Flavio Colusso

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Flavio Colusso

Flavio Colusso (Roma, 13 agosto 1960) è un compositore, librettista e direttore d'orchestra italiano, nonché accademico pontificio ad honorem[1] e maestro di cappella; è co-fondatore dello Ensemble Seicentonovecento.

Ha ideato e tuttora coordina, in collaborazione con Silvia De Palma, le Giornate Carissimiane e le Feste Musicali Jacopee, manifestazioni dedicate allo studio dell'opera di Giacomo Carissimi.

Flavio Colusso suona Tanti auguri a te al cembalo alle celebrazioni per il decennale di Wikimedia Italia e per il 15º compleanno di Wikipedia

Ha studiato composizione con Domenico Guaccero e Franco Evangelisti, ed è stato allievo di Andreina von Ramm con la quale ha approfondito le prassi esecutive del passato.

All'inizio degli anni '80 del XX secolo, insieme con Silvia De Palma e Andrea Coen ha fondato l'Ensemble Seicentonovecento. Dal 2002 realizza a Villa Lante una stagione di concerti dal titolo L'orecchio di Giano. Dialoghi della Antica et Moderna Musica, in cui si propongono musiche del passato e musiche contemporanee. Colusso e l'Ensemble si sono specializzati nella riscoperta, lo studio musicologico e la riproposizione concertistica e discografica del repertorio antico, soprattutto dei secoli XVI, XVII e XVIII[2].

Flavio Colusso dirige l'Ensemble Seicentonovecento sul set del film Palestrina princeps musicae

È il primo presidente della Sibelius Society Italia, dedicata al compositore finlandese[3].

Autori e temi preferenziali

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Colusso è un riconosciuto specialista delle musiche di Giacomo Carissimi, del quale nel 1996 ha inciso l'edizione discografica integrale degli Oratori e, nel 2014, la raccolta completa di mottetti Arion Romanus.

Di Pasquale Anfossi ha riproposto ed inciso oratori, opere teatrali, musiche vocali e strumentali.

Di Antonio Draghi ha avviato l'edizione integrale degli Oratori.

Si deve a Colusso anche l'esecuzione in concerto e la pubblicazione in disco di musiche sacre e profane composte da Jacques Arcadelt, Giovanni Pierluigi da Palestrina, Giovanni Battista Mariani, Alessandro Scarlatti, Antonio Maria Abbatini, Nicola Vaccaj, Luigi Cherubini, Pietro Mascagni.

Con il sopranista Arīs Christofellīs ha eseguito e inciso, negli anni '90 del Novecento, il repertorio degli evirati cantori.

Ha avviato la pubblicazione in partitura, l'esecuzione e l'incisione del corpus della Musica Theatina, cioè dei compositori che hanno operato per i Chierici regolari teatini.

Colusso è cembalista e pianista e non di rado esegue personalmente, quando non direttore.

Altre attività

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È maestro di cappella della Chiesa di Santa Maria dell'Anima e della Chiesa di San Giacomo in Augusta a Roma, nonché della Provincia d'Italia dell'Ordine dei Chierici Regolari Teatini.

È Accademico pontificio ed è presenze in numerose altre istituzioni, fra le quali Gran Teatre del Liceu di Barcellona[4], Académie de France à Rome, Museo del Louvre, Palais des Beaux Arts di Bruxelles, Teatro de La Maestranza di Siviglia, Teatro Comunale di Bologna, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, Teatro La Fenice di Venezia, Teatro San Carlo di Napoli, Teatro dell’Opera di Roma, Teatro Massimo di Palermo, Settimana di Musica Sacra di Monreale, Festival dei due mondi di Spoleto, Sagra Musicale Malatestiana, Festival Pucciniano di Torre del Lago, Associazione Scarlatti di Napoli, Festival de Barcelona, Festival de la Opera de Tenerife, IUC Istituzione Universitaria dei Concerti, Festival Internacional de Musica y Danza de Granada, Conservatoire de Paris, Bratislava Music Festival, Conservatorio Centrale di Pechino, Tianjin May Festival, Università di Osnabrück[5], Museo etrusco di Villa Giulia a Roma, Institutum Romanum Finlandiae.

Dipinge, anche se questa attività, come da illustre ispirazione ricevuta, è tenuta squisitamente privata.

Composizioni e interpreti

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Le composizioni di Flavio Colusso sono state eseguite da molti interpreti, fra i quali José Carreras[6], Cecilia Gasdia, Aurio Tomicich, Gemma Bertagnolli, Giorgio Gatti, Daniele Lombardi, Andrea Coen, Riccardo Biseo, Vito Paternoster, Margherita Chiminelli, Cecilia Campa, Silvia De Palma, Maria Chiara Chizzoni.

