Tram ATAC: motrici Stanga
Tram ATAC serie 7000 Tram STEFER serie 500 poi divenuti Tram ATAC serie 7100 | |
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Vettura tranviaria articolata a due casse su tre carrelli | |
Vettura nº 7065 a Porta Maggiore nel 1970 | |
Anni di costruzione | 1947–49 (unità ATAC) 1952-53 (unità STEFER) |
Anni di esercizio | 1947-2025 |
Quantità prodotta | 50 (unità ATAC) 8 (unità STEFER) |
Costruttore | OMS/TIBB |
Lunghezza | 20375 mm |
Capacità | Posti a sedere c.38
Posti in piedi c.142 |
Scartamento | 1 445 mm |
Interperno | 6 300 mm |
Passo dei carrelli | 1 800 mm |
Massa vuoto | 25 t (unità ATAC) 25,6 t (unità STEFER) c.29,55 t (dopo ricostruzione) |
Rodiggio | Bo'2'Bo' |
Rapporto di trasmissione | 11/89 |
Potenza oraria | 212 kW |
Velocità massima omologata | 50 km/h |
Alimentazione | 600 V cc |
Tipo di motore | 4 tipo TIBB GLM 0241 |
Dati tratti da:
tramroma.com. |
Le vetture tranviarie serie 7000 dell'ATAC di Roma sono una serie di vetture tranviarie articolate, entrate in servizio sulla rete tranviaria cittadina nell'immediato dopoguerra.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Le vetture, costruite dalle Officine Meccaniche della Stanga di Padova nel 1947–49, sono motrici monodirezionali, articolate a due casse su tre carrelli di tipo Brill 97-E, di cui quelli di estremità motorizzati. Furono progettate sulla base del prototipo 7001, che era stato costruito nel 1941 e gravemente danneggiato per cause belliche nel 1943, il cui rottame fu poi completamente demolito nel 1950. Il prototipo, a sua volta, derivava progettualmente dalle motrici articolate serie 400 STEFER, progettate dall'ing. Mario Urbinati nel 1938; essi all'epoca furono dei tram di assoluta avanguardia mondiale, specie per l'innovativo snodo tra le due semicasse, chiamato "giostra Urbinati", utilizzato poi anche sulle motrici in oggetto. Le vetture di serie furono numerate da 7001 a 7099, per un totale di 50 esemplari[1], e presero la denominazione di "Treno Articolato Stanga" (TAS). Il personale ATAC, in particolare i conducenti, le ha sempre chiamate "le Stanga". La prima unità ad entrare in servizio fu la 7003, nel 1947, poiché il numero 7001 era ancora quello del prototipo; l'ultima unità, che entrò in servizio all'inizio del 1950, fu invece numerata 7001, essendosi contemporaneamente deciso, come accennato dianzi, di radiare il vecchio prototipo.
La cassa di queste motrici fu realizzata interamente in acciaio; essendo monodirezionali, furono munite di tre porte sul solo lato destro rispetto al senso di marcia della motrice; le due porte ubicate sulla semicassa anteriore sono a quattro antine, la porta posteriore ne ha invece sei.
I carrelli sono tre, con sospensioni primarie e secondarie con molle ad elica; quelli di estremità sono muniti ciascuno di due motori di trazione, azionati tramite un sistema reostatico ad avviamento automatico. La regolazione della velocità era ottenuta tramite il classico sistema ad accoppiamento delle coppie di motori, a loro volta collegati permanentemente a due a due, in serie ed in parallelo, unitamente appunto alla regolazione reostatica. Sul prototipo il comando della trazione era a pedale, sistema però poco gradito dai conducenti dell'epoca; forse anche per questo motivo, sulle unità di serie si ritenne opportuno utilizzare invece la più consueta manovella. La frenatura di servizio è elettrica reostatica, accoppiata alla classica frenatura pneumatica, del tipo a ceppi, e a un freno a pattini elettromagnetici per l'arresto di emergenza; il comando della frenatura si ottiene essenzialmente tramite un rubinetto autoregolatore. L'aria per la frenatura si ottiene tramite un gruppo motocompressore di tipo tradizionale alternativo, alimentato direttamente alla tensione di rete.
Nei primi anni Cinquanta la STEFER, esercente le tranvie interurbane dei Castelli, ordinò alla Stanga 8 unità analoghe, che vennero classificate nella serie 500 con numeri 501–508, per il servizio sulle tratte urbane (Termini–Capannelle/Cinecittà) della sua rete; le prime quattro unità furono consegnate nel 1952, le seconde quattro nel 1953. Nel 1985, alcuni anni dopo la chiusura dell'ultima tratta STEFER, sostituita dalla linea A della metropolitana, le vetture furono acquistate dall'ATAC, che le rinumerò nella serie 7100 (matricole dispari da 7101 a 7115); furono completamente ricostruite presso ditte esterne nel 1987/88. Queste otto unità si distinguevano dalle "sorelle" ATAC in quanto dotate di un diverso motocompressore, di pantografo simmetrico anziché di archetto, di motori di maggior potenza e di altri particolari, sia tecnici che di carrozzeria; col passaggio di proprietà furono poi sostanzialmente unificate, come caratteristiche e prestazioni, alle serie 7000 già in uso.
