Isola Calva
Isola Calva Goli otok | |
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Geografia fisica | |
Localizzazione | Canale della Morlacca |
Coordinate | 44°50′20″N 14°49′07″E / 44.838889°N 14.818611°E |
Arcipelago | Isole quarnerine |
Superficie | 4,54[1] km² |
Sviluppo costiero | 14,297[1] |
Altitudine massima | 227[2] m s.l.m. |
Geografia politica | |
Stato | ![]() |
Regione | Regione litoraneo-montana |
Comune | Loparo |
Cartografia | |
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L'isola Calva[3][4][5][6] (in croato: Goli otok), è un'isola della Croazia nel mare Adriatico. L'isola è situata a 3,3 km[2] dal litorale croato, dal quale è separato dal canale della Morlacca (Velebitski kanal), e comunica col Quarnerolo dal lato occidentale. Assieme alle contigue isole di Pervicchio e San Gregorio si trova tra le isole maggiori di Arbe e Veglia. Amministrativamente appartiene al comune di Loparo[7] della regione litoraneo-montana.
Geografia[modifica | modifica wikitesto]
L'isola Calva misura circa 3 km per 3[3], ha una superficie di 4,54 km²[1], lo sviluppo costiero è di 14,297 km[1] e l'elevazione massima, 227 m s.l.m.[2], è quella del monte Glavina[8] (Glavina). Le coste settentrionali e orientali sono alte e ripide, mentre a sud-ovest sono accessibili. Le due maggiori insenature dell'isola sono rivolte a sud: val Segnana Grande[9] e Piccola[10] (uvala Vela e Mala Senjska) e valle Grande[11] (Vela draga), dove si trova l'insediamento abbandonato di Maslinje. Le estremità dell'isola sono: punta Saialo[12] (rt Sajalo) a nord-ovest; punta Marcon[13] (rt Marconj) a nord-est; punta Blasna[14] (rt Blažna) a sud.
Isole adiacenti[modifica | modifica wikitesto]
- Scoglio Comagno[15], vicino alla costa settentrionale; ha accanto un altro scoglio senza nome ed assieme i due si chiamano in croato hridi Macinj; misurano rispettivamente 597 m²[7] e 143 m²[7] 44°50′59″N 14°48′58″E / 44.849722°N 14.816111°E.
- Isolotti dei Gabbiani, a punta Blasna.
- Scoglio Nudo Piccolo, a sud degli isolotti dei Gabbiani.
Il campo di prigionia dell'isola Calva[modifica | modifica wikitesto]

L'isola Calva, così denominata a causa del suo aspetto (è una piccola isola rocciosa battuta dalla bora e quasi priva di vegetazione), è divenuta tristemente famosa nel secondo dopoguerra quale sede di un campo di concentramento della Jugoslavia destinato a ospitare gli oppositori al regime di Tito. In particolare, dopo la rottura tra Stalin e Tito del 1948, sull'isola vennero deportati molti dei comunisti, jugoslavi e non, vicini alle posizioni staliniste. Oltre a questi il campo ospitò detenuti politici anticomunisti e criminali comuni.[16]
Secondo una ricerca compiuta da una commissione dell'associazione croata degli ex deportati Ante Zemljar - che prende nome da uno dei più celebri deportati nell'isola - il totale dei detenuti politici sull'isola Calva fu inizialmente stimato in oltre 16.000, dei quali 446 trovarono la morte per torture o sfinimento;[17] successivamente, le ricerche dello scrittore e studioso Giacomo Scotti hanno valutato una cifra totale di circa 30.000 detenuti e quasi 4.000 morti per torture o pestaggi.[18] Gli italiani imprigionati a Goli Otok (per lo più immigrati dal monfalconese nel 1946) furono circa 300, dei quali 14 persero la vita.[19]
Tristemente noto era, in particolare, lo "stroj" (sentiero), il "saluto di benvenuto" sull'isola dei dannati: i nuovi arrivati dovevano passare tra due file di uomini, che li colpivano con calci e pugni, sfigurando i loro volti fino a farli diventare irriconoscibili. I picchiatori erano gli stessi detenuti del campo, i quali dovevano in questo modo dimostrare agli agenti dell'UDBA, che osservavano attentamente la scena, la loro avvenuta "rieducazione".[20] Ancora peggiore, se possibile, era il "boikot" (boicottaggio): si era costretti ai lavori forzati - che consistevano nel trasportare pesanti massi di pietra da un luogo all'altro senza alcuna ragione o utilità - in coppia, con il "partner" stesso che fungeva da aguzzino. Prima di andare a dormire, quest'ultimo spingeva la testa dei boicottati nel "kibla", l'orinatoio della baracca.[21]
L'isola cessò di essere un campo di "rieducazione politica" nel 1956, ma la colonia penale fu chiusa definitivamente solo nel 1988. Ligio Zanini (1927-1993), poeta di Rovigno, scrisse Martin Muma (1990), un'autobiografia con racconto della sua prigionia nel famigerato campo. Un altro famoso prigioniero del campo fu Vlado Dapčević.
