Tora! Tora! Tora!: differenze tra le versioni

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L'[[ammiraglio]] [[Isoroku Yamamoto]], comandante delle "flotte riunite", conoscendo le potenzialità economiche e belliche degli Stati Uniti, è scettico sulla possibilità del Giappone di vincere la guerra ma, una volta esaurite le possibilità di pace offerte dalla [[diplomazia]], inizia scupolosamente a preparare un attacco contro la flotta americana, che da [[San Diego]] si è spostata a [[Pearl Harbor]], minacciando le rotte giapponesi. La preparazione del piano d'attacco viene affidata a due giovani ufficiali, il [[capitano di vascello]] [[Mitsuo Fuchida]] ed il [[capitano di fregata]] [[Minoru Genda]], mentre le operazioni navali vengono elaborate dal capitano di vascello [[Kameto Kurojima]]; queste prevedono l'invio di 6 [[portaerei]], scortate da una squadra di [[Nave da battaglia|corazzate]], [[Incrociatore|incrociatori]] e [[cacciatorpediniere]], rifornita in mare durante il tragitto che separa il [[mar del Giappone]] dalle [[isole Hawaii]].
L'[[ammiraglio]] [[Isoroku Yamamoto]], comandante delle "flotte riunite", conoscendo le potenzialità economiche e belliche degli Stati Uniti, è scettico sulla possibilità del Giappone di vincere la guerra ma, una volta esaurite le possibilità di pace offerte dalla [[diplomazia]], inizia scupolosamente a preparare un attacco contro la flotta americana, che da [[San Diego]] si è spostata a [[Pearl Harbor]], minacciando le rotte giapponesi. La preparazione del piano d'attacco viene affidata a due giovani ufficiali, il [[capitano di vascello]] [[Mitsuo Fuchida]] ed il [[capitano di fregata]] [[Minoru Genda]], mentre le operazioni navali vengono elaborate dal capitano di vascello [[Kameto Kurojima]]; queste prevedono l'invio di 6 [[portaerei]], scortate da una squadra di [[Nave da battaglia|corazzate]], [[Incrociatore|incrociatori]] e [[cacciatorpediniere]], rifornita in mare durante il tragitto che separa il [[mar del Giappone]] dalle [[isole Hawaii]].


La squadra gipponese giunge a destinazione indisturbata e senza che l'ammiraglio [[Husband E. Kimmel]], comandante della flotta del sud Pacifico di stanza a Pearl Harbor, riceva comunicazione dell'attacco imminente ed il mattino del [[7 dicembre]] [[1941]] gli aerei giapponesi giungono sulla rada, comunicando il messaggio in codice ''Tora! Tora! Tora!'' che indica la riuscita dell'attacco a sorpresa, ed, in due ondate, infliggono danni rilevanti alle corazzate presenti alla base, affondando l'[[USS Arizona (BB-39)|''Arizona'']] e l'[[USS Oklahoma (BB-37)|''Oklahoma'']], ma mancando l'obiettivo principale ossia le portaerei [[USS Enterprise (CV-6)|''Enterprise'']], [[USS Lexington (CV-2)|''Lexington'']] e [[USS Saratoga (CV-3)|''Saratoga'']] che al momento dell'attacco erano in navigazione.
La squadra giapponese giunge a destinazione indisturbata e senza che l'ammiraglio [[Husband E. Kimmel]], comandante della flotta del sud Pacifico di stanza a Pearl Harbor, riceva comunicazione dell'attacco imminente ed il mattino del [[7 dicembre]] [[1941]] gli aerei giapponesi giungono sulla rada, comunicando il messaggio in codice ''Tora! Tora! Tora!'' che indica la riuscita dell'attacco a sorpresa, ed, in due ondate, infliggono danni rilevanti alle corazzate presenti alla base, affondando l'[[USS Arizona (BB-39)|''Arizona'']] e l'[[USS Oklahoma (BB-37)|''Oklahoma'']], ma mancando l'obiettivo principale ossia le portaerei [[USS Enterprise (CV-6)|''Enterprise'']], [[USS Lexington (CV-2)|''Lexington'']] e [[USS Saratoga (CV-3)|''Saratoga'']] che al momento dell'attacco erano in navigazione.


L'ammiraglio [[Chūichi Nagumo]], comandante della squadra navale, in un eccesso di prudenza evita di lanciare la terza ondata, prevista per ditruggere i depositi di [[carburante]] dell'isola e per proseguire nella ricerca delle portaerei, allo scopo di riportare intatte in Giappone le navi che saranno utilizzate per il conflitto appena iniziato ed ordina di invertire la rotta. L'ammiraglio Yamamoto, pur soddisfatto per la riuscita dell'attacco a sorpresa, non riesce a nascondere ai suoi ufficiali la preoccupazione per la guerra contro gli Stati Uniti, aumentata dal sentimento di reazione che nascerà nella popolazione a causa della [[dichiarazione di guerra]] presentata dopo l'attacco, sostenendo che ''è come avere destato un gigante assopito, infondendogli la volontà di combattere e vendicarsi''.
L'ammiraglio [[Chūichi Nagumo]], comandante della squadra navale, in un eccesso di prudenza evita di lanciare la terza ondata, prevista per distruggere i depositi di [[carburante]] dell'isola e per proseguire nella ricerca delle portaerei, allo scopo di riportare intatte in Giappone le navi che saranno utilizzate per il conflitto appena iniziato ed ordina di invertire la rotta. L'ammiraglio Yamamoto, pur soddisfatto per la riuscita dell'attacco a sorpresa, non riesce a nascondere ai suoi ufficiali la preoccupazione per la guerra contro gli Stati Uniti, aumentata dal sentimento di reazione che nascerà nella popolazione a causa della [[dichiarazione di guerra]] presentata dopo l'attacco, sostenendo che ''è come avere destato un gigante assopito, infondendogli la volontà di combattere e vendicarsi''.


