Enrico Baleri

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Enrico Baleri (Albino, 3 febbraio 1942) è un imprenditore, designer e progettista italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Enrico Baleri, photo Mauro Balletti

Promotore di iniziative culturali nel mondo dell'Architettura, dell'Arte, del Disegno Industriale, lavora a Bergamo nella sede del Centro Ricerche Enrico Baleri da lui fondato nel 2004.

Nel 1962 si iscrive alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano, per non laurearsi mai. Nel 1965 incontra Dino Gavina, che lo convince, con la complicità di Marilisa Decimo, a aprire a Bergamo Baleri Designers, uno spazio per vendere collezioni d'arredo d'avanguardia. Segue nel 1972 la costituzione di Pluri, centro sperimentale di design nel quale, tra le altre cose, progetta apparecchi di illuminazione per Flos, contenitori per Gavina, tavoli per Knoll International.

Nel 1979 fonda Alias, con Carlo e Francesco Forcolini, nella quale svolge il ruolo di direttore artistico fino al 1983. Collabora con Giandomenico Belotti alla progettazione della Spaghetti Collection, dopo il successo della Spaghetti chair (esposta nella collezione permanente del MoMA di New York), con Vico Magistretti alla Collezione Broomstick e con Mario Botta ai suoi primi progetti di disegno industriale: sedie Prima e Seconda (MoMA di New York). Nel 1984, sempre con Marilisa Decimo, inizia l'attività di Baleri Italia[1], società editrice di collezioni disegnate dallo stesso Enrico Baleri, dagli esordienti Philippe Starck, Hannes Wettstein, Luigi Baroli e dai maestri Hans Hollein, Alessandro Mendini, Riccardo Dalisi e Angelo Mangiarotti.

Nel 1989 fonda e presiede l'Associazione Casa Malaparte[2] e nel 1994 il Comitato Italiano AALTO/Viipuri[3], con lo scopo di raccogliere fondi destinati al restauro di due capolavori dell'Architettura Moderna - Casa Malaparte a Capri e la Biblioteca di Viipuri, progetto del 1934 di Alvar Aalto in territorio russo - organizzando eventi culturali, convegni e seminari di architettura, di restauro e di disegno industriale. Membro dell'International Committee of the Friends of the Viipuri Library[4], dal 1994 collabora attivamente con ADI Associazione per il Disegno Industriale e dal 2002 al 2006 è nel Consiglio di Amministrazione di ADI Fondazione.

Nel 2004 cede l'attività Baleri Italia al Gruppo Nino Cerruti per dedicarsi completamente, con il suo Centro Ricerche, alle attività di comunicazione, progettazione, grafica, web design e di organizzazione mostre e eventi legati al disegno industriale e all'architettura, collaborando con importanti istituzioni museali.

Nel 2009 gli è stata dedicata una mostra antologica, Il progetto discreto, organizzata da ASAV - Seriate, Bergamo[5].

Dal 2016 è attivo agitatore e animatore di Facebook, dove quotidianamente pubblica pensieri, riflessioni, amarcord, critiche affettuose e pungenti.

Sue le pubblicazioni: “Alvar Aalto. La natura nell’uomo”, Cosmit; “Aalto Viipuri”, Abitare; “99Icone”, Lubrina Editore; “Giuro vol.1”, “Giuro vol. 2”, “Giuro vol. 3” e “Alla ricerca dei valori”, Silvana Editoriale; “Lassù tra gli Dei” edito da Il Sole 24 Ore Cultura, 42 profili di amici scomparsi del mondo del Design, dell’Architettura e dell’Arte e della Cultura fra cui Carlo Scarpa, Alessandro Mendini, Zaha Hadid, Ettore Sottsass, Rudolf Nureev. E’ stato coordinatore generale del volume “Milano Moderna” con fotografie di Basilico, Introini, Romano, Rosselli e Silva, editore Il Sole 24 Ore Cultura, pubblicato nel 2021. Di recente pubblicazione “Sorrisi di donna” edito da Silvana Editoriale: una celebrazione della donna raccontata nella sua assoluta naturalezza e spontaneità attraverso le fotografie in bianco e nero di Alberto Moro.

Premi: 26 novembre 2022, Premio alla Carriera, in occasione della II edizione di “Al di là della visione” Film Festival di Architettura e Design di Afragola; 11 novembre 2023, Premio alla Carriera, ricevuto da Promoberg attraverso l'Ordine degli Architetti di Bergamo durante il Salone del Mobile di Bergamo.

