Stadio Toyota

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Stadio Toyota
Interno dello stadio
Informazioni generali
StatoBandiera del Giappone Giappone
Ubicazione7-2 Sengoku-cho, Toyota, Aichi
Inizio lavorisettembre 1997
Inaugurazione21 luglio 2001
Costo45000000000 ¥
ProprietarioCittà di Toyota
ProgettoKishō Kurokawa
Prog. strutturaleArup
CostruttoreShimizu Corporation
Taisei Corporation
Yahagi Construction
Informazioni tecniche
Posti a sedere44 380
StrutturaPianta ellittica
CoperturaTotale
Mat. del terrenotappeto erboso
Dim. del terreno115 × 78 m
Area dell’edificio40 735 m²
Uso e beneficiari
CalcioNagoya Grampus
Rugby a 15Toyota Verblitz
Mappa di localizzazione
Map
Coordinate: 35°05′04″N 137°10′15″E / 35.084444°N 137.170833°E35.084444; 137.170833

Lo stadio Toyota (豊田スタジアム?, Toyota Sutajiamu), è un impianto sportivo multifunzione di Toyota, città della prefettura giapponese di Aichi. Edificato a partire dal 1997 e inaugurato nel 2001, era inizialmente previsto per ospitare gare del campionato mondiale di calcio 2002, ma fu uno degli impianti rimasti esclusi dalla competizione causa riduzione delle sedi giapponesi a seguito dell'assegnazione congiunta del torneo alla Corea del Sud.

Prevalentemente dedito al calcio e privo di pista d'atletica, ospita la compagine professionistica del Nagoya Grampus; è idoneo anche a gare di rugby e, oltre a essere uno degli impianti, della squadra di Top League Toyota Verblitz, ospitò nel 2019 anche alcune gare della Coppa del Mondo.

Lo stadio è dotato di una copertura meccanizzata che, tuttavia, dal 2015 è inutilizzata per via degli alti costi di manutenzione.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stadio, un progetto dall'architetto Kishō Kurokawa, fu pianificato per essere completato nel 2001, cinquantesimo anniversario del conferimento del titolo di città a Toyota[1], e in tempo per accogliere il campionato mondiale di calcio 2002, del quale Toyota era una delle città ospiti. Il 31 maggio 1996, a progetto avviato, fu però reso noto dalla FIFA che il mondiale sarebbe stato organizzato congiuntamente alla Corea del Sud[2], il che provocò il taglio di cinque sedi giapponesi tra i quali Toyota[1][3]. La mancata assegnazione di gare mondiali obbligò a rivedere drasticamente il progetto, che prevedeva uno stadio da 60000 posti; al suo posto fu disegnato un impianto più leggero da 45000 posti dotato di tetto mobile[1].

Essendo uno stadio solo di calcio, è concepito secondo le stringenti regole FIFA che vogliono l'erba del prato esposta alla luce solare[1]. Dal punto di vista dei materiali, è realizzato in acciaio con pannelli precompressi di cemento autoestinguente per mantenere leggera la struttura[1]. Le competenze d'ingegneria strutturale furono fornite da Ove ARUP & Partners Japan, in particolare per quanto riguarda le misure per far fronte a sismi, tifoni e altri eventi incontrollabili[1].

Il Toyota divenne ben presto uno degli impianti di uno dei club più noti della prefettura, il Nagoya Grampus; ospitò anche varie edizioni della Coppa del mondo per club FIFA durante una delle quali, nel 2012, fu lo stadio in cui fu ufficialmente utilizzato per la prima volta, in via sperimentale, il sistema occhio di falco, introdotto per dirimere i casi controversi in cui vi sia il dubbio se la palla abbia interamente attraversato la linea di porta e l'azione si sia risolta in gol o meno[4]. In ambito calcistico internazionale, invece, ha sovente ospitato il Giappone, spesso in occasione della Coppa Kirin, la prima volta nel 2015; al 2021 la più recente apparizione della squadra nazionale in tale competizione è del 2019 contro Trinidad e Tobago[5]. Tra le vittorie più di prestigio in tale competizione figura anche il sorprendente 7-2 inflitto dai nipponici alla Bulgaria nell'edizione 2016, caratterizzata da un primo tempo terminato 4-0[6].

