Discussione:Prima guerra d'indipendenza italiana

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Guerra
Storia
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Prima guerra d'indipendenza italiana
Argomento di scuola secondaria di II grado
Materiastoria
Dettagli
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Progetto Wikipedia e scuola italiana

Nome della pagina[modifica wikitesto]

Suggerisco di spostare tutte e tre le pagine relative alle guerre d'indipendenza togliendo l'aggettivo "italiana", poiché non necessario in quanto vengono studiate semplicemente come prima, seconda, e terza guerra d'indipendenza, e quindi lasciare l'aggettivo solo per quelle delle altre nazioni, tale classificazione è stata copiata dalla wikipedia inglese dov'è assai più giustificabile, non v'é motivo di riproporlo anche in quella italiana. Nickel Chromo 08:32, 22 mag 2007 (CEST)[rispondi]

Cancellazione immediata???[modifica wikitesto]

Non capisco perché campeggi la richiesta di cancellazione immediata, che mi sembra veramente eccessiva.  AVEMVNDI (DIC) 11:51, 29 dic 2008 (CET)[rispondi]

Ho provvisoriamente tolto il Campagnabox Prima guerra di indipendenza italiana. Se qualcuno è in grado di risolvere il conflitto del template lo rimetta pure.  AVEMVNDI (DIC) 11:55, 29 dic 2008 (CET)[rispondi]

Perché avete violato le regole della grammatica?
*Di indipendenza va scritto d'indipendenza.
--Sentruper (msg) 15:00, 3 nov 2009 (CET)[rispondi]

Nome scorretto[modifica wikitesto]

Ritengo che il nome sia fuorviante, in quanto del tutto ingiustificatamente ideologico. Si tratta infatti di una guerra di espansione che il Regno Sabaudo combatté contro l'Austria, senza alcuna velleità patriottica. Si tenga conto che stiamo compilando un'enciclopia, non un sussidiario delle elementari.Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 95.238.133.22 (discussioni · contributi).

Le linee guida di wikipedia si attengono per il titolo alla dizione più comune, che può anche non essere la più corretta. AVEMVNDI (DIC) 08:36, 9 ago 2010 (CEST)[rispondi]

Revisione della voce[modifica wikitesto]

Ho rivisto e ampliato la voce. Tutte le informazioni contenute nella vecchia versione sono state riportate nella nuova eccetto queste due sezioni a cui è stato fatto solo un accenno perché dei dettagli non ho trovato riscontro nelle fonti da me consultate.

La guerra dei volontari[modifica wikitesto]

Molti altri volontari parteciparono al conflitto. Si possono ricordare anche molti cittadini, più o meno noti, come i pittori Silvestro Lega e Pompeo Randi o il volontario Natale Agostino Giuseppe Imperatori di Lugano. Giuseppe Mazzini rientrò in Italia per partecipare alla guerra, ma la sua accoglienza da parte dei Savoia fu tiepida.

L'assedio e la resa di Ancona[modifica wikitesto]

Gli Austriaci si diressero allora verso Ancona per occupare anche questa città che aveva aderito alla Repubblica Romana e che aveva promesso a Garibaldi concreto aiuto nel difenderla. Gli Austriaci incontrarono però un'eroica ed imprevista resistenza (premiata nel 1899 con medaglia d'oro al valor militare).
L'assedio, iniziato il 25 maggio 1849, vide impegnati nella difesa di Ancona italiani provenienti da tutte le Marche e dalla Lombardia, in totale circa cinquemila uomini contro più di cinquantamila assedianti. In Italia erano rimaste solo Roma, Venezia ed Ancona a resistere agli Austriaci e ai Francesi. Era chiaro che in gioco non era né la sorte di una città, ormai quasi segnata a causa della sproporzione di forze, né solo quella della Repubblica Romana; fu invece una prova di forza che gli Italiani affrontarono senza reali speranze di ottenere la vittoria, allo scopo di impedire agli Austriaci di recarsi a Roma e di dimostrare l'attaccamento ai propri ideali di libertà ed indipendenza.
Il governo della Repubblica Romana (1849) aveva posto al comando della piazzaforte di Ancona il colonnello bolognese Livio Zambeccari. Il comandante delle forze austriache era invece Franz von Wimpffen.
L'assedio fu navale e terrestre contemporaneamente; si distinsero nella lotta Antonio ed Augusto Elia, padre e figlio, molto legati a Garibaldi. I giovanissimi avevano costituito il Drappello della Morte, protagonista di imprese temerarie. Dopo 26 giorni di aspri combattimenti (cadde il capitano cremasco Giovanni Gervasoni) il 21 giugno il capoluogo marchigiano dovette cedere; gli Austriaci entrati in città, concessero l'onore delle armi ai difensori. Il vessillo della libertà ora doveva essere difeso a Roma e a Venezia. Durante la successiva occupazione militare della città, la brutale fucilazione di Antonio Elia mostrò che oramai Ancona aveva fatto il possibile.--Xerse (msg) 22:51, 26 mag 2012 (CEST)[rispondi]

