Arco della Pace: differenze tra le versioni
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* La posizione dei cavalli che trainano il carro della pace è stata modificata dagli Asburgo. Per farsi beffa dei francesi, i cavalli sono stati ruotati di 180 gradi affinché il fondoschiena fosse orientato verso la Francia<ref>Gjlla Giani, ''L'Arco della Pace di Milano'', Milano, Di Baio Editore, 1988, pag.12</ref>. |
* La posizione dei cavalli che trainano il carro della pace è stata modificata dagli Asburgo. Per farsi beffa dei francesi, i cavalli sono stati ruotati di 180 gradi affinché il fondoschiena fosse orientato verso la Francia<ref>Gjlla Giani, ''L'Arco della Pace di Milano'', Milano, Di Baio Editore, 1988, pag.12</ref>. |
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* In occasione del campionato mondiale di calcio di [[Campionato mondiale di calcio 1990|Italia 90]], per finanziare da privati il recupero e il restauro dell'arco, fu installato un ascensore esterno e un terrazzamento che permetteva la visita della sestiga. Per il finanziamento venne creata la mostra Art Fence, grazie alla collaborazione fra artisti e professori dell'[[Accademia di belle arti di Brera]] e la casa editrice [[Di Baio Editore]]. |
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== Note == |
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Versione delle 13:09, 25 feb 2016
L'Arco della Pace è un arco trionfale di Milano situato all'inizio di corso Sempione. Dedicato alla pace tra le nazioni europee raggiunta al congresso di Vienna, rappresenta uno dei maggiori monumenti neoclassici di Milano.
Storia
L'arco della Pace fu in origine concepito come "arco della Vittoria" per celebrare la vittoria francese nella battaglia di Jena: venne solo successivamente dedicato alla pace tra le nazioni europee dall'imperatore Francesco I d'Austria una volta rimpadronitosi della città di Milano.
L'opera, progettata da Luigi Cagnola, fu realizzata a partire dal 1807: i lavori vennero diretti dallo stesso Cagnola e supervisionati da Domenico Moglia[1], Nicola Pirovano[2], Francesco Peverelli[3] e Bai Gio Battista[4][5], sotto la spinta del comune di Milano e di Napoleone[6]. L'opera era oramai a due terzi e diverse statue erano già terminate, come quelle della Storia e della Poesia, eseguite dal neoclassico Luigi Acquisti, quando con la caduta del Regno Italico il progetto venne abbandonato.
Solo nel 1826 venne ripresa la riedificazione dell'edificio sotto l'imperatore asburgico Francesco I d'Austria, che ne mutò la dedica.
Dopo la morte di Luigi Cagnola, avvenuta nel 1833, la direzione dei lavori passò nelle mani di Carlo Giuseppe Londonio che lo completò nel 1838[5], in tempo perché alla cerimonia di inaugurazione partecipasse Ferdinando I, Imperatore d'Austria e re del Lombardo-Veneto.
L'8 giugno 1859, quattro giorni dopo la vittoria di Magenta, vi fecero il loro ingresso trionfale in Milano Napoleone III e Vittorio Emanuele II, fra le acclamazioni della folla.
A seguito del passaggio di Milano dalla dominazione asburgica al Piemonte, le sole modifiche che furono apportate al monumento ormai concluso da oltre vent'anni, furono le nuove epigrafi dedicatorie poste sulla sommità degli archi:
«Entrando coll’armi gloriose / Napoleone III e Vittorio Emanuele II liberatori / Milano esultante cancellò da questi marmi / le impronte servili / e vi scrisse l’indipendenza d’Italia / MDCCCLIX»
«Alle speranze del Regno Italico / auspice Napoleone I / i Milanesi dedicarono l’anno MDCCCVII / e francati da servitù / felicemente restituirono / MDCCCLIX»
Descrizione
Nel 1842, quattro anni dopo essere stato ultimato, il monumento veniva così descritto in Memorie del Reale istituto lombardo di scienze, lettere ed arti, vol. 1:[7]
«L’Arco della Pace, d’ ordine corintio, è un grande quadrato alto 75 piedi parigini e 4 pollici, e largo piedi 75 e 4: ha tre arcate, due minori ed una maggiore, con innanzi quattro colonne di un sol pezzo per lato, alte piedi 58 e mezzo, destinate a portare quattro statue. A ciascun piedestallo della colonna si è posta a fregio una figura grande al vero, di basso rilievo: verso la città sono Minerva e Marte, di Camillo Pacetti; Apollo, di Angelo Pizzi; Ercole, di Gaetano Monti, milanese; verso la campagna la Vigilanza, di Pizzi; la Storia e la Poesia, di Luigi Acquisti; la Lombardia, di Gaetano Monti di Ravenna.»
Opere in bronzo fuse dalla ditta Manfredini di Milano
- Sestiga con Minerva della Pace - Abbondio Sangiorgio.
- Quattro Vittorie a cavallo - Giovanni Putti[8].
