Giovanni IV di Bretagna

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Giovanni (IV)[1] di Bretagna
Giovanni di Montfort, miniatura del libro delle cronache di Froissart
Duca di Bretagna[2]
Stemma
Stemma
In carica30 aprile 1341 –
26 settembre 1345
(contestato da Giovanna di Penthièvre e Carlo di Blois)
PredecessoreGiovanni III
SuccessoreGiovanni V (pretendente)
Giovanna e Carlo (de facto)
Altri titoliConte di Richmond
Conte di Montfort
Nascita1294 circa
MorteHennebont, 26 settembre 1345
Luogo di sepolturaConvento dei cappuccini, Quimperlé; poi trasferito nell'Abbazia Sainte-Croix, Quimperlé
DinastiaDreux
PadreArturo II di Bretagna
MadreIolanda di Dreux
ConsorteGiovanna di Fiandra
FigliGiovanni
Giovanna
ReligioneCattolicesimo

Giovanni di Montfort (1294 circa – Hennebont, 26 settembre 1345) fu conte di Richmond dal 1341 al 1342, conte di Montfort dal 1322 e duca pretendente di Bretagna dal 1341 alla sua morte.

Secondo le Mémoires pour servir de preuves à l'Histoire ecclésiastique et civile de Bretagne, Tome I, Giovanni era il figlio maschio primogenito del visconte di Limoges e Conte di Richmond, duca di Bretagna, Pari di Francia e conte di Penthièvre, Arturo II[3] e della sua seconda moglie, l'ex regina consorte di Scozia e futura contessa di Montfort-l'Amaury, Iolanda di Dreux[4], che, secondo il Florentii Wigorniensis monachi Chronicon, era figlia del conte di Dreux, Roberto IV[5] e di Beatrice di Montfort, che secondo gli Obituaires de la province de Sens. Tome 2, era figlia del conte di Montfort, Giovanni I[6] e di Giovanna, signora di Chateaudun.
Secondo il Chronicon Kemperlegiense, Stephani Baluzii Miscellaneorum, Liber I, Collectio Veterum, Arturo II di Bretagna era il figlio primogenito del Duca di Bretagna, Conte di Richmond e Conte di Penthièvre, Giovanni II e di Beatrice d'Inghilterra[7], la quale secondo gli Annales Londonienses era la figlia del re d'Inghilterra, duca d'Aquitania e Guascogna, Enrico III[8] e di Eleonora di Provenza[9] (quest'ultima era la figlia secondogenita del conte di Provenza e conte di Forcalquier, Raimondo Berengario IV (11981245), e della moglie, Beatrice di Savoia (12061266), come risulta dalla cronaca del monaco benedettino inglese, cronista della storia inglese, Matteo Paris (12001259), quando ne descrive il matrimonio con il re d'Inghilterra, Enrico III[10] e anche dal documento n° 99 del Peter der Zweite Graf von Savoyen, Markgraf in Italien, sein Haus und seine Lande dello storico, Johann Ludwig Wurstemberger[11]).

Sua madre, prima di diventare la seconda moglie di Arturo II, era stata, nel biennio 1285 - 1286, regina di Scozia, per aver sposato il re di Scozia, Alessandro III[12], a cui non diede figli.

Anche suo padre, Arturo II, era al suo secondo matrimonio; dal 1291 era vedovo di Maria, viscontessa di Limoges[13], che gli aveva dato tre figli[14][15]:

Suo nonno paterno, Giovanni II morì nel 1305, a Lione durante le celebrazioni per l'incoronazione di Papa Clemente V. Giovanni, il 13 novembre, stava conducendo il cavallo del papa tra la folla: molti spettatori si erano arrampicati in cima a delle mura; uno di questi muri non resse e cadendo travolse il duca Giovanni II, Carlo di Valois e disarcionò il papa[19]; tutti e tre riportarono delle ferite, ma Giovanni II (Joannes dux Britanniæ) morì alcuni giorni dopo a Lione (in Lugduno), come ci confermano le Mémoires pour servir de preuves à l'Histoire ecclésiastique et civile de Bretagne, Tome I[20] e, nel ducato di Bretagna e nella contea di Penthièvre, gli succedette suo padre, Arturo (Arturus eius filius)[20], mentre la contea di Richmond, poco dopo la consegnò a suo fratello, Giovanni di Bretagna.
In quello stesso anno, il re di Francia, Filippo IV il Bello, oltre che a riconoscerlo duca di Bretagna e conte di Penthièvre, lo elevò a Pari di Francia[14].

Nel 1311, sua madre, Iolanda, divenne contessa di Montfort-l'Amaury, succedendo alla propria madre, Giovanna di Chateaudun[14].