(Tra parentesi il luogo e la data della prima esecuzione)

Opere e teatro musicale

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  • L'impresario delle Isole Canarie, ovvero "La moda del teatro" (Tenerife, 1989)[7][8]
  • Vanitas, ou "Les quatre saisons de Poussin" (Ferrazzano, 1994)
  • DanteStrasse (Roma, 1994)
  • Sidereus Nuncius (Brescia, 2001[9])
  • La viola scarlatta (Roma, 2007)[10]
  • AbeCeDario Scarpelli (Roma, 2010)
  • Il Maestro di cappella, ovvero: i fantasmi dell'opera (Roma, 2010)
  • Il cellulare magico/Das Zauberfon! (Roma, 2011)
  • Notturno con Bram Stoker (Monopoli, 2012)
  • Recondita armonia di "bellezze diverse" (Torre del Lago, 2013)
  • Il Lauro del Gianicolo: morte di Riccardo Wagner a Venezia (Roma, 2013)[11]
  • I naviganti del Tempo (Trieste, 2017)

«C’è una stretta connessione fra il respiro, la luce della liturgia e la musica, che non è adornamento del rito, ma è parte del rito stesso»

  • Studio sul Kyrie (Trapani, 1986)
  • Sarà Natale (Sulmona, 1987)
  • Missa de tempore in aevum (Medjugorie, 1996)[13][14]
  • Tu es Petrus (Città del Vaticano, 1999)[15][16]
  • Gracias meu señor Santiago (Roma, 1999)
  • Peccavimus Domine (Urbino, 1999)
  • Stabat Mater (Roma, 1999)
  • Flamma (Roma, 2000)
  • Il Castello interiore (Arezzo, 2001)
  • Veni Creator Spiritus (Roma, 2001)
  • Alleluja (Napoli, 2003)
  • Humilitas (Bisignano, 2003)
  • O gloriosa virginum (Roma, 2004)
  • Missa Sancti Jacobi "super Gracias" (Roma, 2004)[17]
  • Le ultime sette parole (Roma, 2005)[18]
  • Missa Sancti Andreae Avellino (Napoli, 2007)[19]
  • Il Sangue, il Nome, la Speranza (Napoli, 2008)[20]
  • Ninna nanna Gesù (Napoli, 2008)
  • Te Deum (Roma, 2008)
  • NuN (Roma, 2009)
  • Ad arma fideles (Napoli, 2009)
  • Quid agis cor meum? (Roma, 2011)
  • Le Opere di Misericordia (Napoli, 2011)
  • Puer natus est nobis (Venezia, 2015)
  • Et in terra pax (Pordenone, 2017)
  • Missa de Anima (Roma, 2018)

Musica vocale

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  • Canto di sirene (Trapani, 1986)
  • La mia voce esile (Sulmona, 1988)
  • Amarilli, il Primo Libro dei Madrigali illustrati (Roma, 1999 – 2006)
  • Perle d'amor stillate (Roma, 2004)
  • Due madrigali ferraresi (Roma, 2007)
  • Romanze senza parole? (Roma, 2009)
  • Tema dell'Anima (Sion, 2015)
  • Tutto il mondo negli occhi (Roma, 2017)[21]
  • Saget, Steine (Braunschweig, 2018)

Musica strumentale

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  • Quaderno di Recercari (Roma, 1980)
  • Labyrinthus (Roma, 2004)
  • Finitum Producit Infinitum (Roma, 2002)
  • Trittico catanese (Catania, 2015)
  • Wasser-Feuer-Luft-Erde (Osnabrück, 2016)
  • Trio per pianoforte, violino e violoncello (Bologna, 2016)
  • Interludio per organo (Roma, 2018)