1° marzo?[modifica wikitesto]

c'è scritto che l'esercito fu mobilitato il primo marzo, il giorno dei moti di Milano, solo che i moti di Milano, le famose "cinque giornate" risalgono al 18° marzo, e carlo alberto dichiarò guerra soltanto il 23.

C'è scritto che l'esercito fu mobilitato il 1° marzo, ma non che il 1° marzo fu il giorno dei moti di Milano. La voce infatti dice: "Mobilitato il 1º marzo 1848, al momento dell'insurrezione di Milano [il 18 marzo] l'esercito del Regno di Sardegna contava i 4/5 dei suoi effettivi, e cioè 65.000 uomini". Cito comunque il periodo della fonte per chiarezza: "Il 1° marzo sono richiamati i contingenti di riservisti di quattro classi; al momento dell'insurrezione milanese i quattro quinti dell'esercito piemontese, ossia 65.000 uomini, sono sotto le armi". Potrebbe sembrare ancora strano che l'esercito piemontese mobilitasse così tanto tempo prima le cinque giornate, ma c'è da tenere presente che la situazione in Italia era in fermento da gennaio, e cioè dalla rivoluzione siciliana, e che a febbraio era scoppiata la rivoluzione francese del 1848. --Xerse (msg) 19:22, 1 giu 2012 (CEST)[rispondi]
Hai ragione scusa, avevo frainteso il significato della frase, ti ringrazio per avermi fatto chiarezza.

dall'introduzione[modifica wikitesto]

Trasferisco qui un periodo che ha molti spunti interessanti ma che non credo possa far parte dell'introduzione della voce prima guerra di indipendenza, per vari motivi. Il periodo è il seguente: «Nel 1848 l'Italia è in gran movimento. Ovunque si parla di indipendenza. Il movimento più forte però è quello federalista, moderato, cattolico, anti-modernista, guidato dal Papa. A tale movimento aderiscono i re di Piemonte, Toscana e Regno di Napoli. Durante gli eventi del 1848 però il partito d'azione a guida massonica e mazziniana prende il sopravvento. Il fronte patriotico si rompe, il 1848 finisce in repressione. Di questo ne approfitteranno i liberali, che prenderanno la guida del movimento risorgimentale e porteranno a compimento l'Unità tra 1859 e 1870 secondo le loro priorità.» Il primo motivo è che l'introduzione di una voce non dovrebbe accogliere concetti che non siano poi trattati ampiamente all'interno della voce. Il secondo motivo è che tali concetti, soprattutto se non scontati e di dominio pubblico come quelli in oggetto, non dovrebbero essere pubblicati senza fonti che li supportino. Il terzo motivo è che il periodo contiene toni enfatici ("il partito d'azione a guida massonica e mazziniana prende il sopravvento. Il fronte patriotico si rompe, il 1848 finisce in repressione") non compatibili con i criteri di enciclopedicità. Il quarto motivo è che il periodo contiene dei punti di vista soggettivi ("Il movimento più forte è quello federalista [...] guidato dal Papa. A tale movimento aderiscono il re del Piemonte...") che dovrebbero quantomeno essere discussi e supportati da fonti adeguate per essere accolti. Il quinto motivo è che argomenti di questo tipo in una voce di eventi bellici potrebbe trovare asilo in una sezione separata che si occupa dell'atmosfera politica di quegli anni.--Xerse (msg) 19:21, 6 giu 2012 (CEST)[rispondi]

Tavola cronologica[modifica wikitesto]

