioniere indiscusso dell’anestesiologia.

Le associazioni scientifiche affiliate[modifica | modifica wikitesto]

A partire già dal 1949 il dottor Bonica iniziò a viaggiare per tutti gli stati Uniti tenendo conferenze rispetto all’anestesia locale, all’anestesia ostetrica e al trattamento del dolore. Inoltre si assunse l’incarico di organizzare attività volte a diffondere le nuove scoperte scientifiche. In quanto uno fra i primi medici nello stato di Washington, egli contribuì a fondare la “Società degli Anestesiologi dello stato di Washington” (WSSA) e la “Società degli Anestesiologi del Nord-ovest” (NWSA) e fornì un forte contributo nel raggiungimento dell’obiettivo di diffondere l’anestesia in quell’area geografica. Fu poi successivamente coinvolto con la “Società Americana di Anestesiologi” (ASA), pubblicando per essa molti articoli importanti, finchè nel 1965 non ne fu eletto presidente. Durante questa occupazione, il dottor Bonica incrementò fortemente le attività dell’ASA nella diffusione della conoscenza attraverso lo sviluppo del suo canale di insegnamento noto come ‘Medical Student Anesthesia Preceptorship’[24]., e propose molti obiettivi innovativi per la società. Negli anni a seguire l’ASA realizzò molti dei suoi propositi e migliorò grandemente l’anestesia clinica negli USA.

Agli inizi del 1953, il dottor Bonica iniziò a tenere conferenze e a dare dimostrazioni cliniche in molti centri internazionali di medicina, concentrando l’attenzione sull’importanza dell’anestesia locale e ostetrica e sull’approccio multidisciplinare al dolore. A metà degli anni ’50 si interessò alla recentemente fondata ‘Federazione Mondiale delle Società degli Anestesiologi’ (WFSA), composta dalle più importanti società di anestesia nazionali che esistevano all’epoca, e fissò, come primo obiettivo, quello di migliorare le cure palliative per tutte le persone del mondo. Nel 1960 aiutò l’ASA ad unirsi alla WFSA e fu eletto al Comitato Esecutivo della Federazione, una posizione che egli mantenne per ben otto anni. Immediatamente egli divenne il presidente dello ‘Scientific Advisory Comitee’ (SAC), preoccupandosi per prima cosa della formazione accademica degli anestesiologisti nei paesi non sviluppati e in quelli in via di sviluppo[25].

Nel 1965 Bonica formulò progetti per la creazione del ‘Centro di Formazione Anestesiologa Latino Americano’ in Venezuela, a Caracas. Lui divenne il consulente ufficiale del Ministro della Salute e il presidente della ‘Central University’ del suo paese[26]. L’anno successivo il ‘Centro di Formazione’ divenne una risorsa per lo sviluppo di futuri leader di anestesiologia per i paesi di tutta l’America Latina. Alcuni anni dopo nacque a Manila il Centro di formazione in anestesiologia sulla costa ovest del Pacifico, noto come ‘Westner Pacific Center for Anesthesiology Training’. Nel 1972 il dottor Bonica fu eletto Segretario Generale del WSFA, che costituiva il centro amministrativo principale della fondazione. Insieme al ‘Comitato Esecutivo’ egli fu il responsabile della creazione di nuovi piani per lo sviluppo di altri centri di formazione accademica in Africa e in altre parti del mondo. Nel 1980 John Bonica fu eletto presidente del WFSA[27].

A partire già dal 1960, lo stato di Washington aveva chiesto al dottor Bonica di assumersi un ruolo di rilievo nello sviluppo della giovane scuola di medicina di Seattle. Riconoscendo l’importanza di questa occasione per promuovere la sua causa riguardo al miglioramento del controllo e della padronanza del dolore, il dottor Bonica accettò l’incarico del nuovissimo reparto di anestesiologia appena creato. Allo stesso tempo però, lo sviluppo dell’anestesiologia in ambito accademico andò molto oltre l’insegnamento dell’anestesia clinica. Uno dei suoi primi progetti fu quello di fondare a Washington una nuova università specializzata nel multidisciplinario dolore clinico, nota come ‘University of Washington Multidisciplinary Pain Clinic’, che divenne un modello nello sviluppo di simili strutture in tutto il mondo[28].

