Governo Leterme I

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Governo Leterme I
StatoBandiera del Belgio Belgio
Capo del governoYves Leterme
(CD&V)
CoalizioneCD&V, MR, Open Vld, PS, cdH
LegislaturaLII
Giuramento20 marzo 2008
Dimissioni14 luglio 2010
Governo successivo30 dicembre 2010

Il Governo Leterme I è stato il 90º governo del Belgio, il primo guidato da Yves Leterme.

Esso rimase in carica, per un totale di 9 mesi e 10 giorni, tra il 20 marzo e il 30 dicembre 2008, durante la 52ª legislatura della Camera dei rappresentanti.

Storia del mandato[modifica | modifica wikitesto]

Guidato dal Primo ministro democristiano fiammingo Yves Leterme, ex vice primo ministro e ministro del bilancio, il governo è formato e sostenuto da una coalizione tra i Cristiano-Democratici e Fiamminghi (CD&V), il Movimento Riformatore (MR) i Liberali e Democratici Fiamminghi Aperti (Open VLD), il Partito Socialista (PS) e il Centro Democratico Umanista (CDH). Insieme, hanno 101 rappresentanti su 150, o il 67,3% dei seggi nella Camera dei rappresentanti.

Si forma in seguito alle dimissioni del primo ministro fiammingo Guy Verhofstadt, che è al potere dal 1999.

Succede al governo Verhofstadt III, stabilito e sostenuto dalla stessa coalizione formata per un periodo di 90 giorni per consentire a Leterme di stabilire un proprio esecutivo a seguito di una crisi politica di 6 mesi e 11 giorni.

Il 20 marzo 2008, alla data concordata in occasione dell'entrata in carica del Gabinetto di transizione di Verhofstadt, Yves Leterme consegnò la sua dichiarazione politica generale alla Camera dei rappresentanti.

Solo quattro mesi dopo, il 14 luglio, il primo ministro si dimette davanti al re dopo aver notato le profonde divergenze all'interno della CD&V su un nuovo accordo istituzionale.[1] Il sovrano rifiuta tre giorni dopo e nomina tre inviati, l'ex nazionale ministro democristiano francofono Raymond Langendries, l'ex ministro-presidente liberale di Bruxelles François-Xavier de Donnea e il ministro presidente socialista della Comunità Germanofona e oratore tedesco Karl-Heinz Lambertz, per "esaminare come possono essere offerte garanzie per avviare in modo credibile un dialogo istituzionale".[2]

Leterme rimase al potere rinunciando di nuovo all'incarico nel suo ufficio il 19 dicembre a seguito del caso Fortis,[3] in cui il presidente della Corte suprema ha accusato il governo di mettere pressione sulla giustizia nell'acquisizione della banca Fortis. Dichiara che non intende avere successo o svolgere altre funzioni governative. Dopo tre giorni di consultazioni, Alberto II questa volta accetta le dimissioni del primo ministro e lo invita con il suo governo a rimanere in carica per gli affari correnti.

Dopo la missione di esplorazione della ex primo ministro democristiano fiammingo Wilfried Martens,[4] la formazione di un nuovo governo è affidata al Presidente della Camera dei rappresentanti fiammingo democristiano Herman Van Rompuy.[5] Ricostituisce la maggioranza che ha sostenuto Leterme e forma il 30 dicembre il proprio team governativo.

Composizione[modifica | modifica wikitesto]

Il governo era composto da 15 ministri (14 + 1 primo ministro) e 7 segretari di stato. Il gabinetto principale aveva 5 vice primi ministri.

Funzione e poteri Nome Termine Partito
Primo ministro
Politica generale e presidente del gabinetto di base e del Consiglio dei ministri
Yves Leterme 20 marzo 2008 - 30 dicembre 2008 CD&V
Vice primo ministro e ministro
Finanze e riforme istituzionali
Didier Reynders 20 marzo 2008 - 30 dicembre 2008 MR
Vice primo ministro e ministro
Affari sociali e sanità pubblica
Laurette Onkelinx 20 marzo 2008 - 30 dicembre 2008 PS
Vice primo ministro e ministro
Affari Interni
Patrick Dewael 20 marzo 2008 - 30 dicembre 2008 Open Vld
Vice primo ministro e ministro
Giustizia e riforme istituzionali
Jo Vandeurzen 20 marzo 2008 - 30 dicembre 2008 CD&V
Vice primo ministro e ministro
Lavoro e pari opportunità
Joëlle Milquet 20 marzo 2008 - 30 dicembre 2008 cdH
Ministro
Affari esteri
Karel De Gucht 20 marzo 2008 - 30 dicembre 2008 Open Vld
Ministro
Difesa
Pieter De Crem 20 marzo 2008 - 30 dicembre 2008 CD&V
Ministro
Politica delle PMI, dei lavoratori autonomi, dell'agricoltura e della scienza
Sabine Laruelle 20 marzo 2008 - 30 dicembre 2008 MR
Ministro
Integrazione sociale, pensioni e grandi città
Maria Arena 20 marzo 2008 - 30 dicembre 2008 PS
Ministro
Clima e energia
Paul Magnette 20 marzo 2008 - 30 dicembre 2008 PS
Ministro
Cooperazione allo sviluppo
Charles Michel 20 marzo 2008 - 30 dicembre 2008 MR
Ministro
Servizio civile e aziende governative
Inge Vervotte 20 marzo 2008 - 30 dicembre 2008 CD&V
Ministro
Imprenditorialità e semplificazione
Vincent Van Quickenborne 20 marzo 2008 - 30 dicembre 2008 Open Vld
Ministro
Politica migratoria e di asilo
Annemie Turtelboom 20 marzo 2008 - 30 dicembre 2008 Open Vld
Segretario di Stato
Mobiliteit
Etienne Schouppe 20 marzo 2008 - 30 dicembre 2008 CD&V
Segretario di Stato
Coordinamento della lotta contro la frode
Carl Devlies 20 marzo 2008 - 30 dicembre 2008 CD&V
Segretario di Stato
Persone con disabilità
Julie Fernandez Fernandez 20 marzo 2008 - 30 dicembre 2008 PS
Segretario di Stato
Alleviamento della povertà
Frédéric Laloux 20 maart 2008 - 19 april 2008 PS
Jean-Marc Delizée 19 april 2008 - 30 december 2008 PS
Segretario di Stato
Bilancio e politica familiare
Melchior Wathelet 20 maart 2008 - 30 december 2008 cdH
Segretario di Stato
aggiunto al Ministro delle Finanze
Bernard Clerfayt 20 maart 2008 - 30 december 2008 MR (FDF)
Segretario di Stato
Preparazione della presidenza europea
Olivier Chastel 20 maart 2008 - 30 december 2008 MR

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (FR) Martin Buxant, Yves Leterme présente sa démission, in La Libre Belgique, 15 luglio 2008. URL consultato l'8 dicembre 2018.
  2. ^ (FR) Le roi Albert II refuse la démission d'Yves Leterme, in Le Nouvel Observateur, 18 luglio 2008. URL consultato l'8 dicembre 2018.
  3. ^ (FR) Belgique : Yves Leterme propose la démission de son gouvernement, in Le Monde, 19 dicembre 2008. URL consultato l'8 dicembre 2018.
  4. ^ (FR) Wilfried Martens nommé "explorateur", in La Libre Belgique, 22 dicembre 2008. URL consultato l'8 dicembre 2018.
  5. ^ (FR) Van Rompuy, futur Premier malgré lui, in La Libre Belgique, 28 dicembre 2008. URL consultato l'8 maggio 2018.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]