== Produzione ==
== Produzione ==

Versione delle 13:21, 19 dic 2011

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Paese di produzioneUSA
Durata144 min
Genereazione, avventura, drammatico, guerra
RegiaRichard Fleischer, Kinji Fukasaku, Toshio Masuda
SoggettoGordon W. Prange, Ladislas Farago
SceneggiaturaHideo Oguni, Ryuzo Kikushima, Larry Forrester, Akira Kurosawa
FotografiaOsamu Furuya, Sinsaku Himeda, Masamichi Satoh, James E. Newcom
MontaggioInoue Chikaya, Pembroke J. Herring, Toshio Masuda, James E. Newcom
MusicheJerry Goldsmith
ScenografiaRichard Day, Taizô Kawashima, Yoshirô Muraki, Jack Martin Smith
Interpreti e personaggi

Tora! Tora! Tora! è un film del 1970 diretto dal regista americano Richard Fleischer, coadiuvato dai registi giapponesi Kinji Fukasaku e Toshio Masuda. Fu distribuito negli Stati Uniti il 23 settembre 1970 e in Italia poco dopo, il 7 novembre dello stesso anno.

Trama

L'Impero giapponese, alleato delle potenze dell'asse e già duramente impegnato nella guerra contro la Cina, è deciso ad allargare il conflitto volgendo lo sguardo veso il Pacifico e quindi contro gli Stati Uniti, i quali però, pur considerando questa eventualità, nonostante i ripetuti avvertimenti del colonnello Rufus S. Bratton e del tenente Alvin D. Kramer, ufficiali addetti alla decifrazione dei messaggi provenienti dal servizio informazioni, evitano di prendere le misure difensive necessarie, ed il dispositivo viene ulteriormente indebolito dalla decisione del generale Walter Short, il quale, temendo atti di sabotaggio, ordina di schierare gli aerei al centro delle piste, lontano dalle recinzioni, e rendendoli vulnerabili ad un attacco aereo.

L'ammiraglio Isoroku Yamamoto, comandante delle "flotte riunite", conoscendo le potenzialità economiche e belliche degli Stati Uniti, è scettico sulla possibilità del Giappone di vincere la guerra ma, una volta esaurite le possibilità di pace offerte dalla diplomazia, inizia scupolosamente a preparare un attacco contro la flotta americana, che da San Diego si è spostata a Pearl Harbor, minacciando le rotte giapponesi. La preparazione del piano d'attacco viene affidata a due giovani ufficiali, il capitano di vascello Mitsuo Fuchida ed il capitano di fregata Minoru Genda, mentre le operazioni navali vengono elaborate dal capitano di vascello Kameto Kurojima; queste prevedono l'invio di 6 portaerei, scortate da una squadra di corazzate, incrociatori e cacciatorpediniere, rifornita in mare durante il tragitto che separa il mar del Giappone dalle isole Hawaii.

La squadra giapponese giunge a destinazione indisturbata e senza che l'ammiraglio Husband E. Kimmel, comandante della flotta del sud Pacifico di stanza a Pearl Harbor, riceva comunicazione dell'attacco imminente ed il mattino del 7 dicembre 1941 gli aerei giapponesi giungono sulla rada, comunicando il messaggio in codice Tora! Tora! Tora! che indica la riuscita dell'attacco a sorpresa, ed, in due ondate, infliggono danni rilevanti alle corazzate presenti alla base, affondando l'Arizona e l'Oklahoma, ma mancando l'obiettivo principale ossia le portaerei Enterprise, Lexington e Saratoga che al momento dell'attacco erano in navigazione.

L'ammiraglio Chūichi Nagumo, comandante della squadra navale, in un eccesso di prudenza evita di lanciare la terza ondata, prevista per distruggere i depositi di carburante dell'isola e per proseguire nella ricerca delle portaerei, allo scopo di riportare intatte in Giappone le navi che saranno utilizzate per il conflitto appena iniziato ed ordina di invertire la rotta. L'ammiraglio Yamamoto, pur soddisfatto per la riuscita dell'attacco a sorpresa, non riesce a nascondere ai suoi ufficiali la preoccupazione per la guerra contro gli Stati Uniti, aumentata dal sentimento di reazione che nascerà nella popolazione a causa della dichiarazione di guerra presentata dopo l'attacco, sostenendo che è come avere destato un gigante assopito, infondendogli la volontà di combattere e vendicarsi.

Produzione

Il film venne girato da due unità, una giapponese ed una statunitense.

Ad un quarto di secolo dalla fine della guerra il cinema statunitense rompeva con lo stereotipo del giapponese cattivo e presentava un quadro obiettivo del campo avversario, delle motivazioni delle scelte politiche e delle diverse tendenze nel governo nipponico.

Edizione italiana

La prima edizione italiana del film risale all'autunno del 1970. Curiosamente, il doppiaggio dei personaggi fu suddiviso tra due cooperative: la CDC per i personaggi "americani" e la SAS per quelli "giapponesi".

Riconoscimenti

Voci correlate

Collegamenti esterni