Chiedo gentilmente il favore a tutti coloro che vogliono contribuire al miglioramento della voce, di non inserire altri dati nella tavola cronologica, in quanto essa vuole essere semplicemente un grafico riassuntivo di facile ed immediata lettura, e non un compendio di tutto ciò che è successo nel '48-'49. Dico questo perché in Wikipedia vedo che spesso alcuni elementi delle voci sono soggetti ad allungamenti infiniti che alla fine, nonostante le buone intenzioni di chi interviene, sono contrari alla chiarezza. Io credo sinceramente che non si debba inserire nient'altro nel diagramma, in cui credo di aver già riportato gli eventi che nella voce appaiono più importanti. Se nonostante ciò vi sembra che manchi qualcosa, modificate prima il testo, facendo capire che il fatto nuovo che volete inserire è importante quanto gli eventi già presenti in tabella; poi, fatto questo, magari chiedete il parere degli altri in questa discussione. È difficile in certi casi stabilire che cosa sia più importante, ma in Wikipedia, con un lavoro di collaborazione, alla fine ci si riesce, quasi sempre senza troppi problemi!--Gep (msg) 16:40, 25 set 2012 (CEST)[rispondi]

Sono d'accordo.--Xerse (msg) 19:01, 25 set 2012 (CEST)[rispondi]

Img campagnabox[modifica wikitesto]

Sinceramente ritengo l'immagine inserita nel campagnabox (l'allegoria dell'Italia sofferente) molto retorica e "patriottica". Ritengo che sarebbe opportuno sostituirla con una immagine più sobria di qualche battaglia della guerra o con un collage di immagini.--Stonewall (msg) 23:54, 29 set 2012 (CEST)[rispondi]

Innanzi tutto grazie per aver posto la questione in discussione. Capisco che l'immagine sia inusuale per una voce che tratta di guerra. Ma l'ho scelta proprio per questo, perché colpisce con la sua retorica descrivendo l'origine da cui è scaturito il conflitto, ed anche il suo punto di arrivo: la sconfitta dell'idea di unità nazionale. La voce è piena di ritratti e immagini di battaglie, come tutte le voci di guerra. Penso che una volta tanto si possa fare un'eccezione, allargando l'orizzonte al fatto che una guerra (questa soprattutto) non è fatta solo di generali e battaglie ma anche di idee. C'è anche da dire che la voce mi sembra molto equilibrata: non ci sono toni trionfalistici, né patriottici, né drammatici, per cui personalmente terrei l'immagine. Penso inoltre che con un po' di varietà nelle immagini (allegoriche, di satira, ecc) si avvicini più il lettore alla Storia invitandolo all'approfondimento.--Xerse (msg) 13:57, 30 set 2012 (CEST)[rispondi]

Anch'io apprezzo l'attuale immagine di apertura per gli stessi motivi di Xerse: mi sembra molto incisiva e utile a richiamare l'attenzione sulle idee oltre che sui fatti. Si potrebbe anzi pensare a qualcosa di simile anche per voci analoghe.--Gep (msg) 16:27, 30 set 2012 (CEST)[rispondi]

Non discuto l'equilibrio della voce, ma continuo a pensare che un immagine del genere non puo che essere non neutrale riportando un interpretazione manieristica ed enfatica della prima guerra d'indipendenza e riportando solo il punto di vista patriottico. Maggiore sobrietà sarebbe senza dubbio auspicabile per eventi di complessa e discussa interpretazione storiografica.--Stonewall (msg) 19:04, 30 set 2012 (CEST)[rispondi]
Carissimo Stonewall, hai ragione sulla mancanza di neutralità dell'immagine: le più belle immagini del periodo sono patriottiche e poco neutrali, vedi la carica dei carabinieri a Pastrengo o la carica della cavalleria piemontese a Volta Mantovana. Nella voce, fra l'altro, non mancano immagini enfatiche anche di parte austriaca (l'assalto alla villa della Rotonda a Vicenza e la presa di Milano da parte di Radetzky). Fatta salva la neutralità della voce, con il quadro di Hayez noi facciamo il tentativo di riassumere con una sola immagine dell'epoca tutta la guerra con il suo soggetto principale: l'Italia e la sua condizione. Il solito collage sarebbe forse più sobrio, ma risulterebbe, credo, meno rappresentativo e meno coinvolgente.--Xerse (msg) 22:51, 30 set 2012 (CEST)[rispondi]

La sommossa di Como del 1849[modifica wikitesto]

Sposto qui la notizia seguente:

Alla ripresa delle ostilità nel 1849 la città Como insorse contro l'Austria, ma la sconfitta piemontese permise un facile ripristino del dominio asburgico ed i promotori della rivolta ripararono nel vicino canton Ticino.

