Chiesa di Nostra Signora di Czestochowa: differenze tra le versioni
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Versione delle 17:23, 2 nov 2014
Chiesa di Nostra Signora di Czestochowa | |
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Stato | Italia |
Regione | Lazio |
Località | File:Roma-Stemma.pngRoma |
Indirizzo | Largo Augusto Corelli, 9 |
Coordinate | 41°54′49.68″N 12°36′38.3″E / 41.9138°N 12.61064°E {{#coordinates:}}: non è possibile avere più di un tag principale per pagina
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Religione | Cristiana cattolica di rito romano |
Titolare | Maria |
Diocesi | Diocesi di Roma |
Consacrazione | 30 ottobre 1971 |
Architetto | Gianfranco Tonelli |
Inizio costruzione | 1969 |
Completamento | 1971 |
Sito web | www.czestochowa.it/ |
La chiesa di Nostra Signora di Czestochowa è un luogo di culto cattolico di Roma, situato in largo Augusto Corelli, zona Z.VIII Tor Sapienza.
Essa sorse per volontà di papa Paolo VI nel 1965, anno della posa della prima pietra, per ricordare i mille anni della evangelizzazione della Polonia; i lavori, condotti tra il 1969 ed il 1971 su progetto dell'architetto Alberto Tonelli, terminarono con la solenne inaugurazione, avvenuta il 30 ottobre 1971 alla presenza del primate della chiesa cattolica polacca, il cardinale Stefan Wyszyński.
La chiesa si caratterizza per la presenza di una grande vetrata trasparente, con intelaiatura in metallo, che separa l'aula liturgica dal piazzale antistante. All'interno, sia il tabernacolo, sospeso al centro di un rosone in vetro policromo, che il fonte battesimale sono rappresentati con una sfera che si apre: il tabernacolo per mostrare l'interno di pietra rossa ove è posto l'ostensorio; il fonte battesimale per mostrare l'acqua benedetta. Caratteristico è pure l'altare maggiore in acciaio inossidabile. In una piccola cappella laterale è posta una copia della Vergine di Częstochowa.
La chiesa è sede della parrocchia omonima, istituita il 12 giugno 1962 col decreto Simul cum numero del cardinale vicario Clemente Micara col nome di parrocchia di San Massimo, e poi, nel 1965, cambiata in quello attuale.
Dal 20 novembre 2004, la chiesa accoglie le spoglie mortali della Serva di Dio Lorena D'Alessandro[2], abitante a La Rustica ed frequentatrice della parrocchia. Muore il 3 aprile 1981, all'età di 16 anni[3], a causa di un tumore. L’8 aprile 2003 si è conclusa, presso il Vicariato di Roma, la fase diocesana della sua causa di beatificazione.[4]
Note
Bibliografia
- C. Rendina, Le Chiese di Roma, Newton & Compton Editori, Roma 2000, pp. 274-275. ISBN 978-88-541-1833-1
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