Pubblicazioni

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  • Fra Mozart e Anfossi in "A sud di Mozart", Dossier 1990/2, "Suonosud 1990", pp. 49–88.
  • Il "Fratello" Vaccaj in "Suonosud", luglio-settembre 1990, pp. 42–62.
  • Cataldo Amodei. Composizioni Liturgiche (a cura di), Lucca, LIM, 2003 - ISBN 8870963543
  • I Teatini nella storia della Sicilia, Atti del convegno internazionale di studi interdisciplinari nel IV centenario della presenza dei Chierici Regolari in Sicilia, Palermo 2003 (a cura di), in “Regnum Dei. Collectanea Theatina” LIX, N° 129, Roma, 2003
  • Wolfgang Amadeus Mozart. L'autografo del mottetto “Exultate jubilate”. (a cura di), Lucca, LIM, 2006 - ISBN 8870964639
  • Scipione Stella. Inni a cinque voci. Napoli 1610 (a cura di), Lucca, LIM, 2007 - ISBN 9788870964905
  • Flavio Colusso. Missa Sancti Andreae Avellino. Napoli 2008 (a cura di), Lucca, LIM, 2008 - ISBN 9788870965438
  • Anema e Cuorpo, in “1919-2009. Novant'anni suonati. Celebrazioni dei 90 anni dell'Associazione Scarlatti”, Napoli, Scarlatti, 2009.
  • Musica e preghiera: l'esercizio dell'Oratorio ieri e oggi, in “Musica tra storia e filologia. Studi in onore di Lino Bianchi”, a cura di Federica Nardacci, Roma, IISM, 2010. pp. 83–94 - ISBN 9788895349060
  • La “Disfida” di Achille Falcone, Accademico cosentino, nel panorama musicale calabrese fra XVI e XVII secolo, in “Fra virtuosi e musici. Il tardo Rinascimento nell'Italia Meridionale...”, Atti del convegno di studi, Bisignano 2003, a cura di Luigi Falcone, Cosenza, Editoriale Progetto, 2012, pp. 41–54.
  • Ad arma fideles: una chiave di lettura per la Missa l'homme armé di Giacomo Carissimi, in “ L'opera musicale di Giacomo Carissimi. Fonti, catalogazioni, attribuzioni”, Roma 2005, a cura di Daniele Torelli, Roma, Accademia Nazionale di Santa Cecilia, 2014. pp. 265–294 - ISBN 9788895341330
  • Laurentius Hydruntinus, Chierico Regolare. Lorenzo Scupoli e il suo tempo, Atti del convegno internazionale di studi interdisciplinari nel IV centenario della morte, Otranto/Napoli 2010 (a cura di), Lecce, Ed. Grifo, 2014 - ISBN 9788898175598
  • L’Orecchio di Giano sul Gianicolo, in Il Gianicolo. Il colle ‘aureo’ della cultura internazionale, della sacralità e della memoria, a cura di Carla Benocci e Marcello Fagiolo, Roma, Artemide, 2016 - ISBN 9788875752453
  • Sibelius e l’Italia (a cura di - con Annalisa Bini e Ferruccio Tammaro), in collana L’Arte Armonica n.18, Serie III, Studi e testi, ed. Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Roma, 2015 - EAN 9788895341552

Repertorio antico

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  • 1986 - Antonio Maria Abbatini (1597 ca. - 1679), Il Pianto di Rodomonte, 1 MC/CD, MR10002
  • 1987 - Pasquale Anfossi (1727-1797), La maga Circe / W.A.Mozart, Arie per Anfossi, Bongiovanni-Inedita, 2 LP/CD, GB10001/2-2
  • 1988 - Giacomo Carissimi (1605-1674), Sponsa Canticorum, Tolle sponsa, Vanitas I e II, Bongiovanni-Inedita, 1 CD, GB10003-2
  • 1990 - Giacomo Antonio Perti (1661 - 1756), San Petronio[22][23], Bongiovanni-Inedita, 1 CD, GB10004-2
  • 1990 - Nicola Vaccaj (1790 - 1848), Grande accademia vocale e strumentale[24], Bongiovanni-Inedita, 1 CD, GB10005-2
  • 1990 - Giuseppe Torelli (1658 - 1709), Sonate, Sinfonie & Concerti, Bongiovanni-Inedita, 1 CD, GB10008-2
  • 1991 - Giacomo Carissimi (1605 - 1674), Oratorio della SS.ma Vergine, Oratorio di Daniele[25], Bongiovanni-Inedita, 1 CD GB10011-2
  • 1991 - AA.VV. (Anfossi*, A.Scarlatti, Sarro*, Mozart) Giorgio Gatti: l'arte del Buffo, Bongiovanni, 1 CD, GB2510-2
  • 1991 - AA.VV. (Cazzati, Gabrielli, Aldrovandini), La Scuola strumentale della Cappella di S. Petronio in Bologna, 1 CD, GB 10010-2
  • 1993 - Vito Paternoster (1957), Inzaffirìo, 1 CD, MR10006[26]
  • 1993 - Antonio Vivaldi (1678-1741), Ottone in Villa[27], Bongiovanni-Inedita, 3 CD, GB10016/18-2
  • 1994 - AA.VV. (Gluck, Haendel, Lampugnani, Sarti, Vivaldi), Superbo di me stesso, EMI-France, 1 CD, 5 55194 2
  • 1994 - AA.VV. (Broschi, Duni, Giacomelli, Haendel, Pergolesi), Farinelli et son temps[28], EMI-France, 1 CD, 5 55250 2
  • 1996 - AA.VV. (J.C. Bach, Cherubini, Gazzaniga, Guadagni, Jommelli, Mozart, Rauzzini), Les Castrats au temps de Mozart, EMI-France, 1 CD, 5 56134 2
  • 1995 - Pasquale Anfossi (1727 - 1797), La nascita del Redentore[29], 2 CD, MR10018
  • 1997 - Antonio Cocomazzi (1973), Suite for friends, 1 CD, MR10039
  • 1998 - AA.VV. (Certon, Festa, Archadelt, Moulu, Carissimi), Musiche italiane & francesi fra Rinascimento e primo barocco. L'Ensemble Seicentonovecento all'Academie de France à Rome, MR/Orfeo, 1 CD, ORF025
  • 1998 - AA.VV. (Archadelt, Certon, Claudin, Courtois, Festa, Jacotin, Lheretier, Matias, etc.), La bella maniera: Il primo libro di Madrigali di Archadelt, Canzoni francesi e Mottetti, 1 CD, MR10045
  • 2000 - AA.VV. (Frescobaldi, Carissimi *, Colusso *, Mozart, Perti, Rossini, etc.), Alia Vox, 1 CD, MR10048
  • 2003 - Cataldo Amodei (1649 - 1693), Composizioni Liturgiche[30] (Confitebor, Laetatus sum, Pastorale), MR01MT/ “Musica Theatina” I
  • 2004 - Scipione Stella (1559 - 1622), Inni a cinque voci (Napoli, 1610)[31], 1 CD, MR02MT/“Musica Theatina” II
  • 2006 - Wolfgang Amadeus Mozart (1756 - 1791), Exultate Jubilate, 1 CD, MR03MT/“Musica Theatina” III
  • 2008 - Giacomo Carissimi (1605 - 1674), L'Esercitio dell'Oratorio, 1 CD, MR04PR
  • 2008 - AA.VV., Venite Pastores: perle di Natale dalla Scuola musicale di Giacomo Carissimi, 1 CD, MR05PR
  • 2009 - Antonio Draghi (1634 - 1700), Oratorio di Sant'Agata, 1 CD, MR10097
  • 2013 - Giacomo Carissimi (1605 - 1674), Complete Oratorios, 9 CD, Brilliant Classics / MR 1996[32][33][34]
  • 2014 - Pietro Mascagni (1863 - 1945), Messa di Gloria, 1 CD, Brilliant Classics / MR 1991[35][36]
  • 2014 - Giacomo Carissimi (1605 - 1674), Arion Romanus[37][38], 3 CD, Brilliant Classics

