Lago di Santa Massenza

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Lago di Santa Massenza
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Trentino-Alto Adige
Provincia  Trento
ComuneVallelaghi
Coordinate46°03′48.37″N 10°58′52.53″E / 46.063435°N 10.981257°E46.063435; 10.981257
Altitudine250 m s.l.m.
Dimensioni
Superficie0,35 km²
Profondità massima13,4 m
Volume0,0021 km³
Idrografia
Originenaturale
Mappa di localizzazione: Italia
Lago di Santa Massenza
Lago di Santa Massenza

Il lago di Santa Massenza è un lago di origine glaciale che si trova nel comune di Vallelaghi in Trentino ed è collegato al Lago di Toblino da un breve canale.

Le sponde occidentali e meridionali del lago sono facilmente raggiungibili, mentre quelle settentrionali e orientali sono occupate rispettivamente dalla centrale idroelettrica di Santa Massenza e da vigneti. Dalla sponda nord-est del lago si protende una lunga penisola, su cui si trova l'obelisco risorgimentale di Padergnone.

Nonostante lo scarico delle acque della centrale abbia modificato le condizioni idrologiche del lago, la fauna ittica è ricca e variegata.

Centrale idroelettrica[modifica | modifica wikitesto]

La centrale idroelettrica di Santa Massenza si trova sulla sponda settentrionale del lago e sfrutta le acque del lago di Molveno e del lago di Ponte Pià. Fu costruita nel 1951 ed è la più potente del Trentino con una potenza di 350 MW e una produzione annua di 2.736 terajoule.

La derivazione idrica che proviene dal lago di Molveno ha una portata massima di 41 m3/sec e un salto utile di 581 m. Fa parte di una rete di condotte, centrali e serbatoi che si sviluppa per tutte le Valli Giudicarie superiori e ha una lunghezza totale di 43,49 km.

Due condotte forzate del diametro di 2,5 metri alimentano 15 turbine Pelton di 1500 kg di massa, posizionate in una grande caverna artificiale di 152.000 m3. Alle condotte sono collegate anche due pompe che permettono di riportare l'acqua nel lago di Molveno quando c'è poca richiesta di elettricità.

La seconda derivazione idrica proviene dal lago di Ponte Pià, ha una portata massima di 14 m3/sec e un salto utile di 222 m. Alimenta una turbina Francis posizionata nella stessa caverna delle altre.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Ennio Lappi, L’epopea dei grandi lavori idroelettrici in Giudicarie nell’archivio fotografico di Dante Ongari (PDF), Trento, SAT, 2008. URL consultato il 29 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 1º febbraio 2014).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Renzo Dori: Le grandi derivazioni idroelettriche del Trentino, Fondazione Museo Storico del Trentino, Trento 2015 ISBN 978-88-7197-201-5

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