Coordinate: 41°53′05.89″N 12°28′12.18″E

Palazzo del Ministero della pubblica istruzione

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Palazzo del Ministero della Pubblica Istruzione
Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàRoma
Indirizzoviale Trastevere, 76/a - 00153 Roma
Coordinate41°53′05.89″N 12°28′12.18″E
Informazioni generali
CondizioniIn uso
Costruzione1912 - 1925
UsoSede del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca
Realizzazione
ArchitettoCesare Bazzani
ProprietarioStato italiano

Il Palazzo del Ministero della Pubblica Istruzione è l'edificio romano che ospita gli uffici del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca.

Storia

Lo stesso argomento in dettaglio: Ministero della Pubblica Istruzione.

I primi progetti dell'edificio risalgono al 1912, e furono eseguiti dall'architetto Cesare Bazzani. Il complesso venne completato solo nel 1925.

Descrizione

Esterni

La facciata principale, posta su Viale Trastevere, ha due avancorpi laterali leggermente sporgenti dal corpo centrale. Al centro di questo c'è la scalea, con due rampe carrozzabili.

Interni

Le stanze del Ministro

Questa parte del Palazzo è stata decorata da Paolo Paschetto[1]. Nell'Anticamera del Ministro sono presenti 6 lunette raffiguranti allegorie della Letteratura, della Saggezza, della Scienza, della Storia, del Genio e dell'Arte.

Il salone dei Ministri

Questa sala è stata decorata da Antonino Calcagnadoro.[2] Al centro del soffitto è raffigurato il Trionfo dell'Istruzione, mentre ai lati è rappresentata la Vittoria del regno d'Italia nella Prima guerra mondiale. Un grande fregio, raffigurante l'evoluzione dell'Istruzione dall'età antica ad oggi, domina sulla sommità delle pareti. La stanza prende nome dai 12 ritratti dei ministri dal 1859 al 1922.

La biblioteca del Ministero

La biblioteca del Ministero è stata istituita nel 1859 e, fra alterne vicende, portata dove è attualmente nel 1926 durante il ministero Fedele. Nel 1929 si contavano già 30.000 volumi, fra cui una rara edizione del 1625 delle Storie di Tito Livio.

Note

  1. ^ E questo lavoro al Ministero rappresenterà l'unico lavoro non per committenti religiosi del pittore.
  2. ^ Nota a piè di pagina n. 7, in Ileana Tozzi, Imago Pietatis. La simbologia del sacrificio e del martirio dal sacro al profano nei monumenti ai caduti della Prima Guerra Mondiale, su Didattica Luce in Sabina. URL consultato il 9 settembre 2016.

Collegamenti esterni