Rassegna internazionale d'arte G. B. Salvi

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La Rassegna Premio internazionale d'arte contemporanea G. B. Salvi è una rassegna d'arte annuale che si svolge durante il periodo estivo a Sassoferrato.

Organizzata dal comune di Sassoferrato in collaborazione con la Regione Marche e l'Istituto internazionale di studi piceni, è intitolata al pittore Giovanni Battista Salvi, detto "Il Sassoferrato".

Storia della rassegna[modifica | modifica wikitesto]

La rassegna nacque nel 1951 come "Premio di pittura G.B. Salvi" su iniziativa di un gruppo di cittadini, allo scopo di onorare la memoria di Salvi e di favorire la continuazione della tradizione pittorica locale. Nata come esposizione locale, assunse presto fama nazionale, diventando in breve tempo un importante punto di riferimento per molti artisti e critici.[1]

Attorno al 1960, con il diffondersi del sentimento europeista, si decise di aprire la mostra agli artisti stranieri, dedicando loro una sezione denominata "Piccola Europa".[1][2] Successivamente, la rassegna ha dimostrato attenzione all'evoluzione delle correnti artistiche, dedicando sale a movimenti d'arte contemporanea ormai storicizzati come la Pop art, la pittura metafisica, l'arte geometrica, la poesia visiva e altre importanti correnti artistiche. La partecipazione libera degli artisti delle prime edizioni è stata sostituita da una politica di attenta selezione al cambiamento dell'espressività dell'arte contemporanea. Nel 1991 si è stipulato un accordo di collaborazione fra l'Università degli Studi di Urbino e il Comune di Sassoferrato.[1]

Nel 2000, il 50º anniversario della rassegna è stato celebrato con le mostre "Miró intimo" e "Picasso: Le ceramiche dei collezionisti".[1][3]

Artisti che hanno partecipato alla rassegna[modifica | modifica wikitesto]

Museo MAM'S[modifica | modifica wikitesto]

Il 6 aprile 2014 è stato inaugurato nel seicentesco Palazzo degli Scalzi di Sassoferrato il Museo "Mondo arte Marche Sassoferrato" (MAM'S), nato dalla collezione di circa 4000 opere di artisti italiani e stranieri (fra cui Merz, Rotella, Schifano, Castellani, Vedova, Capogrossi, Jean Fautrier, Zoran Mušič e Graham Sutherland) raccolte dalla Rassegna dal secondo dopoguerra ad oggi. Si tratta di quella che è considerata la maggiore collezione di opere del secondo novecento esistente nelle Marche[8][9][10][11].

Nel museo è esposta anche tutta la documentazione storica legata alla nascita e all'evoluzione negli anni della manifestazione, compresi i cataloghi di ciascuna delle 63 edizioni, consultabili anche online nella versione digitale[12].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Storia, su Rassegnasalvi.it. URL consultato il 7 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 16 febbraio 2015).
  2. ^ Premio Salvi 1963.
  3. ^ 50. Rassegna internazionale d'arte G. B. Salvi, 2000, Ancona, 2000.
  4. ^ Rassegna Premio Internazionale d'Arte G.B. Salvi - Omar Galliani: la verità della pittura, l'eros del disegno.
  5. ^ Rassegna Internazionale d'Arte G.B. Salvi - Arnaldo Pomodoro: progetti visionari, scrittura su carta, sculture.
  6. ^ Rassegna Internazionale d'Arte G. B. Salvi: Valeriano Trubbiani, Historiae pontis, sculture, disegni, installazione.
  7. ^ Rassegna Internazionale d'Arte G. B. Salvi - Il cielo di Walter Valentini.
  8. ^ Galleria Civica d’Arte Contemporanea G.B. Salvi - MAM’S - Mondo Arte Marche Salvi, su musei.marche.it. URL consultato il 3 luglio 2014.
  9. ^ A Sassoferrato nasce il Mam'S, un museo per l'arte del secondo Novecento, su CulturaItalia, Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, 1º aprile 2014. URL consultato il 7 maggio 2015.
  10. ^ E. Bramati, Nasce il MAM'S, il maggiore museo di arte del Novecento delle Marche, in La Stampa, 7 aprile 2014. URL consultato il 3 luglio 2014.
  11. ^ A Sassoferrato nasce il MAM'S (PDF), in ArteCultura, XLVII, n. 5, Milano, maggio 2014, p. 6. URL consultato il 3 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2014).
  12. ^ Cataloghi, su rassegnasalvi.it. URL consultato il 3 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 29 maggio 2014).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • S. Trojani e A. Papa (a cura di), 13º Premio G. B. Salvi e Piccola Europa 1963, Sassoferrato, Istituto internazionale di studi piceni, 1963.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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