Utente:CLANMEO/Sandbox

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Enrico Meo, (Grottaglie- Taranto, 20 aprile 1943), Artista italiano..


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Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Enrico Meo, ha compiuto i suoi studi presso l'ISDA di Grottaglie, paese caratteristico della Puglia, dove si è formato frequentando l' ambiente operativo delle Botteghe d'Arte Ceramica. Da giovanissimo espone le sue opere pittoriche nelle gallerie regionali e contemporaneamente partecipa a concorsi e manifestazioni importanti a Milano e Torino. Nel 1964 si trasferisce a Cosenza dove, contestualmente al lavoro di docente di Discipline Pittoriche presso il Liceo Artistico Statale, prende parte agli eventi più rilevanti nell'ambiente artistico culturale organizzati dall'intellettuale D. Volpintesta che calamitava intorno a sè gli artisti G. Filosa, M. Mauro, A. Presta, N. Spatari. A Urbino, nel 1969, segue il Corso di Calcografia col Maestro Renato Bruscaglia. Nel 1973, invitato da Rita Pisano sindaco, presidente degli Incontri d'Arte Silani, partecipa insieme a Cagli, Schifano, Calabria, Levi, Guttuso e altri artisti affermati alla V edizione di Silarte Biennale d'Arte contemporanea. Sensibile allo scorrere degli avvenimenti politico-sociali del tempo elabora ed espone costantemente i suoi lavori, con temi intrisi di passione antropologica, attraverso mostre personali e collettive in tutta Italia e collabora con vari Enti e Università alla realizzazione di manifestazioni artistiche che hanno molta eco nel sociale e soprattutto nella formazione dei giovani. Nel 1981 aderisce all'iniziativa internazionale del Comune di Diamante in Calabria per realizzare uno dei 100 Murales che ancora oggi costituiscono una notevole attrattiva per il luogo. Nel 1983 è ad Anacapri, per lo stage di Pittura degli Incontri Internazionali "Questioni delle Arti", coordinato da Gillo Dorfles e Lea Vergine e diretto da Joe Tilson.


A Salisburgo, nel 1992, alla Internationale SommeraKademie für Bildende Kunst segue il corso di Arte Concettuale diretto dal maestro Roman Opałka ed entra in contatto col maestro dell'Action painting Hermann Nitsch. In Germania negli anni 98 e 99, patrocinato dalla Provincia di Cosenza, espone i suoi dipinti all'Atelier Museum Haus_Ludwig Haus Ludwig a Saarlouis e nello stesso periodo dipinge il murale "Giudizio Universale" nella Nuova Cappella della Chiesa di Hasborn vicino Laufeld. Influenzato dalle letture antroposofiche di Rudolf Steiner e dai saggi sull'arte di George Steiner, indaga sulla rappresentazione simbolico-esoterica delle forme che personalmente trasmuta in installazioni e dipinti dal sapore metafisico fino poi a trasfigurarle dal reale in figurazioni molto personali sia nella ricerca stilistico-compositiva che spaziale.

"Con la sua opera instancabile mira a vari obiettivi, in particolare: sollecitare valori alternativi a quelli della società attuale; richiamare alla manualità e alla produzione di oggetti e di opere d'arte; reperire un potenziale di idee per rifondare la cultura nell'incontro tra le varie espressioni figurative (Pittura, Ceramica, disegno, scultura); denunciare comportamenti umani e sociali; sperimentare nuove forme e rinnovare i linguaggi dell'arte" (V.Butera)

Non recide mai i legami con le sue radici, torna spesso a Grottaglie e con la memoria che rievoca un passato rivitalizzato nel presente, collabora a progetti e partecipare a rassegne nell'ambito della Ceramica artistica e delle Arti visive. Nella maturità, il timbro delle opere di Meo, che da sempre attinge dalla sua immaginazione supportata dallo studio di grandi saggi della statura del russo Pavel Florenskij, fissa una nuova Laica Sacralità proveniente senz'altro dal contatto con la cultura Bizantina, molto presente nel Meridione d'Italia dove egli risiede.

