Stefano Gross

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Stefano Gross
Stefano Gross in gara a Zagabria Sljeme il 6 gennaio 2015
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 178 cm
Peso 76 kg
Sci alpino
Specialità Slalom speciale
Squadra Fiamme Gialle
Statistiche aggiornate al 5 aprile 2024

Stefano Gross (Bolzano, 4 settembre 1986) è uno sciatore alpino italiano specialista dello slalom speciale.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Stagioni 2005-2010[modifica | modifica wikitesto]

Originario di Pozza di Fassa in provincia di Trento, Gross è nel giro delle nazionali italiane dal 2005[1], anno in cui ha partecipato ai Mondiali juniores di Bardonecchia, in febbraio (27º nello slalom gigante, 8º nello slalom speciale), e ha esordito in Coppa Europa in dicembre. Nel 2006 ha poi sfiorato la medaglia ai Mondiali juniores del Québec giungendo 4º nello slalom speciale.

Ha esordito in Coppa del Mondo il 22 dicembre 2008 nello slalom dell'Alta Badia senza però concludere la prova. Poco più di un mese dopo, il 1º febbraio 2009, ha ottenuto i primi punti nel circuito con il 25º posto di Garmisch-Partenkirchen. A livello di Coppa Europa ha invece conquistato i suoi primi podi durante la stagione 2009-2010 (due secondi e un terzo posto).

Stagioni 2011-2024[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2011 ha debuttato ai Campionati mondiali, classificandosi 22º in slalom speciale a Garmisch-Partenkirchen; l'8 gennaio 2012 ha colto il suo primo podio in Coppa del Mondo, giungendo terzo nello slalom speciale di Adelboden. Nel 2013 ha partecipato ai Mondiali di Schladming (11º in slalom speciale), mentre nel 2014 ha vinto il titolo italiano, sempre in slalom, e ha preso parte ai XXII Giochi olimpici invernali di Soči 2014: il 22 febbraio è giunto quarto nella prova di slalom speciale, a cinque centesimi dal podio[2].

L'11 gennaio 2015 ha ottenuto la sua prima vittoria in Coppa del Mondo, conquistando con un vantaggio di due centesimi di secondo[3] il primo posto nello slalom speciale sulla Chuenisbärgli di Adelboden davanti al tedesco Fritz Dopfer e all'austriaco Marcel Hirscher. Ai successivi Mondiali di Vail/Beaver Creek 2015 non ha completato lo slalom speciale, mentre nella rassegna iridata di Sankt Moritz 2017, nella medesima specialità, si è classificato 9º. Il 19 dicembre 2017, nello slalom in notturna in Val di Fassa ha ottenuto la sua prima vittoria in Coppa Europa; ai XXIII Giochi olimpici invernali di Pyeongchang 2018 si è classificato 16º nello slalom speciale. L'anno dopo ai Mondiali di Åre è stato 10º nello slalom speciale, mentre a quelli di Cortina d'Ampezzo 2021 non ha completato lo slalom speciale. Ai Mondiali di Courchevel/Méribel 2023 si è classificato 18º nello slalom speciale.

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Coppa del Mondo[modifica | modifica wikitesto]

  • Miglior piazzamento in classifica generale: 16º nel 2015
  • 12 podi (11 in slalom speciale, 1 in slalom parallelo):
    • 1 vittoria (in slalom speciale)
    • 4 secondi posti (in slalom speciale)
    • 7 terzi posti (6 in slalom speciale, 1 in slalom parallelo)

Coppa del Mondo - vittorie[modifica | modifica wikitesto]

Data Località Paese Specialità
11 gennaio 2015 Adelboden Bandiera della Svizzera Svizzera SL

Legenda:
SL = slalom speciale

Coppa del Mondo - gare a squadre[modifica | modifica wikitesto]

  • 1 podio:
    • 1 terzo posto

Coppa Europa[modifica | modifica wikitesto]

  • Miglior piazzamento in classifica generale: 22º nel 2010
  • 9 podi:
    • 1 vittoria
    • 5 secondi posti
    • 3 terzi posti

Coppa Europa - vittorie[modifica | modifica wikitesto]

Data Località Paese Specialità
18 dicembre 2017 Val di Fassa Bandiera dell'Italia Italia SL

Legenda:
SL = slalom speciale

Campionati italiani[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia di bronzo al valore atletico - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Profilo FISI, su fisi.org. URL consultato il 18 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 21 ottobre 2014).
  2. ^ Referto della gara, su data.fis-ski.com. URL consultato il 29 marzo 2014.
  3. ^ Referto della gara, su data.fis-ski.com, 11 gennaio 2015. URL consultato l'11 gennaio 2015.
  4. ^ (EN) Profilo FIS, su data.fis-ski.com. URL consultato il 30 agosto 2019.
  5. ^ Maurizio Di Giangiacomo, Benemerenze del CONI oggi a Trento - Malagò premia campioni e dirigenti (PDF), in Trentino, 2 febbraio 2015, pp. 39-42. URL consultato il 4 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 4 febbraio 2015).

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