Suo padre, Arturo II morì a Château de L'Isle, nel 1312, il 15 agosto (Kalendis Augusti) e fu sepolto in una tomba marmorea nel convento dei Cordeliers a Vannes (in ecclesia fratrum minorum Venetensium) come ci confermano le Mémoires pour servir de preuves à l'Histoire ecclésiastique et civile de Bretagne, Tome I[21].
Ad Arturo succedettero i figli di primo letto: Giovanni divenne Duca di Bretagna[16], mentre Guido divenne conte di Penthièvre[17].

Sua madre, Iolanda morì nel 1322; secondo gli Obituaires de Sens Tome I.2, Abbaye de Port-Royal, Iolanda (dame Yoland, royne d'Escosse, duchesse de Bretaigne et contesse de Montfort) morì il 2 agosto (Aougust, IV Non)[22].
Dopo la morte della madre, la contea di Montfort passò a Giovanni

Secondo il Chronicon Britannicumil suo fratellastro, Giovanni III morì nel 1341 (MCCCXLI obiit Johannes dux Britanniæ), il 30 aprile (ultima die mentis aprilis)[23], precisando che fondò una cappella presso le mura di Nantes (capellam SS. Donationi et Rogatiani prope muros civitatis Nannetensis)[3].
Dopo la morte di Giovanni III, per la successione al ducato ci furono due pretendenti: Giovanni e Carlo di Blois, marito della contessa di Penthièvre, Giovanna, figlia di Guido, fratello di Giovanni III. Entrambi i pretendenti chiesero di rendere omaggio al re di Francia, Filippo VI[24]; la corte di Parigi, dopo lunghe discussioni, si pronunciò a favore del nipote del re, Carlo di Blois[24]; la Bretagna però era divisa, la parte orientale dove la terra era più fertile e si parlava francese, avendo rapporti con l'Angiò e la Francia, parteggiava per Carlo, mentre la parte occidentale, più brulle e selvaggia, dove si parlava il bretone, parteggiava per Giovanni di Montfort[25]. Sostenuti dalle amministrazioni locali e dalla piccola nobiltà, Giovanna ed il marito assunsero nel 1341 il controllo del ducato senza tenere in conto le rimostranze del pretendente, Giovanni, che era appoggiato dal re d'Inghilterra, Edoardo III ed aveva supporto nella zona occidentale del ducato, per cui iniziò una guerra per la successione del ducato, che si innestò in quella dei cent'anni: (Filippo VI di Valois appoggiava Carlo, Edoardo III Plantageneto sosteneva Giovanni).

Lo stesso argomento in dettaglio: Guerra di successione bretone.

Montfort stabilì la sua sede a Nantes, che fu assediata a conquistata da Carlo e Filippo VI il 21 novembre 1341[26]. Giovanni fu catturato e imprigionato nel palazzo del Louvre[26], ma i suoi sostenitori, animati da sua moglie Giovanna di Fiandra, continuarono a combattere. Giovanni riuscì a fuggire e, nel 1344, raggiunse l'Inghilterra, e , l'anno dopo, rese omaggio a Edoardo III, per il ducato di Bretagna[26].
In quello stesso 1345 rientrò in Bretagna, al seguito di un esercito inglese[26].

Secondo le Mémoires pour servir de preuves à l'Histoire ecclésiastique et civile de Bretagne, Tome I, Giovanni (nobilis Johannes comes Montisfortis filius Arturi frater Johannis et pater Johannis ducis) si ammalò e morì nel 1345, nei pressi di Hennebont, essendo al seguito degli inglesi che assediavano Quimper[3], lasciando come erede il minorenne figlio Giovanni[3].
Dopo la sua morte, sua moglie, Giovanna di Fiandra continuò la lotta per proteggere i diritti del proprio figlio, Giovanni, il futuro Giovanni V di Bretagna.

Matrimonio e discendenza

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Nel 1329, Giovanni aveva sposato, a Chartres, Giovanna di Fiandra, figlia del Conte di Nevers, Luigi I e della Contessa di Rethel di Giovanna.
Giovanni da Giovanna ebbe due figli[26][27]:

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Giovanni I di Bretagna Pietro I di Bretagna  
 
Alice di Thouars  
Giovanni II di Bretagna  
Bianca di Navarra Tebaldo I di Navarra  
 
Agnese di Beaujeu  
Arturo II di Bretagna  
Enrico III d'Inghilterra Giovanni d'Inghilterra  
 
Isabella d'Angoulême  
Beatrice d'Inghilterra  
Eleonora di Provenza Raimondo Berengario IV di Provenza  
 
Beatrice di Savoia  
Giovanni IV di Bretagna  
Giovanni I di Dreux Roberto III di Dreux  
 
