Francesco Piccolomini (vescovo di Grosseto)
Francesco Piccolomini vescovo della Chiesa cattolica | |
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Incarichi ricoperti | Vescovo di Grosseto (1611-1622) |
Nato | seconda metà del XVI secolo |
Nominato vescovo | 17 agosto 1611 da papa Paolo V |
Consacrato vescovo | 6 novembre 1611 dal cardinale Giovanni Garzia Mellini |
Deceduto | maggio 1622 a Siena |
Francesco Piccolomini (seconda metà del XVI secolo – Siena, maggio 1622) è stato un vescovo cattolico italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Membro della nobile famiglia senese dei Piccolomini, del ramo detto del Mandolo, studiò giurisprudenza ed esercitò la professione di avvocato a Siena e poi a Firenze su chiamata del granduca.[1] Fu uno stimato giureconsulto e pubblicò alcuni testi di natura giuridica.[1] Lo storico Giovanni Antonio Pecci scrive che il Piccolomini «avrebbe potuto sperare ulteriori avansamenti, se certo particolare istinto allo stato ecclesiastico, non l'avesse necessitato a rinunziare all'impiego, conferitogli dal sovrano».[1]
Trasferitosi a Roma, dove prese i voti, venne nominato vescovo di Grosseto il 17 agosto 1611 e consacrato il 6 novembre dello stesso anno dal cardinale Giovanni Garzia Mellini e i vescovi Alessandro Borghi e Antonio Maria Franceschini. Durante il suo episcopato a Grosseto si interessò soprattutto alla cura del clero, al quale richiedeva morigeratezza, tentando di incrementare la presenza ecclesiastica nel territorio.[1] Nel 1620 affidò ai francescani la cura della chiesa di San Francesco, abbandonata dai benedettini quattro secoli prima.[2]
Morì a Siena un giorno imprecisato del maggio 1622 e fu sepolto nel sepolcreto di famiglia nella basilica di San Francesco.[1]
Genealogia episcopale
[modifica | modifica wikitesto]La genealogia episcopale è:
- Arcivescovo Filippo Archinto
- Papa Pio IV
- Cardinale Giovanni Antonio Serbelloni
- Cardinale Carlo Borromeo
- Cardinale Gabriele Paleotti
- Cardinale Ludovico de Torres
- Cardinale Giovanni Garzia Mellini
- Vescovo Francesco Piccolomini
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e Giovanni Antonio Pecci, Grosseto città vescovile; da Lo Stato di Siena antico e moderno (pt. V, cc. 33-192), trascrizione e cura di Mario De Gregorio e Doriano Mazzini, Società Bibliografica Toscana, 2013, pp. 153–154.
- ^ San Francesco d'Assisi, su diocesidigrosseto.it. URL consultato il 30 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 30 gennaio 2018).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Giuseppe Cappelletti, Le Chiese d'Italia dalla loro origine sino ai nostri giorni, vol. 17, Venezia, 1862, p. 666.
- (LA) Konrad Eubel, Hierarchia Catholica Medii Aevi, vol. 4 Archiviato il 4 ottobre 2018 in Internet Archive., p. 197.
- (LA) Pius Bonifacius Gams, Series episcoporum Ecclesiae Catholicae, Leipzig, 1931, p. 755.
- Giotto Minucci, La città di Grosseto e i suoi vescovi (498-1988), Firenze, Lucio Pugliese, 1988.
- Giovanni Antonio Pecci, Grosseto città vescovile; da Lo Stato di Siena antico e moderno (pt. V, cc. 33-192), trascrizione e cura di Mario De Gregorio e Doriano Mazzini, Società Bibliografica Toscana, 2013.
- (LA) Ferdinando Ughelli, Italia sacra, vol. 3, seconda edizione, Venezia, 1718, col. 695.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) David M. Cheney, Francesco Piccolomini, in Catholic Hierarchy.