Principali mostre[modifica | modifica wikitesto]

  • Mostra Roberto Sambonet per Milano, Showroom Baleri Italia, Milano, 1992;
  • Mostra Trent'anni dopo. L'avanguardia gestaltica degli anni sessanta, Showroom Baleri Italia, Milano, 1993;
  • Mostra itinerante Alvar Aalto e la biblioteca di Viipuri, 1996;
  • Mostra fotografica di architettura Milano Moderna, Palazzo della Triennale di Milano, 1996;
  • Convegno Internazionale per il restauro della biblioteca di Viipuri di Alvar Aalto: I modi del restauro, Palazzo della Triennale di Milano, 1996;
  • Mostra De Beers. Cinquant'anni di comunicazione, Galleria Manzoni, Milano, 1997;
  • Mostra Alvar Aalto. La natura dell'uomo nel SaloneSatellite (Salone Internazionale del Mobile a Milano, 1998, dove sono stati presentati i progetti italiani di Alvar Aalto;
  • Mostra itinerante Underwear, 1999, presentazione nelle principali città in Europa e negli Usa dei prodotti di Baleri Italia raccontati nel loro “intimo segreto”;
  • Mostra itinerante Il Secolo della Scultura Italiana GAMeC, Bergamo, 1999;
  • Mostra Dissonanze, 2006, collettiva di artisti contemporanei bergamaschi;
  • Mostra itinerante 99 Icone. da Segno a sogno a favore di Cesvi Fondazione, organizzata a: Bergamo, GAMeC e Accademia Carrara (1º dicembre 2007 - 7 aprile 2008), Milano, Palazzo Reale (16 aprile – 5 maggio 2008), Brescia, Santa Giulia museo della città (8 maggio - 7 giugno 2009) e presso lo spazio Radici Casa (19 settembre – 26 ottobre 2009);
  • Mostra Die Italienische Reise (Imm Cologne 2008, 14 - 21 gennaio 2008) organizzata in collaborazione con Koelnmesse GmbH e con il patrocino di ADI, testimonianza di comunione intellettuale tra un'opera di ingegno letterario il “Viaggio in Italia” di Goethe e il Premio Compasso d'oro;
  • Mostra ballo+ballo. Il linguaggio dell'oggetto attraverso le fotografie di Aldo Ballo e Marirosa Toscani Ballo al PAC Padiglione d'Arte Contemporanea di Milano (21 aprile - 7 giugno 2009);
  • Mostra itinerante L'avanguardia gestaltica degli anni sessanta a Bergamo, Galleria del Tasso, 2010 e a Brescia, Kanalidarte - Galleria d'Arte Afra Canali, 2011;
  • Progetto dedicato al tema dell'arredo urbano visto dagli studenti delle principali Università del territorio, realizzato in collaborazione con: Accademia Carrara di Belle Arti di Bergamo, Accademia del Lusso, Domus Academy, IED Istituto Europeo di Design, Poli.Design Politecnico di Milano, SPD Scuola Politecnica di Design con il patrocinio di: Comune di Bergamo, ADI, Fondazione ADI, Ordine degli Architetti della Provincia di Bergamo, Confindustria Bergamo.
    Prima edizione: Arredare la città, Bergamo Arte Fiera e Urban Center di Bergamo, 2011
    Seconda edizione: Luci della città, Bergamo Arte Fiera e Urban Center di Bergamo, 2012;
  • Mostra ITALIA AMO dedicata al Made in Italy: Design, Moda, Car Design, Media di settore e Università hanno raccontato la realtà imprenditoriale italiana nel mondo rappresentata anche da un allestimento della Mostra 99 Icone. Il progetto è stato realizzato in collaborazione con la Municipalità di Hangzhou, il Western Lake Expo e China Tang Academy, Hangzhou, ottobre 2012.
  • Mostra Sei+Sei Croci per Carisma, Fondazione Carisma, dicembre 2017

Master e Workshop[modifica | modifica wikitesto]

  • 2008 Un servo muto per Foppapedretti (maggio 2008) workshop presso il Politecnico di Milano – Poli.design.
  • 2010 Master MIEID (settembre 2010) organizzato dal Politecnico di Milano - Poli.design in collaborazione con l'istituto - Beijing Lantao Culture.
  • 2010 Workshop (24-28 maggio 2010) presso il Politecnico di Milano – Poli.design destinato alla progettazione di un prodotto per - confezionare, conservare, spedire e mostrare gli oggetti premiati e/o selezionati - con Il Compasso d'Oro.
  • 2010 Workshop (28 giugno – 8 luglio 2010) presso il Centro Ricerche destinato alla formazione della figura di Designer Grafico rivolto agli studenti del Liceo Artistico Mattia Preti (Reggio Calabria).
  • 2011 Art on chairs:International Design Competition ( novembre 2011) Porto, Portogallo presso - ESAD, membro della giuria e conferenza dal titolo A Cadeira e a Poética do Design.[6]
  • 2012 Master MIEID (ottobre 2012) organizzato dal Politecnico di Milano Facoltà del Design in collaborazione con l'istituto Beijing Lantao Culture.
  • 2013 Master MIEID (ottobre 2013) organizzato dal Politecnico di Milano Facoltà del Design in collaborazione con l'istituto Beijing Lantao Culture.
  • 2014 Villa Pennisi in musica[7] (agosto 2014) tutor della sezione design alla Summer School di Villa Pennisi, un progetto multidisciplinar il cui è obiettivo è quello di costruire il perfetto concerto di musica classica all'aperto occupandosi delle sedute, dello spazio e del concerto.