La notizia contrasta con quanto riportato nella voce citata (anch'essa senza riferimenti) dove si parla di un abbozzo di rivolta.--Xerse (msg) 19:27, 20 ott 2012 (CEST)[rispondi]

Grafico della cronologia[modifica wikitesto]

Ero stato io ad inserire il grafico della cronologia (dopo averlo elaborato sulla base del simile grafico che avevo inserito nella voce già da diverso tempo); purtroppo mi ero disconnesso senza accorgermi, per cui la modifica è attribuita ad un anonimo. L'unico motivo della modifica era il fatto che penso che il grafico sia molto più utile con la divisione della linea del tempo in mesi, permettendo di rendersi conto di ciò che avvenne mese per mese. Inoltre credo che siano più leggibili le le date scritte in formato

"2 agosto '48 - 5 settembre '49"

piuttosto che

"2/8/'48-5/9/'49".

Ora il grafico inserito è stato cancellato con le seguenti motivazioni: file grafico di bassa qualità, ma non modificabile/editabile dagli utenti.

Non credo che sia di bassa qualità, almeno nella versione che ho inserito; forse Bramfab ha visto le prime versioni dell'immagine (che ho usato solo nella discussione di Xerse); nella versione inserita avevo rifatto tutte le scritte e reso i colori più distinguibili. Il fatto che non sia modificabile non lo capisco: nella sua pagina si legge: "Modifica questo file usando un programma esterno" e chiunque quindi può modificarlo. Io l'ho fatto varie volte.

Credo che il mio errore sia stato quello di non aver messo subito in discussione la proposta dell'inserimento del nuovo grafico, ma credevo che fosse stato già accettato il vecchio e che questo nuovo si distinguesse solo per una migliore leggibilità. Chiedo a questo punto il parere di tutti quelli che stanno partecipando al miglioramento della voce. Il grafico è questo

Cronologia

. --Gep (msg) 18:28, 13 nov 2012 (CET)[rispondi]

Xerse mi aveva gia' chiesto commenti, li riporto qui:
Il discorso sul grafico e' duplice:
  1. E' un file png, quindi ha bassa qualità, e di cattiva lettura
  2. Inoltre diventa immodificabile nel caso si vuole migliorarlo occorre rifarlo da zero o quasi.
Se si vuole passare da grafico a immagine in tal caso suggerisco di proporne la creazione come file vettoriale al Progetto:Laboratorio_grafico , un file vettoriale graficamente ha una resa superiore ed e' più facilmente modificabile, cosi magari si potrebbe anche suddividere la linea delle due Sicilie con quello che accadde nel vecchio Regno di Napoli e nell'effimero rinato Regno di Sicilia (nel '48 le due Sicilie ebbero storie separate) ed anche inserire il Granducato di Toscana, per ora negletto, ma anch'esso con una sua storia nel '48 ! Che ne dici?--Bramfab Discorriamo 18:33, 13 nov 2012 (CET)[rispondi]
Aggiungo mettere le due guerre regie sulla stessa linea. --Bramfab Discorriamo 18:37, 13 nov 2012 (CET)[rispondi]
Ho messo le due fasi della guerra regia nella stessa linea, come giustamente suggerito da Bramfab. Per quanto riguarda le altre modifiche credo che prima di metterle nel grafico sia meglio metterle nella voce, che il grafico ha la funzione di riassumere per sommi capi. --Gep (msg) 18:52, 13 nov 2012 (CET)[rispondi]
L'immagine di Gep mi sembra più che accettabile, tanto che gli avevo consigliato io, data la perfetta corrispondenza con il grafico, di sostituirla a quest'ultimo. Non avevevo pensato al fatto che un'immagine è meno modificabile di un grafico vero e proprio. Comunque, l'alternativa del file vettoriale da proporre al progetto laboratorio grafico mi sembra percorribile. Vediamo come esce. Quanto a inserirci nuovi eventi direi di pensarci su, dato che il grafico mi sembra già abbastanza carico. Se ritenete però che alcuni eventi non citati nel grafico siano da inserire al posto di altri meno importanti si potrebbe tranquillamente farlo. Attenzione però ad una cosa: enciclopedie come la Treccani limitano la definizione di prima guerra di indipendenza alla guerra regia e il ruolo ambiguo del Regno delle due Sicilie potrebbe complicare le cose. La nazione siciliana è d'altronde già citata nella sezione della guerra di popolo. Ma tutto si può fare con un po' di calma e il consenso dei più.--Xerse (msg) 11:28, 14 nov 2012 (CET)[rispondi]

Quadro Carlo Alberto attraversa Ticino[modifica wikitesto]

