Giovanni del Portogallo

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Giovanni Perez Juan in spagnolo e in asturiano, Chuan in aragonese, Joanes in basco, João in portoghese, Xoán in galiziano, Joan, in catalano, e Jean in francese John in inglese, Johann in tedesco e Johan in fiammingo (Coimbra, 1349Salamanca, 1397) principe della casa reale portoghese, fu signore di Porto de Moz Cea e Montelonso, dal 1360, duca di Valencia de Campos, dal 1379 e Signore di Alba de Tormes, dal 1383. Infine fu pretendente al trono del Portogallo, sempre, nel 1383, dopo la morte del fratellastro, Ferdinando, che l'aveva indicato come erede.

Origine[modifica | modifica wikitesto]

Pietro I, re del Portogallo e padre di Giovanni

Figlio illegittimo del re del Portogallo e dell'Algarve, Pietro I e della galiziana, Inés de Castro[1], che si sposarono, nel 1354[2][3][4][5][6].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Giovanni assieme ai fratelli Dionigi e Beatrice (D. Juan, D. Dionis, D. Beatriz) è citato nel Nobiliario di suo zio, Pietro Alfonso, conte di Barcelos, come figlio di Pietro, re del Portogallo (D. Pedro Rey de Portugal) e della sua seconda (terza) moglie[7] Inés de Castro (D. Ines de Castro)[2][4].

Il 24 maggio 1360, a Elvas, suo padre, divenuto, nel 1357, re Pietro I del Portogallo, investì Giovanni delle signorie portoghesi di Porto de Moz Cea e Montelonso[2]. Dichiarato principe del Portogallo, Giovanni fu legittimato il 19 marzo del 1361[2].
Anche dopo la morte del padre i rapporti col fratellastro, Ferdinando (1345-1383), che era divenuto re del Portogallo, si mantennero buoni, anche se assieme a suo fratello Dionigi (e successivamente alla sorella Beatrice), gli "Infanti Castro" si esiliarono in Castiglia assieme a molti altri nobili portoghesi durante il regno di Ferdinando I del Portogallo[8]. Arrivato in Castiglia nel 1376, Il re Giovanni I di Castiglia gli concesse varie rendite.

Nel 1376, Giovanni sposò Maria Telles de Meneses (?-1379), figlia di Martino Alfonso de Meneses e della moglie Aldonza di Vasconcellos[2]. Maria era al suo secondo matrimonio ed era da poco vedova di Alvaro Diaz de Sousa[2].
Questo matrimonio durò solo tre anni; ne 1379, infatti Giovanni uccise la moglie strangolandola[2].

Nel 1379, il fratellastro, Ferdinando, dopo la morte dei figli maschi, aveva designato Giovanni come suo erede. Giovanni tornò in Portogallo nel 1379 con il proposito di sposarsi con sua nipote Beatrice, figlia del fratellastro, ma la regina consorte, Eleonora Telles de Menezes, rivendicando gli interessi della figlia e preferendo un candidato portoghese alla mano di Beatrice, si oppose e Giovanni fu costretto a fuggire nuovamente in Castiglia[2][9]. Giovanni in quello stesso anno, si sposò per la seconda volta, con la Signora di Alba de Tormes e Valencia de Campos, Costanza di Castiglia, figlia illegittima del re di Castiglia, Enrico II e della sua amante, Elvira Íñiguez de la Vega[2].
Molto probabilmente in occasione del suo matrimonio, comunque, nel 1379, Giovanni venne creato duca di Valencia de Campos[2].
Infine, nel 1383, divenne signore di Alba de Tormes[2]. Entrambi i feudi si trovavano nel regno di León.

Morte del Conte Andeiro per mano di Giovanni, Gran Maestro dell'Ordine d'Aviz (Museo Nazionale Soares dos Reis, Porto)

Nell'ottobre del 1383, alla morte del re del Portogallo, Ferdinando I, come da accordi prematrimoniali, presi col marito della figlia, il re di Castiglia, Giovanni I, la regina madre Eleonora assunse la reggenza del regno portoghese per conto della figlia Beatrice. Ma in Portogallo non tutti accettarono la situazione sia per la sua fama di adultera[10] sia perché, nel caso Beatrice fosse premorta a Giovanni di Castiglia, il Portogallo si sarebbero trovato con un re straniero.
In questa situazione di malcontento, due persone di rango reale, fratellastri del defunto re Ferdinando, venivano indicate come degne di poter salire sul trono del Portogallo e quindi contendere il trono a Beatrice:

La nobiltà era divisa, una parte era per il duca Giovanni, considerato un principe di casa reale in quanto sua madre, Inés de Castro, era stata sposata in segreto e quindi legittimato, mentre Giovanni d'Aviz era un illegittimo; ma a favore di quest'ultimo giocava il fatto che era sempre vissuto in Portogallo mentre il suo fratellastro, dopo la tragica morte della madre era stato portato in León, e dove era tornato negli ultimi quattro anni e dove, recentemente era stato investito di un feudo leonese
Un gruppo di nobili, tra cui Nuno Álvares Pereira, con l'appoggio della popolazione di Lisbona, nel dicembre del 1383, proclamò Giovanni di Aviz, difensore del regno, dopo che quest'ultimo oltre a decretarne l'esecuzione col Pereira, partecipò personalmente all'assassinio del conte Andeiro, non solo per la sua scandalosa condotta con la reggente, ma anche per la sua politica filocastigliana. Giovanni rimase così nei suoi feudi nella zona di Salamanca, dove morì nel 1397, e dove fu tumulato nella chiesa di San Esteban[2].