Design[modifica | modifica wikitesto]

  • 1982 Mega collection per Knoll International
  • 1984 specchio Pauline per Baleri Italia
  • 1986 poltrona Bristol per Baleri Italia
  • 1991 tavolo "Camillo" per Baleri Italia
  • 1991 sedia Mimì per Baleri Italia
  • 1993 maniglia Fedra per Kleis
  • 1996 sedute Tatino, Tatone e Lunella per Baleri Italia
  • 1996 mensola Bobilla per Baleri Italia
  • 1996 lampada Iam Satis per Gloria Lux in Excelsis
  • 2001 lampada Kroma per Gloria Lux in Excelsis

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Per maggiori informazioni sull'azienda, su cerrutibaleri.com.
  2. ^ Costituita a Milano nel 1989 con lo scopo di salvaguardare e restaurare Casa Malaparte in Capri attraverso l'organizzazione di seminari e convegni, la raccolta e la diffusione di documenti di studio e l'apertura della Casa agli associati. Soci fondatori dell'Associazione: Enrico Baleri, Giovanni Pellegrino, Claudio Caramel, Vittorio Savi, Francesco Venezia, Niccolò Rositani, Jacques Baldi. Si è sciolta nel 1992.
  3. ^ Costituito a Milano nel 1994 con lo scopo di promuovere la raccolta fondi per contribuire a finanziare il restauro conservativo della Biblioteca coordinato dal Ministero Finlandese per l'Ambiente e dal Comitato Russo. Membri d'Onore del Comitato: Giancarlo De Carlo, Kristian Gullichsen, Letterio Mangano, Federico Marconi, Leonardo Mosso, Vezio Nava, Roberto Sambonet, Alberto Sartoris. Comitato Direttivo: Enrico Baleri, Emanuele Vitrano, Carlo Orlandi, Giuseppe Dalla Vecchia, Arianna Papini, Davide Maestroni, Alfredo Ramponi, Flavio Consolandi. Per maggiori informazioni si consultino le seguenti pubblicazioni:
    • Enrico Baleri, Comitato Italiano Aalto/Viipuri (a cura di), AALTO VIIPURI. Per salvare la Biblioteca di Viipuri: la cultura italiana con Alvar Aalto, Milano, Abitare Segesta Cataloghi, 1995.
    • Enrico Baleri e Marco Meneguzzo (a cura di), Alvar Aalto. Catalogo della mostra organizzata da Cosmit, Salone Internazionale del Mobile 16-21 aprile 1998, Mariano Comense, Grafiche Mariano, 1998.
  4. ^ (EN) The Finnish Committee for the Restoration of Viipuri Library and Rakennustieto Oy (a cura di), Alvar Aalto Library in Vyborg, Helsinki, Rakennustieto Publishing, 2009.
    • Sito ufficiale, su alvaraalto.fi (archiviato dall'url originale il 1º luglio 2010).
  5. ^ Catalogo della mostra: ASAV (a cura di), Enrico Baleri. Il Progetto discreto, Mariano Comense, Grafiche Mariano, maggio 2009.
  6. ^ A Cadeira e a Poética do Design, su esad.pt.
  7. ^ Enrico Baleri – docente per il Design, su vpmusica.com (archiviato dall'url originale il 25 luglio 2015).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Enrico Baleri e Marco Meneguzzo (a cura di), Alvar Aalto, Mariano Comense, Grafiche Mariano, 1998.
  • Enrico Baleri e Marco Meneguzzo (a cura di), Il secolo della scultura italiana, Bergamo, Marco Cornali Editore, 1999.
  • Il progettare discreto: un negozio di Enrico Baleri, "Domus", 1988, 691, 10-11.
  • Pino Viscosi, Le silenziose avanguardie, Otium Ae Negotium Edizioni, Salerno, 2001, pp. 231, 233, 249.
  • Giuliana Gramigna, Repertorio del design italiano 1950-2000, Torino, Umberto Allemandi & C., 2003, vol. I e II, pp. 9, 267, 314, 335, 425, 446, 453, 470, 484.
  • Stefano Casciani e Tom Sandberg, Design in Italia, Milano, 5 Continents Editions, 2008, pp. 118-121, 192.
  • Matteo Vercelloni, Breve storia del design italiano, Carocci Editore, Roma, 2008, p. 141.
  • Gloria Caminiti, Ideologico design, "Plastix", 2008, 4, 84-89.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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