Oncorhynchus mykiss

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Trota iridea
Stato di conservazione
Specie non valutata
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Actinopterygii
Ordine Salmoniformes
Famiglia Salmonidae
Sottofamiglia Salmoninae
Genere Oncorhynchus
Specie O. mykiss
Nomenclatura binomiale
Oncorhynchus mykiss
(Walbaum, 1792)
Sinonimi

Fario gairdneri, Oncorhynchus gairdnerii, Oncorhynchus kamloops, Oncorhynchus mykiss nelsoni, Parasalmo mykiss, Parasalmo penshinensis, Salmo gairdneri gairdneri, Salmo gairdneri kamloops, Salmo gairdneri shasta, Salmo gairdnerii, Salmo gairdnerii gairdnerii, Salmo gairdnerii irideus, Salmo gairdnerii var. gilberti, Salmo gilberti, Salmo irideus, Salmo irideus argentatus, Salmo kamloops, Salmo kamloops whitehousei, Salmo masoni, Salmo mykiss, Salmo nelsoni, Salmo penshinensis, Salmo purpuratus, Salmo truncatus, Trutta iridea

Nomi comuni

trota salmonata
trota iridea
trota arcobaleno o trota iridea salmonata

Areale primario

Individuo giovanile
Maschio durante il periodo riproduttivo

Oncorhynchus mykiss (Walbaum, 1792), comunemente indicata come trota iridea[1] oppure come trota arcobaleno, è un pesce osseo d'acqua dolce e marina appartenente alla famiglia dei Salmonidae.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

L'areale della specie comprende il versante pacifico dell'America settentrionale a sud fino al nord del Messico e le coste asiatiche del Pacifico tra la Kamčatka e il basso corso dell'Amur[2]. La specie è stata introdotta in tutta Europa ma ha stabilito solo poche popolazioni in grado di riprodursi e dunque non dipendenti dall'apporto di individui di allevamento; alcune popolazioni naturalizzate sono presenti nei torrenti alpini di Slovenia, Svizzera e Austria, in Friuli - Venezia Giulia, nel bacino del fiume Serchio in Toscana[2] e nella parte alta del torrente Savena, in provincia di Bologna e Firenze[3].

Vive in torrenti e laghi montani con acque fredde e ossigenate. È stata però introdotta in ambienti anche non ottimali e può essere trovata dappertutto tranne che in stagni poco ossigenati con temperatura dell'acqua che supera i 25° in estate[4]. Alcune popolazioni (americane) di torrenti costieri o immissari di laghi sono anadrome, queste popolazioni sono dette in inglese steelhead[5].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La forma generale di questa trota assomiglia molto a quella della trota europea, da cui si distingue principalmente per i caratteri della livrea. Il corpo è affusolato e leggermente compresso lateralmente, con muso ottuso e bocca ampia. La pinna caudale ha un'intaccatura centrale a differenza che in Salmo trutta (trota fario) in cui è tronca. La colorazione di fondo è verdastra sul dorso e bianca sul ventre con un'ampia fascia longitudinale rosea o violacea più o meno visibile sui fianchi. Tutto il corpo e le pinne dorsale e caudale sono punteggiate di nero (la pinna caudale non ha mai punteggiature nelle trote europee). Negli individui anadromi viventi in mare il colore è uniformemente argenteo con punti neri[2][4][5][6][7].

La taglia massima è di 120 cm per 25,4 kg[4].

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Può vivere fino a 11 anni[4].

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

Il periodo riproduttivo avviene in primavera: gli esemplari adulti delle popolazioni anadrome cominciano in inverno la migrazione dalle coste oceaniche verso le sorgenti dei fiumi mentre le varietà stanziali si limitano ad effettuare spostamenti all'interno dei bacini fluviali. La deposizione avviene sui letti ghiaiosi dei torrenti montani. Ogni femmina può deporre fino a 2000 uova per kg di peso. In Europa la riproduzione della specie è molto rara e le popolazioni selvatiche si possono mantenere solo grazie alla continua immissione di esemplari di allevamento[6][7].