L'attuale didascalia descrive esattamente la scena? Mi sembra più plausibile che si osservi un festeggiamento da parte di lombardi savoiardi che accolgono l'arrivo sulla sponda lombarda dell'esercito piemontese e del suo re, e Carlo Alberto con la feluca contraccambia i saluti. Oppure Carlo Alberto avrebbe preceduto il suo esercito per accoglierlo sulla sponda lombarda del fiume? Mi suona strano e neppure propagandistico o apologetico, anzi ad analizzarla sottilmente sembrerebbe una descrizione buona per la fazione anti-savoiarda e antimonarchica.--Bramfab Discorriamo 10:58, 27 set 2013 (CEST)[rispondi]

Dunque, l'opera è abbastanza nota nella sua versione a stampa e mi sono positivamente meravigliato di questa versione a colori. La stampa in genere è descritta con "l'attraversamento del Ticino da parte di Carlo Alberto" o "delle truppe piemontesi". Indiscutibilmente il personaggio a cavallo a sinistra che si leva la feluca è Carlo Alberto (cavallo chiaro e baffi lo identificano) con il suo quartier generale (altri ufficiali in feluca). Approdano sulla riva lombarda truppe piemontesi guidate da ufficiali con la spada sguainata che salutano Carlo Alberto. Costui ha evidentemente preceduto parte del suo esercito. L'attraversamento del Ticino fu abbastanza tranquillo e ciò giustifica i festoni di benevenuto dei lombardi. Mi sfugge il significato antimonarchico.--Xerse (msg) 13:41, 27 set 2013 (CEST)[rispondi]
Il quadro dovrebbe essere in un museo storico ad Asti. Il dipinto gronda di retorica: ora non credo che i pennacchi e l'arco trionfale siano stati innalzati da Carlo Alberto, ma da chi lo attendeva sulla riva, rappresentato nel quadro dai popolani vicino al palo di destra e dai bambini festanti col cane che rincorrono la truppa, per cui mi sembra ovvio (anche nello spirito propagandista del dipinto che direi suggerisca l'idea di un'armonia festosa fra la componente lomabarda e quella piemontese) che Carlo Alberto stia contraccambiando, levandosi la feluca, il saluto ricevuto da questi. Nell'attuale didascalia sembra che tutto l'ambaradan sia stato fatto da Carlo Alberto per salutare il suo esercito che entra in Lombardia, senza curarsi dei sentimenti dei lombardi, cosa di cui poi venne accusato in seguito agli eventi. Incidentalmente, potrei anche sbagliare, ma non mi sembra che il levarsi la feluca e agitarla sia la risposta da protocollo militare di un comandante ai suoi soldati e soldati che sguainano la sciabola, mentre sicuramente era un gesto "popolare" da re di fronte ai suoi (futuri) sudditi, sopratutto se di basso ceto, come sembra di evincersi dalla rappresentazione.--Bramfab Discorriamo 15:20, 27 set 2013 (CEST)[rispondi]

Mah, credo che le cose siano in termini più semplici. Carlo Alberto e i suoi ufficiali si scambiano i saluti in un contesto armonioso (e retorico) fra lombardi e piemontesi. Il testo L'Italia si è desta di Bruno Borghi mi consente di vedere bene l'immagine dove lo scambio di saluti fra il re e i suoi ufficiali è inequivocabile. C'è un solo personaggio lombardo che sembra accorgersi di Carlo Alberto, ed è il signore con la barba seduto in corrispondenza del palo destro della struttura di benvenuto, e forse anche il ragazzo sdraiato più in basso, ma per il resto i lombardi sono distratti dai soldati piemontesi. Quantunque, la nostra didascalia potrebbe essere: "Carlo Alberto, a sinistra, con la feluca in mano, saluta il popolo lombardo e i soldati piemontesi che attraversano il Ticino."--Xerse (msg) 22:58, 27 set 2013 (CEST)[rispondi]

10° Reggimento "Abruzzo"[modifica wikitesto]

