Mafalda del Portogallo

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Mafalda del Portogallo
Mafalda del Portogallo nella Genealogia delle Reali Case di Spagna e Portogallo di Antonio de Hollanda, 1534
Regina consorte di Castiglia
In carica1215 –
1216
PredecessoreEleonora d'Inghilterra
SuccessoreBeatrice di Svevia
Nome completoMafalda Sanches
Altri titoliRegina consorte di Toledo
NascitaCoimbra, 11 gennaio 1197
MorteAmarante, 1º maggio 1256
Luogo di sepolturaMonastero di Arouca
Casa realeCasa portoghese di Borgogna
PadreSancho I del Portogallo
MadreDolce di Barcellona
Consorte diEnrico I di Castiglia
ReligioneCattolicesimo
Beata Mafalda del Portogallo
Ritratto della beata Mafalda del Portogallo. Quadro anonimo del XVIII secolo nell'abbazia di Arouca.
 

Regina consorte di Castiglia

 
NascitaCoimbra, 11 gennaio 1197
MorteAmarante, 1º maggio 1256
Venerata daChiesa cattolica
Beatificazione27 giugno 1793 da Papa Pio VI
Ricorrenza2 maggio

Mafalda Sanchez, Matilda in latino (Coimbra, 11 gennaio 1197Amarante, 1º maggio 1256), fu regina consorte di Castiglia dal 1215 al 1216, anno in cui il matrimonio con Enrico I di Castiglia fu annullato. È stata proclamata beata dalla Chiesa cattolica.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlia del re del Portogallo, Sancho I e di Dolce di Barcellona (1160-1198), figlia della regina di Aragona, Petronilla e del conte di Barcellona, Raimondo Berengario IV[1][2][3].

Alla morte del padre, nel 1211, Mafalda ricevette in eredità il castello di Seia, distretto di Guarda, unitamente alla città, con le relative rendite. Ma il nuovo re, Alfonso II, rifiutava di consegnargliela, così come rifiutava di consegnare terre e città anche alle altre due sorelle, Sancha e Teresa. Alfonso temeva che, una volta riconosciuto il diritto di proprietà alle sorelle, eventuali eredi avrebbero poi potuto succedere loro e spezzare l'unità del regno.
Da questo fatto nacque una disputa tra il re e le tre sorelle, che avevano l'appoggio di buona parte della nobiltà; la disputa portò ad un conflitto che vide vincitore il re sui nobili ribelli.
La crisi fu risolta, alla morte di Alfonso, nel 1223, dal suo successore, Sancho II, che consentì alle zie di ricevere le rendite, pur mantenendo il controllo di castelli e città.

Nel frattempo, nel 1215, all'età di circa dieci anni, il fratello, il re Alfonso II la sposò al suo coetaneo, re di Castiglia, Enrico I[1], di circa undici anni, figlio del re di Castiglia Alfonso VIII e di Eleonora Plantageneta, sesta figlia legittima, seconda femmina, del re d'Inghilterra, duca di Normandia e conte d'Angiò, Enrico II e della duchessa d'Aquitania e Guascogna e contessa di Poitiers, Eleonora d'Aquitania.
Il matrimonio fu celebrato a Burgos, alla fine di agosto[1], ma, tenuto conto della giovane età della coppia il matrimonio non fu consumato e l'anno dopo (1216), il matrimonio fu annullato, per consanguineità, da Papa Innocenzo III.

Dopo la separazione dal marito, Mafalda divenne signora di Arouca, dove fondò l'abbazia di Arouca[1], e dopo essere rimasta vedova, come le due sorelle maggiori, Sancha e Teresa si fece monaca cisterciense[1].

Mafalda morì il 1º maggio del 1256 nel monastero di Rio Tinto ad Amarante, nel distretto di Porto, dove fu inumata. Più tardi il suo corpo fu riesumato, per essere traslato nell'abbazia di Arouca. Il corpo fu trovato intatto e la cosa generò un forte movimento di devozione per la principessa portoghese.

Culto[modifica | modifica wikitesto]

Il 27 giugno 1793 Mafalda fu beatificata da papa Pio VI, riunendola così alle sorelle Teresa e Sancha, beatificate all'inizio dello stesso secolo.

È festeggiata dalla Chiesa cattolica il 2 maggio.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Enrico del Portogallo Roberto I di Borgogna  
 
Sibilla di Barcellona  
Alfonso I del Portogallo  
Teresa di León Alfonso VI di León  
 
Jimena Núñez de Lara  
Sancho I del Portogallo  
Amedeo III di Savoia Umberto II di Savoia  
 
Giselda di Borgogna  
Mafalda di Savoia  
Adelaide  
 
 
Mafalda del Portogallo  
Raimondo Berengario III di Barcellona Raimondo Berengario II di Barcellona  
 
Matilde d'Altavilla  
Raimondo Berengario IV di Barcellona  
Dolce I di Provenza Gilberto I di Gévaudan  
 
Gerberga di Provenza  
Dolce di Barcellona  
Ramiro II d'Aragona Sancho Ramírez d'Aragona  
 
Felicia di Ramerupt  
Petronilla d'Aragona  
Agnese d'Aquitania Guglielmo IX d'Aquitania  
 
Filippa di Tolosa  
 

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Rafael Altamira, La Spagna (1031-1248), in Storia del mondo medievale, vol. V, 1999, pp. 865–896
  • Edgar Prestage, Il Portogallo nel medioevo, in «Storia del mondo medievale», vol. VII, 1999, pp. 576–610

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

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