Supermercato

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Supermercato brasiliano a San Paolo

Il supermercato è un operatore della grande distribuzione organizzata (GDO). È caratterizzato dall'essere un punto vendita al dettaglio self-service di prodotti di largo consumo con una superficie compresa tra 400  e i 2 500 m².

Caratteristiche dell'attività[modifica | modifica wikitesto]

Il fatturato è il principale indicatore della dimensione di un supermercato e della sua capacità di "fare massa" (massa critica), per avere un forte potere contrattuale verso i fornitori e ottenere prezzi più bassi.

Per l'elevato afflusso di liquidità, la grande distribuzione è un'attività che si è pensato di abbinare a quella . Gli incassi divengono in parte depositi della banca, che servono ad espandere il credito con riserva frazionaria. Un solido esempio è la Unipol e la Lega delle Cooperative.[senza fonte]

All'interno di un gruppo di società, il supermercato fornisce la liquidità necessaria a pagare i salari, i fornitori e gli altri costi, riducendo il ricorso a temporanei indebitamenti con le banche per il pagamento delle spese correnti (indice di una gestione negativa dell'impresa). In questo senso aumenta l'autonomia finanziaria di una società.

Lo sfasamento temporale fra gli incassi e il pagamento dei fornitori consente per brevi periodi di disporre di una notevole liquidità che può essere reinvestita con profitto dal personale che si occupa di finanza all'interno della grande distribuzione. I ritardi nel pagamento dei fornitori possono dipendere da una momentanea crisi di liquidità, ma anche dal fatto che questa viene impegnata con profitto altrove.

Disciplina normativa[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1971, i commercianti si unirono in un'associazione che nell'interesse della categoria si oppose all'apertura dei grandi centri commerciali, ottenendo come risultato l'emanazione della legge 426/1971 che introdusse l'obbligo di licenze regionali per la GDO, limiti al numero di supermercati in base ai residenti nel raggio di alcuni chilometri dal centro commerciale, distanze minime fra due centri, e altri benefici quali 44 ore di lavoro settimanali, chiusura il festivo e un giorno alla settimana scelto localmente.

Il decreto Bersani del 2007 abolì l'obbligo di una distanza minima e di proporzionalità al bacino potenziale di clienti. Con la liberalizzazione degli orari degli esercizi commerciali, stabilita con la legge 22 dicembre 2011 n. 214[1], non sussiste più l'obbligo della chiusura domenicale o festiva.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il Piggly Wiggly store (a Memphis, nel Tennessee) nel 1918. Il primo supermercato (di frutta e verdura) al mondo, aperto nel 1916.

Il primo supermercato aprì negli Stati Uniti nel 1916, nel Tennesse.

A partire dal secondo dopoguerra cominciarono ad affermarsi in Europa catene di supermercati formate da società cooperative, a volte con la denominazione "Coop" (come la Coop italiana, quella svizzera, quella norvegese, etc.).

Tra il 1973 e il 1985, a causa delle due crisi petrolifere, si verificò in tutto l'occidente una crescita dell'inflazione fino al 20-25% che annullò il potere di acquisto ottenuto dai lavoratori dipendenti con gli aumenti salariali di quel periodo. Analoga impennata dei prezzi si manifestò nel periodo dell'introduzione dell'euro, nei paesi aderenti all'eurozona. Mentre i supermercati aderirono ai programmi del Governo di conversione lira/euro per calmierare i prezzi, un controllo sulla piccola distribuzione si mostrò oggettivamente difficile. I prezzi in Italia risultano aumentati anche più del doppio negli ultimi 20 anni[2], con un adeguamento al costo della vita quasi uguale a quello dei paesi del nord-Europa.[3]

A partire dagli anni '90-2000 cominciarono a riscuotere successo i discount, tra cui la catena tedesca Lidl si è imposta a livello europeo.

Italia[modifica | modifica wikitesto]

Una catena italiana molto famosa è stata la Standa, che nel 1988 entrò a far parte del gruppo Fininvest e divenne un vero e proprio fenomeno di costume (con il celebre slogan "La Casa degli italiani").[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Gazzetta Ufficiale, su www.gazzettaufficiale.it. URL consultato il 21 settembre 2022.
  2. ^ La stangata dell’euro: in 20 anni i prezzi sono aumentati del 150%, ma gli stipendi solo del 50%, su La Stampa, 26 febbraio 2022. URL consultato il 6 maggio 2023.
  3. ^ ICA Handla Online, su handlaprivatkund.ica.se. URL consultato il 6 maggio 2023.
    «Supermercato del centro di Stoccolma, in Svezia; vedere la voce "Mejeri & Ost" per un confronto dei prezzi dei prodotti caseari, a partire dal latte. Si ricordi che 10 Kr. = 1 €, all'incirca.»
  4. ^ BERLUSCONI COMPRA LA STANDA, su La Repubblica, 15 luglio 1988. URL consultato il 6 maggio 2023.

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