Il nome esatto del reggimento napoletano che combatté alla battaglie di Curtatone e Montanara e a quella di Goito è 10° Reggimento "Abruzzo" (non Abruzzi). Lo denomina così, fra gli altri, Roberto Selvaggi nel suo monumentale "Nomi e volti di un esercito dimenticato" (Napoli, Grimaldi 1990), dedicato all'esercito borbonico. Per ogni reggimento dell'esercito l'autore dedica un capitolo e quello del reggimento in questione, a pag. 298, si intitola appunto "10° Reggimento «Abruzzo»". L'illustrazione che accompagna il capitolo è inequivocabile: rappresenta la bandiera del reggimento sulla quale, in basso, è presente la seguente scritta: "10°. REGG.TO DI LINEA ABRUZZO". Quanto al secondo particolare che di tanto in tanto l'utente anonimo propone, e cioè che alle suddette battaglie abbia partecipato precisamente il 2° battaglione del reggimento, nelle fonti non ve ne è traccia. Le fonti (anche quella citata in fondo al periodo) parlano genericamente di "un" battaglione, senza specificare l'unità.--Xerse (msg) 09:30, 28 dic 2013 (CET)[rispondi]


Carlo Alberto attraversa il Ticino[modifica wikitesto]

Carlo Alberto entra in territorio lombardo non già varcando il Ticino bensì al ponte sul Gravelone (oggi Gravellone), un canale che segnava il confine di stato in prossimità della città di Pavia. Dal ponte sul Gravellone al Ponte Vecchio di Pavia sul Ticino c'è una distanza di circa 1800 metri tutti in territorio al tempo, ed ancora oggi, lombardo. Da qualche tempo un cartello al ponte sul Gravellone commemora il fatto e ricorda che qui Carlo Alberto distribuì il tricolore all'esercito. Ii titolo del quadro di Stanislao Grimaldi può indurre a confusione.

E' probabile che per semplificare e riportate un nome più noto la storiografia abbia trasmesso ai posteri il "Ticino", considerando anche la breve distanza tra il fiume e il canale. Ma può anche darsi che il canale venga considerato come parte del bacino del Ticino. Comunque, se puoi fornire una fonte o fornire in qualche modo la foto della targa commemorativa, potremo senz'altro modificare il testo della voce. --Xerse (msg) 13:29, 23 giu 2014 (CEST)[rispondi]
Per capire [http:// axilerfishingteam. forumcommunity .net/?t=35082823 qui] [indirizzo attaccato negato del filtro antispam] dice Il Gravellone è un canale che attraversa la città di Pavia, fino a sfociare nel fiume Ticino., in tal caso prima di arrivare al canale deve aver superato il Ticino. Su google map non riesco a trovare il canale, dalle foto da satellite e' evidente che il Ticino vicino Pavia ha un alveo molto grande, con meandri abbandonati, lanche e probabilmente canali e rogge che si intersecano.
Sarebbe utile un testo che descriva l'ingresso in lombardia e chiarisca anche la scelta del luogo di guado e le sue motivazioni.--Bramfab Discorriamo 15:36, 23 giu 2014 (CEST)[rispondi]

Trasferisco qui un periodo su cui è stata ignorata la richiesta di fornire fonti.

Nel 1848, in tutti gli stati italiani sono abbattute le misure anti-ebraiche di discriminazione e contenimento, e vengono schiusi i Ghetti. Ovunque gli ebrei partecipano attivamente a quel processo di risorgimento nazionale adoprandosi nella propaganda anti-asburgica. Emergono Danele Manin, figlio di ebrei veronesi convertiti; i vari collaboratori ebrei di Cavour, fra cui Isacco Artom, suo segretario particolare divenuto più tardi segretario generale agli Esteri, posto che occupò per parecchi anni.

--Xerse (msg) 13:22, 29 set 2015 (CEST)[rispondi]

La fine del Regno di Sicilia[modifica wikitesto]

Parcheggio qui una piccola sezione su cui erano stati chiesti dei chiarimenti e delle citazioni, nell'attesa che qualcuno fornisca entrambi.

Intanto in Sicilia il 19 marzo 1849 ripresero le ostilità, con il Filangeri che dalla Real Cittadella di Messina iniziò l'avanzata contro quel che restava delle milizie siciliane. I circa seimila militari siciliani guidati da Mierosławski, poco poterono contro i 13.500 del Filangieri[senza fonte]. Questi già il 7 aprile, dopo aspri combattimenti, occupò Catania.

Il 14 aprile, il parlamento siciliano, riunito a Palermo, accettava le precedenti proposte di Ferdinando II[quali?]. Salvo che il 26 aprile si presentò dinanzi a Palermo una squadra navale, con una ingiunzione alla resa e, il 5 maggio, l'avanzata delle truppe napoletane arrivò sino a Bagheria, alle porte della capitale[senza fonte]. Giunse allora la notizia che il sovrano aveva concesso l'amnistia e, il 14 maggio 1849[più sopra si parla del 15], le truppe borboniche entrarono a Palermo, mentre i 43 leader siciliani, esclusi dall'amnistia, andarono in esilio a Malta[senza fonte]. Il generale Filangeri divenne governatore della Sicilia, con la carica di luogotenente generale del re, governando l'isola fino al 1855.