Nei primi anni ottanta fu iniziato un importante programma di ammodernamento delle Stanga, che si concluse nel 1997: furono apportate diverse modifiche e migliorie sia alla parte meccanica che a quella elettrica, con qualche miglioria anche alla cassa. L'implementazione dell'intervento avvenne perlopiù presso le Officine Aziendali ATAC di via Prenestina; ne furono escluse le otto unità ex STEFER, che erano già più "moderne" essendo state ricostruite da ditte esterne nel 1987/88. I carrelli furono rinforzati nel telaio e, successivamente, ricevettero boccole a rulli e ruote elastiche, come già avvenuto anni addietro sulle otto unità ex STEFER. Furono anche ammodernati l'impianto di illuminazione interna (con lampade a fluorescenza anziché ad incandescenza) e l'avviamento (il sistema automatico originale fu sostituito con un altro a controllo semielettronico); si provvide poi ad applicare un impianto a bassa tensione e furono modificati il comando dei pattini elettromagnetici e delle porte, mantenendo però la peculiare presa elettrica a doppio braccio parallelo. Le unità ex STEFER vennero invece dotate di un pantografo asimmetrico Brecknell-Willis in luogo dell'originale simmetrico, tranne alcune unità che adottarono pure, successivamente, l'originale archetto delle 7000; furono poi anch'esse, progressivamente, dotate di un più moderno pantografo asimmetrico, modifica estesa nel frattempo anche alle 7000 originali. Risale invece a epoche successive l'installazione, su certe unità, di un moderno pantografo monobraccio.
Di fatto col passare di tempo l'unico modo per distinguere chiaramente una Stanga originale ATAC da una unità ex STEFER è rimasto il numero di matricola; ad una visione più attenta si possono però notare piccole differenze nella cassa, come un diverso spazio tra la linea superiore dei finestrini ed un coprigiunto presente sopra di essi, una differente base del pantografo ed un frontale pure non del tutto identico tra i due sottogruppi.
Questi tram diedero ottimi risultati fin dall'inizio della loro vita operativa, venendo apprezzate sia dal personale che dall'utenza. Il loro impiego sulla linea "circolare rossa", poi soppressa, valse loro anche il soprannome di "circolari".
Le "Stanga" hanno accumulato oltre settant'anni di servizio: al terzo millennio essi operano perlopiù sulle linee 5, 14 e 19, alternandosi con le SOCIMI Serie 9000. Col passare degli anni, data la loro obsolescenza e scarsa rispondenza alle moderne esigenze (specie per l'assenza del pianale ribassato), se ne prevede l'accantonamento in favore di nuovi mezzi più moderni, provvedendo però a preservare alcune unità come mezzi storici.
Livree
[modifica | modifica wikitesto]Le "Stanga" entrarono in servizio con una livrea a due toni di verde, applicata secondo un caratteristico disegno discendente, eliminato a partire dal 1968 e trasformato nella divisione semplificata: in alto verde chiaro, in basso verde scuro. Fino agli anni settanta, queste vetture sfoggiavano sul frontale la firma in corsivo "Stanga", apposta dal costruttore, scritta poi, purtroppo, eliminata.
Nel 1972 iniziò l'applicazione della livrea verde "Roma 71", sostituita a partire dal 1978 dall'"arancio ministeriale".
Dal 2000 le vetture hanno ricominciato ad essere pellicolate in livrea a due toni di verde, nel disegno semplificato introdotto nel 1968, ma con disposizione invertita dei colori.
Le unità STEFER erano invece verniciate nei colori sociali (blu e bianco) e, quando sono state acquisite dall'ATAC, furono ridipinte inizialmente in arancione per poi, come le "sorelle" serie 7000, essere ricolorate in livrea a due toni di verde. Anch'esse ebbero inizialmente, per un certo tempo, la firma "Stanga" apposta sul frontale dal costruttore.
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Vettura n. 7005 in livrea "arancio ministeriale"
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Due vetture ex STEFER in livrea bi-verde ATAC
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Vettura n. 501 della STEFER
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Vettura n. 7031 in livrea verde "Roma 71"
Vetture speciali
[modifica | modifica wikitesto]Due vetture della serie sono state modificate negli interni per usi speciali: sono stati infatti aggiunti i tavolini e modificata la disposizione delle sedute, mentre nel posteriore sono stati ricavati una cucina e un bagno:
- 7021 (Tram Ristorante), è stata la prima ad essere attrezzata come vettura ristoro; ad oggi risulta ferma in attesa di revisione.
- 7115 (Tramjazz), attrezzata nel 2012 ed entrata in servizio nel 2016, è stata ridipinta con una sgargiante livrea grigio-rossa ed attrezzata con condizionatori; offre 38 posti a sedere.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Sulla rete tranviaria di Roma le vetture sono numerate con soli numeri dispari, essendo i pari riservati alle rimorchiate.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su tram ATAC serie 7000
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Storia delle 7000, su tramroma.com.
- Storia delle unità STEFER, su tramroma.com.