Proprie opere

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  • 2001 - F. Colusso, Missa de tempore in aevum, 1 CD MR01PR
  • 2004 - F. Colusso, Humilitas, 1 CD MR03PR
  • 2005 - F. Colusso, Missa Sancti Jacobi "super Gracias", 1 CD MR10096
  • 2008 - F. Colusso, Missa Sancti Andreae Avellino, 1 CD MR06MT/“Musica Theatina” VI
  • 2009 - F. Colusso, Te Deum, 1 CD MR07MT/“Musica Theatina” VII
  • 2011 - F. Colusso, Prime assolute a Villa Lante, AA.VV., 1 CD MR10099
  • 2011 - F. Colusso, Le Opere di Misericordia, 1 CD MR08MT
  • 2018 - F. Colusso, Missa de Anima, 1 CD MR10100
  • 1985 - La musica a Roma da Palestrina a Scarlatti, SPA audiovisivi / Istituto Luce, 1 VHS AM14
  • 1996 - Missa de Tempore in Aevum, Gangamusic, 1 VHS GEV100
  • 1997 - Porzûs, un film di Renzo Martinelli, RAI, 121'
  • 1998 - Concerto di Pasqua [Colusso, “Sancta Maria"], José Carreras tenore, UFG / Warner Vision, 1 DVD-5, 4135-19600-6
  • 1999 - L'Esercizio dell'Oratorio I : Salve Jesu, (Carissimi, Colusso, Frescobaldi), MR / RAI, 1 DVD MV01
  • 2000 - L'Esercizio dell'Oratorio II : O Ignis Sancte, (Carissimi, Colusso, Frescobaldi), MR, 1 DVD MV02
  • 2009 - Palestrina princeps musicae, un film musicale di Georg Brintrup, ZDF/ ARTE, 52'
  • 2014 - La rete di Santini, un film musicale di Georg Brintrup, WDR, 95'
  1. ^ Pontificia Accademia dei Virtuosi al Pantheon
  2. ^ H. C. Robbins Landon, Musicalia, agosto-settembre 1993, p. 34: «Il lavoro dell’Ensemble Seicentonovecento è di grande importanza nella vita musicale in Italia. Non solo le esecuzioni delle musiche da loro scelte sono di alta qualità, ma spesso portano a risultati sorprendenti».
  3. ^ Fonte: sito ufficiale della Society
  4. ^ Ove ha rappresentato Norma con Joan Sutherland
  5. ^ Ove è compositore residente
  6. ^ Per il quale ha composto, nel corso di una lunga collaborazione e amicizia personale, più opere che il tenore ha eseguito, in particolare in una serie di concerti dedicati al Giubileo del 2000 portati in tournée nel mondo. Si veda ad esempio Jubileum concert / Jose Carreras with the International Orchestra of Italy
  7. ^ (ES) Tenerife, Diario de Avisos, ottobre 1989: «Flavio Colusso, maestro concertador, estuvo acertado en su direccíon musical [...] y frente a este reducido conjunto el Maestro Colusso supo sacar un gran partido, con una música fresca, amena, que llegó con eficacia al espectador. En fin, una velada muy agradable, con una obra nueva [...] con la que se ha conseguido un excelente resultado».
  8. ^ Luigi Bellingardi, ‘’Corriere della Sera’’, 2 novembre 1989: «Al Teatro Quirino [...] questa rappresentazione de "L’impresario" non è nata a Roma ma vi è giunta dopo la fortunata messinscena del 12 ottobre scorso al Teatro Leal di Santa Cruz de Tenerife, in occasione del primo Congresso internazionale degli operatori nei teatri lirici europei ed americani. [...]».
  9. ^ Il Giornale di Brescia, Seicentonovecento, bell'ensemble, di Mario Conter, 11 aprile 2001
  10. ^ Flavio Fabbri, Music In: classica & sacra, giugno 2007: «Prima esecuzione assoluta per «La viola scarlatta» nell'anno del Centenario di Domenico Scarlatti, musicista e compositore napoletano, evocando il celebre castrato Farinelli e altri grandi personaggi dell'Opera. Una recente intuizione musicale dedica questo programma, all'interno de «L'Orecchio di Giano - Dialoghi della Antica & Moderna Musica», alla viola d'amore, strumento dalla voce particolarmente definita come «dolce, affettuosa, argentina e angelica». Una trasposizione romantica per una composizione basata su una storia inedita, in cui si riunisce l'atmosfera immaginosa della loggia a un antico palazzo sospeso nel tempo».
