Furore di vivere

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Furore di vivere
Titolo originaleLe chemin des écoliers
Paese di produzioneFrancia, Italia
Anno1959
Durata81 min
Dati tecniciB/N
rapporto: 1,66:1
Generedrammatico
RegiaMichel Boisrond
SoggettoMarcel Aymé
SceneggiaturaJean Aurenche, Pierre Bost
Produttore esecutivoRalph Baum
Casa di produzioneS.P.C.E., Franco London Films, Mondex Films, Société Nouvelle des Établissements Gaumont (SNEG), Tempo Film, Zebra Film
Distribuzione in italianoMetro-Goldwyn-Mayer
FotografiaChristian Matras
MontaggioLouisette Hautecoeur
MusichePaul Misraki
CostumiPaulette Coquatrix
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Furore di vivere (Le chemin des écoliers) è un film del 1959 diretto da Michel Boisrond, tratto dall'omonimo romanzo di Marcel Aymé.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Parigi, aprile 1944: nella città occupata dai nazisti, gli studenti Paul e Antoine si danno alla borsa nera. Ma se l'operato del primo viene compreso e supportato dal padre, i genitori di Antoine, contrari a tali pratiche, restano all'oscuro della reale condotta del figlio.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Coproduzione italo-francese, le riprese si svolsero interamente in Francia dal 9 marzo al 30 aprile 1959.[1]

Critica[modifica | modifica wikitesto]

«[...] Conclusione ambigua, come tutto il filmetto che, se a tratti diverte con le spigliatezze del dialogo e il farsesco delle situazioni, lascia perplessi per l'assenza di sottintesi polemici contro coloro che assistevano indifferenti, e ne approfittavano, al disfacimento del loro paese. La gioventù non scusa tutto. [...]»

«Il film costituisce un tentativo d'indagine psicologica, che ha per oggetto l'animo di un adolescente sulla soglia della vita. Malgrado la collaborazione di attori validi, il tentativo non è riuscito. L'atmosfera di Parigi durante l'occupazione tedesca non è resa con sufficiente efficacia e il racconto non segue una linea stilistica rigorosa. Si tratta in complesso di un film mediocre.»

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Roberto Chiesi, Alain Delon, p. 111
  2. ^ Recensione completa
  3. ^ Furore di vivere su comingsoon.it

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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