Il padre, Christian (1876-1969), era un impiegato in una compagnia tessile locale ed era protestante, mentre la madre Dominika Kiesinger, nata Grimm (1878-1904), era cattolica, e morì sei mesi dopo la sua nascita. Kiesinger studiò giurisprudenza e lavorò come avvocato e insegnante privato per studenti di giurisprudenza.[1] Nel 1933, s'iscrisse al partito nazista, nel 1940 accettò un posto al ministero degli esteri sotto Joachim von Ribbentrop. In questa carica era il referente per il ministero di propaganda di Joseph Goebbels. Il suo ruolo durante la dittatura nazista rimane dibattuto. Secondo Kiesinger stesso, provare a cambiare l'ideologia nazista per il bene e impedire una radicalizazzione, una spiegazione considerata improbabile dal parte di storici.[2] Dopo la guerra, entrò nella CDU e venne eletto al Bundestag nel 1949, nel 1958 diventò Ministro-Presidente dello Stato federale del Baden-Württemberg. Nel 1966 la CDU/CSU iniziò a dubitare l'adeguatezza di Ludwig Erhard per l'ufficio di cancelliere, altri rappresentanti del partito cercavano un alternativo.[3] Kiesinger poteva formare un governo con l'SPD, una cosìddetta grande coalizione. Il nuovo gabinetto ebbe membri con storie di vita molto diverse: alcuni ministri erano antifascisti attivi durante il regime nazista, altri, come il cancelliere, erano collaboratori e membri del partito. Il periodo del governo di Kiesinger durante gli anni 1966-1969 fu caratterizzato da un grande cambiamento sociale: il movimento studentesco del 1968 e le manifestazioni della gioventù mostrano grande differenze tra le generazioni. Il passato personale del cancelliere viene discusso in un modo controverso e polemico.[4] La giovane sinistra vedeva Kiesinger come lo stereotipo dell'opportunistà tedesco, dell'autoritarista.[5] Durante una conferenza del partito, l'attivista antifascista Beate Klarsfeld pubblicamente gli diede uno schiaffo.[6][4] Nonostante, Kiesinger si poteva godere un alto livello di popolarità tra i conservatori e i moderati. Il progetto politico più importante e controverso della coalizione era il Notstandsgesetz, una legge concernente i diritti del governo durante una situazione d'emergenza.[7][5] Dopo le elezioni del 1969, Willy Brandt conquistò l'ufficio di cancelliere. Kiesinger muore nel 1988 ed è stato sepolto nello Stadtfriedhof di Tubinga.[8]