  11. ^ Giulia Vannoni, La Voce di Romagna, 17 novembre 2013: «E ora Flavio Colusso, autore di musica e libretto, ha tratto dal Fuoco l’opera da camera Il Lauro del Gianicolo. Morte di Riccardo Wagner a Venezia, che ha appena debuttato nello splendido Casino Nobile di Villa Torlonia, la dimora romana di Mussolini trasformata in museo: un modo per rendere omaggio al bicentenario wagneriano e, soprattutto, a d’Annunzio, di cui quest’anno ricorrono il centocinquantenario dalla nascita e il settantacinquesimo anniversario dalla morte. Colusso riesce a fare un’operazione mimetica rispetto alla lingua dannunziana, e ne traduce la musicalità rendendo espliciti i numerosi riferimenti ai compositori presenti nel testo: da Monteverdi e il madrigale fino a Giordano e Puccini, con palesi riferimenti ad Andrea Chénier e Tosca. In tal modo, sgrana un lessico su cui si stratificano con naturalezza diverse stagioni di musica vocale, senza dare l’impressione di un mero citazionismo, ma amalgamandole in un percorso ben strutturato».
  12. ^ Musica antica: un patrimonio da preservare e riscoprire, di Daniele Valentino, 19 aprile 2023
  13. ^ Ivana Musiani, ‘’Il Tempo’’, 14 aprile 1998: «[...] «Sancta Maria», interessante brano di bella costruzione facente parte della «Missa de tempore in aevum – I popoli uniti dal nome del Signore» una Messa composta nel 1996 ed interpretata in prima esecuzione assoluta da Cecilia Gasdia e dallo stesso Carreras, cui era destinata: un grande affresco musicale «ispirato alla vocalità gregoriana che celebra il sogno di potenziale unità che è rinato in Europa e nel mondo», secondo le parole del compositore».
  14. ^ Rosaria Amato, Intervista a Josè Carreras, La Repubblica, 11 aprile 1998: «Soprattutto tengo al Panis Angelicus e all’Ecce Panis Angelorum di Bach, che non avevo mai eseguito, e al Sancta Maria di un giovane compositore romano, Flavio Colusso, che fa parte di una Messa che ho interpretato per la prima volta a Medjugorie, insieme a otto cori diversi provenienti dai cinque continenti, un’opera straordinaria che mi ha colpito molto».
  15. ^ Dedicato a Giovanni Paolo II ed eseguito alla sua presenza in piazza San Pietro in Vaticano nel corso del Giubileo 2000
  16. ^ Virgilio Celletti, ‘’Avvenire’’, 1 luglio 1999: «Di Colusso è stato eseguito, per la prima volta, un Tu es Petrus, in cui si è manifestato quel carattere avvolgente della musica a cui accennavamo. Tutti erano impegnati, voci e strumenti e in particolare, su un significativo registro acuto, i bambini diretti da Lucci, in questa bella pagina che ha un finale a sorpresa, fra rintocchi di campane e squilli di tromba, fra la serenità e una doverosa solennità».
  17. ^ Virgilio Celletti, ‘’Avvenire’’, 16 novembre 2004: «Fra i vari eventi di carattere liturgico, musicale o storico-culturale di cui l’apostolo San Giacomo è protagonista in questo 2004 anno del Giubileo Compostellano, il più fresco (nel senso dell’attualità che dell’originalità inventiva) è la Missa Sancti Jacobi “super Gracias” di Flavio Colusso, che abbiamo ascoltato l’altra sera in prima esecuzione nella basilica romana intitolata al Santo della quale Colusso è maestro di cappella in un fiorire di iniziative talora sorprendenti. Prendendo spunto da un testo galiziano sulla forza morale e persino fisica che san Giacomo fornisce ai pellegrini verosimilmente esausti, una invocazione da lui già musicata in occasione dell’Anno Santo Duemila, Colusso ha composto questa sua Messa che, seguendo un procedimento antico, alterna alcune parti dell’Ordinarium a «combattimenti spirituali» pieni di grande emozione e a momenti di libera invenzione; così come da un punto di vista squisitamente musicale l’articola in un tessuto che spazia dalla polifonia classica a spunti di grande modernità, espressi questi in un linguaggio pervaso da autentico lirismo e comprensibili anche perché protetti dall’ala sempre rassicurante del canto gregoriano da cui ogni volta sembrano quasi prendere l’avvio. Le due componenti della Cappella Musicale di San Giacomo, quella vocale e quella strumentale, hanno reso puntualmente la varietà e il senso pittorico della partitura sotto la direzione dell’autore: le voci sempre insostituibili nel pronunciare testi sacri, gli strumenti determinanti anch’essi nell’evocazione delle varie atmosfere (il giubilo, lo scampanio, i giullari, i pellegrini). Fino a un affascinante labyrinthus dell’arpa che in una lunga cadenza, nel silenzio di tutti gli altri, trasferisce l’uditorio dalla musica umana (per quanto sacra) a quella che immaginiamo sia la musica del cielo».