Aénor de Saint-Valéry  
Roberto IV di Dreux  
Maria di Borbone Arcimbaldo VIII di Borbone  
 
Beatrice di Montluçon  
Iolanda di Dreux  
Giovanni I di Montfort Amalrico VI di Montfort  
 
Beatrice del Viennois  
Beatrice di Montfort  
Giovanna di Chateaudun Goffredo VII di Chateaudun  
 
Clémence des Roches  
 
  1. ^ non tutte le storiografie lo includono nella numerazione dei duchi di Bretagna
  2. ^ Pretendente, appoggiato dal re d'Inghilterra, a cui aveva reso omaggio
  3. ^ a b c d e (LA) Mémoires pour servir de preuves à l'Histoire ecclésiastique et civile de Bretagne, Tome I, anno MCCCXXXXV, colonna 113
  4. ^ (LA) Mémoires pour servir de preuves à l'Histoire ecclésiastique et civile de Bretagne, Tome I, Autre traitè de mariage..., colonne 1293 -1295
  5. ^ (LA) Florentii Wigorniensis monachi Chronicon, pag. 236
  6. ^ (LA) Obituaires de la province de Sens. Tome II, Abbaye de Haute-Bruyère, pag. 225
  7. ^ (LA) Chronicon Kemperlegiense, Stephani Baluzii Miscellaneorum, Liber I, Collectio Veterum, anno MCCXXXX, pagina 527
  8. ^ (LA) Chronicles of the reigns of Edward I. and Edward II, Annales Londonienses, pagina 54
  9. ^ (LA) Chronicles of the reigns of Edward I. and Edward II, Annales Londonienses, pagina 39
  10. ^ (LA) Matthæi Parisiensis, Monachi Sancti Albani, Chronica Majora, volume III, anno 1236, pagg 334 e 335
  11. ^ (LA) Peter der Zweite Graf von Savoyen, Markgraf in Italien, sein Haus und seine Lande, doc. 99, pag. 42
  12. ^ (LA) Joannis de Fordun Scotichronicon, Vol. II, Lib. X, Cap. XL, pag. 127
  13. ^ (LA) Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptores, tomus XXI: Majus Chronicon Lemovicense, pag. 786
  14. ^ a b c (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy: DUKES of BRITTANY 1213-1514 (DREUX-CAPET) - ARTHUR de Bretagne
  15. ^ (EN) #ES Genealogy : Capet 16 - Arthur I
  16. ^ a b (LA) Mémoires pour servir de preuves à l'Histoire ecclésiastique et civile de Bretagne, Tome I, anno MCCLXXXV, colonna 112
  17. ^ a b (LA) Mémoires pour servir de preuves à l'Histoire ecclésiastique et civile de Bretagne, Tome I, colonna 1375
  18. ^ (FR) Lobineau, G. A. (1707) Histoire de Bretagne (Paris), Tome I, pag. 278
  19. ^ Edward Armstrong, "L'Italia al tempo di Dante", in Storia del mondo medievale, cap. VI, vol. VI, p. 259
  20. ^ a b (LA) Mémoires pour servir de preuves à l'Histoire ecclésiastique et civile de Bretagne, Tome I, anno MCCCV, colonna 112
  21. ^ (LA) Mémoires pour servir de preuves à l'Histoire ecclésiastique et civile de Bretagne, Tome I, anno MCCCXII, colonna 112
  22. ^ (FR) Obituaires de Sens Tome I.2, Abbaye de Port-Royal, pag. 642
  23. ^ (LA) Mémoires pour servir de preuves à l'Histoire ecclésiastique et civile de Bretagne, Tome I, anno MCCCXLI, colonna 113
  24. ^ a b A. Coville, "Francia: la guerra dei cent'anni (fino al 1380)", cap. XVI, vol. VI, pag. 617
  25. ^ A. Coville, "Francia: la guerra dei cent'anni (fino al 1380)", cap. XVI, vol. VI, pag. 618
  26. ^ a b c d e (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy: DUKES of BRITTANY 1213-1514 (DREUX-CAPET) - JEAN de Bretagne
  27. ^ (EN) #ES Genealogy : Capet 16 - Jean IV "le Conquérant"
  28. ^ (FR) Mémoires pour servir de preuves à l'Histoire ecclésiastique et civile de Bretagne, Tome II, testament du Duc Jean, colonne 496 - 498

Fonti primarie

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Letteratura storiografica

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Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Predecessore Duca di Bretagna Successore
Giovanni III 1341 - 1345 Giovanni V
Controllo di autoritàVIAF (EN259145858092123022029 · ISNI (EN0000 0000 5492 0102 · CERL cnp00166170 · LCCN (ENn84186203 · GND (DE100947751