"Artista versatile e meditativo, Enrico Meo può davvero definirsi un maestro completo, esperto in varie tecniche artigiane e in espressioni pittoriche che affondano le radici, in primis, nella sua formazione di bottega e poi in esperienze creative aggiornate ai linguaggi del concettuale. La sua arte spazia in vasti repertori figurativi rivelatori di una poetica tesa alla speculazione e alla ricerca mistica sui temi esistenziali dell'uomo, rivelati attraverso immagini o forme archetipe e composizioni di sapore surrealista". (R. Filardi)

Principali esposizioni, progetti e realizzazioni[modifica | modifica wikitesto]

Le sue mostre personali hanno avuto da sempre come tema conduttore la visione dell'uomo al cospetto del interiore come si ravvisa dalle opere esposte in "VISIONI" al Teatro Vittorio Emanuele II (Messina), in "L'ENIGMA MEO", Galleria Studio 71 di Palermo o "NEL SILENZIO MEO", opera unica presentata nel Duomo di Cosenza. Egli è sempre pronto a condurci su piste percepite e a ripercorrerle ogni volta in modo nuovo, facendo tesoro di modelli culturali, da cui mutare segni collocabili in un progetto Semantico, per dare vita al suo personale linguaggio anagogico che ritroviamo nelle opere dei "PERCORSI DELL'ANIMA" e in "IDENTITAT". Nella mostra "DIO E' FEMMINA?", tenuta nel 92 nell' Aula Caldora dell' Università della Calabria, Meo si pone gli interrogativi di fondo culturali/esistenziali che guidano la sua attività verso un equilibrio interiore che diventa, dal punto di vista segnico, un ordine che distingua inequivocabilmente "Materia" e "Materialità". Negli anni 90 indaga sulle significazioni ancestrali delle espressioni popolari e produce opere per le mostre "ESOTERISMO E CULTURA POPOLARE". Tra le collettive, la più recente è "IPOSTASI", presentata da R. Filardi e curata da A. Meo al Museo dei Brettii e degli Enotri di Cosenza e "THE BLACK DAYS" curata dallo Studio 71 presso la Real Casina di Caccia di Ficuzza a Palermo, organizzate nel 2020, per elaborare l'angosciosa problematica mondiale dovuta alla pandemia da COVID-19. Dal 93 al 98 ha curato il settore delle Arti visive per il Festival delle Serre nel Comune di Cerisano (CS), attivando azioni performative, installative e multimediali insieme a validissimi artisti del panorama italiano. Diverse le esperienze nell'attività dei dipinti murali realizzati in più parti d'Italia, tra cui, sul tema del profeta Giona (profeta), quella del murale realizzato a San Sperate in Sardegna per volere dello scultore Pinuccio Sciola.Nel campo delle fiere internazionali di arte contemporanea è stato presente all'EXPO' di Milano del 2015, ad ARTISSIMA nel 95, al MIART nel 94 e 95 e all EXPO' ARTE di Bari nell'86. Sue opere sono presenti in molte collezioni pubbliche e private.

Breve Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Cataloghi

  • L'ARTE ITALIANA del XX secolo 1977, vol.4° pag.94
  • COLORE & MATERIA 1994 Pittori e sculyori premio Arte e di Miart
  • ENRICO MEO a cura di A. La Porta, 1994 Catalogo monografico, Fasano Brindisi
  • PREMIO CELESTE 2004 a cura di G. Marziani, San Gimignano Siena
  • MURALES A DONNICI a cura di E.Meo 2008
  • CERAMICHE a cura di P.Amato 2009, Catalogo collezione Convento San Francesco di Paola, Grottaglie Taranto

Riviste e giornali

  • FLASH ART1992 n. 167 aprile maggio
  • ORA LOCALE 1997-1999, Bimestrale di politica e cultura
  • LYCEUM , 2009-2011, Rivista trimestrale di varia cultura n.38, 42 Sarno (Sa)
  • RIVISTA 20 Arte e cultura nelle regioni italiane 2016-2020
  • REPUBBLICA 23 giugno 2018

Libri e ebook

  • Enrico Meo 2006, “Oltre i confini”, Poesie, Ragusa, Libro italiano World,
  • Marcello Sestito “SCENARI Postpandemia Arte, Architettura, Utopia” 2020,Ebook

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]