  18. ^ Virgilio Celletti, Avvenire, 29 aprile 2005: «Nella romana Villa Lante, mentre Andrea Coen, su uno storico Pleyel ottocentesco eseguiva la versione pianistica, [...] il coro dell’Ensemble Seicentonovecento diretto da Flavio Colusso, che si caratterizza per i singolari accostamenti di musica antica e moderna, ha eseguito (per la prima volta) le “Intonazioni” che lo stesso Colusso ha composto sulle parole del Redentore. Lo scheletrico linguaggio contemporaneo ha riservato agli ascoltatori momenti non meno intensi e non meno spirituali del classicismo haydniano, recuperando fra l’altro, nel luccicare del panorama che spazia su Roma dal Gianicolo, il clima tragico che nella Cattedrale di Cadice era stato realizzando eseguendo il brano nel buio quasi assoluto della cripta».
  19. ^ Rosaria Russo, Il Roma, 14 novembre 2007.«La prima esecuzione assoluta della Missa Sancti Andreae Avellino, per soli, schola gregoriana, coro e strumenti, è stata protagonista del secondo appuntamento della settima edizione del Festival Teatino “Venite Pastores” [...]. L’esecuzione è avvenuta nella splendida Basilica di San Paolo Maggiore, nel pieno centro della Napoli antica, protagonista la Cappella Musicale Theatina diretta dal maestro Flavio Colusso».
  20. ^ Stefano Valanzuolo, Il Mattino, 31 dicembre 2008:«[...] ultima composizione di Flavio Colusso, direttore della Cappella Musicale Theatina, proposta in prima assoluta qualche giorno fa nell’ambito della rassegna «Venite Pastores» e nel quarto centenario della posa della prima pietra della Cappella del tesoro di San Gennaro, non a caso sede dell’evento. Il Sangue, il Nome, la Speranza il titolo rimanda ad un riferimento preciso, ossia alla «Turandot» pucciniana, scelta a celebrare un altro anniversario importante. Intorno a questo topos squisitamente musicale, sottolineato da frequenti e ben sfumate citazioni tematiche, la cantata di Colusso sviluppa senza traumi un sottile gioco di digressioni popolari, in ciò trovando la possibilità di riferirsi al contesto napoletano e a quell’umanità pulsante formata dai fedeli di San Gennaro, vero protagonista di una vicenda condotta tra parole e note, tanto più essenziale per la strumentazione delicata in cui l’elemento vocale risulta preminente. Eccellente per chiarezza e suggestivo per toni l’apporto del coro di voci bianche Juvenes Cantores (diretto da Luigi Leo), efficace la presenza solistica del soprano Ellida Basso, puntuali gli altri musicisti della Cappella Musicale Theatina, diretti dall’autore».
  21. ^ su testo di Alessandro Baricco, per Placido Domingo jr
  22. ^ «La délicatesse un peu précieuse de l’œuvre comme sa grâce aérienne – vraiment détachée des débats théologiques sous-jacents à l’intrigue – sont conservées par une interprétation d’une extrême mobilité expressive, enjôleuse et d’une grande liberté d’humeur». Jean-Luc Macia, ‘’Diapason’’, 1990.
  23. ^ «L’oratorio ha una sua drammaticità e, soprattutto, una grande eleganza e un sapiente impiego degli strumenti accompagnatori che Colusso, curatore dell’edizione, sottolinea con perspicacia». William Weaver, ‘’Panorama’’, 22 settembre 1991.
  24. ^ «L’ottima prova dell’orchestra diretta da Colusso contribuisce in maniera determinante alla felice riuscita dell’operazione. In definitiva un ottimo disco, forse foriero di orizzonti nuovi per la discografia specifica del periodo». Francesco Paolo Russo, ‘’Mondo discografico’’, novembre 1992.
  25. ^ «La direction de Flavio Colusso est d’une réelle efficacité, soulignant les puissantes architectures chorales, animant les dialogues et imprimant l’expression la plus juste à ces partitions de caractères pourtant si opposés». Denis Morrier, ‘’Diapason’’, giugno/luglio 1991.
  26. ^ «Se l’originalità ha qualche senso assoluto, questo CD una palma la possiede intrinsecamente. Inzaffirio, con l’accento sulla penultima sillaba, è un doppio, triplo collage di musiche e testi diversi. [...] La dolcezza, del resto, è la nota caratteristica della voce argentina di Patrizia Pace, che sale e scende a piacere senza un’incrinatura timbrica, nonché vocale, e anzi abbondando in lente e fascinose smorzature. Impeccabile il violoncellista, attivo sopra un Carcassi del 1792, e all’ardua altezza del suo nome il gruppo strumentale guidato da Flavio Colusso». ‘’Lyrica’’, ottobre 1995.