Opere in marmo [8]
n. | titolo | autore | lato | note |
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** | Bassorilievi scene celebrative | |||
1 | La Battaglia di Lipsia | Pompeo Marchesi | fiancata sinistra | |
2 | Il Congresso di Praga | Luigi Acquisti, finito da Francesco Somaini | interno destro arco maggiore | |
3 | Ingresso delle LL. MM. RR. In Milano nel 1815 | Benedetto Cacciatori | Castello | |
4 | La Battaglia di Kulm | Claudio Monti | fiancata destra | |
5 | Fondazione regno Lombardo-Veneto | Pompeo Marchesi | Castello | |
6 | Il Passaggio del Reno | Pompeo Marchesi | Castello | |
7 | L'Occupazione di Lione | Pompeo Marchesi | Castello | |
8 | L'Occupazione di Parigi | Luigi Acquisti | ||
9 | La Pace di Parigi | Gaetano Monti | Sempione | |
10 | Il Congresso di Vienna | Giambattista Perabò | Sempione | |
11 | L'Istituzione dell’Ordine della Corona Ferrea | Giambattista Perabò | Sempione | |
12 | Ingresso in Milano del Generale Conte Neipperg nel 1815 | Claudio Monti | Sempione | modello di Gaetano Monti |
13 | Ingresso a Parigi dei tre sovrani alleati | Grazioso Rusca | finito da Girolamo Rusca | |
14 | Capitolazione di Dresda | Benedetto Cacciatori | Castello | |
15 | Incontro dei tre sovrani alleati | Gaetano Monti | interno sinistro arco maggiore | |
16 | Battaglia d’Arcis sur Arbe | Francesco Somaini | ||
** | Statue allegoriche dei fiumi | |||
18 | Po | Benedetto Cacciatori | Castello | |
19 | Ticino | Benedetto Cacciatori | Castello | |
20 | Tagliamento | Pompeo Marchesi | Sempione | |
21 | Adige | Pompeo Marchesi | Sempione | |
** | Allegorie mitologiche | |||
18 | Ercole | Gaetano Monti | Castello | |
19 | Apollo | Luigi Buzzi Leone | Castello | modello di Angelo Pizzi |
20 | Marte | Benedetto Cacciatori | Castello | |
21 | Minerva | Benedetto Cacciatori | Castello | |
22 | Vigilanza | Angelo Pizzi | Sempione | |
23 | Poesia | Luigi Acquisti | Sempione | |
24 | Storia | Luigi Acquisti | Sempione | |
25 | Lombardia | Gaetano Monti | Sempione | |
** | Vittorie alate | |||
26 | Vittoria sinistra | Benedetto Cacciatori | Castello | modello di Camillo Pacetti |
27 | Vittoria destra | Benedetto Cacciatori | Castello | modello di Camillo Pacetti |
28 | Vittoria sinistra | Pompeo Marchesi | Sempione | |
29 | Vittoria destra | Pompeo Marchesi | Sempione | |
** | Serraglie | |||
30 | Astronomia | Giovanni Battista Comolli | Castello | |
31 | Città di Milano | Claudio Monti | Castello | |
32 | Immaginazione | Giovanni Antonio Labus | Castello | |
32 | Cerere | Luigi Marchesi | Sempione | |
33 | Regno Lombardo-Veneto | Giovanni Battista Comolli | Sempione | |
34 | Pomona | Antonio Pasquali | Sempione | |
** | 12 tipi di rosoni - ornati - cornici | Domenico Moglia | modelli in legno | |
** | 8 capitelli corinzi | Carlo Cattori | modello in stucco | |
** | 8 colonne di marmo di Crevola da Ornavasso | Nicola Pirovano | scavo - trasporto | Francesco Peverelli[non chiaro] posa in opera terminata 22.12.1831 |
Curiosità
- In Festa mobile di Ernest Hemingway viene riportata la convinzione che l'Arco della Pace sia allineato con l'Arco di Trionfo del Carrousel e l'Arco di Trionfo dell'Étoile di Parigi.
- La posizione dei cavalli che trainano il carro della pace è stata modificata dagli Asburgo. Per farsi beffa dei francesi, i cavalli sono stati ruotati di 180 gradi affinché il fondoschiena fosse orientato verso la Francia[9].
- In occasione del campionato mondiale di calcio di Italia 90, per finanziare da privati il recupero e il restauro dell'arco, fu installato un ascensore esterno e un terrazzamento che permetteva la visita della sestiga. Per il finanziamento venne creata la mostra Art Fence, grazie alla collaborazione fra artisti e professori dell'Accademia di belle arti di Brera e la casa editrice Di Baio Editore.
Note
- ^ Moglia eseguì in legno i modelli dei rosoni e degli altri ornamenti e diresse l'esecuzione in marmo degli stessi.
- ^ Pirovano diresse la maggior parte delle opere di quadratura e la loro collocazione, diresse in oltre gli scavi e il trasporto delle otto colonne dell'arco.
- ^ A seguito della morte del Pirovano, Peverelli subentrò alla direzione dei lavori di quadratura ed alla collocazione delle varie opere.
- ^ Battista fu il capo mastro delle opere murarie.
- ^ a b Gjlla Giani, p. 37
- ^ Gjlla Giani, p. 12
- ^ Istituto lombardo di scienze e lettere, Memorie del Reale istituto lombardo di scienze, lettere ed arti, Volume 1, su books.google.it, 1843, p. 462 e segg.. URL consultato il 13 ottobre 2015.
- ^ a b Autore sconosciuto
- ^ Gjlla Giani, L'Arco della Pace di Milano, Milano, Di Baio Editore, 1988, pag.12
Bibliografia
- Lavori all’Arco della Pace in Milano, in Biblioteca Italiana ossia Giornale di letteratura scienze ed arti, vol. 67, luglio 1832, pp. 3-12. URL consultato il 30 gennaio 2013.
- Gjlla Giani, L'Arco della Pace di Milano, Milano, Di Baio Editore, 1988, ISBN 88-7080-176-4. URL consultato il 20 febbraio 2013.
Voci correlate
Altri progetti
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