Samedan

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Samedan
comune
Samedan – Stemma
Samedan – Veduta
Samedan – Veduta
Samedan con l'aeroporto d'Engadina
Localizzazione
StatoBandiera della Svizzera Svizzera
Cantone Grigioni
RegioneMaloja
Amministrazione
Lingue ufficialiTedesco
Romancio
Territorio
Coordinate46°32′02″N 9°52′20″E / 46.533889°N 9.872222°E46.533889; 9.872222 (Samedan)
Altitudine1 721 e 2 970 m s.l.m.
Superficie113,80 km²
Abitanti2 996 (2015)
Densità26,33 ab./km²
Comuni confinantiBergün Filisur, Bever, Celerina, Lanzada (IT-SO), La Punt Chamues-ch, Pontresina, Sankt Moritz, Sils im Engadin, Silvaplana
Altre informazioni
Cod. postale7503
Prefisso081
Fuso orarioUTC+1
Codice OFS3786
TargaGR
Nome abitantiSamedner (in tedesco)
Samedrin (in romancio)
Cartografia
Mappa di localizzazione: Svizzera
Samedan
Samedan
Samedan – Mappa
Samedan – Mappa
Sito istituzionale

Samedan (endonimo romancio; in tedesco Samaden;[1] in italiano Samedano[2] o Samada[3]) è un comune svizzero di 2 996 abitanti del Canton Grigioni, nella regione Maloja, della quale è capoluogo.

Geografia fisica

Samedan è situato in Alta Engadina, sulla sponda sinistra dell'Inn; dista 6 km da Sankt Moritz, 55 km da Tirano, 73 km da Coira e 130 km da Lugano.

Nel comune di Samedan sono comprese alcune delle cime più alte del Canton Grigioni: il Pizzo Bernina (4 049 m s.l.m.), sul confine con Pontresina; il Piz Scerscen (3 971 m) e il Piz Roseg (3 937 m), entrambi sul confine con Lanzada.

Monumenti e luoghi d'interesse

  • Chiesa cattolica del Sacro Cuore di Gesù[1]
  • La chiesa di San Pietro[1]
  • Casa Planta, palazzo signorile che ospita la Fundaziun de Planta[4], una biblioteca di letteratura retoromancia[5] e l'Archivio culturale dell'Engadina[6]
  • Torre del XIII secolo[1]
  • La chiesa riformata[1]
  • L'Archivio culturale Alta Engadina (Archiv culturel d'Engiadin'Ota

Società

Lingue e dialetti

A Samedan convivono tre gruppi linguistici: quello tedesco, quello romancio e quello italiano. Le parlate di origine latina, prevalenti in passato, hanno mostrato una loro riduzione negli ultimi decenni e così negli ultimi censimenti la maggioranza della popolazione si è dichiarata appartenente al gruppo linguistico tedesco[1].

Lingue a Samedan[senza fonte]
Lingue Censimento 1980 Censimento 1990 Censimento 2000
Abitanti Percentuale Abitanti Percentuale Abitanti Percentuale
Tedesco 1140 44,65% 1567 54,50% 43%[1]
Romancio 841 32,94% 649 22,57% 32%[1]
Italiano 451 17,67% 476 16,56% 458 14,92%
Totale 2553 100% 2875 100%

Letteratura

A Samedan è nato uno dei maggiori poeti di lingua romancia, Gian Battista Sandri. Negli ultimi decenni dell'Ottocento ha operato la casa editrice Simon Tanner che ha pubblica opere in romancio come Sorrirs e Larmas di Gian Fadri Caderas. Anche le opere di Zaccaria Pallioppi sono edite a Samedan. Nel 1983 è morto a Samedan il linguista Reto Raduolf Bezzola, noto per i suoi studi danteschi.

Infrastrutture e trasporti

La ferrovia del Muottas Muragl

È servito dalle stazioni ferroviarie di Samedan e di Punt Muragl della Ferrovia Retica, sulle linee dell'Albula e dell'Engadina.

A Samedan ha sede l'aeroporto d'Engadina, a uso commerciale e militare; nel territorio comunale è presente la ferrovia del Muottas Muragl, funicolare che conduce al rifugio omonimo.

Sport

Stazione sciistica specializzata nello sci nordico, ospita la granfondo Engadin Skimarathon (42 km TL) che fa parte del circuito della Marathon Cup.

Note

  1. ^ a b c d e f g h Ottavio Clavuot, Samedan, in Dizionario storico della Svizzera, 21 giugno 2012. URL consultato il 19 maggio 2017.
  2. ^ Engadina, 2mila metri quadri di bosco in fiamme, in Tio Mobile, 22 aprile 2011. URL consultato l'11 novembre 2017.
  3. ^ (DE) Rätoromanisch Exonyme; Österreich; Europa; Italien; Schweiz; Anderswohin, su lebendom.com. URL consultato l'11 novembre 2017 (archiviato dall'url originale l'11 novembre 2017).
  4. ^ (DE) Stiftung: Chesa Planta Samedan, su www.chesaplanta.ch. URL consultato il 24 settembre 2018.
  5. ^ Chesa Planta Biblioteca romancio, Samedan, su www.engadin.stmoritz.ch. URL consultato il 24 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 25 settembre 2018).
  6. ^ Maurizio Zucchi, I tesori del Grigionitaliano all'Archivio culturale dell'Alta Engadina, su www.pgi.ch. URL consultato il 24 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2018).

Bibliografia

  • AA. VV., Storia dei Grigioni, 3 volumi, Collana «Storia dei Grigioni», Edizioni Casagrande, Bellinzona 2000

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Collegamenti esterni

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