Utente:Carlo Ritondale/Sandbox/8

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Paolo Chiariello (Napoli, ...) è un giornalista, scrittore e saggista italiano.

Dal 2003, lavora come caporedattore a Sky Tg24, il primo canale all news lanciato in Italia dalla piattaforma satellitare Sky il 1º settembre 2003.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

«Ho cominciato col giornale del Liceo, poi il Giornale di Napoli, quindi il Tempo, infine il glorioso Roma dove sono entrato come collaboratore e ne sono uscito dopo sette anni da caporedattore.[1]»

Muove i primi passi nel mondo del giornalismo come collaboratore del quotidiano il Giornale di Napoli[1], poi il Tempo[1], infine Roma (il più antico giornale italiano postunitario fondato nel 1862) dove è diventato praticante e professionista fino a svolgere le mansioni di capocronista e caporedattore[2].

Nei primi anni Novanta, collabora al rotocalco televisivo Rai, Cronaca in Diretta, condotto da Piero Vigorelli[1][2].

Nel 2000, realizza, per la Rai, insieme allo scrittore Michele Serio, un primo esperimento di docufiction: Napoli in Giallo, nel quale ricopre le mansioni di coautore, sceneggiatore ed interprete.[1][2]

«Un bel format. Erano dieci casi di cronaca nera e giudiziaria irrisolti scelti da me, scritti da me, sceneggiati assieme ad un ottimo scrittore noir come Michele Serio (inizialmente doveva esserci Carlo Lucarelli) e interpretati da noi stessi, che recitavamo (qualcuno riferisce in maniera anche decente) le nostre parti: Michele faceva lo scrittore e io il giornalista. Fu una bellissima esperienza.[1]»

In seguito, collabora con il settimanale Panorama di Carlo Rossella (collaborazione proseguita poi con Pietro Calabrese, Maurizio Belpietro e Giorgio Mulé)[1] ed il magazine Mondadori Economy[2], per i quali ha firmato inchieste di copertina sull'invasione di merci contraffatte cinesi in Europa, ha spiegato gli affari milionari della criminalità organizzata sulle auto clonate, i rapporti economici e militari tra la camorra e le organizzazioni terroristiche basche, la penetrazione all'alba del terzo millennio delle mafie straniere in Italia e segnatamente la mafia russa ed ucraina e il clan dei nigeriani.

Nel 2003, lascia il ruolo di caporedattore a Roma e passa a Sky Tg24 su chiamata di Emilio Carelli che lo scelse come corrispondente dalla Campania.[2]

«E così ho potuto tornare a fare il giornalismo in strada, quello che è, per me, il vero giornalismo.[2]»

Per il canale all news cura inchieste sulle infiltrazioni della mafia nelle istituzioni al Sud, ha raccontato la faida di camorra per il controllo del business della cocaina a Scampia, la strage di Castelvolturno del 18 settembre 2008 in cui furono uccisi 6 cittadini africani da parte di assassini del clan dei Casalesi. Ha indagato come giornalista sulla "Terra dei fuochi" e sul dramma delle morti per l'interramento dei rifiuti in Campania. Ha denunciato con articoli e servizi l'abusivismo edilizio selvaggio alle pendici del Vesuvio e dei Campi Flegrei che espone centinaia di migliaia di persone al rischio eruzione.

Pubblicazioni[modifica | modifica wikitesto]

Premi e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Curiosità[modifica | modifica wikitesto]

  • Ha partecipato al cast di Gomorra - La serie, la fiction prodotta da Sky, Cattleya e Fandango per la regia e la supervisione artistica di Stefano Sollima e di Claudio Cupellini e Francesca Comencini. E' stato uno dei protagonisti della fiction utilizzato come voce narrante[3] ed interprete in sei scene dei 12 episodi, nei panni del giornalista di Sky Tg24 (dunque se stesso) che dà notizie relative alla faida di camorra in atto tra la cosca dei Savastano e il clan Conte. Il motivo per cui gli autori di Gomorra - La Serie hanno utilizzato Paolo Chiariello come voce e volto narrante, simulando dei collegamenti di Sky TG 24 assolutamente realistici, sarebbe stato proprio quello di rendere ancora più verosimili gli accadimenti della rappresentazione.[3] Per fare un esempio di una sua apparizione, nel nono episodio, Gelsomina Verde, diretto da Claudio Cupellini, dà la notizia del ritrovamento di un cadavere carbonizzato, che poi si rivela essere quello di Manu, la fidanzata di Danielino, interpretato da Vincenzo Esposito.
  • Il suo libro, I sogni son desideri, pubblicato nel 2011, contiene i temi degli alunni della scuola Virgilio IV di Scampia, tra cui proprio quello di Vincenzo Esposito, che allora aveva 12 anni.[4] Scrive:

«Io ho più di un sogno da grande vorrei rimanere a vivere con mio padre e mia madre visto che l'infanzia non la sto passando con loro. Sogno che quando usciranno dal carcere andremo a vivere tutti insieme, lontano da Napoli.[4]»

E poi:

«Quando sarò grande non farò mai l'errore di mio padre. Non vale la pena di buttare via la vita in una cella o peggio in una bara per i soldi.[4]»

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g Simone Mori, Le Interviste de "Il Mondo di Sky Tg24": Paolo Chiariello, in Il Mondo di Sky Tg24, 5 luglio 2008. URL consultato il 13 febbraio 2015.
  2. ^ a b c d e f Speciale telegiornalisti - PAOLO CHIARIELLO, su Telegiornaliste.com, 13 novembre 2010. URL consultato l'11 febbraio 2015.
  3. ^ a b Peppe Iannicelli, Gomorra dal 22 settembre al cinema. Paolo Chiariello (Sky TG24) protagonista, in OptimaItalia.com, 20 settembre 2014. URL consultato l'11 febbraio 2015.
  4. ^ a b c Ecco la vera storia di «Danielino» Da Gomorra a un istituto per minori, in CorrieredelMezzogiorno.it, 10 giugno 2014. URL consultato l'11 febbraio 2015.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]