Lewis Black

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Lewis Black nel 2007.

Lewis Niles Black (Silver Spring, 30 agosto 1948) è un comico, attore e sceneggiatore statunitense.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

È noto soprattutto per i suoi spettacoli di stand-up comedy, nei quali è solito usare uno stile comico rabbioso e simulare un esaurimento nervoso. I principali argomenti trattati nelle sue esibizioni sono la storia, la politica, la religione e la società.

Ha condotto il programma di Comedy Central Lewis Black's Root of All Evil (2008) ed apparso regolarmente (dal 1996 al 2015) nel The Daily Show with Jon Stewart, con il suo segmento Back in Black.

In ambito cinematografico Black è noto principalmente per aver recitato nei film Mi sono perso il Natale e L'uomo dell'anno del 2006, oltre che per aver prestato la sua voce al personaggio di Rabbia nel film d'animazione del 2015 Inside Out.

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Black è divorziato e senza figli.

Nel 2013 Black ha sostenuto l'American Civil Liberties Union prendendovi parte in qualità di "ambasciatore per il diritto di voto".[1]

Videografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Unleashed (2002) - 4 special di Comedy Central più l'esibizione in The Daily Show: Indecision 2000
  • Black on Broadway (2004) - special di HBO
  • A Pair of Lewis Black Shorts (Sidesplitters: The Burt & Dick Story e The Gynecologists) (2006)
  • Red, White, and Screwed (2006) - special di HBO
  • History of the Joke with Lewis Black (2008) - special di History Channel
  • Surviving the Holidays with Lewis Black (2009) - special di History Channel
  • Stark Raving Black (2009)
  • In God We Rust (2012) - special di Epix
  • Lewis Black: Old Yeller - Live At the Borgata In Atlantic City (2013)

Filmografia parziale[modifica | modifica wikitesto]

Doppiatori italiani[modifica | modifica wikitesto]

Da doppiatore è stato sostituito da:

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) ACLU Names Celebrity Ambassadors for Key Civil Liberties Issues, su aclu.org, ACLU, 29 ottobre 2013. URL consultato il 25 dicembre 2014.
  2. ^ (EN) Variety Staff, Teen Choice Awards 2015 Winners: Full List, su variety.com. URL consultato il 23 agosto 2015.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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