A quel punto, avendo notato che il progresso clinico e la ricerca scientifica andavano di pari passo, dispose di voler reclutare i migliori ricercatori, cercando, al contempo, giovani scienziati incuriositi a questo inesplorato e nuovo campo medico. Infatti, a partire già dal 1967, egli riuscì a convogliare sufficienti ricercatori scientifici per lavorare nel suo reparto e concorrere con successo verso un grande contributo alla scienza che sarebbe stato premiato dal ‘Istituto Nazionale di Scienze Mediche Generali’ per la creazione del ‘Centro di Ricerca in Anestetica’ (ARC) presso l’Università di Washington[29].

I suoi membri acquistarono notevoli conoscenze e, in seguito, pubblicarono molte innovative scoperte scientifiche sui fondamentali processi biologici e sulle nuove informazioni raccolte sul tema del dolore, con cui contribuirono allo sviluppo non solo della terapia anestetica in pazienti sottoposti a interventi chirurgici o a parto, ma anche allo sviluppo della cosiddetta terapia intensiva per tutti quei pazienti gravemente malati, nonché alla gestione di pazienti affetti da dolore acuto o cronico. Tuttavia, per diffondere la sua terapia clinica e favorire nuove ricerche sul dolore in ambito mondiale, il dottor Bonica necessitava di un forum internazionale, così, nel 1973, organizzò un convegno internazionale a Seattle, dove riunì insieme i trecentocinquanta leader in tutto il mondo nella ricerca e nella terapia del dolore, provenienti da tredici differenti paesi. In questo incontro propose la fondazione di una ‘Associazione Internazionale per lo Studio del Dolore’ (IASP), che lui aveva immaginato almeno venticinque anni prima[30]. La IASP fu un’associazione innovativa fin dalla sua nascita. Non era solo un gruppo composto da medici, infermieri, dentisti, fisici, terapisti, psicologi, lavoratori sociali, farmacisti e scienziati di base, ma piuttosto tutte le professioni interessate nel ridurre il dolore e la sofferenza erano invitate a partecipare a questa organizzazione con eguali diritti. Nel 1975 fu pubblicata la prima copia del giornale PAIN. Quindici anni dopo la sua fondazione, l’associazione raggiunse un’iscrizione di 3700 rappresentati di oltre 60 nazioni e circa 30 specializzazioni, organizzando oltretutto ben cinque congressi mondiali[31].

Nel 1985 il dottor Bonica e John Liebeskind proposero la fondazione di una ‘Associazione Internazionale del Dolore’ al fine di supportare la ricerca e la formazione delle professioni sanitarie e di favorire la pubblicazione di articoli su temi correlati al dolore. John Bonica fu eletto presidente del Comitato Consultativo. Bonica inoltre aiutò lo sviluppo, in quanto presidente, del ‘Comitato dei Direttori della Società Americana del Dolore’ (la parte americana dello IASP). Questa fu solo una parte dei numerosi capitoli che ebbero un forte impatto nel diffondere le scoperte rispetto al dolore di ricercatori e terapisti a livello regionale e nazionale. Il dottor Bonica lasciò il ruolo di presidente del reparto di anestesiologia dell’Università di Washington nel dicembre del 1977 nel tentativo di dedicare più tempo allo sviluppo di programmi di ricerca e terapia sul dolore. Alla fine della sua carriera di presidenza nel reparto di anestesiologia il dipartimento dell’Università di Washington gli fu orgogliosamente grato per aver formato molti dei principali anestesiologici e algologi, parecchi dei quali entrarono a far parte di altri dipartimenti negli Stati Uniti e continuarono a perpetuare i suoi insegnamenti. Così, nel 1978 divenne definitivamente il direttore dell’Università di Washington[32].

La storia della medicina oggi lo riconosce certamente come il padre di questo campo specialistico. A distanza di quaranta anni dal suo lavoro pionieristico, il ‘Centro Multidisciplinario del Dolore dell’Università di Washington’ è diventato un grande e vigoroso centro di eccellente ricerca sul dolore e sulle sue terapie. L’instancabile impegno di Bonica nel sostenere fino all’ultimo la causa del dolore, in collaborazione con l’Istituto Nazionale della Salute degli Stati Uniti e con l’Organizzazione Mondiale per la Salute, ha portato a grandi cambiamenti politici un apprezzamento intensificato degli urgenti problemi di controllo del dolore non solo negli Stati Uniti ma in tutto il mondo. Il suo grande merito consiste nell’aver riconosciuto il dolore come una malattia in sé per sé, non come un semplice sintomo dovuto a qualche altra condizione patologica[33].