Discendenza[2][11][5][modifica | modifica wikitesto]

Dal suo matrimonio con Maria Telles de Meneses nacque un figlio:

  • Fernando del Portogallo (1378-Eça, ?), signore di Eça, che si sposò per sei volte ed ebbe una folta discendenza, la casata dei "de Eca".

Mentre dal matrimonio con Costanza di Castiglia nacquero tre figlie:

  • Maria (1381-?), che sposò il conte di Valencia, Martin Vasquez da Cunha;
  • Beatrice (1382-?), che sposò il conte di Buelna, Pietro Nunho;
  • Giovanna (1384-?), che sposò il signore di Buendia, Lopez Vaz da Cunha.

Giovanni ebbe anche altri 3 figli da diverse amanti:

  • Alfonso (?-Zamora, 1442), da cui discese la dinastia dei "de Vasconcelos e Menezes"
  • Pietro (?-1385), che sposò Teresa Andeiro, che gli diede tre figli
    • Fernando (?-sepolto a Braga nel 1467), arcivescovo di Braga dal 1416 e cancelliere del Portogallo dal 1418;
    • Luigi (?-Roma 1458), vescovo di Guarda;
    • Ignazio, signore di Mogadouro.
  • Fernando (?-dopo il 1410), Signore di Bragança, che sposò Eleonora Coutinho, che gli diede un figlio:
    • Edoardo di Braganza (?-Evora, 1442), 2º Signore di Bragança.

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Dionigi del Portogallo Alfonso III del Portogallo  
 
Beatrice di Castiglia e Guzmán  
Alfonso IV del Portogallo  
Isabella d'Aragona Pietro III d'Aragona  
 
Costanza di Hohenstaufen  
Pietro I del Portogallo  
Sancho IV di Castiglia Alfonso X di Castiglia  
 
Violante d'Aragona  
Beatriz di Castiglia  
Maria di Molina Alfonso di Molina  
 
Mayor Alonso de Meneses  
Giovanni del Portogallo  
 
 
 
Pedro Fernández de Castro  
 
 
 
Inés de Castro  
Lorenzo Soarez de Valladares  
 
 
Aldonza Lorenzo de Valladares  
Sancha Nuñez  
 
 
 

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Inés de Castro era figlia di Pedro Fernández de Castro (? – 1342), signore di Monforte de Lemos e Sarria e membro di una delle famiglie più antiche e illustri della Galizia, oltre che nipote di re Sancho IV, e della di lui amante Aldonza Lorenzo de Valladares (1270 c.a. – ?).
  2. ^ a b c d e f g h i j k l m (EN) del Portogallo
  3. ^ (EN) Capetingi del Portogallo-genealogy Archiviato il 22 novembre 2010 in Internet Archive.
  4. ^ a b (PT) Braamcamp Freire, Anselmo, Brasões da Sala de Sintra- Livro Primeiro, Coimbra, Universidade, 1921.
  5. ^ a b (EN) Giovanni del Portogallo PEDIGREE
  6. ^ (DE) Pietro I di Portogallo genealogie mittelalter Archiviato il 4 luglio 2009 in Internet Archive.
  7. ^ Pietro Alfonso, conte di Barcelos la cita come seconda moglie e non terza, poiché non considera il primo matrimonio, non consumato, di Pietro I con Bianca di Castiglia (ca. 1315-Burgos 1375)
  8. ^ (ES) Olivera Serrano, César, Beatriz de Portugal. La pugna dinástica Avís-Trastámara (PDF), collana Cuadernos de estudios gallegos, Santiago de Compostela, 2005, ISBN 84-00-08343-1. URL consultato il 28 marzo 2015.
  9. ^ (ES) Romero Portilla, Paz, Exiliados en Castilla en la segunda mitad del siglo XIV. Origen del partido portugués, in Poder y sociedad en la baja edad media hispánica: Estudios en homenaje al profesor Luis Vicente Díaz Martín, Valladolid, Universidad de Valladolid, 2002, ISBN 84-8448-172-7.
  10. ^ Si sospettava una relazione di Eleonora con Giovanni Fernandez Andeiro, conte di Ourém.
  11. ^ (EN) Capetingi del Portogallo-genealogy

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Edgar Prestage, Il Portogallo nel medioevo, in Cambridge University Press - Storia del mondo medievale, vol. VII, pp. 576-610, Garzanti, 1999

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]