--Xerse (msg) 13:47, 16 gen 2018 (CET)[rispondi]

Sono informazioni inserite da [@ Civa61], sono certo che troverà facilmente le citazioni da fonte da inserire.--Bramfab Discorriamo 18:04, 16 gen 2018 (CET)[rispondi]
grazie della segnalazione [@ Bramfab]. Domattina lo faccio subito.--ḈḮṼẠ (msg) 19:20, 16 gen 2018 (CET)[rispondi]
Fatto.--ḈḮṼẠ (msg) 11:19, 17 gen 2018 (CET)[rispondi]
Ok, grazie. Ho solo un po' migliorato la forma e allineato la sezione agli standard della voce. --Xerse (msg) 13:51, 17 gen 2018 (CET)[rispondi]

Template numeri[modifica wikitesto]

La recente modifica massiva di inserire il template numeri per qualsiasi numero della pagina è palesemente nociva alla scorrevolezza della voce. In nessun posto si vede il numero cinquemila scritto 5 000 e l'attenzione viene distratta da questa stranezza. Da sempre il separatore delle migliaia per l'italiano è il punto, non lo spazio. Direi quindi di tornare alla vecchia codifica, che è quella poi seguita da tutte le voci simili. --Xerse (msg) 19:25, 7 mag 2020 (CEST)[rispondi]

Collegamenti esterni interrotti[modifica wikitesto]

Una procedura automatica ha modificato uno o più collegamenti esterni ritenuti interrotti:

In caso di problemi vedere le FAQ.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 18:15, 15 lug 2020 (CEST)[rispondi]

Le fucilate di Sermide[modifica wikitesto]

Parcheggio qui un periodo per cui da tempo è stata richiesta, inutilmente, una fonte:

L'indomani della battaglia di Custoza una piccola unità austriaca aveva passato il Po diretta a Ferrara, venendo respinta a fucilate dagli abitanti di Sermide (ciò valse al comune la medaglia di Città benemerita del Risorgimento nazionale).

--Xerse (msg) 13:19, 28 apr 2022 (CEST)[rispondi]

Nuovo incipit che non rispetta le linee guida[modifica wikitesto]

Parcheggio qui il nuovo incipit, che somiglia più a un abbozzo della voce che a un incipit vero e proprio, in attesa di revisioni:

La prima guerra d’indipendenza italiana (1848-49), preparata dalla vittoriosa insurrezione di Milano contro gli Austriaci (18-22 marzo 1848), ebbe inizio con l’intervento del re di Sardegna, Carlo Alberto, in aiuto degli insorti Lombardi (23 marzo 1848), e significo l’unione delle sorti piemontesi e sabaude con quelle nazionali italiane. L’esercito piemontese, passato il Ticino (26 marzo) e rafforzato da contingenti di volontari e dai corpi che gli altri principi italiani, sotto la spinta dell’opinione pubblica, avevano mandato in aiuto, si attestò sulla linea che da Peschiera andava fino a Mantova, e pose l’assedio a queste due fortezze austriache. La strategia di Radetsky, comandante in capo austriaco, fu di guadagnare tempo e di lasciare che i piemontesi si logorassero in una difficile guerra d’assedio. Per tutto il mese di maggio, la guerra rimase ferma sulla linea Peschiera-Mantova. L’iniziativa fu presa da Radetzky, il quale dalla notte dal 27 al 28 maggio 1848, fece uscire un buon numero di truppe da Verona, portandole, con una ardita marcia di fianco, di cui i Piemontesi non si accorsero, verso Mantova, per liberare dall’assedio quell’importante piazzaforte e aggirare sul fianco destro lo schieramento sardo. La manovra austriaca fu bloccata dal sacrificio del battaglione Volontari Toscani, che, il 29 maggio, a Curtatone e a Montanara, fermò l’avanzata austriaca, permettendo al comando supremo piemontese di raccogliere un buon numero di truppe. Queste, a Goito, il 30 maggio, bloccarono la manovra austriaca, infliggendo agli Imperiali una dura sconfitta. Nello stesso giorno, cadeva in mano ai Piemontesi la fortezza di Peschiera. Ma le sorti ben presto mutarono. Mentre l’esercito austriaco riceveva continuamente rinforzi e si riorganizzava efficacemente, l’armata sarda si logorava nell’assedio di Mantova, ed era travagliata dall’indisciplina dei contingenti volontari, buoni combattenti, ma non sempre buoni soldati, e da una grave crisi di organizzazione dei servizi. Così, quando il Radetsky, il 23 luglio 1848, scatenò un’offensiva contro tutta la linea piemontese, la lotta, asprissima, che ebbe il suo epicentro attorno a Custoza, si concluse con la sconfitta di Carlo Alberto, che fu costretto ad ordinare la ritirata. Un tentativo di arrestare gli Austriaci sotto Milano finì in un altro insuccesso. Carlo Alberto chiese allora un armistizio, concesso e firmato il 9 agosto a Vigevano, armistizio detto di Salasco, dal nome del generale piemontese che lo sottoscrisse da parte del re. La ripresa della guerra, nel marzo del 1849, fu voluta dalle correnti democratiche piemontesi, salite al governo del Paese. La nuova fase del conflitto durò tre giorni (20-23 marzo) e fini con la sconfitta di Novara (23 marzo), in seguito alla quale Carlo Alberto abdicò alla corona in favore del figlio Vittorio Emanuele, il quale concludeva il 26 marzo l’armistizio di Vignale (occupazione della Lomellina e del Novarese da parte degli Austriaci, ritiro delle truppe piemontesi da Piacenza, Modena e Toscana; riduzione dell’esercito piemontese). La pace definitiva fu segnata a Milano il 10 agosto 1849. La guerra per l’indipendenza si era iniziata con l’unione apparente di tutti i principi italiano nella lotta contro l’Austria (federalismo), ma l’unione si sfasciò, non appena il papa e il re di Napoli ebbero richiamato, rispettivamente il 29 aprile e il 15 maggio, le truppe da loro inviate contro l’Austria. Ciò valse a dimostrare che l’esistenza dello stato pontificio e del regno di Napoli era contraria agli interessi nazionali, e costituì il primo grave colpo alla concezione federalista.

--Xerse (msg) 14:13, 6 mag 2022 (CEST)[rispondi]

Spazio come separatore delle migliaia[modifica wikitesto]

Un recente intervento ha cambiato il separatore delle migliaia da punto a spazio, per cui ad esempio "500.000" si è trasformato in 500 000. Un utente anonimo afferma che si tratta di "un template che segue il manuale di stile". Ma non è chiaro di quale manuale di stile si parli. Propongo di riportare la pagina come era in origine, dato che l'attuale formattazione disorienta e non segue lo standard delle altre voci simili. --Xerse (msg) 14:16, 27 gen 2023 (CET)[rispondi]

Esiste un manuale di stile e il template {{M}} che tu hai rimosso senza valida giustificazione rende i numeri secondo le convenzioni stabilite da tale manuale e approvate dalla comunità. Il WP:CONSENSO attuale è questo e non puoi modificare le voci a tuo piacimento andando contro le regole di stile che la comunità stessa ha stabilito, nemmeno se non ti piacciono. La tua modifica era altamente impropria e l'annullamento conseguente era un atto dovuto. --SuperSpritzl'adminalcolico 14:20, 27 gen 2023 (CET)[rispondi]
La modifica l'ho fatta io credendo che questo fosse il manuale di stile (ad esempio prima guerra mondiale usa questo sistema). Se ho sbagliato, nessun problema, eliminate le mie modifiche (p.s. non sono l'anonimo) --Adert (msg) 14:22, 27 gen 2023 (CET)[rispondi]
[@ Adert] il manuale di stile prescrive di usare lo spazio non interrompibile come separatore per le migliaia, esattamente come aveipvi fatto tu. La tua modifica era assolutamente appropriata e infatti è stata ripristinata perché corretta.--SuperSpritzl'adminalcolico 14:25, 27 gen 2023 (CET)[rispondi]
Tra l'altro ho fatto quella modifica proprio perché avevo notato di come fosse veramente fatta bene la voce e allora avevo pensato che valesse la pena renderla ottima anche riguardo il manuale di stile (quindi, ne approfitto per fare i complimenti agli estensori) --Adert (msg) 14:25, 27 gen 2023 (CET)[rispondi]

Ringrazio per i complimenti, ma devo notare che ora la voce ha perso di chiarezza dato l'uso scarsissimo che si fa comunemente dello spazio come separatore delle migliaia.--Xerse (msg) 14:37, 27 gen 2023 (CET)[rispondi]