Gli ultimi anni[modifica | modifica wikitesto]

Durante gli ultimi anni di vita il dottor Bonica ha intrapreso l’impegnativo progetto di scrivere la seconda edizione del suo libro “Management of pain”, pubblicato negli anni successivi. La competenza di Bonica nel campo dell’anestesiologia e dell’algologia è riconosciuta in tutto il mondo. È stato chiamato a grande richiesta come docente nelle migliori università del mondo, fu un “visiting professor” (professore sotto contratti di brevissima durata) e diede lezioni e dimostrazioni cliniche in anestesia e terapia del dolore in oltre 200 università di medicina in ben sette continenti, incluse la Russia e la Cina. Fu anche consigliere ufficiale del governo di Argentina, Brasile, Italia, Svezia, Giappone e Venezuela per consigliare loro di investire nello sviluppo delle terapie del dolore e nei programmi di ricerca in questo ambito[34].

Gli ultimi anni della sua vita furono costernati dalla sofferenza e dal dolore cronico,i tanti anni di wrestling avevano compromesso per sempre il fisico di Bonica, tanto che si modificarono diverse giunture e vertebre della colonna vertebrale, alla quale lui ebbe ben quattro operazioni, ma nessuna procedura adottata si dimostrò di grande efficacia[35].

Aveva probabilmente più nervi bloccati e punti critici di tutti i suoi pazienti. A volte aveva bisogno di medicazioni continue per poter continuare a lavorare. Solo il viaggio alle Hawaii e quello presso la sua ancestrale casa di Filicundi gli permisero di ottenere un po’ di vigore fisico e di alleviare le sue sofferenze, probabilmente grazie alla possibilità di nuotare nell’Oceano. Lui si obbligò a rimanere attivo per tutto la vita, ma, nonostante la sua tenacia e la sua grande forza d’animo, il suo corpo fallì per la mancata prestanza fisica[36]. John infatti morì dopo solo un mese dalla morte della moglie Emma, che rappresentò per lui una perdita psicologicamente insuperabile, dal momento che lei lo aveva sempre seguito e affiancato lungo tutta la durata della sua carriera professionale. Fu colpito da un’emorragia cerebrale all’età di settantasette anni e così si spense nell’agosto del 1994 presso il St. Mary Hospital in Rochester, Minnesota[37].

Scritti principali[modifica | modifica wikitesto]

Al dottor Bonica si deve la collaborazione e il finanziamento per la stesura di oltre 60 libri e più di 270 articoli scientifici, due terzi dei quali devoluti alla ricerca e alla terapia del dolore. Ha scritto e pubblicato 28 libri. Tra questi, quelli considerati come i più importanti poiché ormai ritenuti punti di riferimento per le rispettive specializzazioni mediche sono “La terapia del dolore”, di carattere enciclopedico , composto da tre volumi, il primo dei quali interamente scritto da John Bonica; e “Analgesia e anestesia ostetrica”[38].

Un altro importante testo di riferimento è invece pubblicato antecedentemente, nel 1967, con il titolo “Analgesia e anestesia ostetrica”, che raccoglieva tutto lo scibile allora conosciuto sull’argomento. Lo sviluppo maggiore in anestesia ostetrica degli ultimi 20 anni è stato determinato, probabilmente, dall’introduzione dell’analgesia con oppioidi per via spinale. Bonica predisse questo successo nell’ultima edizione, del 1980, del suo testo “Obstetric analgesia and anesthesia”. Gli insegnamenti di John J. Bonica hanno cambiato l’anestesia anche nell’ambito dell’ostetricia[39].

Nel 1990 gli è stato reso onore da Papa Giovanni Paolo II per il suo contributo nel miglioramento della salute delle persone. Il Papa ha inoltre richiesto una copia della seconda edizione dei due volumi di "The Management of Pain", pubblicata quell’anno, per la sua libreria privata[40].

