Palazzo Caracciolo di Torella
Palazzo Caracciolo di Torella | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Località | Napoli |
Coordinate | 40°50′07.54″N 14°14′19.81″E |
Informazioni generali | |
Condizioni | In uso |
Costruzione | XVIII secolo |
Uso | residenziale |
Il Palazzo Caracciolo di Torella, noto anche come Palazzo Carafa di Policastro, è un palazzo monumentale di Napoli ubicato in largo Ferrandina, nel quartiere Chiaia. Esso fronteggia la settecentesca facciata del Palazzo della Cavallerizza a Chiaia.
Storia
Fu edificato nel XVIII secolo dai Carafa duchi di Forlì del Sannio e conti di Policastro Bussentino e successivamente ceduto ai Caracciolo, principi di Torella dei Lombardi. Il palazzo visse momenti di splendore nel primo Ottocento, quando la figlia di Giuseppe Cristoforo Saliceti, divenuta principessa per aver sposato un Caracciolo di Torella, vi organizzava ricevimenti con la nobiltà napoletana.
Nel 1851 abitarono nel palazzo il barone Emanuele Calcagno e lo storico William Temple. Il palazzo appartenne poi a Giuseppe Caracciolo di Torella, sindaco di Napoli dal 1889 al 1891. Oggi è un condominio di prestigio.
Descrizione
Il palazzo, costruito su tre piani, presenta un ordine gigante di paraste composite e balconi con balaustre che sono coronati alternativamente con timpani triangolari e lunettati; al piano superiore le finestre sono coronate da una trabeazione e le due parti angolari del piano sono terrazzate. Il portale è racchiuoso tra due colonne in marmo bianco ed è sormontato dallo stemma dei Carafa della Spina. Il balcone centrale del piano nobile riprende la composizione del portale sottostante, con la ripresa dello stemma dei Caracciolo sorretto da festoni di frutta. La facciata si conclude con un cornicione composto da mensole scanalate.
L'interno è caratterizzato dall'atrio, composto da archi ribassati e decorato in stucco; il cortile è rettangolare e ospita la scala composta da gradini in piperno e da due statue classicheggianti che poggiano su i rispettivi basamenti. In alcuni ambienti del piano nobile si conservano tuttora affreschi di Fedele Fischetti e Giacinto Diano.
Bibliografia
- Aurelio De Rose, I Palazzi di Napoli. Storia, curiosità e aneddoti che si tramadano da secoli su questi straordinari testimoni della vita partenopea, Newton e Compton editori, Napoli, 2004.
Voci correlate
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