L'isola Calva nella letteratura[modifica | modifica wikitesto]
- 1968: Kad do cvetale tikve - romanzo di Dragoslav Mihailovic sulle purghe politiche contro gli stalinisti negli anni '50
- 1981: Noè fare Jutra - romanzo dell'autore sloveno Branko Hofman
- 1984: Umiranje na obroke - libro autobiografico dello scrittore sloveno Igor Torkar, su Goli Otok e le condizioni di detenzione
- 1984: Goli Otok: The Island of Death - libro dell'autore croato Venko Markovski, una storia dal carcere di Goli Otok
- 1990: Martin Muma - libro autobiografico dello scrittore e poeta rovignese Ligio Zanini, sulla sua reclusione nel carcere di Goli Otok
- 1991: Cas, ki ga ni - libro autobiografico dello scrittore sloveno Radovan Hrast, sulla sua prigionia nel carcere di Goli Otok
- 1995 Sabbath's Theater - romanzo dell'autore Philip Roth
- 1997: Goli Otok: Italiani nel Gulag di Tito - saggio storico dell'autore italo-croato, Giacomo Scotti[22]
- 1997: Tito's Hawaii - romanzo di fantasia dell'autore jugoslavo Rade Panic[23]
- 1997: Bando, Sagni glavu - libro autobiografico del superstite del campo di Goli Otok Vilim Lončarić
- 2002: Brioni - saggio politico dell'autore sloveno Drago Jančar
- 2005: Razglednica s ljetovanja - racconto autobiografico dall'autrice croata Dubravka Ugrešić; pubblicato nella rivista letteraria belgradese Rec časopis za književnost i kulturu, i društvena pitanja , br. 74/20, 2006 e nel libro Nikog nema doma, ed. Devedeset stupnjeva, Zagreb 2005. traduzione italiana Cartolina Estiva di Luka Zanoni, Osservatorio Balcani e Caucaso 2008[24]
- 2008: Blindly (The Margellos World Republic of Letters) - romanzo dell'autore italiano Claudio Magris
- 2004: Prigionieri del Silenzio - romanzo dell'autore Giampaolo Pansa
- 2007: Island of the World - romanzo dell'autore Michael D. O'Brien, sul periodo di prigionia trascorso dal personaggio a Goli Otok e la sua fuga dal carcere
- 2008: L'Isola Nuda - romanzo autobiografico di Dunja Badniević, in cui vengono raccolte le testimonianze scritte dal padre Ešref Badniević riguardo alla sua prigionia a Goli Otok
- 2012: Hela Havet stormar (Opcop 2) - di Jan Arnaldo. Gran parte della storia è ambientata a Goli Otok.
- 2019: La vita gioca con me - romanzo di David Grossman. L'anziana protagonista rievoca gli anni passati in prigionia sull'isola.
- 2020: Zastava 999 - Goli Otok: viaggio all'inferno - opera teatrale di Patrizio Pacioni e Daniela Morandini
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b c d Duplančić, pp. 12-30.
- ^ a b c (HR) Mappa topografica della Croazia 1:25000, su preglednik.arkod.hr. URL consultato il 27 maggio 2017.
- ^ a b Alberi, p. 469.