Il lavoro che stai compiendo è immensamente importante per il bene dell’umanità, perché cerchi il sempre più importante contenimento del dolore fisico, dell’oppressione mentale e spirituale che spesso il dolore fisico porta con sè (Papa Giovanni Paolo II- 26 luglio 1987)[41]

Premi e onoreficenze[modifica | modifica wikitesto]

Per queste e altre referenze professionali e accademiche Bonica ha ricevuto diversi onori[42].È stato premiato con il titolo di “Dottore della Scienza” dal ‘Medical Collage’ di Wisconsin e dalla ‘Northwestern University’, “Dottore della Scienza” Ad honorem dall’Università di Siena, in Italia, “Medaglia d’argento” dalla ‘Società Medica Svedese’, “Medaglia d’oro per le Neuroscienze” da parte della ‘Società Neurofisiologica tedesca’. Fu eletto Socio Onorario nell’Associazione di Anestesisti di Gran Bretagna e Irlanda, nella facoltà di medicina e chirurgia del ‘Royal Collage’, nella società svedese e in un gran numero di altre società mediche straniere. Ricevette inoltre il titolo di ‘Distinto Servizio’ dalla Società americana di Anestesiologi, che è il più alto onore conferito dall’ASA ad un anestesiologo americano. Le società americane ed europee di anestesiologia elargirono a Bonica i loro più importanti premi: “Labat Medal” e “Carl Koller”. Nel 1980 l’Università di Washington stabilì una cattedra annuale in memoria di J.J. Bonica e nel 1987 conferì ai figli John ed Emma Bonica la cattedra in Anestesiologia e Ricerca del dolore, che fu la prima cattedra al mondo in medicina del dolore. Diverse organizzazioni scientifiche e professionali hanno stabilito delle cattedre annuali in suo onore[43].

Oltre a questi riconoscimenti da parte di università e organizzazioni scientifiche, nel 1967 il dottor J.Bonica fu nominato Comandante e, sei anni dopo, Grande Ufficiale dell’Ordine del Merito della Repubblica d’Italia- quest’ultimo è il più alto titolo conferito dal Presidente della Repubblica ad un cittadino straniero. Nel 1988 inoltre il Principe Cesare D’Altavilla, discendente dalla casata dei Normanni re di Sicilia e di Napoli, sotto il regno dei quali nacque la prima scuola medica salernitana in Europa, elargì a John Bonica il titolo ereditario di Cavaliere del Nobile Ordine del Cingolo Militare che fu fondato nel 1085 a.C.[44].

