Roba da ricchi
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Paese di produzione | Italia |
Durata | 104 min |
Genere | comico |
Regia | Sergio Corbucci |
Soggetto | Sergio Corbucci |
Sceneggiatura | Mario Amendola Bruno Corbucci Sergio Corbucci Massimo Franciosa Gianni Romoli Bernardino Zapponi |
Produttore | Augusto Caminito |
Fotografia | Sergio D'Offizi |
Montaggio | Ruggero Mastroianni |
Musiche | Carmelo e Michelangelo La Bionda |
Interpreti e personaggi | |
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Roba da ricchi è un film del 1987 diretto da Sergio Corbucci.
Trama
Sullo sfondo di Montecarlo si sviluppano tre storie diverse: Carbone (Paolo Villaggio), imbranato assicuratore, dopo aver incautamente assicurato un cane contro i danni ad esso provocato, per non essere licenziato deve riuscire a liquidare alla padrona il risarcimento minore possibile, verrà però sedotto dalla procace Dora (Serena Grandi) che lo convincerà a far stipulare al marito (Maurizio Micheli) una cospicua polizza sulla vita per poi ucciderlo e intascare i soldi dell'assicurazione; la donna, che è in combutta anche col marito, finirà per fregare entrambi intascandosi i soldi e abbandonandoli in un'isola deserta.
Il commendator Petruzzelli (Lino Banfi), ricco imprenditore, produttore di orecchiette, che non disdegna di tradire la moglie Mapi (Laura Antonelli) con ragazze diverse, raggiunta la famiglia a Montecarlo scopre la moglie ha perso la testa per Napoleon (Maurizio Fabbri), suonatore ambulante, e per farla uscire dalla depressione, su consiglio del medico di famiglia (Milena Vukotic) accetta di combinare un incontro tra i due. Mentre si troverà al culmine della disperazione al pensiero di sua moglie con l'altro, Mapi gli farà credere che Napoleon è omosessuale e che è stato tutto un piano per punirlo delle continue scappatelle. Si prometteranno fedeltà reciproca, ma in realtà Napoleon non è né gay né un suonatore ambulante, ed è realmente l'amante di Mapi, che gli regalerà persino uno yacht. Ma anche Petruzzelli continuerà con le sue scappatelle.
Don Vittorino (Renato Pozzetto) di ritorno da un viaggio a Lourdes con alcuni parrocchiani, viene bloccato a Montecarlo, perché è la copia spiccicata dell'uomo che turba i sogni della principessa Topazia (Francesca Dellera). Su pressione del futuro marito di lei, dello psicologo che l'ha in cura, di un monsignore (Vittorio Caprioli) e dello stesso Papa Giovanni Paolo II, accetta di impersonare l'uomo nel tentativo di riprodurre il sogno ricorrente della principessa: la messa in scena seppur con diversi intoppi ed equivoci arriverà a compimento.