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Come tutte le trote è un predatore: in acqua dolce si ciba di invertebrati acquatici e terrestri e di pesci, in mare di pesci e cefalopodi[4].

Pesca[modifica | modifica wikitesto]

La trota iridea è una preda apprezzata dai pescatori sportivi e viene largamente introdotta in appositi bacini per la pesca sportiva. Viene catturata sia con esche naturali che artificiali con tecniche in tutto simili a quelle impiegate per la trota fario[7].

Le carni sono eccellenti anche se reputate leggermente inferiori a quelle della trota europea[5].

Allevamento[modifica | modifica wikitesto]

In Italia la trota iridea è il pesce maggiormente impiegato in acquacoltura, adattandosi meglio di altre specie di trota ad acque più calde e meno ossigenate e avendo una buona capacità di accrescimento. La varietà "salmonata", caratterizzata da carni di color rosa salmone che spesso spuntano un prezzo più alto sui mercati, non è una vera e propria razza o varietà, il colore delle carni dipende essenzialmente dalla dieta a base di crostacei (in natura) o a base di farine di gambero o altri cibi ricchi di carotenoidi (in allevamento)[6][7].

Impatto ecologico[modifica | modifica wikitesto]

L'impatto ecologico delle ripetute immissioni di questa specie è stato notevole, è infatti uno dei principali responsabili della rarefazione delle trote di ceppo autoctono in Italia ed in Europa[8]. Gli avannotti della trota iridea riescono a competere efficacemente con quelli della trota europea accrescendosi più in fretta e consumando la maggior parte delle risorse alimentari[2]. La IUCN ha inserito la trota iridea nell'elenco delle 100 tra le specie invasive più dannose al mondo.

Consumo[modifica | modifica wikitesto]

Trota iridea con patate

Le carni della trota iridea sono apprezzate sia per il loro sapore delicato[9] sia da un punto di vista nutrizionale. Infatti, pur essendo ricche di grassi, tra questi sono particolarmente abbondanti gli omega3, ritenuti utili per contenere l'ipercolesterolemia[10]. Sono adatte per varie preparazioni, e in particolare vengono consumate lessate, alla griglia o arrostite.[9]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Decreto Ministeriale n°19105 del 22 settembre 2017 - Denominazioni in lingua italiana delle specie ittiche di interesse commerciale, su politicheagricole.it.
  2. ^ a b c d *(EN) Cornol (CH) Kottelat M., Freyhof J., Handbook of European Freshwater Fishes, Publications Kottelat, 2007, ISBN 88-7021-299-8.
  3. ^ wildfly.it, http://www.wildfly.it/dblog/articolo.asp?articolo=31.
  4. ^ a b c d e * (EN) Oncorhynchus mykiss, su FishBase. URL consultato il 14.07.2014.
  5. ^ a b c * Enrico Tortonese, Osteichthyes, Bologna, Calderini, 1975.
  6. ^ a b c *Stefano Porcellotti, Pesci d'Italia, Ittiofauna delle acque dolci Edizioni PLAN 2005
  7. ^ a b c d *Fortini N. Atlante dei pesci delle acque interne italiane, Aracne, 2011
  8. ^ Zerunian S. Condannati all'estinzione? Biodiversità, biologia, minacce e strategie di conservazione dei Pesci d'acqua dolce indigeni in Italia, Edagricole 2002
  9. ^ a b E. Corti, La cucina. Per gli Istituti a indirizzo turistico e alberghiero, Hoepli, 1997, p. 509, ISBN 9788820323271. URL consultato il 15 aprile 2021.
  10. ^ Jill Jacobsen, Trota salmonata alla griglia con pesto di menta, in Low Carb Food, epubli, 2017, ISBN 9783741893896. URL consultato il 15 aprile 2021.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàLCCN (ENsh85111210 · GND (DE4048978-4 · BNF (FRcb12370302x (data) · J9U (ENHE987007560599205171 · NDL (ENJA00568587
  Portale Pesci: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di pesci