John Bonica ha certamente fatto molto nella causa contro il dolore rispetto a qualunque altro anestesiologo o algologo nella storia della medicina e la sua determinazione è stata di straordinario esempio per tutti quelli che dopo di lui si dedicarono alle ricerche scientifiche in questo ambito. Egli cessa di considerare il dolore come un sintomo e inizia a considerarlo una vera e propria patologia da curare, accompagnata da altrettanti sintomi quali: dolorabilità, iperestesia, iperalgesia e, talvolta, allodinia, ma non accompagnata da fenomeni neuro-vegetativi riflessi (Bonica J.J. 1992)[45].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Benedetti Chapman,John J. Bonica A Biography, 2005, p.392.
  2. ^ Benedetti Chapman,John J. Bonica A Biography, 2005, p.392.
  3. ^ Benedetti Chapman,John J. Bonica A Biography, 2005, p.392.
  4. ^ Peter Paul Franco, "John Joseph Bonica" In Italian Americans of the Twentieth Century, 1999, p.52".
  5. ^ Benedetti Chapman,John J. Bonica A Biography, 2005, p.392.
  6. ^ Benedetti Chapman,John J. Bonica A Biography, 2005, p.392.
  7. ^ Benedetti Chapman,John J. Bonica A Biography, 2005, p.392.
  8. ^ Benedetti Chapman,John J. Bonica A Biography, 2005, p.392.
  9. ^ Benedetti Chapman,John J. Bonica A Biography, 2005, p.392.
  10. ^ Benedetti Chapman,John J. Bonica A Biography, 2005, p.392.
  11. ^ Benedetti Chapman,John J. Bonica A Biography, 2005, p.392.
  12. ^ Benedetti Chapman,John J. Bonica A Biography, 2005, p.392.
  13. ^ Benedetti Chapman,John J. Bonica A Biography, 2005, p.392.
  14. ^ Benedetti Chapman,John J. Bonica A Biography, 2005, p.392.
  15. ^ Benedetti Chapman,John J. Bonica A Biography, 2005, p.392.
  16. ^ Benedetti Chapman,John J. Bonica A Biography, 2005, p.392.
  17. ^ Benedetti Chapman,John J. Bonica A Biography, 2005, p.392.
  18. ^ Benedetti Chapman,John J. Bonica A Biography, 2005, p.392.
  19. ^ Benedetti Chapman,John J. Bonica A Biography, 2005, p.393.
  20. ^ Benedetti Chapman,John J. Bonica A Biography, 2005, p.393.
  21. ^ Geertzen JH, Van Wilgen CP, Schrier E, Dijkstra ,Chronic pain in rehabilitation medicine, 2006, pp 363-7.
  22. ^ Benedetti Chapman,John J. Bonica A Biography, 2005, p.393.
  23. ^ Benedetti Chapman,John J. Bonica A Biography, 2005, p.393.
  24. ^ Benedetti Chapman,John J. Bonica A Biography, 2005, p.393.
  25. ^ Benedetti Chapman,John J. Bonica A Biography, 2005, pp.393-394.
  26. ^ Benedetti Chapman,John J. Bonica A Biography, 2005, p.394.
  27. ^ Benedetti Chapman,John J. Bonica A Biography, 2005, p.394.
  28. ^ Benedetti Chapman,John J. Bonica A Biography, 2005, p.394.
  29. ^ Benedetti Chapman,John J. Bonica A Biography, 2005, p.394.
  30. ^ Benedetti Chapman,John J. Bonica A Biography, 2005, p.394.
  31. ^ Benedetti Chapman,John J. Bonica A Biography, 2005, p.394.
  32. ^ Benedetti Chapman,John J. Bonica A Biography, 2005, pp.394-395.
  33. ^ Benedetti Chapman,John J. Bonica A Biography, 2005, p.395.
  34. ^ Benedetti Chapman,John J. Bonica A Biography, 2005, p.395.
  35. ^ Benedetti Chapman,John J. Bonica A Biography, 2005, p.395.
  36. ^ Benedetti Chapman,John J. Bonica A Biography, 2005, p.395.
  37. ^ Benedetti Chapman,John J. Bonica A Biography, 2005, p.395.
  38. ^ Benedetti Chapman,John J. Bonica A Biography, 2005, p.395.
  39. ^ Current Contents/Clinical Medicine, EMBASE, PubMed/MEDLINE, Science Citation Index Expanded (SciSearch), Scopus Impact Factor 2,134, a cura di Edizione Minerva Medica, Settembre 2005 (Rivista di Anestesia, Rianimazione, Terapia Antalgica e Terapia Intensiva: Organo Ufficiale della Società Italiana di Anestesia, Analgesia, Rianimazione e Terapia Intensiva).
  40. ^ From the guide to the John J. Bonica Papers, 1938-1996
  41. ^ fifth world congress on pain In Bendetti Chapman Giron Opioid Analgesia: recent advances in systemic administration. Advances in pain research and therapy, raven press New York ,vol. 14, 1990
  42. ^ Peter Paul Franco,John Joseph Bonica In Italian Americans of the Twentieth Century, 1999, p.53
  43. ^ Benedetti Chapman,John J. Bonica A Biography, 2005, p.395.
  44. ^ Benedetti Chapman,John J. Bonica A Biography, 2005, pp. 395-396.
  45. ^ Agrò F.,La malattia e la sofferenza dell’uomo in quanto unità somatico-spirituale: inquadramento anatomo-fisiologico ed approccio clinico, 2003, p.14.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Agrò F., “La malattia e la sofferenza dell’uomo in quanto unità somatico-spirituale: inquadramento anatomo-fisiologico ed approccio clinico”, a cura di Esclanda R., Russo F., “Homo Patiens. Prospettive sulla sofferenza umana” Armando Editore, Roma, 2003, p.14
  • Benedetti, C. Chapman, CR (2005). John J. Bonica: A Biography. Minerva Anestesiol 71, pp. 7-8.
  • Bonica JJ. UCLA Biomedical Library History & Special Collections: Bloodletting. 2002.
  • Chapman R. The Founding Father of the Pain Field. Bonica Page.
  • Delfino Antonio, a cura di O. Galletta, J. Bonica, “Menagment of pain”, Il dolore. Diagnosi, prognosi e terapia volume I, 2° edizione, Roma, 1993, pp. 2-4.
  • Loeser J. In Memoriam. International Association for the Study of Pain. 21 Aug. 1994.
  • Pantozzi J. John J. Bonica, M.D. Professional Wrestling Hall of Fame. 2002.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • In Memoriam: John J. Bonica @International Association for the Study of Pain
  • John Bonica and the Pain Center @University of Washington
  • The amazing story of the man who gave us modern pain relief by Latif Nasser @TED Talks