- ^ Natale Vadori, Italia Illyrica sive glossarium italicorum exonymorum Illyriae, Moesiae Traciaeque ovvero glossario degli esonimi italiani di Illiria, Mesia e Tracia, 2012, San Vito al Tagliamento (PN), Ellerani, p. 434, ISBN 978-88-85339293.
- ^ Cfr. "Isola Calva" in L'isola Calva a pezzi: bloccato il recupero dell'ex gulag di Tito, in Il Piccolo, 16 marzo 2013.
- ^ Cfr. "Isola Calva" in L'Isola Calva deve diventare area memoriale Archiviato il 23 settembre 2015 in Internet Archive., in La voce del popolo, 4 agosto 2014.
- ^ a b c (HR) Državni program [Programma Nazionale] (a cura di), Pregled, položaj i raspored malih, povremeno nastanjenih i nenastanjenih otoka i otočića [Analisi, posizione e schema di isolotti e piccole isole, periodicamente abitati e disabitati] (PDF), su razvoj.gov.hr, 2012, p. 9. URL consultato il 27 maggio 2017.
- ^ Vadori, p. 433.
- ^ Vadori, p. 607.
- ^ Vadori, p. 599.
- ^ Vadori, p. 612.
- ^ Vadori, p. 546.
- ^ Vadori, p. 543.
- ^ Vadori, p. 537.
- ^ Carta di cabottaggio del mare Adriatico, foglio V, Milano, Istituto geografico militare, 1822-1824. URL consultato il 27 maggio 2017 (archiviato dall'url originale il 23 agosto 2021).
- ^ Goli Otok, AestOvest, Osservatorio Balcani e Caucaso 2008
- ^ Prigionieri nel lager di Tito Esce la lista dei 16mila nomi, Il Piccolo, 8 gennaio 2014
- ^ Giacomo Scotti, GOLI OTOK-Italiani nel gulag di Tito
- ^ Goli Otok, il gulag di Tito sul sito Storia in network
- ^ Simone Cristicchi, Sull'isola dei dannati, in L'Espresso, 7 gennaio 2018, p. 71.
- ^ Simone Cristicchi, Sull'isola dei dannati, in L'Espresso, 7 gennaio 2018, p. 73.
- ^ Scotti <! - Bot titolo generato ->
- ^ di Tito Hawaii di Rade Panic
- ^ Dubravka Ugrešić, Cartolina estiva (PDF), su AestOvest, Osservatorio Balcani e Caucaso, 2008.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- (EN, HR) Tea Duplančić Leder, Tin Ujević e Mendi Čala, Coastline lengths and areas of islands in the Croatian part of the Adriatic Sea determined from the topographic maps at the scale of 1:25000 [Lunghezze delle linee di costa e aree delle isole nella parte croata del mare Adriatico definite in base alle mappe topografiche in scala 1:25000] (PDF), in Geoadria, vol. 9, n. 1, Zara, Hrvatski hidrografski institut [Istituto idrografico della Croazia], 2004, pp. 12-30.
- Dario Alberi, Dalmazia. Storia, arte, cultura, 2008, Trebaseleghe (PD), Lint Editoriale, ISBN 978-888-190-244-6.
- Giacomo Scotti, Goli otok, italiani nel gulag di Tito, edizioni Lint, Trieste, 2002, ISBN 88-8190-174-9.
- Giacomo Scotti, Il gulag in mezzo al mare. Nuove rivelazioni su Goli Otok, edizioni Lint, Trieste, 2012, ISBN 978-88-8190-291-0.
- Ligio Zanini, Martin Muma.
- Luigi Lusenti, Una storia silenziosa - gli italiani che scelsero Tito. edizioni Comedit2000, Milano 2009.
- Giampaolo Pansa, Prigionieri del silenzio, Sperling Paperback, Milano 2006, ISBN 88-6061-045-1.
- Claudio Magris, Alla cieca, Garzanti, Milano, 2005, ISBN 978-88-11-67914-1.
Cartografia[modifica | modifica wikitesto]
- (HR) Mappa topografica della Croazia 1:25000, su preglednik.arkod.hr. URL consultato il 27 maggio 2017.
- Carta di cabottaggio del mare Adriatico, foglio V, Milano, Istituto geografico militare, 1822-1824. URL consultato il 27 maggio 2017 (archiviato dall'url originale il 17 dicembre 2021).
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