Il tetto è retraibile e quando è aperto è ripiegato alla stessa maniera di una tenda a pacchetto; tuttavia l'utilizzo di tale copertura fu sospeso a partire dal 1º aprile 2015 per via degli alti costi di esercizio di tale dispositivo[7].

Lo stadio è anche occasionalmente terreno interno di incontri di cartello del club rugbistico del Toyota Verblitz, facente parte del gruppo sportivo dell'omonima casa automobilistica[8]. Nel 2015 fu tra gli impianti designati a ospitare incontri della fase a gironi della Coppa del Mondo di rugby 2019[9]; ad esso furono assegnate 4 partite, ma ivi se ne tennero solo tre perché l'ultima di esse, che avrebbe dovuto svolgersi tra Italia e Nuova Zelanda, fu annullata da World Rugby per rischi alla sicurezza causati dal tifone Hagibis che nel periodo del torneo stava battendo le coste sudorientali del Giappone[10].

Eventi internazionali di rilievo[modifica | modifica wikitesto]

Calcio[modifica | modifica wikitesto]

Toyota
3 giugno 2016, ore 19:40 UTC+9
Coppa Kirin 2016
Giappone Bandiera del Giappone7 – 2
referto
Bandiera della Bulgaria BulgariaStadio Toyota (41940 spett.)
Arbitro: Bandiera della Polonia Bartosz Frankowski

Rugby a 15[modifica | modifica wikitesto]

Toyota
5 ottobre 2019, ore 19:30 UTC+9
Coppa del Mondo 2019, girone A
Giappone Bandiera del Giappone38 – 19
referto
Bandiera di Samoa SamoaStadio Toyota (39695 spett.)
Arbitro: Bandiera del Sudafrica Jaco Peyper

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f (EN) Toyota City Stadium, su kisho.co.jp, Kishō Kurokawa Architects and Associates. URL consultato il 3 settembre 2021 (archiviato dall'url originale il 16 luglio 2020).
  2. ^ Storico: mondiali 2002 a Giappone e Corea, in la Stampa, 1º giugno 1996, p. 35. URL consultato il 3 settembre 2021.
  3. ^ Vittorio Zucconi, Biglietti, stadi e turisti: il Mondiale è stato un flop, in la Repubblica, 30 giugno 2002. URL consultato il 3 settembre 2021.
  4. ^ Lino Garbellini, Addio gol fantasma, arriva la tecnologia, in Corriere della Sera, 6 dicembre 2012. URL consultato il 3 settembre 2021 (archiviato dall'url originale il 6 dicembre 2012).
  5. ^ Tired Japan held by Trinidad and Tobago, in Reuters, 5 giugno 2019. URL consultato il 4 settembre 2021 (archiviato dall'url originale il 3 settembre 2021).
  6. ^ (EN) Japan’s Kagawa, Yoshida notch braces in rout of Bulgaria, in The Japan Times, 3 giugno 2016. URL consultato il 4 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 4 giugno 2016).
  7. ^ (JA) 豊田スタジアムの開閉式屋根の運用は、平成27年4月1日から原則停止いたします [Il funzionamento del tetto retraibile del Toyota Stadium sarà sospeso dal 1º aprile 2015], su city.toyota.aichi.jp, Città di Toyota. URL consultato il 3 settembre 2021 (archiviato dall'url originale l'11 febbraio 2016).
  8. ^ (EN) City of Toyota Stadium, su japantimes.co.jp, The Japan Times. URL consultato il 4 settembre 2021 (archiviato dall'url originale il 27 febbraio 2021).
  9. ^ (EN) World Rugby approves revised Japan 2019 hosting roadmap, su rugbyworldcup.com, World Rugby, 27 settembre 2015. URL consultato il 17 agosto 2021 (archiviato dall'url originale il 14 aprile 2021).
  10. ^ (EN) Chris Jones, Rugby World Cup: Typhoon Hagibis forces England-France off; Scotland wait & Ireland play, in BBC, 10 ottobre 2019. URL consultato il 31 luglio 2021.
    «The Pool B match between New Zealand and Italy in Toyota on Saturday has also been cancelled»

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]