Partito Popolare (Belgio)

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Partito Popolare
Parti populaire
Personenpartij
LeaderMischaël Modrikamen
StatoBandiera del Belgio Belgio
SedeAvenue Molière 144, 1050 Bruxelles
Fondazione26 novembre 2009
Dissoluzione18 giugno 2019
IdeologiaConservatorismo nazionale,
Unionismo belga
Populismo,[1][2].
CollocazioneDestra/Estrema destra
Gruppo parl. europeoNessuno
Affiliazione internazionaleNessuna
Seggi massimi Camera
1 / 150
(2019)
Seggi massimi Senato
0 / 60
Seggi massimi Europarlamento
0 / 21
(2019)
Seggi massimi Parlamento vallone
1 / 75
Sito webwww.partipopulaire.be

Il Partito Popolare (Parti populaire, Personenpartij), abbreviato in PP, è stato un partito politico belga. Principalmente un partito francofono, si considerava a destra del Movimento Riformatore, il principale partito di centro-destra nel Belgio francofono.

Il PP è stato fondato il 26 novembre 2009 da Rudy Aernoudt e Mischaël Modrikamen, ispirato in parte dagli esempi del Partito Popolare in Spagna e dell'Unione per un Movimento Popolare in Francia.[3] Il PP si considerava economicamente liberale nel senso europeo del termine. Il manifesto del partito sottolineava l'efficienza e il disinteresse nel governo, il parlare chiaro, e l'autonomia individuale.[4] Il PP aveva lo scopo di riformare il sistema giudiziario e rafforzare il governo federale belga rispetto alle regioni e comunità.

Nella sua prima prova elettorale, le elezioni generali del Belgio del 2010, il PP ottenne 84.005 voti (1,29% del totale nazionale) e restituì Laurent Louis come primo membro del Parlamento per il Brabante vallone. La lista del PP per il Senato, guidata da Rudy Aernoudt, prese 98.858 voti (1,53% a livello nazionale), ma non riuscì a restituire un senatore.

Aernoudt e Modrikamen ebbero uno scontro pubblico nel mese di agosto 2010. Laurent Louis aveva pubblicamente sostenuto la politica di Nicolas Sarkozy nel deportare il popolo rom dalla Francia. Questi commenti provocarono l'indignazione di Aernoudt e dei leader dell'ala giovanile del PP,[5] ma Modrikamen non si unì alla loro richiesta a Louis di chiedere scusa, e Aernoudt venne espulso dal partito. Aernoudt contestò la legittimità della sua espulsione, e criticò anche la richiesta di Modrikamen di un "Piano B" (una Vallonia-Bruxelles indipendente) come un tradimento della propria identità federalista del partito.[6] Aernoudt accusò anche pubblicamente Modrikamen di misfatti finanziari.[7] La rottura lasciò il futuro del partito incerto. Il Partito popolare supportava Israele.

Michael Modrikamen, presidente del Partito Popolare, ribadì dopo le elezioni regionali nel 2012 l'interesse di offrire una collaborazione con il partito fiammingo, Nuova Alleanza Fiamminga (N-VA), per trasformare il Belgio in uno stato confederale nel 2014.[senza fonte]

Nel 2014 il PP guadagnò 1 seggio nella camera dei rappresentanti e 1 seggio nel Parlamento vallone. Il PP raggiunse oltre il 10% in alcuni Cantoni. Tuttavia Mischaël Modrikamen ottenne il seggio nella camera dei rappresentanti. Il PP partecipò alle elezioni europee del 2019, per la prima volta, ma non ottenne alcun seggio.

Risultati elettorali[modifica | modifica wikitesto]

Elezione Voti % Seggi
Parlamentari 2010 84.005 1,29
1 / 150
Parlamentari 2014 104.862 1,55
1 / 150
Europee 2014 145.909 2,18
0 / 21

Figure di spicco[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Corinne Deloy, The Nationalists of the New Flemish Alliance wins the General Elections in Belgium, European Elections monitor, Fondation Robert Schumann, 25 maggio 2014, p. 1.
  2. ^ Teun Pauwels, Belgium: Decline of National Populism?, collana Exposing the Demagogues: Right-wing and National Populist Parties in Europe, Konrad-Adenauer-Stiftung, CES, 2013, p. 85.
  3. ^ RTBF (2009-06-11). M. Modrikamen veut lancer un "vrai parti de droite populaire" (archiviato dall'url originale il 14 giugno 2009). Accessed on 2010-06-17. (FR)
  4. ^ Manifest van de Personenpartij / Manifeste du Parti Populaire (archiviato dall'url originale il 30 novembre 2009). (NL) (FR)
  5. ^ (FR) Roms : les jeunes PP se distancient des propos de Laurent Louis, in Le Soir, 23 agosto 2010. URL consultato il 30 agosto 2010 (archiviato dall'url originale il 25 agosto 2010).
  6. ^ (FR) Aernoudt dénonce le " projet séparatiste " du PP [collegamento interrotto], in Le Soir, 24 agosto 2010. URL consultato il 30 agosto 2010.
  7. ^ (FR) Le PP poursuit Aernoudt en justice pour faux et calomnie, in Le Soir, 26 agosto 2010. URL consultato il 30 agosto 2010 (archiviato dall'url originale il 29 agosto 2010).

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