Stazione di Gorizia Centrale
Gorizia Centrale stazione ferroviaria | |
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già Gorizia Campagnuzza già Gorizia Meridionale già Görz Südbahnhof | |
Il fabbricato viaggiatori | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Località | Gorizia |
Coordinate | 45°55′58″N 13°36′27″E |
Linee | Udine-Trieste Nova Gorica-Gorizia Gorizia-Aidussina (1902-1947) |
Storia | |
Stato attuale | In uso |
Attivazione | 1860 |
Caratteristiche | |
Tipo | Stazione in superficie, passante, di diramazione, internazionale di confine |
Binari | 4 |
Gestori | Rete Ferroviaria Italiana |
Operatori | Trenitalia |
Interscambi | Autolinee |
La stazione di Gorizia Centrale è una stazione ferroviaria della linea Udine-Trieste, posta a servizio dell'omonimo capoluogo di provincia.
È origine della linea internazionale per Nova Gorica.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La stazione fu inaugurata il 1º ottobre 1860 con l'apertura della ferrovia Udine-Trieste[1]. A quel tempo in territorio austriaco, la stazione ebbe il doppio nome di Görz/Gorizia e fu esercita dalla Imperial Regia Privilegiata Società delle ferrovie dell'Austria Meridionale e della Venezia.[senza fonte]
Nel 1902, la stazione di Gorizia divenne capotronco della linea per Aidussina, costruita ed esercita dalla Ferrovia Locale Gorizia Haidenschaft (FLGH)[2].
Nel 1906, a seguito dell'apertura della ferrovia Jesenice–Trieste, facente parte del complesso della ferrovia Transalpina, la stazione assunse la doppia denominazione di Görz Südbahnhof/Gorizia Meridionale, per distinguerla da quella sorta sulla nuova linea, la Görz Staatsbahnhof/Gorizia stazione delle Ferrovie dello Stato. I due impianti ferroviari erano collegati da un breve raccordo che utilizzava parzialmente la linea per Aidussina[senza fonte]. Durante la prima guerra mondiale il fabbricato fu gravemente danneggiata dai bombardamenti. L'8 agosto 1916 il sottotenente Aurelio Baruzzi, primo soldato italiano ad entrare a Gorizia, issò sulle rovine della stazione il Tricolore.
A seguito del trattato di Saint-Germain-en-Laye (1919), le due stazioni passarono all'Italia e furono esercite dalle Ferrovie dello Stato (FS). La stazione della Udine–Trieste cambiò diverse volte denominazione nel corso dei dodici anni successivi: inizialmente mantenne il nome italiano di Gorizia Meridionale per poi diventare Gorizia Campagnuzza e, dal 1923, Gorizia Centrale[3].
Il transito internazionale per Nova Gorica, interrotto in seguito alle modifiche confinarie conseguenti alla seconda guerra mondiale, venne aperto all'esercizio il 13 ottobre 1960[4].
Strutture e impianti
[modifica | modifica wikitesto]La stazione dispone di quattro binari per il servizio viaggiatori e di uno scalo parzialmente elettrificato.
Movimento
[modifica | modifica wikitesto]La stazione, esercita da Rete Ferroviaria Italiana, è servita da treni regionali svolti da Trenitalia nell'ambito del contratto di servizio stipulato con la Regione Friuli Venezia Giulia; la stazione è servita inoltre da un collegamento InterCity Notte in servizio Roma-Trieste e da una coppia di Frecciarossa da e per Napoli, sempre di Trenitalia.
Il movimento passeggeri è di circa 1 400 000 di persone all'anno, che fanno sì che la stazione di Gorizia sia la quinta stazione in Friuli-Venezia Giulia per numero di passeggeri[5].
Servizi
[modifica | modifica wikitesto]La stazione dispone dei seguenti servizi:
- Biglietteria a sportello
- Biglietteria automatica
- Sala d'attesa
- Servizi igienici
- Posto di Polizia ferroviaria
- Bar
Interscambi
[modifica | modifica wikitesto]Fra il 1909 e il 1935 l'area di fronte al fabbricato viaggiatori ospitò il capolinea meridionale della rete tranviaria di Gorizia.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Sviluppo delle ferrovie italiane dal 1839 al 31 dicembre 1926, Roma, Ufficio Centrale di Statistica delle Ferrovie dello Stato, 1927. Vedi Alessandro Tuzza, Trenidicarta.it, 1997-2007. URL consultato il 20 novembre 2009.
- ^ Omar Cugini, Ennio Morando, La ferrovia Gorizia - Nova Gorica, su ilmondodeitreni.it. URL consultato il 20 novembre 2009 (archiviato dall'url originale il 12 marzo 2010).
- ^ D.M. 30 agosto 1923, art. 1
- ^ Michele Dard, 1960 F.S., in Voci della Rotaia, anno III, n. 12, dicembre 1960, p. 5.
- ^ Flussi Centostazioni Archiviato il 9 febbraio 2010 in Internet Archive.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Rete Ferroviaria Italiana, Fascicolo Linea 64 (Udine - Trieste Centrale).
- Rete Ferroviaria Italiana, Fascicolo Linea 68 (Nova Gorica - Gorizia Centrale).
- Marco Minari, Uno sguardo a Gorizia, in "I Treni", anno XXV, n. 260 (giugno 2004), pp. 26–31.
Altri progetti
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