  27. ^ «Dell’Ottone in villa esistono attualmente due versioni su compact disc [...] Molto apprezzabile è invece la direzione di Colusso, ricca di fantasia e di senso del teatro. I recitativi, inoltre, sono quasi sempre ben realizzati e comprensibili (un fatto, questo, che gli interpreti stranieri tendono quasi sempre a sottovalutare). [...] la direzione di Hickox, senza raggiungere le raffinatezze di quella di Colusso, è molto idiomatica». Danilo Prefumo, ‘’Orfeo’’, aprile 2000.
  28. ^ «Arīs Christofellīs s’y montre tout à fait à la hauteur. Il est certainement le seul sopraniste, de nos jours, à donner entière satisfaction sur le strict plan de la technique vocale, absolument époustouflante. [...] Il est de plus accompagné par une excellente formation italienne, encore inconnue en France, l’Ensemble Seicentonovecento, que dirige avec beaucoup de tact Flavio Colusso». Christian Gaumy, ‘’ Opera International’’, 1994.
  29. ^ «Questa volta si cimenta con un dimenticato oratorio, La Nascita del Redentore del 1780 [...] Buona la prova dell’Ensemble Seicentonovecento, guidato con sicurezza da Flavio Colusso, come già nelle precedenti edizioni discografiche della stessa Musicaimmagine». Lorenzo Tozzi, ‘’Musicalia’’, maggio 1996.
  30. ^ «Il progetto prevede ricerche d’archivio, studi musicologici, la pubblicazione di una serie di Quaderni di fonti, e l’avvio di una collana discografica affidata alla Cappella Musicale Theatina diretta da Flavio Colusso. [...] Ascoltiamo i salmi Confitebor tibi Domine e Laetatus sum, oltre alla Pastorale per la novena del Signore. Composizioni di cui lo stesso Colusso ha curato la revisione lavorando sui manoscritti dell’Archivio Musicale della Congregazione dell’Oratorio di Napoli. Musica per la prima volta fissata in disco che in questa attenta interpretazione rivela un’originale dimensione del sacro». Massimo Rolando Zegna, ‘’Amadeus’’, ottobre 2003.
  31. ^ «Secondo capitolo dell’approfondimento del maestro Flavio Colusso sui compositori attivi nell’ambito dei Teatini, Ordine fondato da S. Gaetano Thiene. Questa volta il disco è incentrato sulla figura di Scipione Stella, vissuto fra il XVI e l’inizio del XVII secolo, autore importantissimo perché fu il primo a introdurre un serio discorso musicale in un Ordine che, fino ad allora, annoverava personalità distintesi in altri ambiti. [...] la sua è una musica che raggiunge delle vette di una estrema difficoltà, sia per chi la esegue, sia per chi l’ascolta attentamente, ed è sempre pervasa da una grande raffinatezza. [...] Tutte queste caratteristiche sono riscontrabili ne CD della MR Records, dove il maestro Colusso dirige la “Cappella Musicale Theatina” [...]. Prima di chiudere, consigliamo a coloro che acquisiranno questo disco eccezionale dal punto di vista sia storico che musicale, di non ascoltarlo tutto in una volta, ma di soffermarsi attentamente e ripetutamente su ogni singolo brano, poiché è il modo migliore per gustare appieno l’intera registrazione». Marco Del Vaglio, ‘’Sedicinoni’’, gennaio 2006.
  32. ^ «Il grande maestro barocco esce da un lungo oblio con la prima edizione integrale dei suoi Oratori in 9 CD. Un'opera monumentale frutto di quindici anni di ricerca del maestro Flavio Colusso e magistralmente interpretata dall'Ensemble Seicentonovecento». Virgilio Celletti, ‘’Avvenire’’, 5 marzo 1997.
  33. ^ «Proprio in questi giorni Musicaimmagine con l’Ensemble Seicentonovecento, sotto la guida di Flavio Colusso, propone in nove compact disc l’integrale degli oratori. L’impresa di Colusso è a dir poco commovente. Riporta l’ascoltatore di oggi in una dimensione perduta, dove ogni nota e ogni parola cantata erano bisbigli di un’armonia universale». Armando Torno, ‘’ Il Sole 24 Ore’’, 13 aprile 1997.
  34. ^ «L’impresa, il termine è l’unico adeguato, di Flavio Colusso è dunque un punto fermo da qualsiasi punto di osservazione. [...] Affrontando esecutivamente questo monumento, prima ricostruito nel dettato testuale che era disperso un vari fondi e in lezioni imprecise, Colusso ha puntato alla restituzione generosamente spettacolare seppure filologicamente controllata». Angelo Foletto, ‘’ Suonare News’’, 1998.
  35. ^ «Colusso, già direttore stabile dell’Ensemble Seicentonovecento offre una prova di sensibilità e attenzione alla scrittura mascagnana: senza indulgere a manierismi fuori luogo ed evitando sempre di calcare la mano ci accompagna con passo sicuro e confidenziale nell’intravedere in questa composizione le premesse delle future opere di Mascagni rendendo con dovizia di colori il gioco strumentale». Andrea Bambace, ‘’ Dischi & compact’’, 2 gennaio 1993.
  36. ^ «L’edizione discografica ripropone una edizione del lontano 1991 affidata all’Ensemble Seicentonovecento, formazione vocale e strumentale fondata e guidata da flavio Colusso con sede (dal 2002) a Villa Lante al Gianicolo. Un operoso cantiere musicale impegnato a illuminare opere importanti e rare finite, nell’arco di quattro secoli, in una sorta di cono d’ombra. Gli estremi dell’Ensemble sono davvero estremi: da Carissimi al giovane Mascagni. Sorprende, per quest’ultimo (che muoveva dalle esigenze di facilità di esecuzione e nello stesso tempo nella ricerca dell’effetto) l’equilibrio dell’esecuzione documentata dalla bella qualità fonica del CD. Merito della concertazione e della direzione di Flavio Colusso, dell’organico e di due solisti di ottime qualità vocali [...]». Gianni Gori, ‘’Musica’’, novembre 2014.
  37. ^ «Questo importante repertorio (finora inciso solo parzialmente) ci è offerto da Flavio Colusso a capo dell’Ensemble Seicentonovecento [...]: si tratta di un’iniziativa di fondamentale importanza per la serietà, la coerenza e il rigore stilistico dell’approccio, per la fluida conduzione dell’insieme, per la notevole valenza delle voci. [...] Un’iniziativa, dunque, degna di particolare attenzione, resa tanto più godibile da una registrazione di notevole impatto». Claudio Bolzan, ‘’Musica’’, novembre 2014.
  38. ^ «Sono evidenti i pregi di una registrazione come la presente, formatasi nel corso di un progetto iniziato 14 anni fa e perdipiù ambientata nei luoghi medesimi dove il Maestro visse e operò. Eccellente è l’adesione di cantori e strumentisti ai requisiti di una scrittura dove si alternano in cangiante varietà il recitativo, il dialogo ora drammatico ora madrigalistico, l’arioso binario o ternario su bassi figurati e “passaggiati”, l’aria a voce sola. Flavio Colusso e il suo ensemble Seicentonovecento si sono ormai imposti quali interpreti di riferimento nella riscoperta del genio di Marino». Carlo Vitali, ‘’Classic Voice’’, gennaio 2015.
  • Carlo Boschi / H. C. Robbins Landon / Andrea Fasano / Claudio Strinati / Daniele Castelforte, Speciale. Flavio Colusso e l'Ensemble Seicentonovecento in "Musicalia"(agosto/settembre 1993), pp. 33–48.
  • Paolo Maurizi, Incontro con Flavio Colusso in "CD Classica" (giugno 1997), pp. 18–19.
  • Alessandro Zignani / John White, Dossier / Speciale. Incontro con Flavio Colusso in "Orfeo" (aprile 1998), pp. 3–26.
  • Carlo Boschi, La moda del Teatro alla Moda. Intervista a Flavio Colusso in "Suonosud" (gennaio-marzo 1990), pp......
  • Mario Morini, Sulla strada di Mascagni. Nuove iniziative mascagnane in "Musicalia" (agosto/settembre 1993), pp. 35.
  • Giovanni Acciai, Il Verbum Divino che si fa canto: nel mondo della musica sacra attraverso la musica dei grandi maestri del passato e del presente in "Venite Pastores" 2004, pp. 15–22.
  • Paolo Emilio Carapezza, La "Missa Sancti Andreae Avellino" di Flavio Colusso in "Musica Theatina" vol. VI, Lucca, LIM, 2008, pp. VII-XVII.
  • Claudio Strinati, Le "Opere di Misericordia" di Flavio Colusso in "Sette opere per la misericordia", Pio Monte della Misericordia, Catalogo 2011, Napoli, Artem 2011, pp. 17–19.
  • Claudio Strinati, Le "recondite armonie" di Flavio Colusso, Festival Puccini 2013, pp. 104–106.
  • Luisa Cosi, "Corona armonica" al Combattimento Spirituale. Tre musiche d'oggi ispirate all'opera di Lorenzo Scupoli in "Atti scupoliani" 2010, Lecce, Ed. Grifo, 2014, pp. 339–364.

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